C'e' poi il pacchetto lavoro - cig ed esodati - che soddisfa il Pd. I dettagli tecnici sono ancora in via di definizione. Come emerso in questi giorni di fervente lavoro al ministero dell'Economia, ma anche nelle stanze di Palazzo Chigi, le risorse per evitare il pagamento dell'acconto sulla prima casa e sui terreni agricoli gia' rinviato a giugno scorso sono certe e valgono 3 miliardi: nessun aggravio significativo delle accise, ma spending review, Iva fatturata sui nuovi rimborsi dei debiti della pubblica amministrazione e sanatoria per chiudere il contenzioso che divide erario e tabaccai per le imposte passate sui giochi. Spunta, a dispetto degli annunci retorici, anche un mini-capitolo Irpef: l'imposta, cancellata con l'Imu, tornerà ad essere pagata sulle case e sui terreni sfitti. Per capire esattamente quali saranno invece le coperture per la rata di dicembre bisognerà aspettare ancora. Insieme alla legge di stabilità, che conterrà l'esatta definizione della service tax (ribattezzata dai tecnici Taser, con un acronimo che però piace poco a Letta e al governo), il governo presenterà infatti anche un apposito decreto il 15 ottobre prossimo. Il tutto rimanendo però rigorosamente sotto i parametri del 3% imposti dall'Unione europea, ha assicurato il premier.
''È una riforma che difendo per il merito non per l'intesa politica'', ha chiarito Letta, insistendo sugli aiuti a famiglie, Comuni e settore edile e sulla spinta all'economia che, grazie anche alla nuova tranche da 10 miliardi di rimborsi di debiti p.a., il ministro dell'Economia, Fabrizio Saccomanni, ha quantificato in due punti di pil. Fatto sta che, trovato il compromesso, tutti, tranne l'ex premier Mario Monti, 'padre' dell'Imu, sembrano effettivamente più che soddisfatti. A partire da Silvio Berlusconi, che sulla riforma mette anche il suo cappello. ''Promesso. Realizzato. Sull'Imu sulla prima casa e sui terreni e fabbricati funzionali alle attività agricole - ha commentato il leader del Pdl - abbiamo mantenuto gli impegni