"Il parlamento non dovrebbe ignorare il problema delle scelte di fine vita e eludere un sereno e approfondito confronto di idee sulle condizioni estreme di migliaia di malati terminali in Italia", ha scritto il presidente della Repubblica all'associazione Luca Coscioni e al comitato promotore EutanaSia Legale. Un'apertura che ha inevitabilmente scatenato un accesissimo dibattito politico. Se da una parte il presidente dei deputati di Sel, Gennaro Migliore, ha chiesto di dare seguito all'appello con "una discussione vera e approfondita in parlamento", Eugenia Roccella del Nuovo Centrodestra ha accusato il capo dello Stato di avere una visione "parziale e unilaterale se il confronto avviene solamente con le associazioni favorevoli all'eutanasia". Così era, infatti, già accaduto nel 2006 quando fu staccata la spine a Piergiorgio Welby.
"Secondo l'Istat negli ultimi dieci anni si sono verificati in Italia 10mila suicidi e oltre 10mila tentati suicidi di malati". Praticamente "mille l'anno". A denunciarlo è il consigliere generale dell'Associazione Luca Coscioni, Carlo Troilo, nel corso di una conferenza stampa per chiedere al parlamento l'avvio di un'indagine conoscitiva su come si muore in Italia e per riprendere l'esame dei progetti di legge sul fine vita. All'incontro di oggi era presenti anche i familiari di Mario Monicelli (la compagna Chiara Rapaccini), Carlo Lizzani (il figlio Francesco Lizzani) e Piergiorgio Welby (la vedova Mina Welby). Napolitano ci ha tenuto a intervenire alla conferenza stampa sorganizzata da Troilo. "Drammatici nella loro obbiettiva eloquenza - ha commentato il capo dello Stato - sono d'altronde i dati resi noti da diversi istituti che seguono il fenomeno della condizione estrema di migliaia di malati terminali in Italia". Proprio per questo il presidente della Repubblica ha promesso che richiamerà l'attenzione del parlamento sull'esigenza di "non ignorare il problema delle scelte di fine vita".
L'avvio di una indagine conoscitiva su come si muore in Italia e l'avvio in sede Parlamentare dell'esame dei progetti di legge sul fine-vita. E' quanto chiesto dall'associazione Luca Coscioni e del Comitato promotore EutanaSia Legale in una conferenza stampa, nella sede del Partito Radicale, con la partecipazione dei familiari di Mario Monicelli (la compagna Chiara Rapaccini), Carlo Lizzani (il figlio Francesco Lizzani) e Piergiorgio Welby (la vedova Mina Welby), con video messaggi di Lucia Castellina, per anni compagna di Lucio Magri, e dell'oncologo Umberto Veronesi. L'iniziativa, ha spiegato il moderatore Marco Cappato del Coordinamento EutanaSia Legale, ''mira a spingere il Parlamento ad esaminare il progetto di legge di iniziativa popolare per la legalizzazione della eutanasia per il quale l'Associazione ha raccolto 67mila firme autenticate''.
''Il Parlamento non dovrebbe ignorare il problema delle scelte di fine vita e eludere un sereno e approfondito confronto di idee sulle condizioni estreme di migliaia di malati terminali in Italia'' scrive il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. ''Drammatici nella loro obiettiva eloquenza - continua il Presidente - sono d'altronde i dati resi noti da diversi istituti che seguono il fenomeno della condizione estrema di migliaia di malati terminali in Italia''.
''Richiamerò l'attenzione del Parlamento su l'esigenza di non ignorare il problema delle scelte di fine vita'' conclude il Capo dello
Stato''.
''Occorre sviluppare una medicina della responsabilità dell'individuo e abbandonare la medicina paternalistica. Nel nuovo quadro dei diritti del malato, va perseguito il diritto dell'autodeterminazione: abbiamo l'ovvio diritto di programmare la vita e anche il termine della vita'' spiega l'oncologo Umberto Veronesi in un video messaggio all'associazione Luca Coscioni e al Comitato promotore EutanaSia Legale.
E ''per protestare contro l'inerzia del Parlamento'' il dirigente dell'Associazione Carlo Troilo ha annunciato l'inizio di uno sciopero della fame, oggi in occasione del decimo anniversario del suicidio di suo fratello Michele, malato terminale di leucemia''.
In questi dieci anni, ha continuato Troilo, secondo un'elaborazione dell'associazione Luca Coscioni su dati Istat del 2008, si ''sarebbero verificati in Italia 10.000 suicidi, e oltre 10.000 tentati suicidi di malati. Siamo di fronte a una vera e propria strage di innocenti. E secondo altre ricerche - anche oggetto di polemica e non condivisione e comunque relative al 2007 - nello stesso periodo 200.000 malati terminali avrebbero vista accelerata la loro fine a seguito dell'intervento dei medici'' ha ricordato Troilo
Mi auguro che l'invito del presidente della Repubblica sulla necessità di approvare una legge sul fine vita sia accolto e consenta un lavoro e un confronto in Parlamento scrupolosi e informati, ispirati ad una retta coscienza umana, depurato da interessi politici e ideologici, finalizzato esclusivamente a garantire la libertà e la dignità della persona umana". Lo afferma Sandro Bondi, senatore di Forza Italia. Le parole di Napolitano sull'eutanasia sono di straordinaria importanza. È necessario dare seguito al suo appello con una discussione vera e approfondita in Parlamento". Lo dichiara Gennaro Migliore, presidente dei deputati di Sinistra Ecologia Libertà, commentando il messaggio inviato dal Presidente della Repubblica all'Associazione Luca Coscioni. "Scegliere sulla propria vita e sulla fine di essa non può essere un argomento sequestrato dalla cattiva politica. Ci vuole determinazione e coraggio, ma soprattutto senso dell'umanità, come dimostra il presidente Napolitano, per intraprendere la strada giusta. Sel - ha concluso Migliore - è pronta e impegnata a fare la sua parte".