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Appena pubblicato il libro “Diritto canonico digitale” di Santoro, Palumbo e Gravino

E’ appena stato pubblicato il libro “Diritto canonico digitale” di Raffaele Santoro, Paolo Palumbo e Federico Gravino sul tema molto attuale del diritto canonico collegato alle nuove tecnologie digitali.

Paolo Palumbo è Professore associato di Diritto ecclesiastico e Diritto canonico nell’Università Giustino Fortunato. Insegna Diritto canonico presso la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale, presso il Dipartimento di Diritto canonico della Pontificia Facoltà Teologica dell'Italia Meridionale e presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Benevento. Giudice del Tribunale Ecclesiastico Interdiocesano Beneventano e di Appello. Paolo Palumbo ci fa sapere che: “Il volume si propone di analizzare i riflessi delle tecnologie digitali, nelle loro molteplici articolazioni ed espressioni, sull’ordinamento giuridico della Chiesa cattolica, attraversando tutti i Libri che compongono il Codex Juris Canonici, quale sforzo di “tradurre in linguaggio canonistico” la rivoluzione digitale che, ormai, incide in modo radicale sulla concezione dello spazio e del tempo, nonché sul modo di vivere attività e relazioni in ogni ambito della vita sociale ed ecclesiale. Ne emerge un’evidente vitalità della disciplina canonistica che, oltre ad essere coinvolta da profonde riforme e costanti adeguamenti, riesce ad adattarsi – ed a rispondere – ad un mondo in rapida e costante trasformazione, nella consapevolezza che forme di vita e organizzazione ecclesiale non sono immutabili e nella certezza di essere ancora in grado di servire questa mutata realtà. Si auspica che il volume possa contribuire alla riflessione in corso per un diritto canonico più pastorale e missionario, sempre impegnato a realizzare la salus aeterna dell’homo viator che oggi incontra i fratelli e la misericordia di Dio anche su strade, e autostrade, digitali. Per superare i propri limiti l’uomo tende a vivere in relazione ed è questo un dato inalienabile della vicenda umana. Per contro, la presenza degli altri è per ciascun uomo un dato ambivalente. A fronte della possibilità che siano di aiuto o di completamento, gli altri possono essere una minaccia alla vita, alla integrità della persona o dei propri beni. Tale fitta trama di relazioni colloca, per ciò stesso, ogni uomo in una dimensione giuridica. La salus animarum è fattore inerente alla struttura stessa dell’ordinamento della Chiesa. Il diritto della Chiesa, che ha le sue profonde radici in un ordinamento supremo che non conosce limiti di spazio e di tempo, ha il suo fine supremo in un bene ultramondano che non ha eguale, è assoluto, immutabile, insostituibile: la salvezza eterna delle anime. Questo elemento caratterizza in modo del tutto peculiare l’esperienza giuridica della Chiesa ed ha sempre avuto grande importanza. Il legame stretto e indissolubile della dimensione giuridica e della dimensione pastorale nella Chiesa deriva dal loro scopo comune, la salvezza delle anime. L’attività giuridica nella Chiesa è, per sua natura, pastorale. Il fondamentale punto di incontro tra diritto e pastorale è l’amore per la verità”.

Il volume - spiegano gli autori - si propone di analizzare i riflessi delle tecnologie digitali, nelle loro molteplici articolazioni ed espressioni, sull'ordinamento giuridico della Chiesa cattolica, rappresentando lo sforzo di "tradurre in linguaggio canonistico" la rivoluzione digitale che, ormai, incide in modo radicale sulla concezione dello spazio e del tempo, nonché sul modo di vivere attività e relazioni in ogni ambito della vita sociale ed ecclesiale. L'interesse della Chiesa cattolica per il mondo digitale rappresenta, si sottolinea in una nota, "un aspetto peculiare della missione per la diffusione del messaggio evangelico nonché dell'attenzione riservata, con sempre maggiore convinzione e consapevolezza nel tempo, ai mezzi di comunicazione sociale e alla tecnologia, definiti da Francesco 'prodotti straordinari del potenziale creativo di noi esseri umani'". La barriera tra mondo "fisico" e mondo "digitale" è caduta ed è ormai anacronistico - si afferma - "differenziare anche nella Chiesa cattolica ciò che per l'uomo e la donna di oggi sia online da ciò che sia offline. L'esistenza umana tende oggi a trasferire nella dimensione onlife un numero sempre maggiore di attività e la Chiesa cattolica è uscita da una visione 'emergenziale' del digitale per assumere, sempre più, stili, atteggiamenti e soluzioni pro-attive nei confronti di questa 'realtà' in cui tutti i fedeli sono immersi e che contribuisce anche a costruire l'identità religiosa. Online ed offline sono anche per i fedeli cattolici due facce di una stessa medaglia dell'esistenza, "secondo una visione olistica dell'interazione tra dimensione fisica e digitale nel vivere l'esperienza ecclesiale". Il volume di 450 pagine, articolato in dieci capitoli, affronta argomenti di attualità, dalla sinodalità digitale alle sfide dell'intelligenza artificiale, dalla promulgazione digitale delle leggi canoniche alla tutela della privacy religiosa, dal tema dell'evangelizzazione e della catechesi digitale alle prospettive digitali nell'amministrazione dei sacramenti e dei sacramentali, dai delitti digitali canonici alla tutela dei minori nell'ambiente digitale fino alle implicazioni del digitale nella disciplina matrimoniale e del processo di nullità del matrimonio. Emerge in complesso un'evidente vitalità della disciplina canonistica che, oltre ad essere coinvolta da profonde riforme e costanti adeguamenti, riesce ad adattarsi - ed a rispondere - ad un mondo in rapida e costante trasformazione, nella consapevolezza che forme di vita e organizzazione ecclesiale non sono immutabili e nella certezza di essere ancora in grado di servire questa mutata realtà. Il volume si pone come "un contributo alla riflessione in corso per un diritto canonico più pastorale e missionario, sempre impegnato a realizzare la salvezza dell'homo viator che oggi incontra i fratelli e la misericordia di Dio anche su strade, e autostrade, digitali".

 

Raffaele Santoro

Professore associato di Diritto ecclesiastico e Diritto canonico nel Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli. Vice Direttore dell’Osservatorio su Enti religiosi, Patrimonio ecclesiastico e Organizzazioni non profit dell’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli. Membro di IDSAI – Institute of Data Science and Artificial Intelligence (USA – Hong Kong).

 

Federico Gravino

Assegnista di Ricerca nel Dipartimento di Scienze giuridiche dell’Università degli Studi di Firenze. Professore a contratto di Diritto ecclesiastico civile presso l’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli e di Diritto e religioni presso l’Università degli Studi di Firenze.

 

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