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Venerdì, 01 Novembre 2024

È stato il valore e la forza del ritorno alla terra, alle esperienze, alle sperimentazioni, al coraggio, alla resilienza ed alla capacità di innovazione di quanti li hanno preceduti, nel corso di sei generazioni, che ha convinto Eugenio, Elio e Matteo PERCIACCANTE a rientrare sul proprio territorio. Con un obiettivo preciso: esprimere e portare ancora più avanti, in termini di successo, qualità ed identificabilità, quella continuità spirituale e culturale che, dal XIX secolo, fa dell’intera esperienza familiare ed imprenditoriale storica di Masseria FORNARA un paradigma brillante ed imitabile; vero e proprio antidoto ad ogni forma di pensiero debole sul Sud, sui suoi giovani e su quella che, al contrario, è stata e resta la capacità endogena e dolcemente rivoluzionaria di capovolgere riferimenti, unità di misura, cliché e tabù d’importazione.

È intriso di questa motivazione, di questo significato e di questa prospettiva l’inserimento della Masseria FORNARA di Cassano allo Jonio, produttrice del RISO DELLA PIANA DI SIBARI, tra le 15 famiglie italiane del riso all’interno del prestigioso volume (LE FAMIGLIE DEL RISO) curato di Giuseppe POZZI, Direttore de Il Risicoltore, mensile dell’Ente Nazionale Risi.

Quella dei PERCIACCANTE, nel libro l’unica realtà a Sud di Grosseto, rappresenta la storica tradizione del riso calabrese insieme alle famiglie BATTIOLI, BERTONE, DAGHETTA, FALCHI, GAGLIARDINI, GUIDOBONO CAVALCHINI, LUGANO, MURTAS, RAVAO, RONCAIA, RONCAROLO, RONDOLINO, SCHIAVI e TOMASONI che per oltre il 90% sono concentrate in Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Veneto e Sardegna.

Per la Sibaritide, la Calabria e per l’agricoltura di qualità del Mezzogiorno si tratta di un importante riconoscimento nazionale del quale andare orgogliosi e che va ad impreziosire un virtuoso percorso aziendale declinato sul concetto di ritorno alla terra e sulla responsabilità sociale.

Pur essendo le coltivazioni ortofrutticole il vero core business dell’Azienda, l’avventura del riso rinnovata agli inizi degli anni ’80 con la sperimentazione sui semi da Pietro PERCIACCANTE (padre dei trentenni che ora guidano Masseria FORNARA), è stata quella che ha fatto conquistare e riscuotere risultati distintivi e preziose soddisfazioni: la Medaglia di Bronzo nel 1989 della Fondazione CONTE GIANGIACOMO MORANDO BOLOGNINI; la Medaglia d’Oro nel 1990 e la Medaglia d’Argento nel 1991. Ai quali sono seguiti, dopo il passaggio di produzione dal riso da seme a quello da piliera (Balilla, Baldo e Carnaroli) e la collaborazione dello spin off dell’Università della Calabria, il riconoscimento di Miglior Riso Italiano nel 2014 a CARESANABLOT (Fiera in campo) e, nel 2016, il Premio FOODIES del GAMBERO ROSSO per i percorsi di alta qualità portati avanti.

Nel territorio più a Sud delle risaie italiane, che sono le prime produttrici europee e che restano quelle più a Nord di tutto il mondo, la mission della Masseria FORNARA è stata per l’epoca pionieristica, con il ritorno alla lentezza dei tempi di lavorazione: dall’essiccazione orizzontale statica, che permetteva di strapazzare meno il riso alla spigolatura poco intensa che andava a diminuire rotture e micro fessurazione, facendolo apparire, ieri come oggi, meno bianco dei risi tradizionali, aumentandone genuinità e qualità. Ed è stata proprio la ricerca della qualità e, in sostanza, fare e promuovere la cultura risicola piuttosto che vendere riso che, unita alle particolari condizioni pedoclimatiche, spiega, attraverso questo riconoscimento condiviso con il territorio, il valore aggiunto ed il progressivo incremento anche in termini commerciali del Riso MASSERIA FORNARA, nel frattempo entrata nel paniere dei prodotti distribuiti dal Gruppo CAMPOVERDE, nelle cucine dei ristoranti e sugli scaffali della grande distribuzione del Sud Italia, così come in alcuni punti vendita nel Centro Nord ed all’estero. – (FONTE: Lenin MONTESANTO – Comunicazione & Lobbying).

