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Venerdì, 01 Novembre 2024

“Un solo corpo una sola anima, come mi hanno insegnato i miei maestri! Il mio mestiere di attrice è al servizio di un mondo, soprattutto quello dei giovani”. Così si è espressa Caterina De Santis per presentare  la stagione 2018 - 2019 del Teatro Bracco di Napoli. In questi venti anni il è cambiato tutto, il mondo è cambiato, il teatro è una grande famiglia con il rispetto di tutti. “ Il cartellone è stupendo - intervenendo nelle vesti di   spettatrice  la De Santis -  io sono solo il Deus ex Machina ma, come in una grande famiglia, se non c’è l’armonia non si può andare avani e occorre un tutore. Sasà Sperindeo è la mia tisana rilassante, con la sua grande esperienza apportata e che apporterà in futuro abbiamo potuto costruire questo cartellone che, badate, non è cosa semplice e dobbiamo a lui la grande macchina organizzativa del Teatro”. Ha così continuato la De Santis “Io sono la Direttrice Artistica che sceglie i giovani per la compagnia ma occorre una valida organizzazione per far andare tutto al meglio. Oggi la società corre senza avere il tempo di guardare alla cultura, senza i Padri che hanno fatto la storia del  Teatro non saremmo i figli che siamo. Il teatro è servire il pubblico in maniera sana. Io cerco di amministrare il Bracco come una brava donna di casa, è la gestione sana ed equilibrata che ci consente di andare avanti. Occorre fare si dei tagli, ma mai sulla cultura e sui giovani. Dobbiamo molto alla Regione Campania che, come a tutti i Teatri, elargisce i contributi”. E’ poi intervenuto Sasà Sperindeo, il quale ha detto:” L’obiettivo è avere a Napoli un Teatro che con il tempo il pubblico sa già a quali spettacoli potrà assistere, commedie divertenti ed interessanti. I napoletani sono stufi delle novità fini a se stesse, il teatro napoletano è ricchissimo di attori bravi e popolari, noi vogliamo provare ad abituare il pubblico ad andare a teatro per farsi due ore di risate”.

Vent’anni ma non sentirli. Il Teatro Bracco di Napoli si prepara a spegnere, con la stagione 2018/2019 oramai alle porte, le sue prime 20 candeline. Vent’anni dalla storica riapertura del 1999, dopo decenni di abbandono e degrado. “Vent’anni per innovare restando nel solco della tradizione, dando spazio ai giovani talenti della scena napoletana e nazionale e al quartiere, quello della Pignasecca, che vede in questa sala un punto di riferimento e un argine contro il declino delle periferie”, spiega Caterina De Santis, ora come allora, direttrice artistica del palcoscenico di via Tarsia e fondatrice della Compagnia Stabile del Teatro Bracco insieme al grande Giacomo Rizzo, interprete autentico della tradizione napoletana, con il quale farà coppia anche quest’anno per portare in scena i successi firmati da Gaetano ed Olimpia Di Maio e un testo scritto dallo stesso Rizzo con Germano Benincaso.

“Manterremo fede all’impegno di rispettare il repertorio classico partenopeo ma proporremo anche spettacoli che girano l’Italia, di qualità e con grandi nomi del teatro, così come del piccolo e del grande schermo, anche se a prezzi sempre accessibili ed anticrisi. Una sorta di “flat tax della risata”, dove lo spessore e la bravura degli attori aumenta ma non i prezzi, che restano inversamente proporzionali alla qualità. Il meglio insomma del Made in Italy del teatro. Un impegno produttivo importante, a fronte di un carnet popolare, per consentire a tutti di farsi una risata. Teniamo a che il nostro pubblico si diverta e sorrida, come ha dimostrato di voler fare in quattro lunghi ed appassionati lustri di attività. Il teatro rappresenta una via di fuga indispensabile da una quotidianità sempre più dura, un faro ed una speranza che meritano di restare accesi”, conclude la De Santis.

Ci siamo incontrati alla Stampa Estera una di queste mattine che era arrivata a Roma per lavoro...

