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Venerdì, 01 Novembre 2024

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Nei giorni scorsi a Taverna (Catanzaro), in occasione delle celebrazioni del IV Centenario della nascita di Mattia Preti, si è svolto il II Forum Pretiano che ha visto operatori e istituzioni a confronto per la salvaguardia del patrimonio artistico della cittadina che ha dato i natali al grande artista calabrese.

In particolare l’iniziativa ha presentato l’intervento di manutenzione straordinaria condotto sull’altare gentilizio di San Giovanni Battista realizzato su progetto di Mattia Preti e custodito nella chiesa di San Domenico di Taverna.

Indetto dal Comune di Taverna e dal Polilaboratorio per l’Arte, la Conservazione e il Restauro “Mattia Preti”, l’importante appuntamento ha visto, fra gli altri, la partecipazione di Nella Mari, storico d’arte della Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Calabria, responsabile del Laboratorio di Restauro e dei Servizi Educativi della Soprintendenza, che ha svolto un’attenta relazione sulla storia e sulla cultura della manutenzione e della conservazione programmata dei Beni Culturali. Caterina Bagnato, restauratrice e responsabile del Polilaboratorio, ha poi illustrato le fasi dell’intervento conservativo sul prezioso manufatto.

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E' in programma per Venerdì 23 Maggio, alle ore 15.00, presso l’aula Giovanni Paolo II dell’Edificio di Scienze Giuridiche, Storiche, Economiche e Sociali di Catanzaro l’incontro/dibattito: “Riflessioni intorno alla proposta italiana di legge anti-omofobia”, nono appuntamento del ciclo di seminari “Justice&Legality Università Magna Grecia di Catanzaro”. L'incontro vedrà la partecipazione dell’avvocato Giancarlo Cerrelli, vicepresidente nazionale dell’ “Unione Giuristi Cattolici Italiani”, noto per le sue posizioni critiche nei confronti del progetto di legge antiomofobia - già approvato dalla Camera dei Deputati e ora all'esame della Commissione giustizia del Senato - che lo ritiene un provvedimento che limita fortemente la libertà di opinione. L'avvocato Cerrelli dibatterà sul tema con il dottor Domenico Bilotti, vicino alle comunità LGBT, Assegnista di Ricerca e collaboratore della Cattedra di Diritto Ecclesiastico presso l’Università “Magna Graecia” di Catanzaro e con la dr.ssa Sonia Staglianò, Laureata in Scienze giuridiche. Introdurrà l'incontro Damiano Carchedi, Rappresentante Consulta degli Studenti, modererà l'incontro Sebastian Ciancio, Presidente Emerito FUCI Catanzaro.

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Si è svolta sabato 17 maggio 2014 presso il teatro "S. Eufemia" struttura appartenente alla chiesa di S. Giovanni in S. Eufemia di Lamezia Terme, la prima edizione dei "pomeriggi musicali", organizzata dall'Associazione Culturale Animula con sede in Lamezia Terme, organizzata in collaborazione con l'Istituto Comprensivo di S. Eufemia.

La manifestazione dal titolo "CHITARRE OLTRE",  ha visto esibirsi sul palco gli allievi della classe di chitarra dell'istituto sia in qualità di solisti che in formazioni cameristiche e precisamente gli allievi: Giulio Donato, Vincenzo Montilla Angela Montilla, Francesco Rizzuto, Roberto Votta, Alfredo Muratore, Cristian D'Auria, Samuele Villella, Lorenzo Butera, Claudia Iemma, ospite Luca Cardamone.

L'iniziativa, unitamente alla stagione "I CONCERTI DEL COMPRENSIVO" ed 2014, che ha ancora in programma due eventi nei prossimi due venerdì e precisamente l'Accademia di chitarra francese venerdì 23 maggio e il concerto per arpa e tromba che terrà il duo "Emphatie" venerdì 30 maggio presso l'Aula Magna dell'Istituto Comprensivo di S. Eufemia,  fa parte della programmazione sperimentale che l'Associazione Animula e l'Istituto Comprensivo propongono in questo mese di maggio 2014 al territorio di S. Eufemia.

L'iniziativa, finita la fase sperimentale, sarà riproposta con l'inizio del nuovo a.s. con il coinvolgimento di tutte le forze attive presenti sul territorio che vorranno essere parte attiva per la rinascita culturale dell'ex Comune di S. Eufemia.