 

Conquista del passato, le sfide del presente e le visioni verso il futuro;  in una parola “Calàbbria Teatro Festival”  l’appuntamento autunnale con il teatro organizzato dall’Associazione Culturale Khoreia 2000 per la direzione artistica di Rosy Parrotta e quella organizzativa di Angela Micieli, in programma a Castrovillari dall’8 al 15 di ottobre 2017. L’edizione 2017 è stata presentata al Teatro Vittoria della città del Pollino, riaperto per l’occasione  e che è fino al 15 sarà punto informativo del festival e location culturale della manifestazione, gli altri due spazi saranno  il Castello aragonese che ospiterà i laboratori e la collettiva d’arte contemporanea ed il Protoconvento francescano per gli spettacoli teatrali ed il convivio. La tematica di questa edizione è dedicata al “tempo”, rappresentato anche nel manifesto nello scatto realizzato da Fosbury Style Visual Art ( Fabrizio Burreci e Tommaso Barone). Le quattro donne sono Francesca Stancati, Laura Greco, Elisabetta Francomano, Maria Battipede. Una scala generazionale che rivela le tracce del passaggio del tempo. Quattro figure femminili che guardano nella stessa direzione e i cui occhi mettono a fuoco ciò che questa VII^ edizione propone così in conferenza stampa Rosy Parrotta, direttore artistico del Festival che ha invitato i giovani ad essere vicino alla manifestazione. E proprio per gli studenti under 19 grazie all’idea partita dall’associazione denominata  “ A teatro con noi”entreranno gratuitamente agli spettacoli mentre,  la voce giovane del festival,  è stata affidata agli studenti del liceo Scientifico che sotto la direzione della professoressa Milena Filomia, daranno vita ad un “blog” per raccontare la manifestazione. Ancora i giovani saranno coinvolti attraverso un laboratorio cinematografico curato  dall’Associazione culturale “Gli Utopisti” alla  realizzazione di un cortometraggio. Il prodotto cinematografico finale sarà la comprensione dei concetti base che si definiranno nelle varie fasi del progetto, così da acquisire le capacità tecniche, critiche e terminologiche che permetteranno ai ragazzi di potere sviluppare dei percorsi espressivi autonomi anche al di fuori del corso.  Ancora un laboratorio per bambini a cura di Teatro Alchemico  e un altro quello di Arti manuali e tradizioni a cura di Rosa Gugliotta. Il Calàbbria Teatro Festival è anche collettiva d'arte contemporanea, ben 27 artisti coinvolti nel progettoPantaReiTuttoScorre” curato da Ines Ferrante dell’Associazione Mystica Calabria. Ed ancora cultura con il libro “Cosa manca di GiovanniB. Algieri I° classificato alla i^ edizione del Premio Internazionale Città di Castrovillari – Poesia, Prosa, Arti figurative e Teatro. E poi “Premio “Frontiere Aperte che quest’anno verrà conferito, nell’ambito scientifico  al dr Bruno Rizzuti (ricercatore) in quello delle tradizioni popolari al dr.Gerardo Bonifati (direttore artistico della Pro Loco di Castrovillari) per essersi distinti nei campi di appartenenza. Due tipologie di spettacoli sorprenderanno il pubblico di CTF,   uno rivolto a tutti (martedì 10 ottobre) di Francesco Busani “Mind cabaret” in cui racconta tra ricordi di infanzia e lo scorrere della vita racconta,    l’arte del mentalismo; l’altro (mercoledì 11 ottobre), ingresso gratuito, pensato per i bambini dove Achille Veltri,  tra spettacolo  e mimo, racconterà la poesia delle bolle di sapone. Quarta edizione per il “Festival dei Corti” che quest’anno diventa internazionale.  In 30 minuti gli attori sul palco del Sybaris , a tema libero, cattureranno con tre spettacoli ogni sera, lo spettatore che diventerà attore principale. Infatti con l’acquisto del biglietto, alla modica cifra di 7 euro, oltre  a godere dello spettacolo potrà , attraverso una scheda votare decretando il vincitore della “giuria popolare”; I°-II° e III° posto  sarà ad appannaggio della “giuria tecnica” composta (Umberto Caraccia, Diletta D’Ascia, Federico Prosperi, Federica Grisolia). L’esito delle votazioni si avrà domenica 15 ottobre. Le compagnie invece, in una sorta di “residenza artistica”, avranno modo nei tre giorni, di confrontarsi tra di loro e di conoscere il territorio attraverso le visite guidate  a cura del Parco Nazionale  del Pollino e quelle curata dal Gruppo Archeologico del Pollino e dal Servizio Civile progetto “ Cibo per la mente”. Tutto questo è il Calàbbria Teatro Festival presentato in conferenza stampa. Presente il sindaco,  Domenico Lo Polito che ha sottolineato la valenza culturale dell’evento che ha varcato gli orizzonti regionali e quest’anno anche internazionali; il direttore del Parco Nazionale del Pollino, Giuseppe Milione che ha sottolineato il connubio tra il Parco ed il Festival che di fatto apre di eventi invernali programmati dall’Ente, presente tra gli altri, il consigliere provinciale, Vincenzo Tamburi, il coordinatore cittadino di F.I., Roberto Senise ed il presidente dell’Associazione politica-culturale “Piazza Dem”, Maria Saladino.  Il direttore organizzativo del Festival, Angela Micieli ha rimarcato che chi fa arte deve comunque fermarsi e fare i conti con l’economia , non basta solo la creatività ma le idee spesso lottano con i numeri, nonostante ciò, 11 spettacoli avranno un abbonamento di 20 euro, vale a dire,  uno spettacolo costerà meno di 5 euro. E poi un vero e proprio fiume in piena, il direttore artistico Rosy Parrotta, cresciuta a pane e cultura che ha preferito rimanere ed  investire nella sua città. La conferenza stampa è stata scandita dalla performance delle allieve della Scuola di Danza  Khoreia, proprio sul “tempo”. Appuntamento dunque a Castrovillari dall’8 al 15 di ottobre con la VII edizione del Calàbbria Teatro Festival. Non fartelo raccontare…vivilo. (foto di Giuseppe Iazzolino)

