Login to your account

Username *
Password *
Remember Me

Create an account

Fields marked with an asterisk (*) are required.
Name *
Username *
Password *
Verify password *
Email *
Verify email *
Captcha *
Reload Captcha
Venerdì, 01 Novembre 2024

Fabrizio Ferracane ha aperto la stagione teatrale “Ricrii”, inserita nella programmazione teatrale del Comune di Lamezia Terme, con lo spettacolo “ Orapronobis”, per la regia di Rino Marino, andato in scena al Teatro Umberto. L’apertura del nuovo cartellone è stata festeggiata con un aperitivo accompagnato da squisiti prodotti della cucina marocchina molto apprezzati dal corposo pubblico presente. Subito dopo Ferracane, il protagonista del film “ Anime nere”, tratto dal libro omonimo di Gioacchino Criaco, è salito sul palco per cimentarsi nel monologo, scritto da Rino Marino, “Orapronobis” suscitando, già al primo impatto, il favore degli spettatori per la sua ottima performance. «È la prima volta che mi cimento in un monologo» ha dichiarato l’attore prima dell’inizio dello spettacolo aggiungendo di aver avuto la fortuna di incontrare un regista molto valido che gli ha facilitato l’approccio con questo tipo di recitazione diversa da quella del cinema per ovvi motivi. Per quasi un’ora, l’unico attore protagonista, chiuso in un’ ipotetica stanza del potere ecclesiastico illuminata da una tenue luce, ha incarnato il ruolo di un pover’uomo, spoglio e vestito di stracci, che parla con un alto prelato, con tanto di mitra, incarnato dalla muta immobilità di un fantoccio poggiato sua una poltrona ( l’uomo lo chiama, di volta in volta, “eccellenza” o “vossia”). Rimasto solo al mondo e privato dei suoi affetti più cari, lo sfortunato uomo urla al manichino la sua solitudine, la sua miseria e il suo sdegno contro la ricchezza, il fasto e la corruzione della chiesa. A lato della scena è posizionata un’esile croce, che esce di scena nella seconda parte   dove un fascio di luce rischiara una sedia sulla quale s’attarda l’uomo caricandosi di un’emozionante partitura di gesti, di mani, di braccia, di passi esitanti, di ginocchia a terra, di sudore della mente e del cuore. « In quest’opera – ha commentato Ferracane, sempre prima dello spettacolo, - noi attacchiamo la chiesa in quanto portatrice di tanti danni nel corso della storia e ancora oggi mentre difendiamo fortemente la figura di Cristo. Personalmente a me piace San Francesco che si è spogliato di tutto per aiutare il prossimo e pure Papa Francesco perché lo vedo molto umano e privo di orpelli e di oro e se lo incontrassi gli direi di continuare questa sua opera anche severa nei confronti dei prelati che sbagliano». L’attore Ferracane ha raccontato, in un dialetto siciliano arcaico e Talvolta così stretto da non essere del tutto capito dagli spettatori, senza scendere mai di tono, la storia di chi conosce la sofferenza, di chi ha assistito alla morte del padre e dei suoi fratelli, ma anche di chi custodisce ancora la fede e la purezza del sentire. È calato infine il sipario sul racconto di un mondo, che racchiude tutta la sofferenza dell’essere umano, scandito da litanie di donne in preghiere, rintocchi di campane, voci di bambini e di antiche filastrocche che racchiude tutta la sofferenza dell’essere umano.

 

DSCF6630

Ieri mattina nella sala Giunta della Camera di Commercio si è tenuta la conferenza stampa di chiusura della XII edizione del Festival d’autunno. Presenti con l’ideatrice e direttore artistico Antonietta Santacroce, Florindo Rubbettino, presidente della omonima Casa editrice, Menotti Lucchetta, dirigente di settore dell’Assessorato regionale alla cultura, Giovanna Massara, componente del Cda della Fondazione Politeama, Paolo Abramo, presidente della Camera di Commercio di Catanzaro.

