Login to your account

Username *
Password *
Remember Me

Create an account

Fields marked with an asterisk (*) are required.
Name *
Username *
Password *
Verify password *
Email *
Verify email *
Captcha *
Reload Captcha
Venerdì, 01 Novembre 2024

Lo scorso 27 settembre 2017 presso la Casa del Cinema di Roma ha avuto inizio la rassegna itinerante "Mediterri-Amo", che dopo la Capitale, farà tappa a Firenze nelle giornate del 12 e 13 ottobre e a Venezia il 5 dicembre.
Attraverso questo progetto il regista e critico teatrale Maurizio Scaparro racconta le storie legate al Mare Nostrum, per raccoglierne le voci e le immagini e per riscoprirlo come luogo privilegiato di nostalgia e storie ancestrali.
Coordinatore artistico Ferdinando Ceriani; produttore esecutivo Carlo Mosso.
Una produzione Onni con Carmelo Alberti, Michela Andreozzi, Shaul Bassi, Eugenio Bennato, Maria Ida Biggi, Francesca Corrao, Emilia Costantini, Ugo De Siervo, Diplomati della Scuola per Attori “Orazio Costa”, Izzedin Elzir, Stefano Fresi, Nicole Grimaudo, Lino Guanciale, Syed Hasnain, Stephane Jaquemet, Sebastiano Maffettone, Pino Micol, Enzo Moscato, Orchestra Almar’à, Orchestra di Piazza Vittorio, Alessandro Preziosi, Mario Primicerio, Claudio Romano, Igiaba Scego, Pasquale Scialò, Peppe Servillo, Solis String Quartet, Massimiliano Vado e Maurizio Scaparro.
Artisti, studiosi, scrittori, filosofi che uniti tentano di recuperare l’immagine di quella mitica età dell’oro in cui il nostro mare era il centro del mondo, crocevia di culture, di lingue e di conoscenze.
Shahrazad, per non morire, raccontava storie. E forse, oggi più che mai, è questo il compito dell’arte e degli artisti: raccontare storie, per comprendere l’altro e per ricordare il nostro passato.
Un'interessante rassegna che, sotto la guida di uno dei Maestri del grande Teatro Italiano, diventa una finestra aperta sulle tante sponde del Mediterraneo, per tracciare le coordinate di un viaggio fatto di immagini, suoni e parole.
Il nostro Mediterraneo non è un mare di confine, ultimo avamposto di un’Europa distratta, che ha dimenticato le radici del suo passato; pertanto, non vuole ridursi a campo di battaglia in cui trionfano populismi, paure ed egoismi, ma vuole essere un luogo di riferimento ed incontro in cui riconoscersi, avvicinando prima di tutto gli artisti rifugiati, in collaborazione con l’UNHCR e grandi ospiti italiani,  tra istituzioni e mondo della cultura, per cercare di riabbracciare quei valori comuni di un vivere civile che le tragedie umanitarie sembrano aver spazzato via.
"Mediterri-Amo" è un percorso a tappe nelle città crocevia d’Italia e che hanno costituito momenti fondamentali nella vita artistica di Maurizio Scaparro: Roma, dove il progetto ha visto la sua apertura il 27 settembre, in una giornata di studio e incontri aperta alle giovani generazioni con laboratori, letture, proiezioni e racconti; Firenze il 12 e 13 ottobre con una due giorni di eventi e spettacoli al Teatro della Pergola ed infine Venezia il 5 dicembre, con una chiusura dedicata a uno dei massimi drammaturghi per il quale il Mediterraneo è stato punto di riferimento ed ispirazione alla narrazione, Shakespeare.
È possibile passare dal sogno alla re-invenzione della cultura e della vita stessa mediterranea? Passare dallo scontro alla collaborazione? È  possibile che Ulisse, Sinbad, Marco Polo, Saladino e Don Chisciotte abbiano una discendenza feconda, un avvenire comune e pacifico?
Sono queste alcune delle domande che animeranno le giornate di "Mediterri-Amo".
L'evento culturale è realizzato con il contributo del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, con il sostegno di SIAE - Società Italiana degli Autori ed Editori, Fondazione Teatro della Toscana e con il patrocinio di Regione Lazio, Roma Assessorato alla Crescita culturale, Comune di Firenze, Università LUISS “Guido Carli” e UNHCR
in collaborazione con Agiscuola, Casa del Cinema, Compagnia Italiana, Ex Novo, Fondazione Giorgio Cini, Fondazione Giorgio La Pira, Istituto Luce Cinecittà.

