L’Assessore regionale alle “Politiche sociali” Federica Roccisano ha presieduto, nella sede della Cittadella, un incontro con i Comuni capofila dei distretti sociali, i responsabili del Terzo Settore ed i referenti di Federsanità Anci. Alla vigilia del trasferimento formale delle competenze dalla Regione ai comuni, gli attori coinvolti nel processo – informa una nota dell’Ufficio stampa della Giunta - hanno avuto la possibilità di incontrarsi per superare gli aspetti di criticità e procedere, in maniera condivisa nel percorso di riforma. "Dopo aver chiuso l’accordo sull’empowerment del personale con FederSanità Anci - ha detto l’Assessore Roccisano - abbiamo ritenuto opportuno incontrare sindaci e parti tecniche dei distretti per confrontarci sulle metodologie da applicare. Siamo consapevoli che il passaggio delle competenze non potrà essere automatico e diretto, come per altro sottolineato da alcuni sindaci ed amministratori che hanno partecipato all’incontro. Per questo motivo, dopo aver lavorato intensamente con il Tavolo tecnico del sociale abbiamo pensato di attivare il confronto con i sindaci e calendarizzare il percorso di formazione ed accompagnamento a beneficio degli uffici comunali che saranno sostenuti anche con l’immissione di personale da parte delle UOT in competenza alle Regioni. Di certo l’apporto di Simone Naldoni di Federsanità Anci sarà prezioso per superare le criticità presentate dagli amministratori, dal momento che possiamo contare su quanto già realizzato da tutte le altre regioni italiane. I prossimi sei mesi ci vedranno coinvolti, ognuno per le proprie competenze, per completare al meglio questo passaggio che la legge regionale prevedeva già da tredici anni, e programmare questo passaggio nella tutela massima sia dei carichi di lavoro degli uffici comunali che soprattutto dei beneficiari finali del settore".
Si è tenuto ieri mattina l’incontro programmato presso la sede Asp di Lamezia Terme tra il Dott. Antonio Maida, presidente del Comitato Pro Ospedale del Reventino e Il Direttore Generale dell’Asp di Catanzaro Dott.Giuseppe Perri. Presenti all’incontro il Dott. Claudio Tomasello, direttore sanitario dell’Ospedale di Soveria Mannelli, la Dott.ssa Annamaria Bruni, responsabile URP dell’Asp ed il Dott. Egidio Laraia in delega della neo insediata amministrazione comunale di Soveria Mannelli. Tema dell’incontro un rapido esame dell’attuale situazione che vede l’azienda impegnata nel rilancio della struttura montana e la programmazione della Carta dei Servizi sanitari del Reventino. A domande specifiche poste dal Presidente Maida, raccolte durante gli incontri che egli sta tenendo con tutti i Sindaci del Comprensorio Montano, si registrano le rassicurazioni del Direttore Perri circa la copertura H12 del servizio di anestesia, il prossimo trasferimento della Tac attualmente impiegata presso l’Ospedale di Lamezia Terme non appena nello stesso entrerà in funzione quella acquistata di recente, oltre che acqusire il dato che da venerdì prossimo 1 luglio sono calendarizzati interventi chirurgici in day surgery, prerogativa assegnata all’ospedale dal decreto 30 del commissario ad acta. Ci si è inoltre soffermati sul rilancio dell’attività di gastroenterologia (gastroscopia); dove il Dott. Pugliano, attuale responsabile del servizio, ha dato la sua disponibilità ad ulteriori giorni di presenza oltre a quello attualmente programmato di martedi, sempre in attesa che una validissima risorsa locale sciolga le riserve su un suo incarico permanente. Il Comitato ha preso impegno con il Direttore Generale affinché siano sensibilizzate tutte le amministrazioni comunali nella ricerca e collocazione di postazioni atte alla prenotazione nell’ambito del progetto Cat@hospital, un tipico esempio è quello delle Farmacie che già convenzionate prenotano i pazienti e incassano il ticket. A breve inoltre verrà inaugurato il nuovo Pronto Soccorso, fiore all’occhiello dell’attuale direttore sanitario, ed è allo studio l’implementazione, tra le attività ambulatoriali, di visite geriatriche. Ultimo, ma non meno importante argomento trattato è quello relativo alla Carta dei Servizi Sanitari del Reventino, strumento indispensabile ed atto a superare le perplessità della popolazione circa le attività svolte presso la struttura ospedaliera di montagna. Il progetto vedrà impegnata l’Asp con la Dott.ssa Bruni ed Il Dott. Tomasello, il Comitato e la rete dei Sindaci che molto favorevolmente hanno accolto tale progetto ormai in fase embrionale. A metà settembre è programmata una Conferenza dei Servizi che vedrà coinvolti tutti i soggetti interessati e porrà le basi attuative del progetto, cardine essenziale del rilancio dei servizi sanitari dell’area montana.
