Tutto pronto la settima edizione della rassegna di teatro “Vacantiandu - Città di Lamezia Terme”.Ilprossimo 2 novembre si aprirà infatti il sipario sulla riuscitissima ed apprezza rassegna organizzata dall’associazione teatrale “I Vacantusi”, sotto la direzione artistica di Nicola Morelli e Diego Ruiz e la direzione amministrativa Walter Vasta. Ad aprire lo scoppiettante cartellone teatrale, il 2 novembre sarà il grande Carlo Buccirosso, che porterà in scena, alle ore 20.45 al Teatro Grandinetti di Lamezia Terme “Il pomo della discordia”. Tra i big che si alterneranno sul palco del Grandinetti, il 15 dicembre ci sarà l’artista Paola Tiziana Cruciani che proporrà lo spettacolo “Sugo finto”; seguirà il 6 gennaio lo spettacolo di Michela Andreozzi “A letto dopo Carosello”; il 10 febbraio sarà la volta del poliedrico Lello Arena con la pièce “Parenti serpenti”, mentre il 2 marzo sarà la volta del grande Biagio Izzo con il divertentissimo “Dì che ti manda Picone”.Tutti gli spettacoli si terranno alle ore 20.45 al teatro Grandinetti. In programma, per il 2 dicembre, anche una serata di cabaret con Giancarlo Barbara da Zelig e Colorado, con lo spettacolo “Chill'è Bill!” Nel ricco cartellone non mancheranno le commedie in vernacolo siciliano, calabrese, pugliese e campano. Il 19 novembre alle ore 18.30 si esibiranno gli attori delTeatro Stabile Nisseno di Caltanissettacon lo spettacolo “Un ladro per amico”; il 13 gennaio toccherà alla “Banda degli onesti” di Altamura (Bari); il 20 gennaio sarà la volta del Laboratorio teatrale Rosarno 76 che proporrà la commedia “Due giorni in pretura”; il 27 gennaio si esibiranno gli attori della compagnia Acis “Il Sipario” di Napoli con lo spettacolo “Sole all’improvviso”, mentre il 24 febbraio toccherà all’associazione lametina “I Vacantusi” con lo spettacolo “Il morto è vivo”. Il 10 marzo toccherà all’altra compagnia lametina “Vercillo”, mentre il 25 marzo l’associazione “Il volo delle Comete” di Amantea chiuderà la kermesse con “L’invisibile che c’è”. Previsti anche degli spettacoli fuori abbonamento: in particolare, il 16 dicembre si terrà la terza edizione del “Premio Bronzi di Riace” promosso dalla Federazione italiana teatro amatoriale;il 23 marzo sarà la volta della serata di cabaret promossa in collaborazione con il Lions Club;l'8 aprile è prevista la quarta edizione del premio “Antonio Federico” e infine il 14 aprile è previsto lo spettacolo delle scuole che hanno aderito ai laboratori teatrali promossi dai “Vacantusi”.
La scorsa domenica si è conclusa con successo la VI edizione dell’International tour film festival, che ha registrato grande partecipazione di pubblico e record di opere presentate, con ben 1760 film arrivati da 98 paesi di tutto il mondo. La manifestazione, patrocinata da Mibact, Presidenza del consiglio dei Ministri, Ministero degli Esteri, Regione Lazio, Porti di Roma e del Lazio, Confcommercio, Ambasciata di Svezia, Comuni di Civitavecchia e Santa Marinella, Fondazione Ca.Ri.Civ. ed Enel, ha visto la presenza di tanti ospiti in sala fra cui segnaliamo: Federico Zampaglione (compositore), Dario Albertini (regista), Daniele Falleri (regista), Romano Milani (SNGCI), Paolo Masini (Mibact), Dundar Kesapli (per la stampa estera), Andrea De Rosa (attore), Pietro Delle Piane (attore), Rossella Diaco (giornalista Rai), Ele Raimondo (regista), Donatella Baglivo (regista), Roberto Bacheca (Sindaco di S.Marinella), Enrico Luciani (Presid. Comp. Portuale di Civitavecchia). Numerose presenze provenienti dall'estero : dal Belgio Anja Strelec (documentarista), dall' Olanda Marnix Ruben (regista), Diederik De Koeijer (regista), Sauro Locchi (produttore musicale); dalla Germania Manuel Rees (regista); dalla Croazia, Sanjin Badurina (regista), Ivana Matusan (Direttore Ente Turistico città di Rab); dalla Spagna Alexandra Del Bene ( Itinera Productions). Da