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Venerdì, 01 Novembre 2024

Tutto pronto la settima edizione della rassegna di teatro “Vacantiandu - Città di Lamezia Terme”.  Il  prossimo 2 novembre si aprirà infatti il sipario sulla riuscitissima ed apprezza rassegna organizzata dall’associazione teatrale “I Vacantusi”, sotto la direzione artistica di Nicola Morelli e Diego Ruiz e la direzione amministrativa Walter Vasta. Ad aprire lo scoppiettante cartellone teatrale, il 2 novembre sarà il grande Carlo Buccirosso, che porterà in scena, alle ore 20.45 al Teatro Grandinetti di Lamezia Terme “Il pomo della discordia”. Tra i big che si alterneranno sul palco del Grandinetti, il 15 dicembre ci sarà l’artista Paola Tiziana Cruciani che proporrà lo spettacolo “Sugo finto”; seguirà il 6 gennaio lo spettacolo di Michela Andreozzi “A letto dopo Carosello”; il 10 febbraio sarà la volta del poliedrico Lello Arena con la pièce “Parenti serpenti”, mentre il 2 marzo sarà la volta del grande Biagio Izzo con il divertentissimo “Dì che ti manda Picone”.  Tutti gli spettacoli si terranno alle ore 20.45 al teatro Grandinetti. In programma, per il 2 dicembre, anche una serata di cabaret con Giancarlo Barbara da Zelig e Colorado, con lo spettacolo “Chill'è Bill!”
Nel ricco cartellone non mancheranno le commedie in vernacolo siciliano, calabrese, pugliese e campano. Il 19 novembre alle ore 18.30 si esibiranno gli attori del  Teatro Stabile Nisseno di Caltanissetta  con lo spettacolo “Un ladro per amico”; il 13 gennaio toccherà alla “Banda degli onesti” di Altamura (Bari); il 20 gennaio sarà la volta del Laboratorio teatrale Rosarno 76 che proporrà la commedia “Due giorni in pretura”; il 27 gennaio si esibiranno gli attori della compagnia Acis “Il Sipario” di Napoli con lo spettacolo “Sole all’improvviso”, mentre il 24 febbraio toccherà all’associazione lametina “I Vacantusi” con lo spettacolo “Il morto è vivo”. Il 10 marzo toccherà all’altra compagnia lametina “Vercillo”, mentre il 25 marzo l’associazione “Il volo delle Comete” di Amantea chiuderà la kermesse con “L’invisibile che c’è”.
Previsti anche degli spettacoli fuori abbonamento: in particolare, il 16 dicembre si terrà la terza edizione del “Premio Bronzi di Riace” promosso dalla Federazione italiana teatro amatoriale;  il 23 marzo sarà la volta della serata di cabaret promossa in collaborazione con il Lions Club;  l'8 aprile è prevista la quarta edizione del premio “Antonio Federico” e infine il 14 aprile è previsto lo spettacolo delle scuole che hanno aderito ai laboratori teatrali promossi dai “Vacantusi”.

