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Casa Bianca: "Nessuno sta attaccando la Russia"

Potete contare sull'Italia. Siamo con voi dall'inizio e lo saremo fino alla fine. Avete tutto il nostro il supporto". Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha confermato il massimo sostegno del governo italiano per la causa ucraina. E lo ha fatto parlando direttamente da due luoghi simbolo della guerra scoppiata lo scorso 24 febbraio in Ucraina. Il premier ha infatti visitato Bucha e Irpin, città teatro di atroci massacri civili perpetuati da parte dell'esercito russo. Nel pomeriggio sempre nella capitale incontrerà il presidente Zelensky.

Kiev "è grata alla presidente Meloni per la sua leadership e per il suo impegno nel continuare a sostenere l'Ucraina", ha dichiarato all'Ansa il portavoce del ministero degli Esteri ucraino Oleg Nikolenko. "Contiamo sull'ulteriore pieno sostegno da parte dell'Italia nel vincere la pace per l'Ucraina, ristabilire la sua sovranità e integrità territoriale e portare la Russia a rispondere dei suoi crimini", ha aggiunto il funzionario ucraino, che ricorda come il suo Paese "accoglierebbe con favore il sostegno attivo di Roma per l'attuazione della formula di pace del presidente Zelensky" e il "progresso dell'integrazione dell'Ucraina nell'Unione europea e nella Nato".

Vladimir Putin  parla per un'ora e 45 minuti all'Assemblea Federale a Mosca e fa il punto sulla guerra in Ucraina e la situazione economica e sociale della Russia. "Parlo in un momento molto complesso e decisivo di cambiamenti radicali che definiranno il futuro del nostro paese e popolo", aggiunge il presidente russo. E Putin cita anche l'Italia: "La Russia sa essere amica e mantenere la parola data, lo dimostra il nostro aiuto ai Paesi europei, come l'Italia, durante il momento più difficile della pandemia di Covid, esattamente come stiamo andando in aiuto nelle zone del terremoto".

"L'obiettivo dell'Occidente è portare la Russia ad una sconfitta strategica, vogliono eliminarci per sempre.Non si rendono conto che è in gioco l'esistenza stessa della Russia" ma noi "raggiungeremo i nostri obiettivi

L'Ucraina "voleva dotarsi di armi nucleari - afferma Putin - Non avevamo dubbi che a febbraio avevano pronte operazioni punitive nel Donbass, dove già avevano fatto bombardamenti e questo era in contraddizione con la risoluzione dell'Onu. Loro hanno fatto cominciare la guerra, noi usiamo la forza per fermare guerra.  "Kiev non solo voleva attaccare il Donbass, ma anche la Crimea". "L'Occidente ha preparato l'Ucraina ad una grande guerra e oggi lo riconosce. L'Occidente ha già speso 150 miliardi di dollari in aiuti militari all'Ucraina, il flusso di denaro non diminuisce". "Il popolo ucraino è ostaggio del regime nazista di Kiev".  "Non siamo in guerra con il popolo dell'Ucraina": ha detto Putin. Il capo del Cremlino ha accusato Kiev e i suoi protettori occidentali di aver "occupato il Paese politicamente, militarmente ed economicamente", dopo aver sostenuto che il regime di Kiev "tiene in ostaggio il suo popolo".

"L'economia russa ha superato tutti i rischi", ha detto sottolineando tra l'altro che nel 2022 il calo del Pil è stato del 2,1% rispetto alle previsioni molto peggiori del marzo del 2022, dopo l'avvio dell'operazione militare in Ucraina. "Abbiamo tutto per garantire la sicurezza e lo sviluppo del Paese", ha aggiunto. "L'obiettivo strategico è portare la nostra economia a nuovi confini, è un momento di sfide e possibilità, da come le realizzeremo dipende la nostra vita". "Espanderemo la cooperazione economica con altri Paesi e costruiremo nuovi corridoi logistici". "Grazie ad una buona bilancia dei pagamenti della Russia, non abbiamo bisogno di inchinarci e mendicare soldi all'estero". 

La Federazione Russa ha stanziato oltre un trilione di rubli a sostegno della sua economia per contrastare le sanzioni (occidentali): fondi che saranno reperiti non con emissione (di titoli) ma con un forte contributo del mercato: lo ha dichiarato il presidente russo Vladimir Putin parlando al parlamento, citato dalla Tass. Il capo del Cremlino ha aggiunto che molte industrie nell'ultimo anno non solo non hanno diminuito la loro produzione, ma l'hanno anzi aumentata, e che anche l'agricoltura ha mostrato una crescita a due cifre". "Oggi a queste 4 regioni" dell'Ucraina (ndr) "sotto il nostro appoggio diretto voglio dire che adesso siamo con voi, faremo di tutto perché in questi nostri territori torni la pace, la ripresa sociale e economica per far ripartire le imprese e il lavoro e costruiremo strade moderne come in Crimea". 

