Canto, danza, animazione, pittura, proposte, giochi vari, alternati a momenti di preghiera, formazione spirituale e riflessione, si svolgeranno nell’oratorio inaugurato presso la frazione Mercuri di Platania. Collocato nella scuola primaria e dell’infanzia, l’oratorio è stato messo a disposizione della comunità dalla amministrazione comunale guidata dal sindaco Michele Rizzo e Lorenzo Benincasa, dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo “Don Lorenzo Milani” di Lamezia Terme. Grazie alla magnanimità di questi autorevoli personaggi, sarà possibile svolgere una serie di attività ecclesiali da parte dei ragazzi, guidati con impegno e responsabilità dalle animatrici Daniela Fazio, Melissa Caruso, Valentina Isabella e Luana Mercuri che diffonderanno così un segno di speranza nel paese. “Con il vostro entusiasmo e il desiderio sincero di prendervi cura dei più piccoli, – ha sottolineato il parroco don Pino Latelli - date anche a noi adulti una forte testimonianza di impegno e serietà. Di questo voglio ringraziarvi insieme alle famiglie dei bambini ai quali dedicate tanto del vostro tempo”. L’oratorio, che si ispira dalle parole di Gesù “Lasciate che i piccoli vengano a me”, sarà arricchito dalla presenza costante delle animatrici che, in un clima semplice e familiare, cercheranno di indirizzare i ragazzi verso una formazione umana e cristiana partendo dalla buona educazione e dal rispetto delle regole, delle cose e degli altri. Aperto ogni Mercoledì dalle ore 15.30 alle 17.30, l’oratorio si prefigge, tra l’altro, di far conoscere la bellezza e la gioia della vita cristiana attraverso momenti di svago e di gioco. Impartita la benedizione, la festa è continuata con canti e balli, un ricco buffet e l’immancabile taglio della torta.
L’assessore regionale al bilancio e alla programmazione nazionale e comunitaria Giacomo Mancini ha presentato questa mattina, nella sede della Fondazione Terina a Lamezia Terme, il Laboratorio Calabria Europa 2020. Si tratta – informa una nota dell’ufficio stampa ella Giunta - di uno strumento per l’approfondimento delle principali tematiche relative alla programmazione 2014/2020 che accompagna lo sviluppo di progetti di cooperazione e di strumenti partecipativi per sviluppare la capacità istituzionale, ovvero un ponte ideale tra l’attuale programmazione 2007/2013 e il nuovo ciclo di fondi comunitari.
Per la Regione Calabria sono intervenuti alla manifestazione le Autorità di gestione dei Por Calabria Fesr e Fse 2007/2013 Paolo Praticò e Bruno Calvetta, i dirigenti del Dipartimento programmazione nazionale e comunitaria Luigi Zinno, Tommaso Calabrò e Serena Angioli. Presente all’incontro anche Apostolos Kalliantzidis, coordinatore del progetto europeo di occupabilità locale “Philoxenia Plus” e amministratori locali e rappresentanti di associazioni e ordini professionali che hanno, poi, preso parte ai workshop di approfondimento, su tre iniziative di cooperazione interregionale e transnazionale, svolti in sessioni parallele.
“Le risorse comunitarie – ha sottolineato l’assessore Mancini nel suo intervento - rappresentano l’unica grande opportunità per la Calabria ed è per questo che, mentre lavoriamo sodo per centrare tutti gli obiettivi che ci siamo prefissi in questo ciclo di fondi comunitari, abbiamo già lo sguardo rivolto al futuro. Siamo in questa fase di mezzo tra le due programmazioni. Da una parte – ha spiegato Mancini - spingiamo l’acceleratore per spendere le risorse già messe in campo dalla Comunità Europea, dall’altra siamo impegnati nella stesura del documento relativo alla nuova programmazione: vogliamo far sì che la Regione colga il meglio dalla programmazione attuale, ma abbiamo mezzi e strumenti per lavorare e superare eventuali criticità. Ed è qui – ha evidenziato ancora l’esponente della Giunta - che si inserisce l’attività del Laboratorio che ha avviato una fase di confronto, affinché i soggetti territoriali calabresi siano maggiormente informati e pronti a cogliere le opportunità di finanziamento legate al periodo 2014-2020. Abbiamo l’ambizione di rendere la Calabria una regione migliore cogliendo le sfide dell’Unione Europea e avendo ben chiare quali sono le criticità, vogliamo investire sulla formazione per fare in modo che tutti abbiano le competenze necessarie sulle opportunità dei fondi comunitari, siano preparati sulle procedure e siano in grado di seguirle fino a portarle a termine. Amministrazioni locali organizzazioni datoriali, imprese - ha specificato ancora l’assessore al bilancio - sono tra i destinatari dell’attività del Laboratorio. La grande opportunità rappresentata dai fondi comunitari deve essere supportata da informazioni precise e puntuali per dare a tutto il territorio la possibilità di accedere alle risorse. Offriamo quindi il lavoro del Laboratorio alla comunità regionale. Con questo strumento che contiene idee e opportunità ci avviciniamo con ottimismo e determinazione al nuovo ciclo di fondi. In questi anni abbiamo fatto molto e lo abbiamo fatto bene. Perciò – ha detto infine Mancini – dobbiamo continuare a spingere nella stessa direzione: l’obiettivo finale è dare un contributo determinante alla crescita della nostra amata Calabria”.
