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Venerdì, 01 Novembre 2024

Gruppo_Centro-Diurno_CSM-Soverato-1

Si è conclusa con un grande festa l’attività 2014 al Centro Diurno del Centro di Salute Mentale di Soverato diretto dal Dottor Salvatore Ritrovato. Il progetto messo a punto dagli operatori dell’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro ha visto impegnati i ragazzi del percorso riabilitativo che, sotto la guida instancabile della dott.ssa Rosa Conca e della sua équipe, hanno intrapreso con entusiasmo le attività finalizzate al raggiungimento degli obiettivi che si erano proposti. In particolare, gli ospiti del Centro Diurno hanno realizzato, nei diversi laboratori, presepi, oggetti in vetro e bomboniere.
“Equipe curante, famiglie, pazienti – ha spiegato il dott. Ritrovato – questi i pilastri su cui si è retto l’intero progetto. All’inizio è stato proposto un programma terapeutico-riabilitativo che i pazienti e le loro famiglie hanno sottoscritto, posto che l’adesione condivisa è alla base del successo terapeutico. Quindi è iniziato il percorso che si è sviluppato sulle direttrici che il metodo seguito presuppone: terapia farmacologica per il compenso sintomatologico; psicoterapia individuale per il training che si propone di far raggiungere ai pazienti risultati ottimali sul piano del recupero delle abilità che la patologia ha inevitabilmente  compromesso; terapia di gruppo per riabituare i ragazzi alla socialità, alla condivisione ed alla elaborazione emotiva all’interno delle relazioni; gruppi con le famiglie per il training psicoeducazionale, necessario ad alleviare il carico emotivo delle stesse; infine l’aspetto occupazionale, attraverso cui si mettono a frutto i progressi ottenuti con il social skill training e, seguendo le inclinazioni dei singoli, si strutturano i vari laboratori in cui nascono autentici gioielli come quelli che i ragazzi hanno esposto per la vendita: presepi, oggetti in vetro, bomboniere. L’occasione delle festività natalizie – ha concluso il Dott. Ritrovato – è stata, quindi, la degna cornice di un momento altamente gratificante quale può esser quello del raggiungimento di un così importante traguardo”.
A conclusione del progetto, il CSM ha organizzato il pranzo finale con la tradizionale tombolata e lo scambio di auguri. Infine, la letterina a Babbo Natale del Direttore del Centro di Salute Mentale e dell’équipe del Centro Diurno che contiene l’auspicio che dal nuovo anno ci sia “un finanziamento ad hoc, da parte dei vertici aziendali, per le attività riabilitative che finora si sono avvalsi esclusivamente della disponibilità delle famiglie e dei gruppi AMA”.

Nella Chiesa San Michele Arcangelo di Platania, si è svolto, nei giorni scorsi, il “Concerto di Natale" che ha visto come protagonisti ben otto cori polifonici del comprensorio lametino.

Nel corso della manifestazione organizzata dall’Oratorio Benedetto XVI “Un tesoro per tutti” di Platania con il patrocinio della civica amministrazione, i vari cori, alla presenzadel comandante Giorgio Carafa con al seguito i carabinieri dellalocale stazione e di uno straordinario pubblico che ha gremito il luogo sacro, si sono alternati eseguendo un ampio repertorio di brani polifonici di musica tradizionale soprattutto a carattere sacro natalizio e mariano che spaziava dall’“Adestefideles” e “Astro del ciel”, alla celeberrima “Tu scendi dalle stelle”, e brani classici scelti dalle opere musicali più significative di Mozart, Verdi e Schuberte a canti come “Cantate, è nato un Bambino”, “Wewishyou a merry Christmas”, “Emanuel”, “Per Te, Maria”,“Tu sei” e “Madonna Nera”.

La brillanteperformance canora dei Cori è stata sottolineata da scroscianti applausi e intervallata da alcune riflessioni sul Natale lette da Maria Teresa Aretino che insieme a Maddalena Cimino hannopresentato la serata musicale.

«Ringrazio tutti i coloro i quali hanno partecipato a questa ormai tradizionale iniziativa – ha affermato il parroco del piccolo centro dell’entroterra lametino don Pino Latelli - che ci hanno fatto dono di questa serata musicale indimenticabile realizzata in spirito di preghiera e fraternità e nella gioia del canto come lode e aiuto per il cuore che si eleva a Dio. Stasera – ha concluso il sacerdote – attraverso l’ascolto delle note natalizie e mariane, infatti, sono state le corde dell’anima a vibrare e il canto è diventato preghiera».