Tra i “calabresi per sangue” della letteratura, celebrati al Salone del libro di Torino nel padiglione della regione Calabria, non poteva mancare un omaggio – informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta - ad uno dei maggiori studiosi della cultura meridionale e calabrese: Pasquino Crupi.

Il ricordo che ne fa lo scrittore-ingegnere Mimmo Gangemi sembra il primo capitolo di un suo romanzo. Non giallo, però, perché la vita del professore di Bova Marina non riserva colpi di scena e retroscena, ma è la vita chiara di un meridionalista senza conversione “di un maestro – afferma Gangemi - che avremmo voluto immortale. Però, a pensarci bene, è immortale. I suoi lasciti umani e culturali e la vita, quella che noi conduciamo al fondo poggiando lievi i passi sulle orme già tracciate dal suo pensiero, lo hanno avvolto d’immortalità. Sì, il Maestro durerà per sempre”. Ed ecco cosa racconta ancora Gangemi al numeroso pubblico che scolta attento nello spazio del Lingotto dedicato alla Calabria: “Era estate. Era sera. Nella Riviera dei Gelsomini. Oltre il lido, il cono di luce del lampione sottraeva alle tenebre un tratto di sabbia granulare e dorata, poi ombre che s’infittivano, il buio pesto infine, là dove sapevo esserci il mare che al mattino partoriva il sole. Io osservavo il professore, con la vita già in affanno e il puntiglio di non volerlo ammettere neanche a se stesso. Professore, voi siete un istrione mi uscì incontrollato ma dentro un soffio leggero, timoroso che lo potesse intendere nell’accezione adulterata dal tempo e non il complimento che voleva essere, da mattatore nel teatro che è la vita, da ammaliante costruttore di emozioni, di parole che sanno infilarsi nell’anima e restarci per sempre. Fu l’ultima volta che lo vidi terreno. Poi, dentro i legni, tra i drappi rossi di una passione antica e le note di Avanti popolo. Era rimasto nella sua terra per costruire uomini migliori, idee che s’allargassero sul mondo, per soccorrere una terra che non fosse più ultima, derelitta. Non avrebbe potuto e saputo vivere altrove. Qui si librava più in alto il suo spirito libero, senza cavezza, a guidare le battaglie del cuore, condottiero e spada dei deboli, dei maltrattati. Tracciava strade buone per tutti, verso il risorgimento della Calabria e dei calabresi”.

L’Assessore regionale alla Cultura Mario Caligiuri ha incontrato questa mattina, allo stand della Regione Calabria del Salone del Libro di Torino, gli studenti provenienti da tutta la regione. Durante i cinque giorni dell’appuntamento torinese – informa una nota dell’ufficio stampa della giunta regionale –, le scuole stanno non solo assistendo agli eventi ma sono anche protagoniste presentando nello spazio della Regione Calabria numerose esperienze di promozione della lettura e di scrittura creativa. “La Calabria – ha detto Caligiuri - guarda avanti. È un segnale di indubbio significato la presenza di centinaia e centinaia di giovani che per il secondo anno consecutivo hanno invaso il Salone del Libro di Torino per vivere uno degli eventi culturali più importanti d’Europa”. Caligiuri ha poi proseguito, sostenendo che “per cambiare davvero, occorre partire dai giovani, sensibilizzando la loro capacità innovativa come propulsore del cambiamento. La cultura come seme di crescita personale e quindi cambiamento sociale. Si nota a Torino un chiaro fermento del mondo culturale calabrese caratterizzato da una crescita costante sia della produzione che della domanda culturale. La massiccia risposta della futura classe dirigente calabrese con la loro presenza ad una vetrina che pone la nostra regione sotto i riflettori come una delle regioni più innovative sulle politiche culturali è un indicatore di speranza concreta e di fiducia verso il futuro. Anche quest’anno – ha concluso Caligiuri - la Calabria è tra i protagonisti nella promozione della sua immagine e della sua cultura che tenta di affacciarsi sulla ribalta internazionale non solo col suo passato ma oggi sopratutto con la sua anima culturale contemporanea, stimolando i giovani per avvicinarli alla lettura che produce conoscenza, genera idee e promuove l'ascesa sociale”.

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