Login to your account

Username *
Password *
Remember Me

Create an account

Fields marked with an asterisk (*) are required.
Name *
Username *
Password *
Verify password *
Email *
Verify email *
Captcha *
Reload Captcha
Lunedì, 16 Settembre 2024

Invasione tedesca a Croto…

Set 12, 2024 Hits:169 Crotone

XX Edizione del Premio …

Ago 21, 2024 Hits:546 Crotone

Un Eroe Senza Mantello: A…

Ago 12, 2024 Hits:762 Crotone

Isola Summer 2024, ecco g…

Lug 05, 2024 Hits:1333 Crotone

Premio Pino D'Ettoris: al…

Lug 01, 2024 Hits:1090 Crotone

San Giuda Taddeo presenta…

Mag 27, 2024 Hits:1637 Crotone

Al Salone del libro Loren…

Mag 15, 2024 Hits:2320 Crotone

L'Istituto Ciliberto-Luci…

Mag 14, 2024 Hits:1600 Crotone

La Camera ha approvato, con un voto a scutinio segreto il provvedimento con 334 sì. Le opposizioni unite sono uscite dall'Aula al momento del voto. Diversi esponenti della minoranza Pd hanno votato no. "Il dissenso - ha detto Pier Luigi Bersani dopo il voto - è stato abbastanza ampio. Ora cosa fatta capo A...ma il dato politico sia sull'approvazione della legge sia sulle dimensioni del dissenso è non poco rilevante".

Proprio il voto segreto - richiesto da Forza Italia -, tra l'altro, permetterebbe alla minoranza Pd, Forza Italia di contarsi: con le opposizioni fuori dall'Aula, infatti, Renzi incasserebbe comunque il sì, ma la fronda interna al partito potrebbe rivelarsi ben superiore ai 38 "dissidenti" che non hanno votato le tre fiducie

Ma la strada è tutt'altro che in discesa: le opposizioni sono in fermento e annunciano l'Aventino e anche la minoranza Pd non starà certo a guardare.

La nuova legge elettorale "ha un grande elemento di chiarezza: per cinque anni sarà chiaro il governo, chi vince. Ci sarà un sistema nel quale il nostro Paese potrà finalmente essere punto di riferimento per stabilità politica, che è precondizione per l'innovazione economica". Lo dice il premier Matteo Renzi alla Borsa Italiana. "Penso e spero che sarà approvata dal Parlamento italiano stasera", aggiunge il premier. "Stiamo dando corso e concretizzazione alle riforme dopo decenni di parole in libertà. Questa prima parte di riforme è molto corposa ma anche doverosa. E' l'abc per ristabilire le regole come dovrebbero essere: stiamo facendo la legge elettorale per dire che chi arriva primo vince le elezioni. Non sono cose particolarmente geniali", dice Renzi.

M5S, FI, Sel, Lega e Fdi sono usciti in Transatlantico, durante la dichiarazione di voto del vicesegretario del Pd, Lorenzo Guerini.

Presidio "anti-Italicum" di esponenti della sinistra davanti alla Camera dei deputati. Vi partecipano una quarantina di persone che espongono striscioni contro la nuova legge elettorale ed il premier Matteo Renzi. "Noi non ci arrenziamo. La Costituzione non si tocca, no alla legge truffa", si legge su un piccolo manifesto esposto da uno dei partecipanti. Tra le bandiere, oltre a quelle rosse, ci sono quelle di Sel, dell'Altra Europa con Tsipras ed una del M5S. Presenti, tra gli altri, i "Giuristi democratici", "Libera cittadinanza" ed i "Comitati Unitari per la Costituzione". "Renzi è autoritario. Figuriamoci se uno di questi zerbini di benito Renzi esce dal palazzo", esclama uno dei partecipanti.