Terminata la parte generale del convegno, si sono svolti in sessione parallele i tre workshop su importanti iniziative di cooperazione: uno sulla valorizzazione e lo sviluppo delle aree interne, un altro la costituzione di una rete territoriale per un migliore accesso ai servizi di giustizia, un terzo relativo alla capacità istituzionale e in particolare, alla divulgazione delle informazioni e degli strumenti idonei ad accrescere la partecipazione dei soggetti territoriali calabresi ai finanziamenti diretti della Commissione Europea.
Di seguito, nel dettaglio, i temi dei workshop.
“Aree interne”: La Regione Calabria, alla luce dell’esperienza maturata con l’attuazione dei Pisl rivolti allo sviluppo delle aree interne e spopolate e al fine di capitalizzarne i risultati, ha inteso attuare un percorso di cooperazione in ambito europeo. L’obiettivo è valorizzare i partenariati Pisl, alla cui progettualità si potrà dare seguito intercettando nuovi strumenti di finanziamento attraverso le opportunità della nuova programmazione dei fondi comunitari. Si fa riferimento ad alcuni territori europei che hanno costruito un percorso a supporto delle proprie strategie di sviluppo delle aree interne al fine di: accogliere e mantenere nuova popolazione (portando nuove competenze) e promuovere le risorse endogene (aumento del valore dei prodotti locali e immateriali).
Sono state individuate, ad oggi, due buone prassi su scala europea (i progetti francesi denominati “Soho Solo” e “Ovop”) che potrebbero essere trasferite in aree pilota della Calabria già interessate da Progetti Integrati di Sviluppo Locale e che presentano caratteristiche e criticità simili a quelle del territorio francese della provincia di Gers (graduale spopolamento, difficoltà di accesso ai servizi essenziali come scuola, sanità, trasporti). La Regione, che ha già fortemente investito sulle aree colpite dall’abbandono graduale dei residenti, con questo primo intervento di cooperazione intende tra l’altro operare sulla governance e sullo sviluppo delle competenze. All’evento di presentazione del Laboratorio Calabria Europa 2020 parteciperanno i rappresentanti di alcune delle Regioni europee (Francia e Grecia) coinvolte nei progetti di cooperazione e i rappresentanti dei Comuni beneficiari dei Pisl “Contrasto allo spopolamento”.
“Costituzione di una rete territoriale per la Volontaria Giurisdizione”: l’intervento vuole compensare i disagi causati dalla recente riorganizzazione della geografia giudiziaria, con l’abolizione delle sezioni staccate e l’accorpamento di alcuni tribunali che ha impoverito il presidio territoriale delle istituzioni giudiziarie e determinato un aumento della difficoltà di accesso per i comuni cittadini.
Il progetto si propone di: costituire una rete di sportelli territoriali per la volontaria giurisdizione presso i Comuni e le Asp, eventualmente anche avvalendosi della rete dei Suap, in grado di fornire ai cittadini assistenza ed orientamento ed affiancandoli nell’espletamento delle istanze attraverso l'uso degli strumenti telematici; trasferire in Calabria modelli organizzativi e buone pratiche realizzati su questo tema in altre regioni d’Italia e d’Europa.