Coordinamento regionale delle Città dell’Olio, è stato formato il gruppo operativo che supporterà in squadra il Sindaco e coordinatore regionale Stefano MASCARO. Obiettivo: arrivare preparati alle prossime iniziative in calendario nazionale per i prossimi mesi e che – resta, questa, l’ambizione condivisa e ribadita – dovranno portare l’Area Urbana Corigliano-Rossano e la Sibaritide insieme all’intera Calabria a ricoprire un ruolo da protagonista nel panorama olivicolo italiano.

È quanto emerso dall’incontro tenutosi questa mattina (venerdì 29) nella Sala Giunta di Piazza SS.Anargiri al quale, su invito del Primo Cittadino, hanno partecipato le aziende olivicole dell’Area Urbana Corigliano Rossano ed i Sindaci dei comuni aderenti al sodalizio, per programmare e concordare il da farsi in vista di appuntamenti di carattere nazionale ed internazionale.

Coordinati da Lenin MONTESANTO, alla riunione presieduta dallo stesso MASCARO sono intervenuti gli imprenditori Umberto CAPUTO, Roberto DE ROSIS, Tommaso FIGOLI, Gabriele SANTORO, Mario GRECO, Donato PARISE, Pasquale LABONIA, Giuseppe FILIPPELLI, Luca D’AMICO, Alfonso PARISI, Giovanni ATTADIA, Giuseppe STURNIOLO, Cesare ANSELMI, Cesare RENZO, Luigi VULCANO ed Emma CONVERSO; i Sindaci di Cassano Giovanni PAPASSO e di Saracena Renzo RUSSO, quest’ultimo accompagnato dall’Assessore Rosanna PROPATO e l’assessore all’agricoltura del comune di Terranova da Sibari Massimo SMIRIGLIA. – Raccogliendo le disponibilità manifestate, il gruppo operativo, già al lavoro, è composto dai rappresentanti delle aziende FIGOLI, PARISI, LABONIA, RENZO, CONVERSO e CAPUTO.