Al termine dell’iniziativa musicale sono risuonate tra le volte dell’antico tempio Chiesa San Michele Arcangelo, le note dei numerosi cantori che, a cori uniti, sotto la direzione del maestro don Pino Latelli, con alla tastiera il maestro Antonio Buonconsiglio, direttore del Coro Sant’Antonio di Lamezia Terme,hanno eseguitoil celebre “Tu scendi dalle stelle”. A conclusione dell’atteso e apprezzato concerto, i presenti, visibilmente soddisfatti, hanno salutato i maestri delle Ensemble e i coristi con ripetuti applausi finali.

Diocesi Lamezia Terme Benedizione del Presepe realizzato dai Bambini dell'Oratorio di Platania  2014 032

Da queste parti, come è risaputo, Natale vuol dire anche presepe, nel rispetto di una tradizione che ha antiche origini. «Il presepe che tutti conosciamo, infatti, - riferisce il parroco don Pino Latelli - si deve alla volontà di San Francesco d’Assisi di far rivivere in uno scenario naturale la nascita di Gesù Bambino. Fu così che la notte della Vigilia di Natale del 1223, a Greccio, in provincia di Rieti (Lazio), San Francesco allestì una sorta di presepe vivente».

Nella Chiesa parrocchiale San Michele Arcangelo di Platania (Cz), anche quest’anno, nel rispetto di questa usanza, è stato realizzato dai Bambini dell’Oratorio “Un tesoro per tutti” un presepe “artistico” con la regia dei responsabili dello stesso Oratorio Ferdinando Cimino, Maria Teresa Aretino, Elena Villella, Angelo Buonarota, Franca Grandinetti, Marisa Di Cello e Maddalena Cimino. Da questo impegno e dalla dedizione profusa, è sorta un’opera sorprendente, ricca di originalità e di ricchezza di particolari. Da sottolineare che il presepe è ambientato nel centro storico di Platania e offre la possibilità di vedere uno scorcio del paese del Reventino davvero suggestivo. Una sottolineatura, infine, per evidenziare che tutto il materiale usato alla bisogna risulta riciclato e i personaggi del presepe e gli innumerevoli elementi decorativi sono stati realizzati dai Bambini del piccolo centro montano. «Il nostro presepe è ancora più speciale – afferma Maddalena Cimino, responsabile dell’Oratorio – non solo per la sua bellezza che affascina e incanta, ma anche perché realizzato con passione ed entusiasmo dai nostri Bambini dell’Oratorio che desiderano così lanciare un messaggio di fede e speranza per un mondo nuovo fondato sui principi della fratellanza, dell’amicizia e della solidarietà. Mi auguro che, contemplando come i pastori il mistero della natività attraverso il quale Dio manifesta e comunica il suo infinito amore – conclude Maddalena Cimino - riscopriamo il dono della fede in Dio come la fonte della vita e della gioia». Giorno 14 scorso il presepe di Platania è stato inaugurato a conclusione della Santa Messa solenne della terza domenica di avvento chiamata domenica della gioia. Il presepe, che certamente merita di essere visitato, resterà aperto tutti i giorni fino alla solennità del Battesimo di Gesù.

Dopo l’applaudito concerto tenuto nella centrale chiesa di Santa Caterina sul corso Numistrano di Nicastro, in occasione dei festeggiamenti in onore della Immacolata Concezione, diversi e importanti impegni attendono il Coro polifonico di Lamezia Terme diretto da don Pino Latelli e precisamente: il 14, il 20 e il 27 dicembre 2014; il 5 Gennaio 2015 .

I concerti di Natale, diventati ormai un appuntamento consolidato nel tempo, rientrano nelle iniziative programmate dall’ Ama Calabria per le festività natalizie che hanno suscitato tanti apprezzamenti e consensi in tutta la nostra Regione.

«Questi incontri musicali - afferma il maestro don Pino Latelli – vogliono portare luce, sollievo e solidarietà agli ospiti delle Case di riposo, del Tamburelli e dell’Ospedale “Giovanni Paolo II° di Lamezia Terme e intende preparare i fedeli alla spiritualità e al calore del Natale attraverso l’ ascolto di soavi melodie natalizie che richiamano la nascita del Redentore. L’iniziativa, realizzata grazie alla disponibilità e alla sensibilità dei componenti della corale polifonica, darà l’opportunità - conclude don Pino Latelli - di uno scambio di auguri di un Natale di pace e serenità e di strappare una emozione e un sorriso a chi versa, tante volte, nella sofferenza e nella solitudine».