E’ stato presentato ierii, nella sede della Regione, il concorso per idee “Welfare che impresa!” rivolto alle giovani start up sociali chiamate a presentare progetti innovativi, dal forte impatto sociale e capaci di generare sviluppo locale. Alla presentazione hanno preso parte il Presidente della Regione Mario Oliverio; l’ Assessore alla Scuola, Lavoro, Welfare e Politiche giovanili Federica Roccisano; Gaela Bernini, Responsabile Progetti Scientifici e Sociali di Fondazione Bracco; Alice Valente, Responsabile Comunicazione di Fondazione Italiana Accenture, Vincenzo Lazzaroli, della Direzione Territoriale Calabria Sud di UBI Banca Carime. Sono ancora intervenuti Giacomo D’Arrigo, Direttore Generale Agenzia Nazionale per la Gioventù; Vincenzo Linarello, Presidente del Consorzio Sociale Goel; Angela Robbe, Presidente Legacoop Calabria.
Il concorso, promosso sulla piattaforma IdeaTRE60, da Fondazione Italiana Accenture, Fondazione Bracco e UBI Banca, con il contributo scientifico di AICCON e Politecnico di Milano - TIRESIA e la partnership tecnica degli incubatori PoliHub e Campus Goel, premierà i due migliori progetti negli ambiti dell’agricoltura sociale, del turismo sociale, del welfare culturale e dei servizi alla persona. I progetti dovranno essere capaci di generare impatto occupazionale, avere una connotazione fortemente tecnologica, essere scalabili, replicabili ed economicamente sostenibili.
Fondazione Italiana Accenture e Fondazione Bracco premieranno rispettivamente il miglior progetto del Nord e Centro Italia e quello del Sud con un premio in denaro di 20.000 euro. UBI Banca metterà a disposizione per ciascun vincitore un finanziamento fino a 50.000 euro, a tasso 0% e senza garanzie, della linea UBI Comunità per soggetti non profit, insieme a un Conto Non Profit Online con 36 mesi di canone gratuito. I progetti vincitori si aggiudicheranno inoltre un percorso di incubazione della durata di 4 mesi per l’affiancamento e un ulteriore sviluppo della loro idea progettuale, a cura di PoliHub e Campus Goel.