Dopo un breve video, che ha racchiuso i momenti salienti di questa edizione, Antonietta Santacroce ha preso la parola, ringraziando tutti coloro che hanno contribuito al successo del cartellone 2014, caratterizzato a suo dire da quattro elementi.

Innanzitutto l’enorme visibilità mediatica garantita dal cartellone caratterizzato dalla presenza illustre di artisti del calibro di: Luis Bacalov e Herbie Hancock, entrambi vincitori del premio Oscar; Tania Maria, attuale indiscussa regina della musica brasiliana;  Loredana Bertè , il Corpo di ballo Giovanni Calabrò e gli attori Michele Placido e Eugenio Masciari.

Altra caratteristica è stata la valorizzazione dei talenti calabresi, con l’inserimento del Corpo di ballo Giovanni Calabro e dell’attore Eugenio Masciari, che hanno entusiasmato con le loro performance il pubblico, superando la logica del “nemo propheta in patria”.

Il terzo elemento è la particolare attenzione alla formazione degli studenti, concretizzatasi nella lectio magistralis “Sguardi.Le poesie di Jorge Luis Borges e Pablo Neruda” tenutasi la mattina dell’inaugurazione del Festival nell’Aula mana del Liceo Classico. L’incontro ha avuto come protagonisti Margherita Toraldo e Paola Ferragina , per l’ analisi dei testi delle poesie declamate successivamente a teatro da Michele Placido, il regista Carlos Branca, che ha “raccontato” il tango e Buenos Aires fino alle storie drammatiche dei desaparecidos, il musicista Gianni Iorio che, con il suo bandoneon, lo strumento principe del tango, ha eseguito (dopo averne illustrato le caratteristiche) “Volvèr” di Carlos Gardel e “Adios nonino” di Astor Piazzolla .

Festival d’autunno non è pero solo musica

Facendosi interprete di un nuovo desiderio di spiritualità e di valori, in contrapposizione alla generale crisi economica e morale, negli ultimi anni, è stata ideata una sezione di approfondimento”La fede 2.0” nei luoghi storici della Città. Tre incontri su argomenti profondamente diversi tra loro ma tutti incentrati sulla figura umana per suscitare momenti di riflessione su temi così importanti quali:

“Spiritualità e comunicazione” coni Massimo Enrico Milone, Direttore di Rai Vaticano che ha illustrato il nuovo modo di comunicare di Papa Francesco, considerato uno dei più grandi comunicatori del ‘900,per il suo linguaggio diretto e familiare; 

“Spiritualità e media” con Pippo Corigliano, giornalista di Rai vaticano e scrittore di successo per Mondadori, che ha illustrato le modalità con cui i media negli ultimi decenni hanno trattato i temi collegati alla spiritualità dell’individuo;

“Spiritualità e medicina” a cura di Mauro Anselmo, giornalista de la Stampa e di Panorama,che si è soffermato sulla spiritualità in oncologia ove non pochi medici hanno dimostrato come gli aspetti spirituali si intersechino in tutte le fasi del trattamento oncologico e che il modo in cui l’ammalato rielabora la propria malattia non puo’ essere escluso nel processo di cura.

Il quarto e ultimo elemento può considerarsi la Contaminazione tra generi musicali diversi,tra arti diverse, grazie a un cartellone caratterizzato da una miscela sapiente di ,rock,jazz,samba ,tango, funk,balletto,prosa su testi sacri e profani

Infatti Michele Placido e Luis Bacalov ,con Gianni Iorio al Bandoneon e la cantante/attrice Federica Vincenti, per la regia di Carlos Branca hanno inaugurato il festival “Con el respiro del tango” dedicato alla storia di Buenos Aires e del tango, raccontata attraverso le poesie di Borges e Neruda e la musica di Carlos Gardel, Astor Piazzolla, Luis Bacalov. 

