Cariati - Liceo, Filomena Greco: "Le mie parole sono state travisate"
"È mio preciso dovere difendere e tutelare la città che amministro.
Un compito per nulla semplice in alcuni momenti, eppure sempre molto entusiasmante.
A un sindaco è chiesto di gestire al meglio quello che esiste e che funziona, di trovare soluzioni ai problemi che eredita all'inizio del proprio mandato e anche a quelli che si presentano in corsa.
Ma, cosa più importante, è chiesto di avere una visione, un progetto, degli obiettivi. Tutti - per come interpreto io questo compito - volti ad agire per fare in modo che la città possa non solo assestarsi su livelli minimi di vivibilità, ma anche proiettarsi verso il miglioramento.
Guardare come sarà il futuro, a partire da quello che si fa nel presente: solo così si possono raggiungere obiettivi e si può costruire.
Ed è questo lo spirito con cui nei giorni scorsi sono intervenuta sull'apertura di una sezione del liceo a Mirto.
Nessun riferimento al fatto che i ragazzi sarebbero stati trasferiti da Cariati a Mirto appena iscritti. Un'interpretazione completamente, se non volutamente, errata delle mie parole. Io ho fatto riferimento a conseguenze del medio e lungo termine. Che sì, considero ancora realistiche.
Desidero che Cariati sia un centro pieno di fermento, un polo che attiri. Senza che i ragazzi o i loro genitori, col tempo, sentano la necessità di scegliere posti più centrali. Siamo noi il centro.
Non credo che i genitori e i ragazzi possano aver travisato le mie parole. Forse, è stato qualcun altro a cercare di instillare dubbi e a provare a rendere anche più pesante l'atmosfera tra i professori. Non penso, tuttavia, che si riuscirà in nessuno dei due intenti.
Il liceo Stefano Patrizi di Cariati è un liceo dalla storia gloriosa, che ha visto passare giovani diventati oggi validi professionisti:
magistrati, avvocati, medici, scienziati, professori, imprenditori, manager. E che ha avuto grandi insegnanti, di cultura e di vita.
Inoltre, i professori di tutte le scuole superiori presenti a Cariati e con i quali a breve mi confronterò per capire il perché della loro posizione, hanno la mia stima e il mio rispetto per l'importante compito che svolgono nella crescita dei nostri ragazzi.
La scelta di aprire una nuova sezione, certo, è legittima. E lo è anche quella di farlo in sordina. Insomma, se l'ho saputo dai giornali forse qualcosa di strano c'è. Chi costruisce con serenità, parla del proprio progetto, promuove, e magari si confronta con gli altri soggetti in vari modi coinvolti. Tutto questo non è avvenuto. Per cui, il dubbio che si lavori in modo non troppo trasparente non solo è legittimo, ma per quanto mi riguarda, nella mia funzione di sindaco, è doveroso.
Cariati non è mia, è di tutti noi. E un po' anche di chi viene a trovarci, per diletto, per lavoro o per studio".