Si chiama Giorgos Poupakiàs, 45 anni e ha ucciso con tre coltellate Pavlos Fyssas al termine di una discussione di calcio degenerata in politica. Lo hanno reso noto radio ateniesi. Per questo pomeriggio, in segno di protesta per l'omicidio di Fyssas, il sindacato del settore pubblico Adedy ed altri gruppi antigovernativi hanno indetto una manifestazione nei pressi del luogo dove il rapper è stato ucciso che si inserisce nell'ambito dello sciopero di 48 ore proclamato dalla centrale sindacale contro la politica di austerità del governo. Dal canto suo, il ministro per la Protezione del Cittadino, Nikos Dendias, ha espresso il proprio rammarico per l'assassinio di Fyssas e ha annunciato di aver annullato la visita ufficiale a Roma che aveva in programma di effettuare domani.Intanto in Italia :
Gli indagati, secondo quanto si e' appreso, sono accusati di una serie di attentati e danneggiamenti ai danni di istituti di credito, esercizi commerciali e sedi periferiche di Enel ed Eni, compiuti in provincia di Roma negli ultimi tre anni. Nello stesso contesto sono in corso delle perquisizioni, sempre nell'hinterland della capitale, nei confronti di altre tre persone. I particolari dell'operazione saranno resi noti in una conferenza stampa che si terra' alle 11 presso il comando provincia carabinieri di Roma, alla presenza del procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo, del pool antiterrorismo che ha coordinato l'inchiesta, e del generale Mario Parente, comandante del Ros.
Sono accusati, tra l'altro, di "associazione con finalità di terrorismo anche internazionale o di eversione dell'ordine democratico" (l'art 270 bis del codice penale, introdotto nel 2001 dopo l'attentato alle torri gemelle) i due anarchici arrestati dai carabinieri del Ros. Ai due - entrambi residenti nella zona dei castelli Romani e incensurati - sono stati contestati anche i reati di concorso in "atto di terrorismo con ordigni micidiali o esplosivi", incendio, furto aggravato, deturpamento e imbrattamento di cose. Secondo le indagini - coordinate dalla procura di Roma e condotte anche attraverso intercettazioni e pedinamenti - sono gli autori di 13 azioni eversive e attentati compiuti dal 2010 al 2013.
L'arresto dei due anarchici da parte dei carabinieri del Ros ha evitato "che venissero portati a compimento ulteriori atti eversivi". E' quanto sottolineano gli inquirenti romani, secondo cui la custodia cautelare in carcere è l'unico mezzo per evitare il compimento di altri reati. Ciò perchè i due indagati risultano "stabilmente inseriti in un sodalizio criminoso diretto a sovvertire l'ordinamento costituzionale, avvalendosi anche dell'uso delle armi, seppur rudimentali".