Loredana Bertè con la sua voce potente, graffiante e roca ma anche ricca di sfumature, ha regalato ai fan in delirio tre ore di rock entusiasmante proponendo quarant’anni di grandi successi, da “Sei bellissima” e “Non sono una signora”, a “E la luna bussò” ,“In alto mare”, “Il mare d’inverno” , “Jazz”, “Acqua” ,“Dedicato”, vere pietre miliari della storia della musica italiana, gioielli della canzone d'autore, scritti per Loredana Bertè da grandi compositori come Ivano Fossati, Bruno Lauzi, Enrico Ruggeri, Maurizio Piccoli, Pino Daniele, Djavan. .

Tania Maria in quartetto, ha incantato con Jazz e musica brasiliana, ossia un nuovo modo di intendere i suoni della tradizione musicale carioca. “Agua de beber”, “Besame mucho”, “Mas que nada” e “Aquarela do Brasil” sono stati riletti in modo nuovo e assolutamente originale, con la sua voce dai toni bassi e caldi cui si unisce il suo “pianismo percussivo” e la sua abilità di improvvisare e di accompagnarsi con lo scat, elementi questi che ne fanno la indiscussa regina della nuova musica brasiliana.

Il Corpo di ballo Giovanni Calabrò ha portato in scena la musica del sud, dalla Tammurriata alla Taranta, una produzione originale, su coreografie di Giovanni Calabrò e Giacomo Colletti .Taranta, tammurriata, pizzica, tarantella hanno ispirato immaginifiche suggestioni di grande impatto emotivo, grazie alle masse sonore e corporee in scena, alle danze sfrenate che per quasi due ore hanno rapito e coinvolto il pubblico, che ha ricompensato gli artisti con lunghi e frequenti applausi a scena aperta.

C’è stato spazio anche per una produzione originale su testi sacri: “Il canto della preghiera. Da S. Francesco a Papa Francesco” appositamente ideato e interpretato da Eugenio Masciari, attore di origine catanzarese , che ha recitato nei più prestigiosi teatri italiani ed esteri, diretto da Giorgio Strehler, oltre ad aver avuto varie esperienze televisive con registi del calibro di Benigni, Calopresti, Monicelli e Moretti.

Infine la conclusione è stata affidata a un grande interprete internazionale: Herbie Hancock, emblema e icona della musica moderna: jazz, rock, blues, hip hop, techno, nessun genere è scappato alla sua poderosa influenza creativa esercitata sia con gli strumenti tradizionali del jazz che elettronici. E’ considerato una delle figure più carismatiche del jazz internazionale, con alle spalle una carriera straordinaria, con straordinari successi anche commerciali, premi e riconoscimenti su tutti i fronti tra i quali un Premio Oscar e svariati Grammy. A Catanzaro, dove ha inaugurato il nuovo tour europeo, lo straordinario pianista si è presentato in trio con Vinnie Colaiuta, batterista preferito delle grandi star come Sting, Anastacia e James Genus , bassista del “Saturday Night live”, il programma tv più seguito d'America , una formazione formidabile che ha strappato applausi a un pubblico trasversale, fatto di anziani e giovanissimi, cultori del genere o solo semplici appassionati di musica.

L’incipit è stato affidato a una pietra miliare del suo repertorio: “Cantoloupe” un pezzo vecchio di 52 anni che ha proposto in una versione fatta apposta per Catanzaro , mentre il finale è stato affidato a un brano mitico “Chameleon”, che nel 1973 rappresentò il passaggio alla fase funk vera e propria della sua carriera e che ha concluso come meglio non si poteva il concerto e insieme una straordinaria edizione di Festival d’autunno, che dà appuntamento a tutti gli amanti della grande musica alla XIII edizione.

foto2 (1)