La scorsa domenica si è conclusa con successo la VI edizione dell’International tour film festival, che ha registrato gr­ande partecipazione di pubblico e record di opere presentate, con ben 1760 film arrivati da 98 paesi di tutto il mondo.
La manifestazione, patrocinata da Mibact, Presidenza del consiglio dei Min­istri, Ministero degli Esteri, Reg­ione Lazio, Porti di Roma e del Lazio, Confcommercio, Ambas­ciata di Svezia, Comuni di Civitavecchia e Santa Marinella, Fondazione Ca.Ri.C­iv. ed Enel, ha visto la presenza di tanti ospiti in sa­la fra cui segnaliam­o:
Federico Zampaglione (compositore), Dario Albertini (regista), Daniele Falleri (r­egista), Romano Mila­ni (SNGCI), Paolo Ma­sini (Mibact), Dundar Kesapli (per la st­ampa estera), Andrea De Rosa (attore), Pietro Delle Piane (a­ttore), Rossella Dia­co (giornalista Rai), Ele Raimondo (regi­sta), Donatella Bagl­ivo (regista),  Robe­rto Bacheca (Sindaco di S.Marinella), En­rico Luciani (Presid. Comp. Portuale di Civitavecchia).
Numerose presenze provenienti dall'estero :
dal Belgio Anja Str­elec (documentarista­), dall' Olanda Marnix Ruben (regist­a), Diederik De Koei­jer (regista), Sauro Locchi (produttore musicale); dalla Ger­mania Manuel Rees (regista­); dalla Croazia, Sanjin Badurina (reg­ista), Ivana Matusan (Direttore Ente Tur­istico città di Rab); dalla Spagna Alexandra Del Bene ( Itinera Productions­).
Da ricordare le impo­rtanti collaborazioni internazionali con: Escola Superior Artistica do Porto  (Portogall­o), Lodz Film School  (Polon­ia) e Visegrad Animation Forum (Rep. Ceca) e le collaborazioni nazionali con:  Ass. Santa Marinella Viva Onlus, Aster Academy International, il Movimento per la vita di Civitavecc­hia,  Ass. Vespa Club Civi­tavecchia, Circuito Storico S.M­arinella, Istituto Stendhal, Liceo Scientifico  G. Galilei, Liceo Artistico Gugl­ielmotti.
La serata è stata pr­esentata da Ombretta Del Monte. Di rilie­vo internazionale as­soluto la mostra di abiti e foto dedicata ad Ingrid Bergman ed il concerto di mu­siche di film da lei interpretati curato da Rosario Tronnolo­ne e che ha visto sul palco anche il sop­rano svedese Katrina Agorelius e la pian­ista Lucia Belardell­i.
Durante l'intera manifestazione si so­no alternati sul pal­coscenico numerosi personaggi, tra cui ri­cordiamo: . Matteo Branciamore, Elisabet­ta Villaggio, Antonio Pisu, Nini Salerno, Francesca Antonell­i, Andrea Lattanzi, Tiziana Foschi ed il cantante Argentino Ale Ortega.
“Un ringraziamento a tutti gli spettatori - commenta Piero Pacchiarotti, il patr­on dell’evento - ma sopratutto ai registi che hanno preso pa­rte alla competizion­e, nelle diverse sez­ioni dell’Itff. Una menzione speciale sp­etta agli studenti e agli insegnanti del­le scuole del compre­nsorio, che hanno re­alizzato con passione e dedizione i cort­ometraggi per i prog­etti a loro dedicati. Occasioni di questo tipo - continua l’­ideatore del festival - rappresentano una crescita per la ci­ttà e per l’intero territorio; il nostro festival è destinato a crescere nel tem­po, ma è già un appun­tamento di rilievo per l’intero comprens­orio. In questi cinq­ue giorni si sono av­vicendati ospiti int­ernazionali, che han­no potuto apprezzare la nostra città. Ap­pena chiusa questa edizione inizieremo a lavorare per il pro­ssimo anno, il nostro ambizioso progetto è quello di inserire per la prima volta una sezione per lun­gometraggi".
Di seguito l’elenco dei vincitori:

MIGLIOR ANIMAZIONE: “Dream” di Zombie St­udio (Brasile)           
MIGLIOR FICTION : “D­ie besonderen Fähigk­eiten des Herrn Mahl­er” di Paul Phillip (Germania) 
MIGLIOR DOCUMENTARIO:  “Mwavita – Born at time of war” di Ma­rco Gualazzini (Ital­ia)
MIGLIOR TOURISM PROM­OTIONAL MOVIE:  “Joy of Rab” di Sanjin Badurina (Croazia)
PREMIO CRITICA: “Sab­ine Nursery” di Manuel Rees  (German­ia)  
PREMIO TRAJANO 1900 AWARD: “Cisco de Pic­ón la última carbone­ría” di  Paco Aragon e David Carmona (Sp­agna)
PREMIO FESTIVAL DEL MARE: “Maladie” di Santa De Santis e Ale­ssandro D'Ambrosi (I­talia)
PREMIO CONCORSO NAZI­ONALE L'IMPORTANZA DEL VOLERSI BENE: “Er­asmus 2017” di Marco De Santis - IIS Calamatta di Ci­vitavecchia
PREMIO PROGETTO CIAK SCUOLA:
realizzato dal liceo scientifico G. Galil­ei di Civitavecchia sezione di Santa Mar­inella in collaboraz­ione con l’associazi­one “Santa Marinella Viva Onlus”).
-“Breakers” di Alessia Sorbelli
-“Cut Edge” di Romana De Giovanni e Sara Presutti
-“Helden - Il Canto di Morfeo” di Zeffiro Trionfo

Cosa hanno in comune le cellule dell’uomo o di altri esseri viventi e il cosmo? In che relazione si trovano le microstrutture dell’uomo con le macrostrutture della nostra galassia? L’uomo conosce più profondamente il micro o il macro cosmo? A queste ed altre domande cercheranno di dare una risposta un medico otorinolaringoiatra e un astrofisico ma, dalle prime ipotesi possiamo dire che i due sistemi – micro e macro – si abbracciano e rispecchiano idealmente.

E sono proprio il microcosmo e il macrocosmo al centro dell’attenzione dell’edizione 2017 di “Art&Science” che si terrà a Bari domani 5 ottobre al Teatro Petruzzelli, una performance live, un’esperienza che fa dialogare, oltre alle cellule, anche scienziati provenienti da campi d’azione diversi: medici, astrofisici, biologi molecolari, critici d’arte, musicisti, e stilisti senza confini e senza limiti.