Brunetta ha definito questa giornata "una violenza che Renzi e il suo governo, la sua maggioranza infliggono al Parlamento e all'intero paese". "Si approvano, tentano di approvare, una riforma elettorale senza partecipazione alcuna da parte del resto del Parlamento. Lo fanno con colpi di maggioranza tra l'altro dichiarata incostituzionale dalla corte. Ricordiamo i 130 deputati del Pd dichiarati incostituzionali dalla sentenza della Corte di un anno e mezzo fa. Lo fanno grazie ai voti di fiducia, che hanno imposto la cancellazione di tutti gli emendamenti, insomma una violenza continua al Parlamento e alle regole del gioco della democrazia. Per questo noi non parteciperemo a questa giornata che consideriamo infausta e lasciamo al Partito democratico tutte le sue contraddizione, di chi è a favore, di chi è contro, di chi si astiene, di chi partecipa, di chi non partecipa".

"Cosa farà la Lega sull'Italicum. Deciderà il gruppo della Lega. Io so che il Pd sta occupando il Parlamento con questa menata della legge elettorale che per me è schifosa". Così Matteo Salvini in conferenza stampa dove aggiunge: "Speriamo che la smettano, che si salvino la poltrona e che si inizi a parlare dei problemi di questo Paese". "I miei sogni non sono interrotti dall'Italicum", ha aggiunto.

"Non stiamo qui a schiacciare il pulsante rosso. Siamo obbligati a uscire dal voto segreto. Così vedremo come se la cava il presidente del Consiglio con i numeri". Lo dice nell'Aula della Camera Danilo Toninelli di M5S annunciando che il suo gruppo lascerà l'Aula al voto finale sulla legge elettorale. Alla fine dell'intervento tutti i deputati M5S hanno abbandonato l'Emiciclo.

"Secondo me questa è l'ultima lavoltabuona. Ciao, Maria Elena". E' il messaggio che il ministro delle Riforme Maria Elena Boschi invia su Twitter a un giornalista che ironizza sull'iter della legge elettorale, sostenendo che quella che si apre oggi è "la 105esima 'settimana decisiva' per la riforma elettorale". Il ministro sottolinea che questa settimana, che si apre con il voto finale alla Camera dell'Italicum, è anche "l'ultima", perché il testo è alla lettura finale.

Il governo incassa anche la seconda fiducia sull'Italicum dopo il primo round vinto ieri. Nel primo pomeriggio ci sarà il voto sulla terza mentre il voto finale è previsto per la prossima settimana. I sì sono stati 350, i no 193, uno solo astenuto.
Renzi, ma a rendere agra la giornata è stata la mancata partecipazione al voto di 38 deputati della minoranza del Pd, tra i quali spiccano big quali Enrico Letta, Bersani e Rosi Bindi.

Minimizza, però, il vice segretario del Pd. "C'è stato uno strappo più contenuto di quello che si poteva pensare prima del voto" e soprattutto, dice Lorenzo Guerini in Transatlantico, "non penso che vi siano volontà di rotture insanabili nel partito o di uscite, scelte di questo tipo andrebbero in direzione opposta a quello che è l'interesse del Pd".

E in una lettera aperta ai circoli Dem invita alla responsabilità e avverte: sulla riforma "è in ballo la dignità del Pd". "Possono mandarci a casa - dice - ma non fermare il cambiamento". Lo scontro finale sull'Italicum va - dunque - 'ufficialmente' in scena. Aula, comunque, semi-vuota,la prima giornata per la discussione generale e 'solo' in 20 gli iscritti a parlare in questa prima fase di esame del provvedimento. Forza Italia conferma che in Aula, sull'Italicum, presenterà tre questioni di pregiudizialità, una di costituzionalità, una di merito e una richiesta di sospensiva della legge elettorale. Sulle prime due questioni FI chiederà voto segreto.

"Sulle pregiudiziali mi pare che non ci sia la volontà di ricorrere alla fiducia domani". Lo afferma il vicesegretario del Pd, Lorenzo Guerini, a margine di un seminario organizzato dai Dem per i 10 anni delle primarie.