 

Valeria Di Pace una donna molto bella, molto simpatica e sorridente ,una bravissima attrice teatrale prestata alla tv e al cinema,dall’effusione sentimentale della telenovela alle pellicole cinematografiche impegnate nel sociale, un successo il grande percorso artistico fin ora di questa bellissima attrice. Dopo la soap Cento vetrine e le fiction "Distretto di polizia" e "Squadra mobile", che, tra gli altri, l’hanno vista impersonare ruoli «cattivissimi e senza scrupoli», la talentuosa attrice Sanremese era stata approdata davanti alla macchina da presa del cortometraggio autorale lanciando campagne di sensibilizzazione su tematiche giovanili, femminili e non solo, che ci racconta in quest’intervista

 

Come hai iniziato la tua Carriera artistica Valeria ?

 

Ho iniziato per gioco quando la mia agenzia di moda ha portato me e altre modelle a San Giusto Cannavese sui set di Centovetrine soap opera su canale 5 andata in onda per tantissimi anni. Ho lasciato I miei dati senza pensare ad una eventuale chiamata nonostante, per sola passione, avevo fatto per 2 anni un corso di recitazione con Luciano Federico Attore e uno degli autori di Colorado Cafè. E alla fine del biennio ho avuto l'onore di recitare con alcuni dei protagonisti del programna dove ho conosciuto il Grande Abantatuono ideatore di Colorado.  Il giorno dopo sono stata chiamata per una figurazione speciale. E da li sono stata una costante per tutte le feste organizzate dai grandi protagonisti. Sto parlando di Luca Biagini e Alessandro Mario. In pratica per 2 anni ogni settimana ero sul set di Cento vetrine sempre con un piccolo copione nonostante, per sola passione, avessi fatto

 

Come ha proseguito la tua carriera ?

 

Durante I due anni di cento vetrine ho ricevuto la chiamata dei miei sogni dalla "tao due" per un provino per "distretto di polizia 6" , la fiction che seguivo dalla prima stagione, e ho avuto una parte diretta da Antonello Grimaldi. Ho lavorato con I grandissimi Gianni Ferreri e Daniela Morozzi. Una esperienza splendida

 

E in teatro come eri arrivata ?

 

Dopo 2 anni a San giusto Canavese dove ho fatto tante amicizie in un ambiente bellissimo e familiare sono andata via da "cento vetrine" per dedicarmi al teatro dove sono stata protagonista sempre in Piemonte in uno sguardo dal Ponte di Arthur Miller. La regista Katia Bonifaci figlia del Grande drammaturgo mi ha dato tantissimo...
Il teatro veramente è stata una scuola meravigliosa dove le emozioni si vivono in forma altissima e mi ha insegnato a far uscire le emozioni che mi servono per un determinato ruolo
Ho iniziato a studiare seriamente cinema perchè ormai mi era entrare nelle vene nel cuore nell'anima nella mia vita..

 

E i tuoi studi di recitazione ?

 

Da Sanremo sono andata a Roma a studiare a Scuola Cinema. Ho superato il provino, un monologo che mi emoziona moltissimo tratto da "le fate ignoranti", per entrare nella scuola. Esaminatore Pino Pellegrino grande casting director e mi sono tuffata in un mondo nuovo travolgente ricco di un turbinio di emozioni, il mio mondo, il mio vero essere che un'educazione militare avuta dalla mia nascita sino all'ingresso di cento vetrine mi ha fatto felice...
Ho fatto la scuola e ho partecipato a numerosi master class. 

 

Tra I miei insegnanti, tutti grandissimi, cito Pupi Avati Giancarlo Giannini Luca Ward per il doppiaggio Angelo Longoni, Ivano De Matteo, Pier Maria Cecchini, Barbara De Sio, Laura Morante e ai master class cito come insegnanti Michele Placido Alexis Sweet che mi ha diretto in squadra mobile sempre taodue, e molti con Pupi Avati
Come dicevo ho nuovamente lavorato per la taodue diretta da Alexis Sweet. Questa volta mi è era affidato un ruolo da cattiva fidanzata con uno spacciatore interpretato da Federico Tocci. Sul set con me oltre a Federico c'erano Giorgio Tirabassi, Daniele Liotti e Antonio Catania. Ancora una volta ho avuto l'onore di lavorare con grandi attori
Mi fa molto piacere ricordare un cortometraggio diretto dal grande Tonino Zangardi che ci ha lasciati da non molto tempo e che avrebbe ancora dato tanto al cinema italiano. Sono stata tra le protagoniste di un suo corto dove mi sono molto divertita passando dalla femme fatal un pò cattiva al momento in cui cerco di conquistare una donna con tanto di  bacio finto.