ricordare le importanti collaborazioni internazionali con: Escola Superior Artistica do Porto (Portogallo), Lodz Film School (Polonia) e Visegrad Animation Forum (Rep. Ceca) e le collaborazioni nazionali con: Ass. Santa Marinella Viva Onlus, Aster Academy International, il Movimento per la vita di Civitavecchia, Ass. Vespa Club Civitavecchia, Circuito Storico S.Marinella, Istituto Stendhal, Liceo Scientifico G. Galilei, Liceo Artistico Guglielmotti. La serata è stata presentata da Ombretta Del Monte. Di rilievo internazionale assoluto la mostra di abiti e foto dedicata ad Ingrid Bergman ed il concerto di musiche di film da lei interpretati curato da Rosario Tronnolone e che ha visto sul palco anche il soprano svedese Katrina Agorelius e la pianista Lucia Belardelli. Durante l'intera manifestazione si sono alternati sul palcoscenico numerosi personaggi, tra cui ricordiamo: . Matteo Branciamore, Elisabetta Villaggio, Antonio Pisu, Nini Salerno, Francesca Antonelli, Andrea Lattanzi, Tiziana Foschi ed il cantante Argentino Ale Ortega. “Un ringraziamento a tutti gli spettatori - commenta Piero Pacchiarotti, il patron dell’evento - ma sopratutto ai registi che hanno preso parte alla competizione, nelle diverse sezioni dell’Itff. Una menzione speciale spetta agli studenti e agli insegnanti delle scuole del comprensorio, che hanno realizzato con passione e dedizione i cortometraggi per i progetti a loro dedicati. Occasioni di questo tipo - continua l’ideatore del festival - rappresentano una crescita per la città e per l’intero territorio; il nostro festival è destinato a crescere nel tempo, ma è già un appuntamento di rilievo per l’intero comprensorio. In questi cinque giorni si sono avvicendati ospiti internazionali, che hanno potuto apprezzare la nostra città. Appena chiusa questa edizione inizieremo a lavorare per il prossimo anno, il nostro ambizioso progetto è quello di inserire per la prima volta una sezione per lungometraggi". Di seguito l’elenco dei vincitori:
MIGLIOR ANIMAZIONE: “Dream” di Zombie Studio (Brasile) MIGLIOR FICTION : “Die besonderen Fähigkeiten des Herrn Mahler” di Paul Phillip (Germania) MIGLIOR DOCUMENTARIO: “Mwavita – Born at time of war” di Marco Gualazzini (Italia) MIGLIOR TOURISM PROMOTIONAL MOVIE: “Joy of Rab” di Sanjin Badurina (Croazia) PREMIO CRITICA: “Sabine Nursery” di Manuel Rees (Germania) PREMIO TRAJANO 1900 AWARD: “Cisco de Picón la última carbonería” di Paco Aragon e David Carmona (Spagna) PREMIO FESTIVAL DEL MARE: “Maladie” di Santa De Santis e Alessandro D'Ambrosi (Italia) PREMIO CONCORSO NAZIONALE L'IMPORTANZA DEL VOLERSI BENE: “Erasmus 2017” di Marco De Santis - IIS Calamatta di Civitavecchia PREMIO PROGETTO CIAK SCUOLA: realizzato dal liceo scientifico G. Galilei di Civitavecchia sezione di Santa Marinella in collaborazione con l’associazione “Santa Marinella Viva Onlus”). -“Breakers” di Alessia Sorbelli -“Cut Edge” di Romana De Giovanni e Sara Presutti -“Helden - Il Canto di Morfeo” di Zeffiro Trionfo
Cosa hanno in comune le cellule dell’uomo o di altri esseri viventi e il cosmo? In che relazione si trovano le microstrutture dell’uomo con le macrostrutture della nostra galassia? L’uomo conosce più profondamente il micro o il macro cosmo? A queste ed altre domande cercheranno di dare una risposta un medico otorinolaringoiatra e un astrofisico ma, dalle prime ipotesi possiamo dire che i due sistemi – micro e macro – si abbracciano e rispecchiano idealmente.
E sono proprio il microcosmo e il macrocosmo al centro dell’attenzione dell’edizione 2017 di “Art&Science” che si terrà a Bari domani 5 ottobre al Teatro Petruzzelli, una performance live, un’esperienza che fa dialogare, oltre alle cellule, anche scienziati provenienti da campi d’azione diversi: medici, astrofisici, biologi molecolari, critici d’arte, musicisti, e stilisti senza confini e senza limiti.