Dalla 1ª Giornata CAMMINATA TRA GLI OLIVI, evento nazionale in programma per la prossima DOMENICA 29 OTTOBRE, a GOLOSARIA 2017, la rassegna enogastronomica di cultura e gusto che si terrà a Milano, DALL’11 al 13 NOVEMBRE, al MICO, il Centro Milano Congressi; passando da OLIO CAPITALE, il Salone degli oli extravergini tipici e di qualità, in programma a Trieste DAL 3 AL 6 MARZO 2018, fino alla fornitura dei ramoscelli di ulivo per la SANTA MESSA che sarà celebrata da PAPA FRANCESCO in occasione della DOMENICA DELLE PALME 2018, prerogativa che quest’anno toccherà alla Calabria, così come deciso, tra le altre cose nell’ultimo consiglio direttivo nazionale svoltosi a CHIARAMONTE GULFI, in provincia di Ragusa, in Sicilia ed al quale ha partecipato anche MASCARO.

Un  risultato ed un impegno – ha spiegato MASCARO, commentando il risultato portato a casa dall’ultimo consiglio direttivo nazionale – dal forte valore spirituale ma anche mediatico per la regione ed i nostri territori che saranno, per questo, salutati dal Pontefice.

Il Sindaco ha inoltre condiviso con le aziende l’opportunità che siano esse stesse a farsi interpreti e promotrici dell’ingresso nell’Associazione nazionale Città dell’Olio presso i diversi comuni di appartenenza non ancora aderenti.

L’obiettivo sinergico – ha concluso – resta quello di incrementare il potere contrattuale della Calabria in tutte le sedi competenti rispetto all’ambizione di fare dell’ulivo e delle produzioni di extravergine regionali uno tra gli strumenti più efficaci in termini di promozione dei turismi, marketing territoriale e commercializzazione e oltre che di educazione e sovranità alimentare. – (FONTE: Lenin MONTESANTO – Comunicazione & Lobbying).  

 

Una grande prova democratica e un segnale importante per il territorio. I festeggiamenti per San Michele Arcangelo a Cariati sono stati più che una riuscita manifestazione. Hanno rappresentato una dichiarazione di vicinanza da parte della Questura di Cosenza non solo a Cariati ma a tutti i centri della provincia nella lotta per l’affermazione della legalità.

 

All’evento, organizzato per celebrare il Santo Patrono della Polizia di Stato, erano presenti il questore di Cosenza Giancarlo Conticchio, il prefetto di Cosenza Gianfranco Tomao, oltre alle massime autorità militari, civili e religiose del territorio e a diverse associazioni.

 

La santa messa, che si è tenuta nella concattedrale di Cariati, è stata officiata da monsignor Giuseppe Satriano. L’arcivescovo nell’omelia ha ringraziato la Polizia di Stato e tutte le forze dell’ordine per l’impegno e la passione con cui si mettono quotidianamente al servizio della comunità. E non ha dimenticato di  rivolgere un pensiero a tutti coloro i quali sono caduti, pagando con la vita questo nobile impegno.

 

«Sono felice e orgogliosa della vostra presenza qui oggi – ha detto la sindaca Filomena Greco, dopo aver dato il benvenuto a tutti in Comune – . La vostra presenza significa molto per me e per tutti i sindaci del territorio, perché testimonia l’attenzione che rivolgete a tutta la Sila Greca e la vicinanza che ci dimostrate nella quotidiana lotta all’illegalità. La nostra amministrazione – ha continuato la Prima cittadina – da quando si è insediata ha puntato tutto sulla legalità e sulla trasparenza. Incontriamo giornalmente tante difficoltà, ma non smettiamo mai di combattere e di andare avanti. Cariati è l’ultimo paese della provincia di Cosenza, a confine con la provincia di Crotone. Eppure oggi, con la vostra presenza e la scelta di festeggiare qui San Michele Arcangelo, ci sentiamo meno periferia».

 

Una posizione condivisa anche dal prefetto di Cosenza Gianfranco Tomao, che ha sottolineato come «la collocazione delle Polizia di Stato, un tempo chiamata Guardie di Città, nei centri più grandi non significa che non si è presenti, anche con particolari competenze, su tutto il territorio provinciale. Mi piace ricordare sempre – ha detto – un’espressione a me cara, secondo la quale il nostro lavoro si svolge “insieme tra la gente”».