"Chi ha portato i fondi all'estero, è stato saccheggiato, derubato, ha perso tutto, erano certo risorse legalmente detenute. Aggiungerò un semplice dettaglio: nessuno dei semplici cittadini del Paese è dispiaciuto per chi ha perso i capitali all'estero, per chi si è comprato yacht e ora ha i fondi bloccati", ha detto Putin aggiungendo che "per l'Occidente sono cittadini di seconda classe". "Ma c'è una seconda scelta: lavorare per la propria patria e questi imprenditori sono tanti e qui è il futuro del business". "Invece che produrre tecnologia e creare posti di lavoro in Russia, i grandi uomini d'affari investono in yacht all'estero". Un duro attacco agli oligarchi che si sono arricchiti a partire dalla stagione delle privatizzazioni degli anni '90, quando le aziende dello Stato venivano vendute "quasi per niente".

"La maggioranza assoluta dei russi ha espresso il proprio sostegno all'operazione militare speciale", ha detto sottolineando che "il Mar d'Azov è "tornato ad essere un mare interno della Russia".   "Coloro che sono sulla strada del tradimento devono essere ritenuti legalmente responsabili, ma non ci sarà una caccia alle streghe". "L'Occidente non solo ha scatenato una guerra militare e informatica e non è riuscita ad ottenere nulla e nulla riuscirà ad ottenere. Poi ci ha imposto sanzioni che hanno provocato la crescita dei prezzi e la perdita dei posti di lavoro, sono vittime delle loro stesse decisioni ed i cittadini lo sanno".  "Le elezioni a settembre e le presidenziali nel 2024 saranno tenute nel rispetto della legge". "Nella difesa della Russia tutti noi dobbiamo coordinare le nostre forze e i diritti per supportare il diritto supremo e storico: il diritto della Russia ad essere forte". "La Russia ci è stata consegnata dai nostri antenati, e noi dobbiamo preservarla e passarla" alle generazioni future. Su ciascuno di noi c'è una grandissima responsabilità per difedere il nostro paese e liquidare la minaccia del regime neo nazista. "Le sanzioni anti-russe sono soltanto un mezzo, mentre l'obiettivo è, come dichiarano gli stessi leader occidentali, cito direttamente: 'far soffrire i nostri cittadini'". "Ecco che tipo di "umanisti" sono" , ha proseguito Putin. "Vogliono far soffrire le persone in modo da destabilizzare la nostra società dall'interno. Ma i loro calcoli non hanno dato buoni risultati"."La Russia risponderà a qualsiasi sfida. Perché siamo tutti un unico paese. Siamo un grande popolo unito. Siamo fiduciosi nel nostro potere. La verità è con noi. Grazie". Così il presidente russo Vladimir Putin ha chiuso il suo discorso all'assemblea federale dopo circa 1 ora e 45 minuti.

Dal discorso del presidente russo Vladimir Putin sono arrivate parole di propaganda, ma la realtà è differente". Lo ha detto il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, parlando da Irpin alla Tv ucraina. "Una parte del mio cuore sperava in parole diverse, in un passo in avanti", ma quello che abbiamo ascoltato stamattina "è propaganda che già conoscevamo".

"La verità è che c'è qualcuno che ha invaso e qualcuno che si sta difendendo, e il paradosso è che chi è vittima di questa aggressione sta provando a presentare un piano di pace", a differenza di chi "è responsabile di questa guerra", ha aggiunto Meloni. La premier ha poi sottolineato che la popolazione ucraina "chiede al governo di combattere", a differenza di quanto racconta Putin, che sostiene che l'Ucraina andrebbe liberata dal regime al potere a Kiev

 Intanto la Russia "sospende" l'applicazione dello Start, l'ultimo trattato sulla riduzione delle armi nucleari ancora in vigore con gli Usa, perché non può permettere agli ispettori americani di visitare i siti nucleari russi mentre Washington è intenta ad infliggere "una sconfitta strategica" a Mosca. Ha detto il presidente Putin . "Sospendiamo il trattato, ma non ce ne ritiriamo", ha sottolineato Putin. Il presidente russo ha invitato il ministero della Difesa e Rosatom ad essere pronti per dei test sulle armi nucleari. "Non le useremo mai per primi, ma se lo faranno gli Stati Uniti dobbiamo essere pronti. Nessuno deve farsi illusioni: la parità strategica non deve essere infranta", ha detto Putin.