“Il “microcosmo”, spiega Matteo Gelardi, ideatore di Art&Science, otorinolaringoiatra presso il Policlinico Universitario di Bari, Presidente Fondatore dell’Accademia Italiana di Citologia Nasale (AICNA) è profondamente simile al “macrocosmo”, non soltanto nella morfologia ma anche nei colori. L’esame al microscopio rivela che i cromatismi della materia vivente, espressione della funzione metabolica di quel preciso momento, possono persino indicare la nascita o la morte di tale materia, proprio come accade nel macrocosmo quando nasce o muore una stella. L’immagine citologica dell’edizione 2017 di Art&Science si chiama "Big bang" per due motivi: il primo perché rappresenta l'inizio di un "biofilm", una struttura microbiologica formata dai batteri, in grado di difendersi dall’attacco da parte dei sistemi di difesa dell’organismo e dagli antibiotici; il secondo per la stretta somiglianza con le immagini astronomiche, in particolare il big bang di una stella.
È impressionante confrontare gli aspetti cromatici di un biofilm, organizzazione microbica difensiva che i batteri attuano nei confronti dell’organismo ospite e degli antibiotici, con quelli astronomici. Osservandoli ci si accorge che i due “Big bang” sono espressi da un solo colore: il Ciano, uno dei colori dello spettro che l'uomo riesce a vedere, la cui lunghezza d'onda è intorno a 480 nanometri. Uno dei tre colori primari “sottrattivi” assieme al giallo e al magenta. Si potrebbe persino affermare che la “nascita” ha un solo colore: il “Ciano”! Così come gli astrofisici, studiando gli aspetti cromatici del macrocosmo, riuscendo a datare una stella, o una galassia, oggi è possibile “datare” il microcosmo, rappresentato da cellule e da microrganismi”.
Sarà un lungo viaggio, partendo dall’interno del nostro organismo, giungeremo, grazie al contributo di Fabio Peri, noto astrofisico, sino ai confini dell’universo. Un medico ed un astrofisico si confrontano sulle distanze coperte nelle loro specifiche discipline: abbiamo percorso più strada dentro di noi (microcosmo), o fuori di noi (macrocosmo)? La distanza che va dalla superficie cutanea sino al codice genetico è maggiore della distanza corrispondente ad un anno luce? È proprio vero che la terza guerra mondiale la combatteremo contro i microrganismi? Le nanotecnologie ci aiuteranno a sconfiggere i batteri e i loro biofilm? Partendo dall’interno delle nostre cellule “microcosmo” giungeremo sino ai confini dell’universo “macrocosmo”, trasformando il Teatro Petruzzelli in un grande Planetario.”
“Ma quanto è grande l'universo? La nostra dimensione naturale, spiega l’astrofisico, Fabio Peri, Direttore Scientifico del Civico Planetario U. Hoepli di Milano, è il metro, un’unità di misura perfetta per misurare una stanza, un tavolo, una passeggiata, ma già in automobile si usano i chilometri e in aereo le migliaia di chilometri. In astronomia si usano gli anni luce... diecimila miliardi di chilometri. Solo con questo “metro” si può misurare l’universo e capire il nostro posto e le nostre reali dimensioni nel cosmo.
Pianeti, stelle, galassie, buchi neri, materia oscura, energia oscura, radiazione fossile. Esplorando queste enormi distanze abbiamo scoperto una miriade di oggetti affascinanti, curiosi e insoliti che sono diventati patrimonio della scienza e ci hanno aiutato a capire qualcosa sull’evoluzione dell’intero universo, come è nato, come “vive” e come finirà.
Parallelamente a questa dilatazione della misura del mondo "esterno", del macrocosmo, l'uomo ha sviluppato strumenti per esplorare il microcosmo, l'infinitamente piccolo. Abbiamo così scoperto tessuti, cellule, molecole, atomi e addirittura quark! Il microcosmo si è rivelato pieno di sorprese come il macrocosmo. Ma quanto siamo andati in là "fuori" e "dentro" l'uomo? L'infinitamente grande e l'infinitamente piccolo hanno un limite? Il nostro attuale orizzonte è un solo un punto di partenza per vedere fin dove potremo spingerci in futuro”?
La performance vedrà l’intervento del gruppo “Il Complesso di Golgi” composto da medici che assieme all’Orchestra di Bepi Speranza, al corpo di ballo “Coreutica”, con i costumi curati dalla stilista Giovanna Gelardi, e a musicisti di fama internazionali e giovani cantanti, eseguiranno brani musicali ispirati al cosmo e alle imprese spaziali.
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