Importante riconoscimento per il regista messinese Salvatore Arimatea che si è aggiudicato il Premio nazionale Musa d’Argento nella sezione Cinema per la regia del film “Ballando il silenzio”, prodotto dal C.A.M. - Centro Artistico del Mediterraneo, presieduto da Francesca Barbera.

La manifestazione, che si è svolta a Vittoria (Ragusa), è nata due anni fa per celebrare e valorizzare l’arte in ogni sua forma ed è organizzata dall’associazione culturale Academy Stars, guidata da Lucia Aparo.

La pellicola di Arimatea ha ricevuto un altro importante riconoscimento: infatti, Marina Suma si è aggiudicata il premio come migliore attrice protagonista nella sezione dedicata ai lungometraggi.

Particolarmente emozionato Arimatea, che ha dichiarato: “Il premio mi è stato consegnato da Carlotta Bolognini, figlia d’arte, ma la cosa che mi ha inorgoglito di più è che, in giuria era presente Elisabeth Missland, un grande critico cinematografico internazionale che sinceramente temevo. Le sue parole: “sono rimasta rapita dal tuo film, mi ha incollato allo schermo! Dopo la visione sentivo un desiderio irrefrenabile di ballare il tango”, mi hanno sinceramente emozionato. Detto da lei è stato un premio ancora più grande. Dedico questo riconoscimento ad Arturo Rosetto Ajello e a Libero Pellegrino, due professionisti messinesi che non ci sono più e con cui ho collaborato per anni”.

Il film “Ballando il silenzio”, realizzato nel 2015, ha il pregio di far confluire, in un’opera cinematografica, uno spaccato sul mondo del malessere esistenziale.  Protagoniste due figure femminili, che trascorrono le loro vite ognuna racchiusa entro il proprio universo di inquietanti rituali. Sono donne contemporaneamente vittime e carnefici che trovano strani e pericolosi meccanismi per tentare di sconfiggere le paure, le ansie e le difficoltà della vita quotidiana.

Il lavoro di Arimatea richiama l’attenzione sulla problematica sociale legata a una società materialista, ai cui vertici si trovano potere, sesso e denaro, frammisti ai condizionamenti familiari, ove i detentori di potere diventano carnefici.

A far da scenario alle storie narrate c’è il travolgente mondo del tango. Uno spettacolo, che coniuga seduzione, musica e ballo, sulle note di un bandoneon, che scandisce il ritmo del cuore e la melodia dell’Amore. S’intrecciano forti passioni, amori strazianti e adulazioni, che rivivono in tutte le componenti del Tango.

Altro tema che viene evidenziato nel film è la formazione e l’integrazione dei soggetti affetti dalla Sindrome di Down e lo sviluppo di problematiche inerenti alla loro solitudine. 

La produttrice Francesca Barbera, commenta così la doppia affermazione del film: “Un meritato riconoscimento ad una produzione indipendente che ha raggiunto l’obiettivo principale quale quello di emergere nel settore cinematografico dei film d’autore sottolineandone così l'importante valore artistico culturale attraverso una regia, ed una rappresentazione da parte della protagonista, appunto, da primo premio! Felice dei risultati ottenuti, soprattutto, dopo aver constatato l’alto livello del festival a cui il film ha partecipato e vinto”.

 

BALLANDO IL SILENZIO

Titolo Originale: Ballando il silenzio

Nazione: Italia

Anno: 2015

Genere: Psycho thriller

Durata: 1.39.36 

Shooting Format: RED Cinema RAW 

Aspect Ratio: 2,38:1 Cinemascope 

Audio: Dolby 5.1 

Regia: Salvatore Arimatea 

Sceneggiatura: Salvatore Arimatea, Tosi Siragusa

Fotografia: Daniele Franchina 

Scenografia: Carmelo Impalà 

Produttore: Francesca Barbera

Musiche: Marco Werba, musiche tango Michele Catania (edita da Paolo Dughero per WARNER CHAPPEL MUSIC ITALIANA S.r.l.,)

Cast: Marina Suma, Sandra Milo, Fioretta Mari, Sabrina Amato, Marcelo H. Alvarez, Mario Opinato, Massimo Picozzi, Christian Gravina, Tania Bambaci, Eva Grimaldi, Gaetano Lembo, Francesca Ferro, Turi Giuffrida, Elisa Franco, Samuel Peron, Benedetta Lauricella, Lo Que Vendrà.