Il nuovo trattato Start (New Strategic Arms Reduction Treaty) sulla limitazione delle armi nucleari, di cui oggi Vladimir Putin ha detto che la Russia intende sospendere l'applicazione, fu firmato a Praga l'8 aprile del 2010 dagli allora presidenti Usa, Barack Obama, e russo, Dmitri Medvedev.

Entrò in vigore il 5 febbraio 2011 e fu prorogato una prima volta per 5 anni nel febbraio 2016 e una seconda nel febbraio 2021.

La scadenza ora è prevista per il 2026. Questo è quanto prevede il New Start che sostituì i due precedenti accordi Start 1 e 2 (quest'ultimo mai entrato in vigore) e il trattato di Mosca del 2002 (Sort), che scadeva nel 2012.

    * TESTATE NUCLEARI. Limite di 1.550 testate nucleari, scattato entro 7 anni dall'entrata in vigore del Trattato dopo le rispettive ratifiche. Riguardava le testate montate sui missili balistici intercontinentali (Icbm), sui missili balistici lanciati dai sottomarini (Slbm) e il numero di bombardieri disponibili con una testata ciascuno. Si trattò di una diminuzione del 74% rispetto all'accordo Start 1 e del 30% rispetto al Trattato di Mosca del 2002.

    * VETTORI. Limite di 700 vettori contando i missili Icbm e Slbm e i bombardieri in grado di sganciare ordigni nucleari: un dimezzamento rispetto allo Start 1. Il limite fu posto a 800 contando anche i missili non puntati.

    * SCUDO ANTI-MISSILE. Secondo Washington, l'intesa non stabilì limiti sui programmi di difesa anti-missile.
    Un'interpretazione mai condivisa da Mosca.

    * VERIFICHE. Previste ispezioni dirette, scambio di dati e informazioni, notifiche relative alle armi strategiche ed ai siti elencati nel documento e metodi per facilitare i controlli.

    * RATIFICA. Il Trattato comprende tre documenti: il testo di base, un protocollo che elenca diritti e obblighi associati al documento e allegati tecnici che affrontano i dettagli. Tutti e tre i documenti sono stati ratificati dai rispettivi parlamenti.

    * RITIRO. Il Trattato prevede una clausola di ritiro. 

La Casa Bianca denuncia "l'assurdità" del discorso contro l'Occidente del presidente russo Vladimir Putin."Nessuno sta attaccando la Russia.
C'è una sorta di assurdità nell'idea che la Russia sia sottoposta a una qualche forma di minaccia militare da parte dell'Ucraina o di chiunque altro", ha dichiarato ai giornalisti il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca Jake Sullivan.

"A un anno dall'inizio dell'invasione non vediamo nessun segno che Putin si prepari alla pace. Anzi si prepara a una nuova guerra, prepara più truppe e si mette in contatto con la Corea del Nord e con l'Iran per le armi". Lo ha detto il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg durante un conferenza stampa con l'Alto Rappresentante Ue, Josep Borrell ed il ministro degli esteri ucraino, Dmytro Kuleba. "Nessuno ha attaccato la Russia, sono loro gli aggressori. La responsabilità dell'escalation della guerra", ha poi aggiunto Stoltenberg, "è di Putin".

“Nel discorso di Putin non c’è nulla di nuovo se non il rischio di un’escalation militare che era già scritta, con tutto quello che comporta e che non potevamo non calcolare”. E’ la posizione Giuseppe Conte ad Agorà su RaiTre che sottolinea come il Movimento 5 stelle ha “sempre mantenuto linearità e coerenza. Noi siamo a sostegno dell’Ucraina, il problema – ribadisce – è la strategia e il discorso di Putin lo dimostra. Vogliamo una escalation militare senza più limiti e confini? Accettiamo questo rischio? 

Io – aggiunge Conte – non sono assolutamente d’accordo, già abbiamo una recessione economica devastante. Non possiamo fare come in Afghanistan, che un giorno ci svegliamo e lasciamo il terreno ai talebani. Questa strategia costa”, prosegue Conte per il quale “le parole di Putin significano debolezza, ma la debolezza può coincidere con la disperazione”.

Un commento breve quello di Matteo Salvini: per il leader della Lega la mossa di Putin “non è una buona notizia”. “Spero che la guerra finisca il prima possibile“, ha detto Salvini.

Fonte Ansa / Il giornale / e varie agenzie

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