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Venerdì, 01 Novembre 2024

Francia, terremoto Le Pen

"Grande Marine, cambia la Francia. Cambieranno anche Europa e Italia: più sicurezza e più lavoro, con coraggio e onestà si può fare!". Esulta il leader leghista Matteo Salvini dopo la netta affermazione del Front National della sua alleata all'europarlamento Marine Le Pen. Una vittoria che invece a sinistra viene definita "inquietante", un campanello d'allarme che deve far "voltare pagina" alle forze progressiste.

Il segretario leghista incassa a sua volta parole d'elogio dalla leader della destra francese: "A Salvini auguro molto successo. E' un uomo coraggioso, spero che otterrà alle prossime elezioni lo stesso risultato che ha ottenuto il Front National in Francia", dice Marine Le Pen assicurando di essere pronta a condurre ("Si', assolutamente") insieme a Salvini la battaglia per cambiare l'Europa.

In Francia è andato tutto come previsto e come il segretario del Carroccio auspicava. Vince la destra di Le Pen, arrancano i socialisti di Hollande e anche l'opposizione di Sarkozy resta solo al secondo posto. E in casa Lega c'è persino chi, come Roberto Calderoli, vede la vittoria lepenista addirittura come un diretto "avviso di sfratto a Renzi".

La soddisfazione in casa Lega è totale. Condivisa anche dai Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni e dalla destra di Francesco Storace.

"Con Marine Le Pen ha vinto il popolo francese e inizia il riscatto di tutti i popoli d'Europa", dice Giorgia Meloni, leader di Fratelli d'Italia. "La vittoria del Front National, oggi primo partito di Francia, è un terremoto per la politica europea e una clamorosa bocciatura della Ue", aggiunge. "Il trionfo della destra francese faccia rompere ogni indugio anche in Italia: basta con i moderatini che frenano il cantiere della sovranità e della libertà", è l'esortazione dell'ex governatore del Lazio.

A festeggiare è anche, dalle file di Forza Italia, Daniela Santanché: "Mentre da noi Renzi gioca a fare il grande mediatore, i francesi fanno sul serio. Chiusura delle frontiere e delle moschee abusive, controlli serrati sugli immigrati: la lotta all'Isis si fa così". Ben diversa la reazione a sinistra con Arturo Scotto (capogruppo alla Camera di Sinistra Italiana) che parla di "inquietante avanzata" del Front National. "L'Europa e le forze progressiste titubanti e troppo spesso subalterne alle politiche di destra riflettano bene: è ora di voltare pagina".

'Europa deve cambiare. Se non cambia il suo corso, le istituzioni europee rischiano di diventare i migliori alleati di Marine Le Pen e di coloro che vogliono imitarla". Così Matteo Renzi su Facebbok, chiede una nuova direzione all'Europa.

"Credo - scrive il premier - che sia arrivato il momento per le istituzioni europee di guardare in faccia la realtà: di sola tattica si muore. Senza un disegno strategico, soprattutto sull'economia e la crescita, i populisti vinceranno prima o poi anche alcune (elezioni, ndr) politiche nazionali".

Se l'Ue non cambia, rischiano di vincere i populisti. Ma "in Italia no, in Italia vinciamo noi perché le riforme stanno finalmente dando frutti: la maggioranza degli italiani sta con chi vuole cambiare, non con chi sa solo lamentarsi", afferma ancora il presidente del consiglio

Cosi questi i risultati del primo turno  delle regionali in Francia comunicati dal ministero dell'Interno dopo lo scrutinio del 98% dei seggi: Front National 27,96%. Les Republicains/UDI (centrodestra) 26,89%. Partito socialista 23,33%. Verdi 3,87%. Front de gauche 2,52%.

Nel primo sondaggio sui ballottaggi di domenica prossima, il 59% dei francesi voterebbe per le liste della destra dei Republicains alleata con il centro UDI-MoDem se si trovasse opposta al Front National (che raccoglierebbe il 41%). Nel caso di triangolari, secondo l'istituto Odoxa, il centrodestra sarebbe al 35%, la sinistra al 34% e il Fn al 31%.