Parlare di una malattia come la Sla non è per niente facile. Cercare di far capire tutto quello che di beffardo si nasconde dietro a questa malattia, renderla comprensibilmente “umana” nella sua totale disumanità, far comprendere il calvario che vivono quotidianamente gli ammalati e le famiglie, non è per niente facile. Già. Non è per niente facile. Con questo slogan, coniato in occasione della giornata nazionale sulla Sla, continua la mission del Centro Clinico San Vitaliano che vuole aprirsi al territorio calabrese e far conoscere quanto più possibile questa malattia spezzando le catene dell’indifferenza e della non conoscenza. Proprio per questo nei giorni scorsi il direttore sanitario del Centro Clinico Giuseppe Mancuso e lo pneumologo Rosario Le Piane hanno incontrato gli studenti del V° anno dell’indirizzo sanitario dell’Istituto biologico “Chimirri” di Catanzaro, retto da Teresa Rizzo, alla presenza della responsabile per l’orientamento la professoressa Massara e del vicepreside dell’istituto Luciano Gimigliano. L’obiettivo dell’incontro è stato quello di fare avvicinare i ragazzi, che nel loro futuro c’è la prospettiva di indirizzarsi verso una professione medica, ad una malattia poco conosciuta e magari far nascere in loro quella scintilla caparbia che li indirizzi verso una ricerca medico scientifica che ancora non ha dato alcun risultato concreto per la cura e la prevenzione della Sclerosi Laterale amiotrofica. L’incontro, che si è rivelato anche un momento altamente educativo, è stato aperto con l’intervento del direttore Mancuso che dopo aver presentato agli studenti la struttura e l’impegno altamente professionale profuso in favore dei malati di Sla ha invitato gli studenti a visitare il Centro Clinico. “Per voi che state per indirizzarvi verso una professione medico sanitaria – ha detto Mancuso – potrebbe rappresentare un alto momento formativo perché sareste affiancati da figure medico-sanitarie specializzate nella gestione della Sclerosi laterale amiotrofica che potrebbero accompagnarvi nella conoscenza più approfondita di questa malattia. All’interno del Centro Clinico potreste effettuare così un tirocinio altamente professionalizzante che vi darebbe quella marcia in più nell’affrontare il vostro percorso universitario”. Mancuso ha poi riferito ai ragazzi dell’organizzazione del Centro Diurno che accoglie anche tanti giovani affetti da Sclerosi Multipla e altre malattie degenerative neuromuscolari ed ha invitato i ragazzi ai vari momenti di festa che si stanno organizzando in occasione delle festività natalizie.Ad entrare più nello specifico da un punto di vista medico ed eziologico è toccato allo pneumologo Le Piane. Con molta semplicità il professionista ha cercato di far comprendere ai ragazzi cos’è la Sla, sia da un punto di vista organico, sia da un punto di vista del deterioramento fisico, sia per quanto riguarda la convivenza quotidiana del malato con questa malattia. Un intervento che nella sua scorrevolezza e umanità ha tenuto interessati i ragazzi sollevando in loro numerose domande. Il mondo della Sla e la vita quotidiana che si svolge all’interno del Centro clinico è stato fatto conoscere attraverso un video che ha commosso tutti i presenti.

foto2 (2)

generic-a

Le sfide di Lega Pro si spostano su Facebook. Social Pro League è il campionato on line tra le pagine Facebook delle squadre della ex Serie C.

La Vigor Lamezia Calcio ne ha dato notizia sulla propria fan page ufficiale invitando tutti i tifosi a partecipare e votare. Un milione di italiani è impegnato nel sostenere la propria squadra del cuore e tra questi non potevano mancare i lametini.

Dopo il grande successo dello scorso anno, torna Social Pro League e alla Vigor Lamezia non manca la giusta determinazione per portarsi avanti nel campionato. Per il primo turno di gioco, la squadra è protagonista di una sfida all'ultimo voto contro il Catanzaro e dovrà assolutamente vincere per poter accedere ai sedicesimi di finale. I tifosi possono votare fino al 26 Novembre.

Il gioco è già su Facebook! Il regolamento è disponibile al link http://www.superscommesse.it/iniziative/social-pro-league.html

Il campionato è del tutto innovativo perché per la prima volta i tifosi ne sono i veri protagonisti: sono infatti loro a stabilire chi vincerà i match votando le pagine Facebook in sfida.