"Dignità è un concetto profondo ed è offensivo usarlo a fini di polemica interna. Nessuno può dire che chi esprime un'opinione diversa colpisce la dignità di una comunità come il Pd": è quanto si legge in un documento di Sinistra Dem, la componente di Gianni Cuperlo, in cui si afferma che "una mediazione è ancora possibile". "In quella lettera - prosegue il documento - il segretario sostiene che chiunque avanza una proposta di miglioramento dell'Italicum vuole azzerare le riforme e colpire il cambiamento. Ma questo è falso. Noi vogliamo le riforme e vogliamo quel cambiamento che proprio certe sordità in questo passaggio rischiano di mettere in crisi. Abbiamo mostrato coi fatti che l'unità del Pd la pratichiamo", come si è visto in precedenti passaggi parlamentari. "Ma oltre ai diritti - si legge ancora - esistono dei doveri di coerenza quando in gioco entrano principi che riguardano la qualità della democrazia. Per parte nostra vogliamo unire e cambiare nel verso giusto". Sinistra Dem afferma poi che "colpisce la sottovalutazione del danno che deriverebbe al governo e al Pd da una rottura. E' ancora possibile correggere l'equilibrio del sistema - insiste il documento - che nascerà dalla doppia riforma (della Costituzione e della legge elettorale). Ad esempio rivedendo composizione e funzioni del Senato, scegliendo la via di una vera Camera delle Regioni. Questo implicherebbe anche una revisione dei contrappesi necessari a fronte di una legge elettorale che cambia la forma di governo nella direzione di un premierato forte". "Senza queste e altre correzioni - prosegue il documento - lo spostamento del potere legislativo dal Parlamento al Governo è destinato a produrre uno squilibrio. Naturalmente si dovrebbe garantire una coincidenza dei tempi tra l'entrata in vigore della nuova legge elettorale e il completamento della riforma costituzionale. Sono proposte ragionevoli. Una mediazione è ancora possibile, ma servono volontà, coraggio e parole scolpite".

Se da parte della sinistra interna - dunque - continuano a piovere parole di fuoco contro Matteo Renzi, la leadership del Pd sceglie di non drammatizzare, ed anzi parla di "ricucitura", tanto che anche il premier apre su una modifica della riforma costituzionale del Senato. Anche perché il voto finale sull'Italicum, probabilmente a scrutinio segreto, non lascia ancora dormire sonni tranquilli all'esecutivo.

C'è, infatti, anche chi nell'opposizione Dem fa sapere che dopo aver votato sì alla fiducia potrebbe votare no alla riforma.

Ieri Lattuca ha votato la fiducia al primo articolo della legge elettorale, ma non assicura lo stesso atteggiamento per il voto finale: "Certamente non mi nasconderò dietro il voto segreto, non è questo il mio stile. Quindi, quando la prossima settimana si voterà, o non parteciperò al voto oppure non darò il mio voto favorevole a questa legge".

Fatto l'Italicum, occorre rivedere la riforma del Senato: lo ha detto il ministro dell'Interno e presidente di Ncd Angelino Alfano, in una intervista, questa mattina, a Rtl 102.5 all'indomani del primo voto di fiducia sulla legge elettorale. "Adesso, dopo questo successo, se tutto come penso andrà bene con l'approvazione finale della legge elettorale dopo i due voti di fiducia ulteriori che ci saranno oggi - ha detto Alfano - si apre una fase nuova, quindi noi chiediamo al Governo e alla maggioranza di modificare la riforma costituzionale, quella del Senato".Intanto la Lega Nord :

Ormai alla famiglia del ministro Maria Elena Boschi, manca solo di vincere il super enalotto.  E' veramente sorprendente che dopo padre e fratello sistemati in Banca Etruria  - grazie al fato - ora anche l'istituto comprensivo “Marconi” diretto dalla preside Stefania Agresti, madre del ministro p abbia vinto  il concorso di Ovs. La scuola è stata scelta tra 3 mila istituti e rappresenterà la Toscana nel Padiglione Italia dell'Expo. I detti popolari sono sempre efficaci e per la famiglia Boschi quel che calza meglio è quello che dice 'virtù e fortuna non stanno mai nella stessa casa'"dichiara al corriere del sud Gian Marco Centinaio, capogruppo della Lega Nord al Senato.

"E' un puro scandalo" che a parità di lavoro le donne abbiano una retribuzione più bassa. Lo denuncia il Papa, affermando che "come cristiani dobbiamo diventare più esigenti (rispetto alla tutela sociale della 'dignità del matrimonio' ndr), per esempio sostenere il diritto alla eguale retribuzione per eguale lavoro, perché si da per scontato che le donne devono guadagnare meno dell'uomo? La disparità è un puro scandalo".