Prime crepe nel Partito socialista dopo la sconfitta alle regionali. Mentre il segretario Jean-Christophe Cambadelis annuncia il ritiro delle liste anche nella regione del Grande Est (Alsazia-Lorena-Champagne-Ardenne), il candidato locale Jean-Pierre Masseret afferma di non accettare la direttiva.

ll Front National in testa in sei regioni mentre Marine Le Pen e Marion Le Pen Marechal otterrebbero intorno al 40% dei voti nelle rispettive regioni in cui si sono candidate in Francia: Il Nord Pas-de-Calais Picardie e la Provence-Alpes-Cote d'Azur. Le Front National di Marine Le Pen ha ottenuto il 42,1% nella regione Nord-Pas-de-Calais-Picardie, dove è candidata alla presidenza, secondo le stime di iTélé. Nel suo feudo di Hénin-Beaumont dove ha radunato i suoi, esplode l'applauso di alcune decine di sostenitori che attendono il suo arrivo.

"Fra la Le Pen e Salvini c'e' un abisso: la prima e' una personalita' politica di livello che fa politica con stile e intelligenza anche se quasi nulla di quello che sostiene e' condivisibile. Salvini e' una sorta di bulletto del quartierino, con le sue felpe, i suoi berci e i suoi insulti e solo un Berlusconi della decadenza poteva accettare un tipo del genere come partner alla pari anzi addirittura come leader. In Italia casomai l'alternativa a tutto e a tutti e' costituita dal Movimento 5Stelle". Lo dice Fabrizio Cicchitto (Ncd).

E' un errore legare il successo di Le Pen agli attacchi di Parigi". Lo scrive su Twitter l'ex premier Enrico Letta che ora vive proprio a Parigi dove dirige una scuola di politica. "Il risultato delle elezioni francesi - scrive ancora Letta - era già da mesi nei sondaggi: è un no radicale alla politica tradizionale, come da noi".

"In Francia ha vinto una destra estremamente bella, netta, smoderata". Lo scrive in un tweet Francesco Storace, segretario nazionale de La Destra e vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio.

"Nonostante la determinazione con cui ha reagito nelle ultime settimane al terrorismo, la Francia boccia inesorabilmente Hollande e la sinistra. La verità è che in tempi difficili la gente vuole essere difesa da forze di destra. E la Le Pen viene premiata per la sua determinazione ma anche grazie al fallimento di Sarkozy. L'esponente gollista ricevette un ampio consenso dai francesi ma giunto all'Eliseo fallì nella sua prova e i francesi bocciarono Sarkozy-Bruni e lo misero in un angolo. Oggi anche lui in qualche modo recupera, anche se non quanto la Le Pen, proprio perché l'offensiva in atto richiede risposte forti ed adeguate. Anche l'Italia rifletta. È assurdo che si discuta al Senato di una legge per la cittadinanza facile, che si stanzino fondi per accogliere sempre più clandestini ed immigrati da ogni parte del mondo, che si assista inerti da parte di Renzi al degrado del nostro Paese". E' quanto dice Maurizio Gasparri (Fi).

Intanto sono almeno una decina le persone indagate dalla Dda di Bari nell’ambito di un’indagine sul terrorismo internazionale che stamani ha portato all’arresto del cittadino iracheno Majid Muhamad, in carcere per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

Dagli atti della Dda emerge che Muhamad ha commesso il reato che gli viene contestato per "permettere di far entrare in Europa soggetti in qualche modo legati all’area del fondamentalismo islamico combattente". "L’attività d’indagine ha accertato - è scritto negli atti - che l’indagato si è ricollegato alla rete della cellula terroristica per la quale ha subito la condanna poi scontata. Infatti, Muhamad Helkawt, Tielaco Nadia Wali, Nadem di Dubai, Khaled Muhamad Amin Rashid, Ali Abdulla Salih, Kawa Kawa, Ridha Shwan Jalal, sono tutti personaggi con cui l’indagato riprende i contatti dopo il lungo arco temporale di cui si è detto ed ognuno di essi, in un modo o nell’altro, può considerarsi contiguo alla più volte citata organizzazione ’Ansar Al Islam’, sia pure con modalità differenti".

"Prova ne sia il fatto - scrive la Dda - che nelle conversazioni telefoniche che ciascuno dei predetti intrattiene con Majid, quest’ultimo viene chiamato dagli stessi ’Mullah Fouad’, vale a dire il nome con cui lo stesso indagato era individuato nel contesto dei suoi trascorsi all’interno di ’Ansar Al Islam’. Risulta di tutta evidenza, quindi, l’intento di Majid di riaccreditarsi nuovamente agli occhi dei suoi interlocutori e di rappresentare per essi ancora un punto di riferimento importante nel gruppo di matrice terroristica già menzionato".

Nell’ambito dell’indagine, il 30 giugno scorso, la polizia ha compiuto perquisizioni a Parma e Bolzano nelle quali sono stati sequestrati notebook, smartphone, pen-drive e dvd, oltre a documentazioni in lingua araba e curda.

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