“Iniziative come questa- ha affermato l’Assessore Roccisano- fanno uscire la Calabria dal confine regionale e evidenziano l’impegno della Regione a favore dell’impresa sociale e del terzo settore. È questo un momento positivo in cui alla fase di riforma nazionale si associano gli interventi messi in campo dalla regione: dal bando CoopStartup alla creazione dell’albo delle cooperative sociali fino alla riforma del Welfare. Questo è un settore che merita di crescere perché fa occupazione vera e contribuisce a drenare la fuga di cervelli di giovani dalla nostra terra. “
“ E’ una iniziativa che ha un valore importante perché si inserisce in un percorso, non semplice, che ci vede impegnati e che stiamo seguendo con grande determinazione- ha quindi dichiarato il Presidente Oliverio-, con l‘obiettivo di fare crescere una cultura nuova, nella convinzione che questa strada non abbia alternative nella nostra terra. Abbiamo il problema di invertire il trend per quanto riguarda la crescita, ma soprattutto in direzione della creazione di opportunità di lavoro per i nostri giovani e le nostre ragazze. Il concorso ha un grande valore, soprattutto in una terra come la nostra, del Sud, nel quale ci sono segnali di inversione di tendenza, di ripresa che vanno incoraggiati, sostenuti. E’ di ieri- ha voluto anche ricordare Oliverio- la presentazione dei primi bandi di investimento per quanto riguarda il settore agroalimentare; il primo tra essi è volto proprio all’inserimento dei giovani nel settore stesso, per agevolare opportunità, perché si possa interrompere la spirale dell’esodo, ripresa da anni. Possiamo essere una risorsa per il Paese, perché in questa terra ci sono eccellenze, per esempio per quanto riguarda le start-up, come dimostrano affermazioni in campo nazionale”
“ Il welfare- ha proseguito- può e deve essere una grande opportunità. Iniziative come questa spingono in tale direzione: opportunità per i nostri giovani, opportunità di lavoro ma anche per elevare le condizioni di vita, metterle al passo con altre realtà del Paese.
Nel settore del non profit c’è un esercito di energie, una ricchezza che deve essere valorizzata. L’impresa sociale - ha concluso-, l’area del non profit è un punto di certezza anche sul versante dell’affermazione della legalità.”
Per leggere il bando completo: welfarecheimpresa.ideatre60.it
Un incontro che ha suscitato notevole interesse ed entusiasmo tra i numerosi giovani, amici e militanti, è stato quello che si è svolto sabato 24 giugno 2016, nella sede di Cantiere Laboratorio, a Fronti di Lamezia Terme (CZ) ed organizzato dal movimento Gioventù Controcorrente nel giorno in cui Corneliu Zelea Codreanu (Romania 1899 – 1938) fondò la “Legione dell’Arcangelo Michele”.
Alla presentazione di Claudio Talarico, che ha spiegato quali sono le idee fondanti di Gioventù Controcorrente ed il suo legame profondo di valori con il Movimento Legionario di Codreanu, è seguito l’intervento di Ettore Scaramuzzino, responsabile del movimento giovanile di Cantiere Laboratorio che si è soffermato sulla meditazione delle tre prove legionarie, “il monte della sofferenza”, “la selva delle fiere selvagge” e “la palude dello scoramento”, superate le quali si diventava membri effettivi della Legione. “Cambiare la società - ha spiegato Ettore Scaramuzzino - significa innanzitutto cambiare se stessi, vincere le paure che sono dentro di noi, la buona battaglia inizia con la formazione culturale e spirituale. L’uomo legionario è il contrario del politico moderno. L’uomo legionario è colui che sposa la causa di un servizio, di un’appartenenza che costa sacrificio e rinunce senza nulla chiedere in cambio e dove Fede, Coraggio e Sacrificio sono alla base di ogni azione per il bene della comunità”.