Produzione: C.A.M. Centro Artistico del Mediterraneo

Lo scorso lunedi' 27 settembre 2017 a Torino è stata fatta l'anteprima della prima del film "Da dove tutto ebbe inizio" del regista indipendente Victor Vegan sulle origini del calcio italiano, Questa docufiction nasce dopo la realizzazione di un documentario sulle origini mondiali del calcio che ha fatto conoscere il regista persino in Sudamerica, venne infatti intervistato qualche mese fa persino da Espn Brasile, il piu' grande network di calcio mondiale.

 

Mi racconta per il corriere del sud Victor: "C'era il mondo calcistico prima del 25 settembre 2017 ed il mondo calcistico dopo il 25 settembre 2017, cosa cambia direte voi? Semplice, ora il calcio italiano deve riscrivere la sua vera storia, peggio per chi non ha potuto essere presente ieri, gli daremo nuove possibilità di conoscerla, la prossima tappa italiana sara' nei giorni di novembre non prima del 15 essendo che "Da dove tutto ebbe inizio" il film, sarà vedibile a Milano al Ficts Federation  in gara al festival quale vera prima italiana ufficiale"

 

Victor Vegan all'anagrafe Loris Fiore, italiano dalla nascita che avvenne nel 1966 già a 5 anni la sua prima passione era di montare le sequenze dei film di Stanlio e Ollio in super 8. Ha studiato lingue straniere al Liceo e dopo 6 mesi di Università in Francia dove ha acquisito le basi delle scienze umanistiche ed è stato fotografo calcistico, dj nei mitici anni 80 e dopo aver fatto nel 1986 un corso di operatore video e dal 2001 esser partito dal basso, ho pian piano salito la china sul cammino dell’attore e dal 2008 si è dedicato anche alla regia ha salito la scala della difficile settima arte che è la sua grande passione aspirando al successo e per guadagnarsi da vivere.. Ha lavorato in vari film e serie tv tra i quali:

 

 2015 La solita commedia di Biggio, Mandelli, Ferro (santo)

 

2012 Workers di Lorenzo Vignolo (Disoccupato)

 

2010 Noi credevamo di Mario Martone (Inglese)

 

017 Non uccidere (seconda stagione) padre infermiere

 

2013 Provaci ancora Prof 5 di Tiziana Aristarco (Rabbino)

 

2013 La farfalla granata di Paolo Poeti (Tifoso)

 

2009 Il sorteggio di Giacomo Campiotti (Operaio)

 

2001 Centovetrine (Maitre ristorante)

 

Se in Inghilterra ogni tifoso del football, qualsiasi squadra tifi, deve ringraziare lo Sheffield F.C. quale prima squadra inglese che il prossimo 24 ottobre festeggerà i suoi primi 160 anni essendosi formata nel 1857, i tifosi di qualsiasi squadra italiana, in particolare quelli del Toro e del Milan, devono ringraziare Edoardo Bosio ed Herbert Kilpin di Nottingham per essere stati i primi due pionieri di questa disciplina.

 

Mai come quest’anno, due giorni prima del compleanno dello Sheffield, il 22 ottobre si accenderanno i riflettori per Kilpin dove a Nottingham, dopo una linea di autobus ed un pub che portano il suo nome, sarà anche scoperta una targa a lui dedicata al 191 di Mansfield road.

 

Per rendere questo ancora più emozionante, al cinema Broadway ci sarà la premiere per il film “Il Lord del Milan” in anteprima assoluta del regista Robert Nieri, realizzato da LeftLion.

 

Deve essere ancora confermato l’orario per entrambi ma nello stesso tempo il nostro connazionale Victor Vegan al quale è stato conferito il titolo di membro associato allo Sheffield, come mi riferisce ha ultimato a Torino e Milano le riprese della docufiction “Da dove tutto ebbe inizio” ed e stato presentato il 27 settembre ma ancora spera di inserire i sottotitoli in inglese per portarlo con sé in Inghilterra ad un altra prima internazionale.

 

Nel cast spiccano Carlo Capirossi, Daniele ed Alberto Costelli, Milena Garreffa, Michele Franco, Federica Ghidoni, Nicolò Maimone, Giuseppe Cristofaro, Rosa Fortunato e Franco Barbero.

 

Pubblicità laterale

  1. Più visti
  2. Rilevanti
  3. Commenti

Per favorire una maggiore navigabilità del sito si fa uso di cookie, anche di terze parti. Scrollando, cliccando e navigando il sito si accettano tali cookie. LEGGI