 

E come è proseguito il tuo lavoro artistico?

Mi fa piacere ricordare un altro cortometraggio girato in 3 province della Campania all'ombra del Vesuvio. Il titolo fa capire la drammaticità della trama Alcol Assassino diretto da Marco Esposito un grande scrittore che trasforma in modo magistrale I suoi libri in film
Ho avuto un ruolo bellissimo all'inizio scherzoso e leggero accanto a un bravissimo Salvatore Gisonna per poi trasformarsi in puro dramma. 

 

Lo sai l alcool e un problema sempre più comune tra i giovani mi dice Valeria Di Pace  che puntualmente in discoteca ne fanno abuso e troppo spesso, oggi, accade il peggio. Su questa tematica è partito ufficialmente il progetto per la Campagna di Sensibilizzazione contro la guida in stato di ebbrezza 'Alcol Assassino'. 

 

Non potrò mai dimenticare la scena girata in ospedale alle 4 di notte dove sono esplose da parte mie le emozioni drammatiche più forti con un finale al cardio palma e con tanti ringraziamenti da parte delle forze dell'ordine e tante richieste di partecipazione a numerosi festival 

 

“Sono stata onorata Giorgio di far parte di un progetto così importante e purtroppo anche così attuale - commenta Valeria Di Pace - e questo fa capire da subito lo spessore del corto e del regista Marco Esposito”. 

 

 

Una grande attrice Valeria Di Pace, che oggi vive a San Remo ad Arma di Taggia, ed era stata inserita anche nel promo della produzione poliziesca che vede la nostra attrice nei panni della fidanzata di uno spacciatore di droga (il bravo Federico Tocci). I poliziotti con i quali la Di Pace ha interagito sono stati i protagonisti della fiction, Giorgio Tirabassi, Daniele Liotti, Antonio Catania.
"È stata una sorpresa trovarmi anche nel promo della fiction - mi ha detto Valeria Di Pace - è stata un'esperienza bellissima. Il bello è che ero senza copione e ho improvvisato. Ho imparato molto sull'improvvisazione da un grande regista come Pupi Avati, ma ho avuto anche insegnanti del calibro di Angelo Longoni altro regista superbo, GIancarlo Giannini e ho fatto un master con un altro grandissimo come Michele Placido. Tutti mi hanno dato tantissimo".

Stiamo arrivando alla fine della nostra intervista Valeria ringraziandoti vorrei domandarti se hai dimenticato qualcosa che non abbiamo parlato? il tuo futuro ?

 

Una cosa ti devo dire che il 31 sarò di nuovo sul set in Puglia per una fiction poliziesca della regia di Franco Salvia la cui comunicazione ufficiale l'ho avuta ora  mentre parlavo con te Giorgio, questa è quindi una notizia in anteprima solo per te e per il Corriere del Sud.

 

 

Con gli interventi dei rappresentanti diplomatici, ambasciatore di Finlandia Janne Taalas Ambasciatore di Norvegia Margit Tveiten, ambasciatore di Svezia Robert Rydberg ambasciatore di Danimarca Erik Vilstrup Lorenzen, del direttore del Circolo Scandinavo di Roma, l’islandese Ingo Arnason, e di Giorgio Gosetti, direttore della Casa del Cinema,è stato presentato alla casa del Cinema di Roma il programma della 7a edizione del Nordic Film Fest, NFF, dal 3 al 6 maggio 2018.

La rassegna, nata con lo scopo di promuovere la cinematografia e la cultura dei paesi Nordici (Danimarca, Finlandia, Islanda, Norvegia e Svezia), è realizzata a cura delle quattro ambasciate nordiche presenti in Italia e con la collaborazione del Circolo Scandinavo di Roma, nonché in collaborazione con l’ambasciata di Islanda a Parigi, i Film Institutes dei rispettivi paesi e con il patrocinio del Comune di Roma.

