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Attentato a Trump: Secret Service al centro di polemiche

Il 14 luglio scorso, un ventenne di nome Thomas Matthew Crooks ha aperto il fuoco durante un comizio di Trump, ferendo l'ex presidente all'orecchio e causando la morte di una persona nel pubblico.

  L'attentatore, armato di un fucile semiautomatico AR-15, ha sparato da una posizione elevata su un tetto, sollevando diversi interrogativi sul perché quella zona non fosse stata adeguatamente bonificata e su alcune falle nella sicurezza. 

 Juliette Kayyem, analista della Cnn, ha criticato duramente il Secret Service, affermando che l'agenzia «ha essenzialmente fallito nel suo unico compito». Ha insistito sul fatto che per poter andare avanti, è necessario che i fallimenti portino a delle conseguenze.

 L’attacco contro l’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump può essere descritto come il più grande fallimento dei servizi segreti dal 1981, quando fu commesso un attentato contro Ronald Reagan, secondo quanto si legge oggi sul Wall Street Journal (WSJ). “Quella avvenuta sabato scorso è stata, a quanto pare, la crisi più grave per i servizi segreti dal 1981, anno in cui John Hinckley Jr. sparò a Ronald Reagan mentre lasciava l’hotel Hilton di Washington”, spiega il quotidiano.

Sabato, un uomo armato sdraiato sul tetto di un edificio ha sparato alla testa a Trump durante un comizio elettorale nella città di Butler, in Pennsylvania. Il proiettile ha sfiorato Trump all’orecchio destro e gli agenti del Secret Service si sono immediatamente avventati sul candidato repubblicano e lo hanno evacuato dal luogo del comizio.

I servizi hanno riferito di aver eliminato il presunto aggressore, che è riuscito a sparare diversi colpi prima di essere ucciso. L’evento ha provocato la morte di una persona tra i partecipanti al comizio elettorale, un ex pompiere di 50 anni, e due feriti gravi.

 "In questo momento, dice l'ex Presidente, è più importante che mai restare uniti e mostrare il nostro vero carattere di americani, rimanendo forti e determinati e non permettendo al male di vincere. Amo davvero il nostro Paese e amo tutti voi e non vedo l'ora di parlare alla nostra grande nazione questa settimana dal Wisconsin". 

 Neanche il tempo di riprendersi dallo shock della sparatoria al comizio di Butler che Donald Trump torna a caricare i suoi, alla vigilia della convention repubblicana di Milwaukee che giovedì lo incoronerà ufficialmente candidato per la Casa Bianca. "Non mi arrenderò mai", assicura.

Il tycoon non dimentica le altre vittime della sparatoria (un morto e due feriti), ma è lui ad elevarsi come martire politico sperando di capitalizzare elettoralmente l'attentato, come capita di solito a chi viene preso di mira: il caso di Bolsonaro insegna. Eppure paradossalmente è rimasto vittima di un clima di violenza che lui stesso ha contribuito ad istigare e alimentare, dall'attacco al Capitol dei suoi fan poi definiti "patrioti" alle minacce contro giudici e testimoni dei suoi processi, dalla criminalizzazione dei migranti alla derisione dei suoi avversari, a partire dal "corrotto" Joe Biden.

 Il presidente della Camera, Mike Johnson, ha annunciato l'intenzione di condurre un'indagine completa sulla sparatoria e ha convocato Cheatle a testimoniare davanti alla Commissione di controllo della Camera il prossimo 22 luglio. In risposta alle critiche, il portavoce del Secret Service ha difeso l'agenzia, affermando che è stato fatto tutto il possibile per garantire la sicurezza di Trump. L'attentato ha messo in luce gravi preoccupazioni sulla sicurezza di politici particolarmente esposti, come gli ex presidenti, e ha spinto i deputati a considerare nuove misure per rafforzare la protezione non solo per Trump, ma anche per il presidente Biden e il candidato indipendente Robert F. Kennedy Jr. Cheatle, nel frattempo, dovrà affrontare l'udienza del 22 luglio.

 Kimberly Cheatle (51 anni), attuale direttrice del Secret Service degli Stati Uniti, si trova al centro di polemiche e pubbliche accuse, provenienti da tutti coloro che la ritengono responsabile dell'attentato ai danni dell'ex presidente Donald Trump durante un comizio in Pennsylvania. L'accaduto ha sollevato molti dubbi sull'efficacia delle misure di sicurezza e ha portato figure di spicco, come l'analista della Cnn per la sicurezza nazionale Juliette Kayyem, a chiedere la rimozione della Cheatle dall'incarico.

Prima della sua nomina come direttrice del Secret Service nel 2022 da parte del presidente Joe Biden, Cheatle ha lavorato per 27 anni all'interno dell'agenzia, ricoprendo vari ruoli di coordinamento. Ha scalato i ranghi fino a diventare la prima donna a occupare la posizione di “assistente del direttore per le operazioni di protezione”. Durante il suo mandato, è stata anche parte del team di sicurezza di Biden quando era vicepresidente. Dopo aver lasciato temporaneamente il servizio, per lavorare come senior director presso PepsiCo North America, Cheatle è tornata al Secret Service come direttrice, un premio per la sua lunga carriera e per le sue capacità di leadership.

 

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