Trasformare acqua in vino per una festa di nozze a Cana, il primo dei miracoli di Gesù, il "primo dei suoi segni prodigiosi, Gesù - ha rimarcato il Papa - lo compì nel contesto del matrimonio, e fu un gesto di grande simpatia per quella nascente famiglia"; quel segno fu "sollecitato dalla premura materna di Maria e questo - ha sottolineto papa Francesco - ci fa ricordare il libro della Genesi quando Dio finisce la opera della creazione e fa il suo capolavoro, capolavoro è l'uomo e la donna, e qui Gesù incomincia proprio i suoi miracoli con questo capolavoro, in un matrimonio, in una festa di nozze, per un uomo e una donna, e così Gesù ci insegna che il capolavoro della società è la famiglia, l'uomo e la dona che si amano, questo è il capolavoro".

"E' un fatto che le persone che si sposano sono sempre di meno, questo è un fatto, i giovani non vogliono sposarsi, aumenta invece il numero delle separazioni mentre diminuisce il numero dei figli" ha costatato il Papa nella udienza generale in cui, a partire dal racconto delle nozze di Cana, ha parlato della bellezza del matrimonio. Le "vittime" delle separazioni, ha detto, sono sempre i figli, e ha invitato a interrogarsi su perché i giovani abbiano paura dei legami stabili e subiscano la "cultura del provvisorio".

Le "difficoltà" a matrimoni stabili "non sono solo di carattere economico, sebbene queste siano davvero serie; molti ritengono - dice il Papa - che il cammino della crisi delle nozze,sia stato messo in moto dalla emancipazione della donna, ma nemmeno questo argomento non è valido, questa è una ingiustizia, è una forma di maschilismo che sempre vuole dominare la donna, e facciamo la brutta figura che ha fatto Adamo: 'è lei che mi ha dato la mela, la colpa è sua', la colpa è sempre della donna, povera donna, dobbiamo difendere le donne".

Secondo Bergoglio, e il cristianesimo non può essere maschilista: "Il Vangelo - infatti - ha sconfitto la cultura del ripudio abituale, quando un marito poteva imporre il divorzio anche con i motivi più pretestuosi e umilianti". "Dobbiamo difendere le donne!", ha commentato Francesco mentre la folla applaudiva.

Davanti a oltre 20mila persone in piazza San Pietro, Bergoglio, ha parlato della bellezza del matrimonio cristiano, annunciando che ne parlerà anche nella prossima udienza generale. In questo periodo, come noto, papa Francesco svolge delle catechesi sulla famiglia, in preparazione al sinodo del prossimo autunno, e spesso svolge ogni "capitolo" in due "puntate".

"La difficoltà a restare insieme sia come coppia che come famiglia - ha commentato il Pontefice -  porta a rompere i legami con sempre maggiore frequenza e rapidità,  e i figli sono i primi a portarne le conseguenze", "le vittime, le vittime più importanti, le vittime che soffrono di più in una separazione sono i figli, e se sperimenti fin da piccolo che il matrimonio è un legame a tempo determinato,  inconsciamente per te sarà così, e infatti molti giovani sono portati a rinunciare al progetto stesso di un legame stabile e di una famiglia duratura. Dobbiamo riflettere - ha invitato papa Francesco -  sul  perché tanti giovani non si sentono di sposarsi, c'è questa cultura del provvisorio, tutto è provvisorio, niente è definitivo, è una delle preoccupazione di oggi, perché non si sposano? perché preferiscono una convivenza e tante volte anche una convivenza a responsabilità limitata, e tanti, anche battezzati, hanno poca fiducia nel matrimonio e nella famiglia? E' importante - ha rimarcato il Papa - capire perché non hanno fiducia nella famiglia".

Pubblicità laterale

  1. Più visti
  2. Rilevanti
  3. Commenti

Per favorire una maggiore navigabilità del sito si fa uso di cookie, anche di terze parti. Scrollando, cliccando e navigando il sito si accettano tali cookie. LEGGI