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Venerdì, 01 Novembre 2024

La disoccupazione peggiora e i consumi crescono poco

"Siamo sulla strada della ripresa, ci aspettiamo che prosegua e diventi più robusta nel 2015, ma la situazione è ancora difficile, servirà tempo per risolvere il problema della disoccupazione, ma globalmente l'economia migliora e non dobbiamo sottostimarlo": lo ha detto il presidente della Commissione Ue José Barroso parlando davanti alla plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo. "Ridurre la burocrazia", "semplificare i sistemi i fiscali" e "spostare l'onere fiscale dal lavoro": sono le indicazioni di Barroso per rendere più robusta la crescita.
La ripresa economica in Europa continuerà a a rafforzarsi in tutti i paesi e diventerà sempre più consistente e diffusa, ma resterà modesta per molti paesi". Lo ha detto Olli Rehn alla plenaria dell'Europarlamento parlando delle previsioni economiche che presenterà a breve a Strasburgo e che ha definito "realistiche". "La disoccupazione - aggiunge - resterà a livelli non accettabili". Per il commissario "Barroso non dà un quadro troppo roseo". "E' giusto evitare l'eccesso di ottimismo - ha argomentato - ma anche il pessimismo, perché non aiuta il progresso e mina la fiducia. Serve autostima per superare la crisi".
"Una lenta ripresa" in Italia nel 2014 c'è, grazie a domanda esterna e attività industriale, ma è più debole del previsto: la Commissione Ue rivede al ribasso la stima del Pil di novembre e da +0,7% la aggiorna a +0,6%. Più bassa anche quella del 2013: a novembre era -1,8 e oggi è rivista a -1,9%. Nel 2015 resta invece stabile la previsione a +1,2%.
Nella previsioni si sottolinea che in Ue c'è "un rischio di bassa crescita prolungata". Il "principale" fattore per la crescita a medio termine "sarebbe lo stallo o la parziale messa in atto" delle riforme, che verrebbe "esacerbato" da una inflazione che resti bassa o da una riduzione più lenta della frammentazione finanziaria. Nelle previsioni d'inverno Ue  invece la crescita nell' Eurozona tornerà positiva nel 2014 e si rafforzerà nel 2015. A fronte di un calo del Pil nel 2013 (-0,4%), l'Eurozona segnerà +1,2% nel 2014 e +1,8% nel 2015 (con una revisione di +0,1 punti rispetto alle previsioni d'autunno). Più marcati i dati Ue-28, rispettivamente +1,5% e +2,0%.
Migliorano le stime Ue sul deficit per l'Italia: 2,6% quest'anno e 2,2% nel 2015, con il 2013 che chiude a 3%. A novembre il disavanzo 2014 era dato al 2,7%. "I conti beneficiano del calo di spread e interessi sul debito", scrive L'Ue. Migliora anche l' aggiustamento strutturale ma "a politiche invariate" peggiora nel 2015 Peggiorano le stime Ue della disoccupazione in Italia che quest'anno sale a 12,6% e nel 2015 a 12,4% grazie "all'economia che si rafforza".
A novembre Bruxelles prevedeva rispettivamente 12,4% e 12,1%. "Con condizioni del mercato del lavoro ancora difficili, i consumi privati crescono solo marginalmente", scrive la Commissione Ue. Anche nell'Eurozona la disoccupazione resterà alta nel 2014 (12% dal 12,1%
del 2013) ma registrerà un calo più marcato nel 2015 arrivando all'11,7%.
Dopo aver incorporato 1,6% di pagamento dei debiti PA e 0,5% di privatizzazioni, il debito raggiunge il picco nel 2014 vicino al 133,7% e poi scende leggermente nel 2015 (132,4%) grazie a un avanzo primario più ampio e alla crescita del pil": lo scrive la Commissione nelle stime economiche per l'Italia.
L'inflazione nell'Eurozona sarà "sommessa" nel 2014. E' indicata a +1,0% nelle previsioni di inverno. Nel 2013 la crescita dei prezzi è data a +1,4%. Per il 2015 è previsto il ritorno a +1,3%. Nella Ue-28, a fronte di un'inflazione a +1,5% nel 2013, è prevista la contrazione a +1,2% nel 2014 e ritorno a +1,5% nel 2015.

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