Il progetto prevede dunque il coinvolgimento attivo dei tribunali, dei Comuni, delle Asp e delle associazioni del terzo settore. E’ evidente l’utilità sociale di questo progetto che, mentre riduce il carico di lavoro di una giustizia già di per sé molto appesantita, dall’altro lato agevola l’accesso ai servizi per tutti i cittadini (in particolare per i cittadini con problemi di mobilità, come anziani e disabili) che hanno subito un depauperamento sul loro Territorio con la soppressione delle sezioni distaccate e dei tribunali minori.
Capacità istituzionale: la Regione Calabria prevede di realizzare una serie di iniziative per il potenziamento sia delle competenze del personale delle pubbliche amministrazioni che del collegamento tecnico, amministrativo ed operativo tra la Regione e le Istituzioni europee. Tra gli obiettivi da perseguire: aumentare la capacità della pubblica amministrazione per affrontare le sfide previste nella nuova programmazione; lo sviluppo di azioni innovative; la partecipazione attiva alla dimensione europea; la capitalizzazione di modelli e strumenti organizzativi innovativi; l’applicazione e la divulgazione delle buone prassi. Quanto sopra è un contributo essenziale per sostenere anche la cittadinanza attiva e la cittadinanza europea. Enti locali, associazioni ed imprese calabresi, per vincere la sfida dello sviluppo, hanno la stringente necessità di realizzare una strategia di apertura verso l’Europa, avendo due obiettivi: uno ‘’interno‘’ diretto ad assicurare la crescita della professionalità delle proprie risorse, l’incremento della partecipazione diretta ai programmi ed alle iniziative comunitarie; l'altro ‘’ esterno ‘’ volto allo sviluppo del territorio. Il workshop è stato l’occasione per presentare alcune delle attività previste dal Laboratorio Calabria Europa 2020, fornire informazioni sulle politiche comunitarie e sugli strumenti europei di finanziamento diretto, nonché raccogliere riflessioni, fabbisogni reali e richieste specifiche degli Enti coinvolti.
I presidenti degli Ordini regionali dei geologi della Calabria, dott. Francesco Fragale, e della Basilicata, dott. Raffaele Nardone, hanno incontrato il Presidente del Parco Nazionale del Pollino, On. Domenico Pappaterra, al fine di discutere di future collaborazioni finalizzate al coinvolgimento dei geologi professionisti nelle attività divulgative relative ai beni geologici e del paesaggio, promosse dal Parco.
Nel corso dell'incontro, al quale hanno partecipato anche i geologi Terenzio Calvosa e Faustino Cetraro, ed il Consigliere dell'Ordine dei geologi della Calabria, Massimo Paldino, è stata presentata un'iniziativa che prevede l'affiancamento di geologi professionisti alle guide del Parco, nell'ambito dei programmi di educazione e di didattica ambientale.
Il contributo del geologo, la cui cultura professionale è particolarmente attenta al rispetto e alla valorizzazione dell'ambiente e del territorio, garantisce una corretta interpretazione dei processi geologici che caratterizzano il territorio.
Il Presidente del Parco ha mostrato interesse alla proposta degli ordini professionali e proporrà, per i prossimi bandi 2014 relativi alle attività di educazione ambientale, di estendere i contributi finanziari previsti per le guide del Parco anche a favore dei geologi iscritti agli ordini professionali della Calabria e della Basilicata, per le visite guidate ai siti di interesse geologico del Parco Nazionale del Pollino.
L'iniziativa - ha evidenziato il Presidente Francesco Fragale - rappresenta per i geologi professionisti una preziosa opportunità lavorativa che consentirà di fornire valore aggiunto alle attività escursionistiche nel territorio del Parco, con ricadute positive anche sull'immagine professionale dei geologi, spesso tristemente associata ai disastri naturali.