 

«Quando il centro si sposta in periferia si è di fronte a una grande prova democratica», ha commentato infine il questore di Cosenza Giancarlo Conticchio che, seguendo questa idea, ha omaggiato l’amministrazione di Cariati di una targa «segno – ha sottolineato – della nostra presenza di legalità a Cariati».

 

La manifestazione si è articolata in diversi momenti, che hanno visto anche il coinvolgimento delle scuole. Piazza Rocco Trento ha ospitato l’esposizione di automobili d’epoca della Polizia di Stato e alcuni stand: della Polizia di Stato, della Polizia Scientifica, della Polizia Stradale e degli Istruttori di tecniche operative. Inoltre, le unità cinofile hanno divertito i bambini con una serie di esibizioni.

 

Nel centro storico è stata anche allestita una mostra con materiali, cimeli e pannelli concessi dal Museo storico della Polizia di Stato. La mostra rimarrà aperta al pubblico anche nella giornata di oggi.

 

 

 

 

Anche l’Amministrazione Comunale di Altomonte aderisce all’iniziativa nazionale “La domenica nel Borgo” promossa per Domenica 1 ottobre dall’Associazione de “I borghi più Belli d’Italia”.

L'iniziativa prevede visite guidate a cura degli alunni delle scuole Medie "Ciceroni per un giorno", presso i monumenti del Borgo di Altomonte aperti gratuitamente per l’occasione.  

Saranno infatti i ragazzi ad accompagnare i turisti alla scoperta delle bellezze del borgo, indossando le magliette e i cappellini che l’Associazione dei Borghi italiani ha prodotto appositamente e personalizzati sia con il logo della manifestazione "La domenica nel borgo" che con la scritta "Cicerone per un giorno".

I principali monumenti visitabili in occasione di questa particolare giornata saranno: la Chiesa di Santa Maria della Consolazione, raro esempio di arte gotica-angiona in Calabria, costruita a partire dal 1336 circa, per volere di Filippo Sangineto, primo conte di Altomonte, su un precedente edificio normanno dedicato a Santa Maria de' Franchis e l’annesso Convento dei Domenicani oggi sede del Museo civico di Altomonte.  Il Museo altomontese conserva opere di Simone Martini (San Ladislao), Bernardo Daddi (San Gioacchino San Giacomo, Santa Maria Maddalena e San Giovanni Battista), affreschi della Scuola di Giotto, un polittico   quattrocentesco del Maestro Antonio e Onofrio Penna e la Tavola di Paolo Di Ciacio, allievo di Antonello da Messina raffigurante la Madonna delle pere. Inoltre conserva anche numerosi paramenti sacri, argenti, sculture in alabastro e lignee di epoche diverse provenienti anche dalle altre chiese di Altomonte.

Per di più, la giornata sarà arricchita di altre iniziative presso il Convento dei Domenicani, volte ad accogliere il turista quali: la mostra “Icone della tradizione bizantina” e il laboratorio Artistico “Come realizzare un presepe napoletano” del maestro Emanuele De Stefano, il workshop di disegno iperrealistico, a cura dell’artista Vito Ferrulli. Sempre nella stessa giornata presso il Belvedere dei Sangineto si svolgerà   l’esibizione di antichi giochi della tradizione altomontese, a cura di Alberto Vignieri.

L’Assessore al Turismo e Cultura Lina Fittipaldi spiega: “Coinvolgere le scuole in un progetto così importante di promozione turistica del patrimonio culturale per il Borgo, rappresenta per gli studenti un’occasione necessaria al fine di per acquisire quella consapevolezza e relazione con i beni culturali ed architettonici del proprio paese e allo stesso tempo sarà un modo per farli confrontare con il turista in arrivo nella nostra cittadina.  Infine, l’Assessore Fittipaldi ringrazia la Dirigente dell’Istituto Comprensivo prof.ssa Rosina Gallicchio e la docente Maria Raimondis per  essersi attivate affinché gli alunni  partecipassero a questa importante iniziativa di  promozione e di didattica/formativa”.

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