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Venerdì, 01 Novembre 2024

Giunge alla seconda edizione il Festival di teatro e danza sul mito classico «L'Antico fa scena», patrocinato e sostenuto dal Miur e dall’Associazione Antropologia e Mondo Antico dell’Università di Siena e organizzato da Talea Teatro – Top Teatri Off Padova, che mercoledì 31 maggio e giovedì 1 giugno calcherà il palco naturale del Tempio di Nettuno del Parco Archeologico di Paestum (via Magna Grecia 917) offrendo un percorso teatrale dedicato all’epica latina che si snoda attraverso Virgilio con l'Eneide, Ovidio con le Metamorfosi e Lucrezio con il De Rerum Natura.

Il Festival, con la direzione artistica di Francesco Puccio e Claudia Lo Casto, è il prodotto del progetto di didattica e ricerca teatrale «L'Antico fa testo» che – nato nel 2010 nel Centro di Studi Antropologici sul mondo antico dell'Università di Siena da un’idea dello stesso Puccio, con la consulenza scientifica di Donatella Puliga (docente universitaria, responsabile del Laboratorio di ricerca sulla didattica dell’antico) – ogni anno organizza laboratori di formazione in numerosi istituti scolastici sul territorio nazionale e università italiane. Accanto ai percorsi formativi, le Compagnie professionali di «Talèa Teatro» e «Antico fa testo» portano avanti la riflessione sull’antropologia teatrale e sulla valorizzazione del patrimonio storico-artistico nazionale e, partendo da un'indagine sul mito, affronta i temi del mondo moderno consapevole del ruolo dell’antico nella contemporaneità.

Il Festival ha infatti un duplice volto: il 31 maggio e il 1 giugno, alle 15, andrà in scena Babel 017, azioni sceniche tratte dai laboratori scolastici diretti da Puccio e da Lo Casto nei licei «M. Minghetti» di Bologna e «De Filippis-Galdi» di Cava de' Tirreni; degli Istituti di istruzione superiore «Publio Virgilio Marone» di Mercato San Severino, «Antonio Rosmini» di Palma Campania e «Enea Silvio Piccolomini» di Siena; del convitto «Maria Luigia» di Parma e dell’Educandato statale «Agli Angeli» di Verona e interpretati dagli allievi; mentre il 1 giugno, alle 11, le Compagnie «Antico fa testo» e «Talèa Teatro» metteranno in scena All'ombra di Enea, scritto e diretto da Francesco Puccio.

La partecipazione al Festival è gratuita per chi acquista il biglietto d’ingresso al Parco Archeologico.

Il Festival è realizzato con il sostegno del Miur, nell'ambito delle attività di Associazione Antropologia e Mondo Antico, Centro AMA – Università di Siena.

Grande successo, venerdì sera, al Teatro Massimo di Palermo per la Seconda Sinfonia di Mahler “Resurrezione” che ha celebrato i 120 anni dall’inaugurazione del Teatro, avvenuta il 16 maggio 1897, e i venti anni dalla sua riapertura del 12 maggio 1997. Ovazioni e applausi per il direttore Gabriele Ferro, per l’Orchestra e il Coro del Teatro Massimo, per il soprano Rachel Harnisch e il mezzosoprano Marianna Pizzolato. Al termine del concerto, Gabriele Ferro (che è direttore musicale del Teatro) ha parlando al pubblico: “è incredibile pensare che i palermitani siano stati ventitré anni senza il loro teatro, dobbiamo pensare con gratitudine a chi lo ha riaperto”. Presenti i protagonisti della riapertura, in testa il sindaco Leoluca Orlando e il vicesindaco Emilio Arcuri.

Sold out la Sala, folla davanti al maxischermo in piazza che ha trasmesso il concerto in diretta, a migliaia hanno seguito la diretta sulla web tv del Teatro e sul sito del Comune di Palermo. “Abbiamo voluto che questa fosse una festa di tutti e per tutti – dice il sovrintendente Francesco Giambrone – perché vogliamo che questo sia un teatro inclusivo e non elitario, che sia la casa di tutti i palermitani”.

Tra gli spettatori, Sua Altezza Reale Maria Gabriella di Savoia e una delegazione proveniente da Ginevra di rappresentanti dell’alta finanza e del mondo culturale internazionale. Il ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini, ha inviato un messaggio in cui evoca “i ventitré anni di buio e inspiegabile silenzio” della chiusura del Teatro. “Il Massimo – scrive - rappresenta uno dei simboli più significativi della città, un pezzo imprescindibile della sua identità. La sua storia si intreccia con quella di Palermo, è il racconto nelle diverse stagioni che hanno attraversato una città dal fascino straordinario, costituendo un prezioso presidio intellettuale e civile. Un Teatro che con le sue maestranze tiene alta la grande tradizione dell’opera lirica, della musica e della danza del nostro Paese. Questa doppia ricorrenza si rivela ancor più significativa in un tempo di rinnovati fermenti culturali con Palermo che si prepara a vivere il 2018 da protagonista, come Capitale italiana della Cultura”.

Si è conclusa la prima tappa del CineMigrare - Rassegna Internazionale di Cinema Senza Frontiere organizzata dall’Associazione No_Name con la collaborazione di ProGeo, HUBITALIA e Gravina Arte e con il patrocinio del Comune di Catania e dell’Università degli Studi di Catania. 

Un appuntamento che ha visto registi, attori, docenti universitari, giornalisti e appassionati di cinema discutere su un tema oggi più che mai attuale: l’immigrazione.  La giornata è iniziata alle ore 11.00 con la proiezione di ben due opere: Il potere dell’oro rosso di Davide Minnella e U stisso sangu: storie più a sud di Tunisi di Francesco Di Martino, poi insignito del Premio CineMigrare 2017. Nel secondo appuntamento, quello delle ore 18.00, protagonisti con la proiezione delle loro opere sono stati i due giovani registi Daniele Pellegrino (TOR) e Fabio Schifilliti (Al di là del mare), che hanno parlato dei loro lavori e dei loro progetti prima di ricevere ufficialmente il Premio CineMigrare 2017. 

Un clima di interesse e partecipazione è stato il filo conduttore di questa giornata che ha visto sul palco dell’auditorium Giancarlo De Carlo dell'ex Monastero dei Benedettini una serie di personaggi di altissimo livello, a partire dai professori universitari Nunzio Famoso e Alessandro Aiello fino all’editore di Globus Network Enzo Stroscio, passando per i bravissimi moderatori Andrea Maglia e Lucio Di Mauro e la talentuosa attrice messinese Giulia De Luca

Non a caso, il trio degli organizzatori dell’Associazione Culturale No_Name composto da Cirino Cristaldi, Giampiero Gobbi e Flavio Picciolo ci tiene a «ringraziare tutti quelli che hanno reso possibile la realizzazione di una manifestazione pensata per dare spazio e premiare quei registi e quegli artisti che hanno saputo veicolare al meglio la conoscenza sul fenomeno dell’immigrazione e sulla tematica della dell’integrazione culturale.» 

E per un festival itinerante che si rispetti, l’auspicio è che l’avventura targata “CineMigrare” possa presto prendere vita in qualche altra bella location culturale siciliana, per continuare a diffondere il dialogo e la conoscenza attraverso le immagini. In quest’ottica, le prossime tappe della rassegna verranno svelate a breve sul sito internet www.cinemigrare.it.

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