La parrocchia San Michele Arcangelo di Platania (Cz) si accinge a celebrare la XXII “Giornata dell’ammalato” focalizzando sulle persone malate bisognose di vicinanza, solidarietà e amore per superare le difficoltà cui vanno incontro quotidianamente. È una celebrazione non fine a se stessa ma ricca di spunti di meditazione e riflessione su una fascia sociale la cui sofferenza richiama la compassione di Gesù verso ogni umano dolore schiudendo il cuore alla fede e alla speranza. Per questo il malato non sarà sostenuto da vuote parole ma dall’umanità che faceva dire a San Camillo de Lellis che chi si avvicina ai fratelli chiamati a portare la croce di Gesù deve avere il cuore nelle mani. «D’altra parte – afferma il parroco don Pino Latelli - è proprio distintivo del cristiano andare fino alle “periferie esistenziali” a portare la Buona Notizia dell’amore di Dio. Lo sostiene con vigore Papa Francesco». La celebrazione dell’ammalato, che avverrà domenica 16 febbraio, avrà il culmine nella solenne Eucaristia delle ore 10.30 alla quale prenderanno parte tutti gli ammalati del centro cittadino e anche quelli delle contrade, accompagnati in Chiesa alcuni dai propri familiari e altri dai volontari della parrocchia. Nell’occasione gli ammalati riceveranno il sacramento dell’Unzione degli infermi per assaporare la presenza consolante di Gesù, portatore di speranza e il conforto della fede sostenuto dalla preghiera e dall’affetto della comunità. «Si auspica – sottolinea il parroco don Pino Latelli – che venga promossa nelle varie parrocchie la giornata dell’ammalato, per tener viva nei cuori dei battezzati e delle persone di buona volontà, l’attenzione verso le nostre sorelle e fratelli sofferenti». Il ricco calendario delle celebrazioni prevede le visite agli ammalati nelle loro casa da parte del parroco don Pino Latelli e un gruppo di volontari , d’altronde già iniziate nella preghiera e in un crescendo di emozioni e di testimonianze sulla sofferenza che toccano il cuore di tutti i presenti. Sabato alle ore 17.00, inoltre, monsignor Giuseppe Ferraro, già direttore della Caritas della diocesi di Lamezia Terme, terrà nella stessa chiesa parrocchiale una riflessione sul messaggio di Papa Francesco per la XXII Giornata mondiale del malato Fede e carità. "...anche noi dobbiamo dare la vita per i fratelli" (1Gv 3,16). A conclusione della speciale giornata, gli ammalati riceveranno un’artistica coroncina del santo rosario di Papa Francesco mentre i bambini dell’Oratorio Benedetto XVI “Un tesoro per tutti”, allieteranno tutti i presenti con l’esecuzione di alcuni brani musicali.
Francesco Fusto, primo cittadino di Borgia e Giuseppe Brugnano, segretario regionale del Co.I.S.P (Coordinamento per l’Indipendenza Sindacale delle Forze di Polizia), hanno siglato stamani, martedì 11 febbraio, presso la sala consiliare del comune, il protocollo d’intesa “educare alla legalità”.
Obiettivo del progetto è quello di dare piena attuazione alle “Linee di indirizzo sulla cittadinanza democratica e legalità” emanate dal Ministro della Pubblica Istruzione (con nota prot. n° 5843/A3-2006), che prevede la promozione e la diffusione -presso tutte le scuole di ogni ordine e grado e con il coinvolgimento dei docenti di tutte le aree disciplinari, atteso il ruolo strategico che l’istruzione riveste nel percorso di sviluppo della persona – di quei processi di apprendimento della legalità e della democrazia quali strumenti atti a formare cittadine e cittadini solidali, consapevoli e responsabili, con pari dignità, diritti e doveri.
L’educazione alla legalità, infatti, oltre ad essere una premessa culturale fondamentale, si pone come un sostegno operativo quotidiano, sempre più importante al giorno d’oggi, perché solo un’azione di conoscenza e sensibilizzazione rispetto a certe problematiche potrà acquisire caratteristiche di duratura efficienza e di programmata risposta all’incalzare del fenomeno criminale.
Poiché il rispetto delle leggi non comporta un atteggiamento passivo e acritico, per far meglio comprendere agli alunni questi importanti principi, le regole alla base degli stessi, non dovranno essere presentate loro come puri comportamenti obbligatori, ma dovranno essere vissute con consapevolezza e partecipazione.
Al fine di sviluppare - con la collaborazione del Coisp, ciascuno per le proprie competenze e conoscenze - detta cultura della legalità, l’Amministrazione comunale di Borgia, si propone di realizzare iniziative di politiche giovanili, tra le quali percorsi di educazione formale e non formale per gli studenti delle scuole cittadine, favorendone - tra l’altro - la partecipazione attiva alle celebrazioni e manifestazioni legate ai valori e alla memoria nel corso dell’anno.
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