Ha concluso l’incontro Vittorio Gigliotti, Presidente di Cantiere Laboratorio, che ha ricordato come: “a distanza di 89 anni, i valori e lo spirito della Legione siano immutati ed a essi bisogna attingere per una vera azione politica capace di operare per il bene comune. Il politico nell’ottica di Codreanu era colui che, investito dalla nobile causa di rappresentare gli interessi di un popolo attingeva il suo agire da una fede che animava ogni militante che, attraverso il proprio sacrificio, dava a quell’impegno nobile il valore di una missione. Lo scempio politico, amministrativo, economico dei popoli, oggi non è altro che il degradarsi di quell’uomo e di quella missione che perdendo i suoi autentici contenuti di un servizio al prossimo è diventato sempre più un servire esclusivamente se stessi, economicamente e socialmente, e ad essere al servizio delle varie lobby che, con il loro potere conducono una guerra sovversiva per affermare, in nome di una democrazia sempre più totalitaria, gli pseudo-valori al posto di una tradizione che aveva nel diritto naturale il suo modo d’essere. Oggi - ha concluso Gigliotti - nel marasma generalizzato che non salva nessun aspetto della vita economica, politica e sociale, non serve imprecare ed addossare colpe, non serve la saliva che sommerge il sudore. Serve solo la coscienza e l’intelligenza di comprendere che il capolinea è dietro l’angolo e che da lì bisogna ri-iniziare la salita che non può prescindere dalla formazione di uomini capaci di essere vera classe dirigente. Non badare a quello che fanno gli altri, ma impegnarsi e proseguire con umiltà il proprio percorso di crescita personale e comunitaria. Non vedere chi sono gli altri ma vedere chi siamo noi e non lasciarsi sopraffare dalla tentazione di un attivismo fine a se stesso e dalla smania di apparire”.
Erano presenti ed hanno portato il loro saluto i dirigenti e militanti di Identità Tradizionale di Catanzaro e di Fratelli d’Italia di Lamezia Terme e il Gruppo “I Giovani di Fronti”.
Alla fine dell’incontro, è scaturito un interessante dibattito tra i convenuti, prima di un rinfresco finale offerto dai dirigenti di Cantiere Laboratorio.
La statale 106 “Jonica” rappresenta anche la storia e la tradizione di un popolo e di una regione, una strada che collega l’intera fascia jonica della Calabria e che racconta amicizie e nostalgie di chi vive ormai lontano.
Questa volta la 106 balza agli onori della cronaca, non per fatti dovuti ad incidenti stradali o altri eventi poco felici, ma per una bella storia: due ragazzi, fratello e sorella, Domenic e Francesca Spadafora, innamorati della loro terra di origine, hanno deciso di portare il marchio di questa famosa strada calabrese fin nel lontano Canada.
Si comprende benissimo come questi due intraprendenti ragazzi ne siano rimasti affezionati, questa è la strada che percorre il tratto costiero italiano, considerato tra i litorali più affascinanti e spettacolari del mondo, per chiunque visiti queste zone è impossibile non innamorarsene, è una raccolta di colori, profumi, storia, arte, cultura e gastronomia, ma soprattutto di tradizioni.
E così, tra le numerose famiglie emigrate all’estero, loro hanno pensato bene di esportare, non prodotti enogastronomici oppure tradizioni artigianali, ma il cartello stradale della famosa ‘S.S. 106 Jonica’.
Domenic Spadafora è nato nel 1985 in Canada da genitori di origine calabresi (il padre Antonio originario di Stalettì, ridente località della costa jonica catanzarese e la madre Sabina, originaria invece di San Giovanni in Fiore, famosa località dell'Altopiano Silano), con sua sorella Francesca ha avuto l’idea di intitolare il suo locale ‘SS 106 Aperitivo Bar’, ubicato ad Alberta, una provincia del Canada occidentale, sul versante est delle Montagne Rocciose, confinante con il Montana (USA) a sud e la Columbia Britannica ad ovest,.
Quella di Domenic e Francesca è una storia di intraprendenza, nata da un’idea semplice all’apparenza, ma che dietro di sé ha costanza, tenacia ed una buona dose di artigianalità propriamente italiana, come due veri pionieri, sostenuti in questa esperienza dai loro genitori Antonio e Sabina.
Quando avete deciso di aprire questo locale e in che modo è nata l'idea di chiamarlo ‘SS 106 Aperitivo Bar’ ?