Giocare è divertente e gratuito. Dopo aver visitato la pagina Facebook di ogni compagine, i tifosi possono votare assegnando a ciascuna un punteggio che va da 0 a 5 stelline. Il club che ottiene il punteggio più alto accede al turno successivo, l'altro abbandona la gara.

Il campionato è suddiviso in 6 giornate di gioco, dai trentaduesimi alla finalissima. Per ogni turno, i tifosi sono chiamati a valutare un aspetto diverso delle pagine ufficiale delle squadre, fino ad arrivare alla grande finale che decreterà la squadra Campione d’Italia di Social Pro League.

Lo scorso anno il campionato ha stravolto la classifica ufficiale di Lega Pro e portato alle prime posizioni la Casertana che si è laureata campione d'Italia dell'edizione 2013/2014, dopo aver vinto nella finale contro il Cosenza per 4-3.

Riusciranno quest'anno i biancoverdi a strappare il titolo ai falchetti?

Diocesi di Lamezia Terme - Corso di Karate per l'Oratorio di Platania  tenuto da Cosimo Leoci e Manuel Lestingi 5

È iniziato, nei giorni scorsi, un corso di Karate organizzato per l’Oratorio Benedetto XVI “Un tesoro per tutti”. Il corso a cadenza settimanale ed in modo del tutto gratuito, si tiene ogni giovedì dalle ore 15 alle ore 17 nelle palestra della locale Scuola Media “Felice Mastroianni” messa a disposizione dall’Amministrazione comunale e prevede un percorso educativo per contrastare quelli che sono i veri pericoli dell’infanzia: insicurezza, isolamento dai compagni, scarsa autostima, ansia da prestazione, disprezzo delle regole e mancanza di divertimento. L’iniziativa nasce dalla concreta collaborazione tra la parrocchia San Michele Arcangelo del piccolo centro del Reventino e Cosimo Leoci e Manuel Lestingi, agenti della Guardia di Finanza di Lamezia Terme, che, accettando le nuove sfide educative, intendono mettere a diposizione le loro abilità e competenze specifiche nel campo del Karate al fine di educare le nuove generazioni, attraverso la gioia del fare sport. Il corso di karate si avvale anche della collaborazione di monsignor Giuseppe Ferraro, che ha speso e dedicato gran parte della sua vita di sacerdote alla missione della educazione e formazione dei giovani seguendoli con bontà, pazienza e competenza. «Educare – sottolinea don Pino Pino Latelli - è la sfida del futuro per la Chiesa e per la società. Questa interessante nuova attività oratoriale si colloca pertanto nel quadro di un progetto redatto per l’educazione dei giovani. L’attuale emergenza educativa potrà trovare nelle attività sportive uno stimolo e una risposta decisiva per l’educazione dei giovani e per la promozione della persona umana». La responsabile dell’Oratorio Maddalena Cimino ha sottolineato che «il vero problema dei nostri giorni è l'emergenza educativa. Sono convinta – sostiene la Cimino - che lavorare in rete e insieme con agenti della guardia di finanza è dare risposte concrete a questa sfida educativa: in questo diffuso bisogno di educazione completa della persona, gli adulti devono seriamente fare la loro parte avendo il preciso dovere di essere guide autentiche e sicure e di esempio ai giovani».

Anche l’agente Cosimo Leoci, nel ringraziare i responsabili dell’oratorio che sostengono senza sosta ogni iniziativa volta a educare i bambini anche con le attività sportive, ha affermato che « far conoscere l’antica ed importante arte del Karate ai bambini, è offrire la possibilità di praticare uno sport unico, pieni di valori come disciplina, il rispetto, l’impegno e l’osservanza delle regole».

Diocesi Lamezia Terme -Oratorio Benedetto XVI che partecipa al corso di Karate tenuto da Cosimo Leoci e Manuel Lestingi  6.11.2014

Pubblicità laterale

  1. Più visti
  2. Rilevanti
  3. Commenti

Per favorire una maggiore navigabilità del sito si fa uso di cookie, anche di terze parti. Scrollando, cliccando e navigando il sito si accettano tali cookie. LEGGI