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Diritto tributario, da Catania un contributo per la rottamazione dei ruoli

Un argomento tecnico ma con un impatto importante sulla vita quotidiana dei cittadini italiani: la rottamazione delle cartelle esattoriali è uno dei temi attuali a cui il Governo sta dedicando attenzione, perché permetterebbe di aiutare i contribuenti nel pagamento dei debiti verso Equitalia. Esistono già due provvedimenti parlamentari in materia: il disegno di legge firmato dai senatori Bernini e Floris – presentato nel febbraio 2016 – e il decreto legge emanato lo scorso 22 ottobre dal governo Renzi, accompagnatorio della Legge di Stabilità 2017. Tra i due documenti affiorano differenze che, al di là del carattere tecnico, sono sintomo della mancanza di una visione unitaria, e quindi efficace, alla problematica. È qui che – secondo l’economista e dottore commercialista Antonio Pogliese – si inserisce «il ruolo della società civile nell’ottica della sussidiarietà. In altre parole, il mondo accademico e professionale, e i cittadini in generale, possono e hanno il diritto di contribuire al miglioramento della normativa, all’allineamento delle idee. Analizzare la tematica in una logica di approfondimento, individuare le criticità fattive, e soprattutto proporre costruttivamente emendamenti e soluzioni è l’obiettivo che ci siamo posti in primo luogo, superando l’impostazione di un convegno puramente esplicativo della disciplina». Lo Studio Pogliese di Catania infatti, insieme all’Associazione Nazionale Tributaristi Italiani (Anti) sez. Sicilia Orientale – presieduta da Salvo Muscarà – e al Dipartimento di Economia e Impresa dell’Università etnea (diretto da Michela Cavallaro), ha organizzato questa mattina (5 novembre) al Palazzo delle Scienze, un evento molto partecipato sulla tematica della rottamazione dei ruoli e sull’applicazione dell’art. 322 ter del Codice penale ai reati tributari.

Nel parterre dei relatori – moderati dal giornalista Vittorio Romano – anche i parlamentari Anna Maria Bernini, firmataria del disegno di legge, e Giuseppe Berretta, i cui interventi hanno permesso di approfondire a 360 gradi anche le visioni delle parti politiche. «Di fronte a gravi difficoltà finanziarie, non si può più accettare e avallare lo stalking fiscale praticato da Equitalia – ha affermato la senatrice Bernini – Il disegno di legge presentato da me e dal sen. Floris non è un condono, ma un reale sostegno temporaneo ai cittadini meritevoli che per una situazione contingente non sono in grado di saldare i debiti. Noi vogliamo concretamente aiutarli con una regolamentazione organica delle materia, nei tempi e nelle modalità di riscossione, attraverso una rateizzazione più accettabile, una riduzione del debito originario, con eliminazione degli interessi, dell’aggio e delle sanzioni».

«Con il decreto legge il Governo si è fatto carico di due esigenze – ha detto il deputato Berretta – la prima è quella di ripartire con un nuovo rapporto ordinario tra contribuenti e Stato, rottamando tutti i ruoli dal 2010 al 2015, pagando solo le tasse arretrate e gli interessi legali ma non le cospicue somme delle sanzioni; la seconda invece è di chiudere l’esperienza di Equitalia impostando un nuovo progetto che non dovrà operare più in maniera vessatoria».

Hanno inoltre preso la parola: Salvo Muscarà, anche in qualità di ordinario di Diritto Tributario presso l’Unict, e Agatino Cariola, ordinario invece di Diritto Costituzionale. È intervenuto inoltre  l’amministratore di Riscossione Sicilia Spa Antonio Fiumefreddo.

Le conclusioni sono state affidate al rettore dell’Ateneo catanese Giacomo Pignataro, il quale ha aggiunto che «nel rapporto tra fisco e cittadino ci sono ancora molteplici nodi strutturali da sciogliere, come la riduzione dei costi di adempimenti del fisco, la semplificazione e la trasparenza delle norme fiscali, e soprattutto la loro efficacia».

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