"O si cambia passo con il governo esistente o ad un certo punto andiamo a votare". Così il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, ospite di 'In mezz'ora', tornando a chiedere "un cambio di passo deciso a questo governo, più coraggio" e sottolineando, al contempo, l'importanza della stabilità.
I numeri, a partire dalle previsioni del Csc fino ad ora sempre "azzeccate", "non ci permettono di guardare con ottimismo verso il futuro". Così il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, a 'In mezz'ora', ricordando la stima per il 2014 di +0,6-0,7% per il Pil, "frazione di un punto che non basta a creare occupazione e a far ripartire il Paese".
E' "positivo" che Fiat "un'azienda italiana acquisisce all'estero e diventa più competitiva" e di questo bisogna "dare atto a Marchionne", dice il presidente di Confindustria parlando dell'operazione con Chrysler. "Auspico - aggiunge - che vengano mantenute determinate attività nel nostro Paese" e cioè "il cervello, i centri di ricerca" e "mantenute le produzioni in modo da preservare i livelli occupazionali".
Il fondo Kia del Kuwait, uno dei primi al mondo, investirà 500 milioni di euro nel Fondo strategico italiano (Cdp) e quindi, attraverso questo, nelle aziende italiane. Lo ha annunciato Enrico Letta da Kuwait City, ultima tappa del suo viaggio negli Emirati. L'investimento sarà utilizzato per "capitalizzare, rilanciare e aiutare le imprese italiane", gli accordi sottoscritti nel Golfo sono la miglior risposta al disfattismo: "fuori dall'Italia credono in noi" e "questa è politica interna, economica, industriale". Il premier si rivolge direttamente agli industriali, dopo le polemiche di questi giorni con Squinzi: 'Spero che Confindustria accolga quello che è successo in questi giorni' nella missione nel Golfo e 'dia segnali di fiducia e non solo di disfattismo', dice.
"Credo sia sempre importante una notizia di investimenti nel nostro Paese ma i dati sulla disoccupazione e quelli di oggi sull'inflazione, che è ferma, sono indicatori di una situazione di difficoltà crescente del Paese e della necessità di risposte che devono essere date dal governo al Paese". Così il segretario della Cgil, Susanna Camusso, commenta l'appello del premier Enrico Letta agli industriali contro il disfattismo, a margine del congresso degli iscritti Slc-Cgil Rai di Roma.Intanto :
Una nuova tassa sta per abbattersi sull’hitech. A essere colpiti saranno smartphone, tablet, computer fissi e mobili. Ma anche chiavette Usb, hard-disk esterni, Tv con funzione di registratore e decoder. In pratica tutti i dispositivi elettronici che funzionano da archivi digitali. Uno sgradito balzello, ancora una volta a carico degli utenti finali. Andrebbe da 5,20 euro per i nuovi smartphone e tablet che acquisteremo in futuro, fino a toccare 40 euro per i decoder con memoria interna da 400 GB. Dunque una cifra che peserà maggiormente sui dispositivi low cost. Una manovra maldestra che potrebbe indebolire i prodotti di fascia bassa. Non solo. Da notare che la tassa, incidendo sul prezzo finale dei prodotti, è gravata della nuova aliquota Iva al 22%. Il termine “burocratese” con cui si definisce è: «Rideterminazione dei compensi per copia privata». Tuttavia al ministro Massimo Bray, responsabile del ministero dei Beni, Attività culturali e Turismo, spetta l’ultima decisione e al momento ha bloccato la tassa in attesa di sentire tutte le parti in causa per poi decidere.