Il sogno mio e di mia sorella Francesca è stato da sempre quello di aprire un bar/ristorante, e volevamo soprattutto che fosse un posto italiano, autentico e moderno. L’idea di chiamarlo ‘SS 106 Aperitivo bar’ è nata perché i nostri genitori sono calabresi. Noi da sempre abbiamo trascorso le nostre vacanze in Calabria, è la nostra terra, e quella è proprio la strada che percorriamo per arrivare nei bellissimi posti di mare, da lì si ammira un panorama spettacolare che noi portiamo sempre negli occhi e nel cuore! Riteniamo che il nome scelto sia perfetto per il nostro concetto di locale ‘made in italy’. Vogliamo far conoscere ai canadesi il vero stile di vita italiano come anche ai tanti immigrati italiani che vivono qui in Canada. Ci sono tanti e Calabresi che negli anni '50, '60 e '70 sono andati via dalla propria terra in cerca di lavoro e non sono mai ritornati. Io e la mia famiglia siamo davvero orgogliosi delle nostre origini, noi siamo prima di tutto italiani e poi canadesi. Chi verrà nel nostro locale potrà conoscere e apprezzare molti prodotti di qualità, Il cibo in Italia è incredibile ed ormai è famoso in tutto il mondo, ma la maggior parte delle persone qui ancora non conosce la vera cucina calabrese e soprattutto la convivialità che la caratterizza, l'aspetto sociale dello stile di vita al sud è sorprendente, sono tutti ospitali, se parti col prendere un aperitivo con un amico alla fine si trasforma in una festa, perché tutti vogliono offrire e socializzare.
Avete già avuto esperienze nel settore della ristorazione?
Mia sorella Francesca è nel settore della ristorazione / bar da ben 12 anni. Anche io ho avuto diverse esperienze, ho fatto diversi tipi di lavoro ed ho viaggiato molto. Vorremo che nel nostro bar le persone si sentissero a proprio agio, come se stessero a casa di un amico.
Cosa vi manca di più della Calabria quando siete lì in Canada?
Manca tutto. La gente, il cibo, la spiaggia, la nostra famiglia e le serate con i nostri amici. Noi seguiamo molto anche le notizie che giungono dall’Italia e ci rattrista sapere che tanti giovani sono costretti ad andarsene pe via per il problema del lavoro.
Pensi che da questa idea possa potra’ nascere una catena di locali di ‘SS 106 Aperitivo Bar?
In questo momento stiamo pensando solo ad avviare nel migliore dei modi il nostro bar, non pensiamo ad un franchising ma un domani chi lo sa? Magari proprio in Italia!
Come sai le strade a volte sono anche pericolose e la SS 106 è anche teatro di incidenti, in Italia è nata una campagna di sensibilizzazione di Anas e Polizia Stradale per sensibilizzare soprattutto i ragazzi sulla sicurezza stradale, sulla pericolosità dell’uso dello smartphone alla guida, anche lì in Canada ci sono azioni di questo tipo?
Si anche qui, c’è molta attenzione sulla sicurezza stradale, quotidianamente vengono presentate campagne di sensibilizzazione per far capire ai giovani l’importanza della sicurezza alla guida, le multe qui sono salatissime e personalmente sto molto attento, devo ricordarmi quando torno in Canada che la guida è a destra, e , come in Italia le cinture di sicurezza sono obbligatorie sia per il guidatore che per i passeggeri.
So che parteciperete alla nostra campagna #guidaebasta divulgando nel vostro bar l’iniziativa di Anas e Polizia Stradale?
Per noi è un onore partecipare anche in piccola parte alla divulgazione della vostra campagna di sensibilizzazione sulla sicurezza alla guida, abbiamo già affisso la locandina nel nostro locale! Il nostro bar è molto frequentato soprattutto da giovani e questa iniziativa aiuta a capire quanto sia importante non abbassare mai la guardia quando si è alla guida, una minima distrazione può costare la vita e quindi non sono ammesse distrazioni, i selfie li rimandiamo ad altri momenti, ben più divertenti!
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