La decelerazione, che arriva dopo il ribasso già registrato a febbraio, deriva, spiega l'Istat, soprattutto dal calo dei prezzi dei carburanti su base annua. L'effetto dell'aumento delle accise in questo mese non si è quindi fatto sentire. Anche gli alimentari freschi hanno contribuito a sfiammare i listini, ma, precisa l'Istituto di statistica, ''l'ulteriore attenuazione delle dinamiche inflazionistiche'' riguarda ''quasi tutte le rimanenti tipologie di beni e servizi''. Sempre l'Istat fa sapere come l'inflazione di fondo, al netto dell'energia e del cibo fresco, scenda allo 0,9% (dallo 0,1% di febbraio). La crescita acquisita per il 2014 sale invece allo 0,2%, dallo 0,1% del mese scorso. Quanto all'indice armonizzato dei prezzi al consumo per i paesi dell'Unione europea, su base annua sale solo dello 0,3%, frenando a confronto con febbraio (0,4%). Anche in questo caso si tratta del minimo dall'ottobre del 2009, ovvero da 4 anni e cinque mesi
Il crollo del 6,5 per cento dei prezzi delle verdure fresche e del 3,6 per cento della frutta spinge in misura determinante al contenimento del tasso di inflazione a marzo rispetto allo scorso anno. E' quanto emerge da un' analisi della Coldiretti sui dati Istat. Il caldo anticipato - sottolinea Coldiretti - ha fatto maturare in modo repentino e simultaneo gli ortaggi rendendo impossibile una programmazione scalare della raccolta e favorendo la riduzione dei prezzi, ed è oggi possibile trovare prodotti di qualità a condizioni convenienti. Complessivamente rispetto allo scorso anno i prezzi dei prodotti alimentari - continua Coldiretti - sono aumentati dello 0,7 per cento con il calo delle quotazioni per la carne ovina e caprina (-0,1 per cento), e il lieve l'aumento della carne suina (+0,5 per cento) e del pollame (+1,7 per cento).
A marzo l'inflazione frena ancora, con il tasso annuo che si ferma allo 0,4% (dallo 0,5% di febbraio), segnando il minimo dall'ottobre del 2009. Lo rileva l'Istat nelle stime. In soli cinque mesi la crescita dei prezzi si è così dimezzata. Su base mensile l'indice sale appena dello 0,1%. Nell' Eurozona l'inflazione è calata dello 0,5%. A febbraio era a 0,7%.
Inflazione in calo a 0,5% nella zona euro a marzo. A febbraio era a 0,7%. Lo comunica Eurostat. I servizi hanno subito gli aumenti più elevati(1,1% contro l'1,3% di febbraio),seguiti da cibo, alcool,tabacco(1% contro 1,5%),i prodotti industriali non energetici (0,3% contro lo 0,4% di febbraio) e l'energia (-2,1% contro -2,3% di febbraio).
I prezzi delle sigarette a marzo scendono dello 0,5% sia su base mensile che annua. Lo rileva l'Istat nelle stime, spiegando che si tratta del primo calo dopo circa dodici anni.
Finora le sigarette erano quasi sempre solo rincarate. L'Istat parla dunque di una ''dinamica nuova'', tanto che per trovare qualcosa di simile bisogna risalire al 2002 (al gennaio per riscontrare il calo congiunturale a a maggio se si prende come rifermento il dato tendenziale). La flessione si ripercuote sull'intera 'filiera' dei prezzi dei tabacchi, che diminuiscono dello 0,4% nel confronto annuo e in quello mensile. Il discorso vale infatti per le classiche 'bionde', non vi rientrano quindi le sigarette elettroniche.
I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e delle persone a marzo salgono dello 0,7% su base annua, rallentando rispetto a febbraio (1,0%) e segnando così il valore più basso da novembre del 2010. Anche se il loro livello si mantiene più alto dell'inflazione (0,4%). Lo rileva l'Istat, diffondendo l'evoluzione dei listini per i prodotti che finiscono nel carrello della spesa.