Nel primo appuntamento, divenuto un appuntamento fisso molto atteso, il Coro polifonico lametino si esibirà alle ore 19.00, presso l’Ospedale “Giovanni Paolo II°”.

Il secondo impegno prevede la partecipazione del gruppo canoro lametino al consueto “Concerto di Natale” dei Cori polifonici del lametino che si terrà alle ore 18.30 nella Chiesa San Michele Arcangelo di Platania.

Il 27 dicembre il coro si esibirà alle 18.30 nella Casa di riposo comunale e il 5 gennaio 2015 alle ore 15.30 alla Casa di riposo Tamburelli di Lamezia

Ricordiamo che l’Ensemble lametina, con alle spalle un’attività più che ventennale, si avvale della direzione del maestro don Pino Latelli e all’organo della professionalità del maestro Ferruccio Messinese.

Nel corso delle serate musicali il Coro eseguirà brani di musica di ispirazione natalizia, sacra e tradizionale, che vanno dall’ “Adeste fideles” e “Astro del ciel” alla celeberrima “Tu scendi dalle stelle”, a brani classici scelti dalle opere musicali più significative di Tartini, Mozart, Verdi e Schubert. A rendere ancora più suggestiva le serata sarà la performance del celebre ed affermato soprano lametino Enza Mirabelli, voce solista del gruppo canoro, ritenuta tra le voci più valide della lirica sia in campo locale che regionale.

Domenica 30 novembre, sul Corso Nicotera – Isola Pedonale di Lamezia Terme dalle ore 11:00 alle ore 12:00 si è tenuta la prima veglia delle Sentinelle in Piedi, la rete laica, apartitica ed aconfessionale che in tutto il Paese si batte per la promozione e la valorizzazione della famiglia naturale, basata sull’unione insostituibile ed inimitabile di un uomo e una donna che, condividendo un percorso di vita in comune fatto non solo di diritti ma anche di doveri, generano ed educano i propri figli. 
Ieri in modo composto pacifico e silenzioso le sentinelle hanno espresso il loro dissenso al ddl Scalfarotto che limiterebbe la libertà di espressione ed introdurrebbe il reato di opinione. La veglia ha visto la partecipazione di un centinaio di persone e carpito l'attenzione di molti passanti incuriositi alla vista di tante persone schierate in maniera ordinata, in rigoroso silenzio e con un libro in mano. 
Il silenzio delle Sentinelle diventa così una voce su tematiche troppo spesso sconosciute, a volte persino nascoste, come quella della diffusione di progetti improntati alla teoria ideologica gender. È questa una teoria che nega l’esistenza biologica di uomo e donna e la loro complementarietà in natura, poiché, secondo questa teoria, maschio e femmina sarebbero solo delle costruzioni culturali imposte dalla società sin dall’infanzia. Sulla scia di questa teoria e sostenuti dalle indicazioni dell’OMS e dell’Unione Europea, in quasi tutta Europa ed ormai anche in Italia, si stanno moltiplicano i progetti educativi all’interno delle scuole, spesso tenendo all’oscuro i genitori sui contenuti proposti. 
Sono, infatti, notizie di cronaca attuale quelle che ci raccontano di progetti i quali, dietro il nome di “prevenzione al bullismo omofobico” o di “educazione sessuale”, promuovono invece questa teoria che viene diffusa nelle aule anche attraverso strumenti e materiale didattici molto discutibili. Le scuole diventano così dei campi di rieducazione attraverso i quali, con un sottile lavaggio del cervello, si vuole attuare una rivoluzione antropologica che mira a dare al bambino ed al ragazzo una visione materialistica dei piaceri ,slegandoli dai sentimenti, ma soprattutto si mira a decostruire la realtà di natura ovvero della complementarietà fra maschio e femmina. Il fine è chiaro, se maschio e femmina sono solo degli stereotipi, allora sono degli stereotipi anche i ruoli di mamma e papà, ed in questa prospettiva si vorrebbero sdoganare le adozioni alle coppie con tendenze omosessuali e pratiche come quella dell’utero in affitto. Una pratica, quest’ultima, che ridurrebbe l’essere umano a semplice oggetto, una merce da sottoporre alle regole del mercato. Un’aspettativa che il nuovo mondo della finanza attende con impazienza.

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