Molti i nuovi film in anteprima o inediti in Italia Il tema della rassegna di quest’anno è “STORIA & storie” la grande storia e le piccole storie di tutti i giorni, che spesso si intrecciano nella vita di ognuno di noi.

Oltre alle proiezioni, in lingua originale con sottotitoli in italiano e a ingresso libero, il programma prevede presentazioni e incontri con ospiti internazionali (registi, attori, produttori, sceneggiatori).

La rassegna ha anche uno spazio speciale dedicato a corti e video-art a cura del Circolo Scandinavo.

Anteprima del Nordic Film Fest, mercoledì 2 maggio alle ore 18 come evento collaterale, l’inaugurazione alla Casa del Cinema della mostra Ingmar Bergman e la sua eredità nella moda e nell’arte, per l’evento “Ingmar Bergman 100 anni #Bergman100”. Quest’anno il grande regista, sceneggiatore, drammaturgo e scrittore svedese Ingmar Bergman avrebbe compiuto 100 anni e si ricorda con festeggiamenti in tutto il mondo. La mostra rimarrà alla Casa del Cinema fino al 31 maggio.

La celebrazione comprende anche la proiezione del documentario Bergman Island, dove per la prima volta Ingmar Bergman ci mostra il suo mondo sulla desolata e misteriosa isola di Fårö. Sullo stesso tema il documentario Trespas - Sing Bergman, che verrà proiettato giovedì 3 maggio alle ore 16:00, qui il pubblico viene condotto alla casa di Bergman su Fårö assieme ad alcuni dei più importanti registi e attori internazionali, come Woody Allen, Robert de Niro, Michael Haneke, Martin Scorsese e Lars Von Trier.

Ad aprire ufficialmente il Nordic Film Fest 2018, con la presenza del regista Erik Poppe, il film storico The King’s Choice, nominato agli Oscar 2017, campione di incassi in Norvegia, vincitore di 8 Amanda Awards 2017, gli Oscar del cinema norvegese.

Importante novità del NFF 2018 è Nordic Film Fest for Kids, Cinema e Letteratura Nordica per bambini e famiglie. Proiezioni in lingua originale interpretate dal vivo in italiano, seguite da laboratori artistici a tema.

NFF for Kids è previsto per sabato 5 e domenica 6 maggio, dalle 10 alle 13 a Villa Borghese presso la Casina di Raffaello, a pochi metri dalla Casa del Cinema. In programma, proiezione di corti d’animazione della Danimarca, Finlandia, Islanda, Norvegia e Svezia, mentre nel parco di Villa Borghese una cantastorie racconterà fiabe del Grande Nord.  L’evento, gratuito con prenotazione obbligatoria, è organizzato in collaborazione con Segni New Generations Festival di Mantova e la casa editrice Iperborea.

Come nelle passate edizioni ci sarà una sezione dedicata allo storytelling, a cura della Writers Guild Italia. L’incontro con ospiti del Nordic Film Fest, rappresentanti dell’industria cinematografica dei Paesi Nordici e sceneggiatori italiani, in collaborazione con Anica, esaminerà gli elementi dello storytelling della Coproduzione con l’intento di inaugurare un nuovo genere narrativo e facilitare la creazione di progetti tra il mondo nordico e quello italiano.

L’incontro si terrà presso l’auditorium dell’ Ambasciata di Finlandia, sabato 5 maggio alle ore 10.

Nordic Film Fest si avvale anche quest’anno dell’importante partnership con IED (Istituto Europeo di Design) che ha realizzato la sigla originale.

I numeri di NFF 2018

Complessivamente Nordic Film Fest 2018 presenterà 13 film, 2 documentari, 6 video art: 3 film la Danimarca, 3 film la Finlandia, 1 film l’Islanda, 3 film la Norvegia, 3 film la Svezia, 6 video art il Circolo Scandinavo, 2 documentari il #Bergman100 e 12 corti il NFF for Kids, per un totale di 30 ore di grande cinema nordico.

Le proiezioni si svolgono di giovedì, venerdì, sabato e domenica alle ore 15 per concludersi alle ore 24, e sono tutte a ingresso libero fino a esaurimento posti.

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