“Il “microcosmo”, spiega Matteo Gelardi, ideatore di Art&Science, otorinolaringoiatra presso il Policlinico Universitario di Bari, Presidente Fondatore dell’Accademia Italiana di Citologia Nasale (AICNA) è profondamente simile al “macrocosmo”, non soltanto nella morfologia ma anche nei colori. L’esame al microscopio rivela che i cromatismi della materia vivente, espressione della funzione metabolica di quel preciso momento, possono persino indicare la nascita o la morte di tale materia, proprio come accade nel macrocosmo quando nasce o muore una stella. L’immagine citologica dell’edizione 2017 di Art&Science si chiama "Big bang" per due motivi: il primo perché rappresenta l'inizio di un "biofilm", una struttura microbiologica formata dai batteri, in grado di difendersi dall’attacco da parte dei sistemi di difesa dell’organismo e dagli antibiotici; il secondo per la stretta somiglianza con le immagini astronomiche, in particolare il big bang di una stella.

È impressionante confrontare gli aspetti cromatici di un biofilm, organizzazione microbica difensiva che i batteri attuano nei confronti dell’organismo ospite e degli antibiotici, con quelli astronomici. Osservandoli ci si accorge che i due “Big bang” sono espressi da un solo colore: il Ciano, uno dei colori dello spettro che l'uomo riesce a vedere, la cui lunghezza d'onda è intorno a 480 nanometri. Uno dei tre colori primari “sottrattivi” assieme al giallo e al magenta. Si potrebbe persino affermare che la “nascita” ha un solo colore: il “Ciano”! Così come gli astrofisici, studiando gli aspetti cromatici del macrocosmo, riuscendo a datare una stella, o una galassia, oggi è possibile “datare” il microcosmo, rappresentato da cellule e da microrganismi”.

Sarà un lungo viaggio, partendo dall’interno del nostro organismo, giungeremo, grazie al contributo di Fabio Peri, noto astrofisico, sino ai confini dell’universo. Un medico ed un astrofisico si confrontano sulle distanze coperte nelle loro specifiche discipline: abbiamo percorso più strada dentro di noi (microcosmo), o fuori di noi (macrocosmo)? La distanza che va dalla superficie cutanea sino al codice genetico è maggiore della distanza corrispondente ad un anno luce? È proprio vero che la terza guerra mondiale la combatteremo contro i microrganismi? Le nanotecnologie ci aiuteranno a sconfiggere i batteri e i loro biofilm? Partendo dall’interno delle nostre cellule “microcosmo” giungeremo sino ai confini dell’universo “macrocosmo”, trasformando il Teatro Petruzzelli in un grande Planetario.”

 “Ma quanto è grande l'universo? La nostra dimensione naturale, spiega l’astrofisico, Fabio Peri, Direttore Scientifico del Civico Planetario U. Hoepli di Milano, è il metro, un’unità di misura perfetta per misurare una stanza, un tavolo, una passeggiata, ma già in automobile si usano i chilometri e in aereo le migliaia di chilometri. In astronomia si usano gli anni luce... diecimila miliardi di chilometri. Solo con questo “metro” si può misurare l’universo e capire il nostro posto e le nostre reali dimensioni nel cosmo.

Pianeti, stelle, galassie, buchi neri, materia oscura, energia oscura, radiazione fossile. Esplorando queste enormi distanze abbiamo scoperto una miriade di oggetti affascinanti, curiosi e insoliti che sono diventati patrimonio della scienza e ci hanno aiutato a capire qualcosa sull’evoluzione dell’intero universo, come è nato, come “vive” e come finirà.

Parallelamente a questa dilatazione della misura del mondo "esterno", del macrocosmo, l'uomo ha sviluppato strumenti per esplorare il microcosmo, l'infinitamente piccolo. Abbiamo così scoperto tessuti, cellule, molecole, atomi e addirittura quark! Il microcosmo si è rivelato pieno di sorprese come il macrocosmo. Ma quanto siamo andati in là "fuori" e "dentro" l'uomo? L'infinitamente grande e l'infinitamente piccolo hanno un limite? Il nostro attuale orizzonte è un solo un punto di partenza per vedere fin dove potremo spingerci in futuro”?

La performance vedrà l’intervento del gruppo “Il Complesso di Golgi” composto da medici che assieme all’Orchestra di Bepi Speranza, al corpo di ballo “Coreutica”, con i costumi curati dalla stilista Giovanna Gelardi, e a musicisti di fama internazionali e giovani cantanti, eseguiranno brani musicali ispirati al cosmo e alle imprese spaziali.

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