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Venerdì, 01 Novembre 2024

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E’ stato presentato, per la prima volta in Calabria, nel corso di una partecipata iniziativa tenuta presso il Centro Agroalimentare di Lamezia Terme, Garanzia Giovani. Si tratta- come spiegato dall’assessore al Lavoro e allo Sviluppo Economico Carlo Guccione- di un grande Piano europeo per la lotta alla disoccupazione giovanile per la cui realizzazione sono stati stanziati 111 milioni di euro. Risorse notevoli, per programmare interventi atti a favorire l’inserimento lavorativo di giovani dai 15 ai 29 anni che non studiano e non lavorano, i “NEET". I fondi saranno investiti in politiche attive di orientamento, istruzione, formazione e inserimento al lavoro. Alla Calabria sono stati assegnati 67.668.432 euro, più di 36 milioni di euro sono risorse di competenza della Regione, per attuare il piano regionale a sostegno dell'occupazione giovanile. Oltre 46mila i giovani che potranno usufruire di servizi utili per l'accompagnamento e l'inserimento lavorativo. Ingenti risorse sono destinate a bonus occupazionali ed a tirocini, che consentono alle imprese di formare i giovani direttamente sul campo. La Regione ha attivato, inoltre misure quali: accoglienza, presa in carico e accompagnamento; formazione professionale; servizio civile; sostegno all'auto-impiego e all'auto-imprenditorialità; mobilità transnazionale.

“ Garanzia Giovani e' uno strumento importante nell'ambito di in una strategia più complessiva sul lavoro, la più grande opportunità degli ultimi anni. L'assemblea di oggi è un importante punto di partenza. Il prossimo 6 aprile partiranno i bandi e una vasta azione territoriale, di informazione, che raggiungerà i giovani, i fruitori del programma"ha detto l’assessore Carlo Guccione che ha presentato le nuove possibilità per i giovani e le imprese calabresi, puntualizzando ancora: " per chi sarà assunto a tempo indeterminato tramite Garanzia Giovani, l'abbattimento del costo del lavoro può arrivare al 50% grazie alla cumulabilità del Jobs Act e del bonus occupazionale."

“Siamo la regione che ha il più alto tasso di disoccupazione e di disoccupazione giovanile, una regione che più delle altre meridionali non è riuscita ad utilizzare pienamente le risorse europee -ha quindi evidenziato il presidente della Regione Mario Oliverio-. Una terra non ha futuro se non guarda ai suoi giovani . Il problema del lavoro deve essere il tema centrale verso cui mobilitare tutte le energie, perché abbiamo situazioni gravi. Le risorse vanno utilizzate e noi lavoreremo in questa direzione. Questo strumento e' l'inizio di un percorso, basato soprattuto sull'informazione, sull'accompagnamento."

" Occorre un nuovo passo, perché è necessario un cambiamento per la nostra terra. Dobbiamo lavorare perché si crei un sistema virtuoso in cui ognuno è chiamato a dare il proprio contributo. Nella stagione nuova che si è aperta occorrono sinergie a più livelli; così saremo in grado di costruire un futuro per i nostri giovani, per le nostre ragazze, una vita libera dal bisogno " ha concluso il presidente Oliverio.

Il programma Garanzia Giovani ha rappresentato per la Regione Calabria anche l’occasione di adeguare il sistema del mercato del lavoro. Con la delibera n. 41 del 27/02/2015, la Giunta regionale, su proposta del Dipartimento 6 (Sviluppo economico, lavoro, formazione e Politiche sociali) ha riconosciuto il ruolo delle agenzie per il Lavoro autorizzate dal ministero competente ai sensi del D. Lgs. 276/2003, introdotto dal Pacchetto Treu e dalla Riforma Biagi. Questa delibera permette ai Centri per l’Impiego di poter collaborare con le nuove realtà accreditate per offrire ai giovani e alle imprese maggiori servizi per favorire l’incontro fra domanda e offerta di lavoro.

L’evento di presentazione di Garanzia Giovani ha contato i saluti del sindaco di Lamezia Terme Gianni Speranza, del presidente della Provincia di Catanzaro Enzo Bruno, del presidente del Consiglio Regionale Antonio Scalzo. I lavori sono stati coordinati da Antonio De Marco, dirigente generale del Dipartimento Sviluppo economico e Lavoro; per la stessa struttura regionale Giuseppe Mancini ha illustrato il dettaglio del programma. Hanno partecipato il presidente di Unindustria Calabria Natale Mazzuca, Piergiorgio Tropiano di “Italia lavoro”, Tiziano Barone per Assolavoro, il Rettore dell'Università della Calabria Gino Mirocle Crisci, il sindaco di Rende Marcello Manna, Mons. Salvatore Nunnari, presidente della Conferenza Episcopale Calabra.

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L'hanno chiamato "Calabria Wine Charme" e, come prometteva, è stato un 8 marzo "di-vino". Promosso dai sommelier  dall'AIS-Calabria, l'evento enogastronomico - che non ha precedenti nel Sud - si è rivelato un successo di pubblico che ha sorpreso persino gli stessi organizzatori: una serata tutta gourmet dedicata alla donna, con fantastici calici e  incontri straordinari con le donne del vino e i vini delle donne.
La manifestazione si è svolta domenica 8 marzo a Lamezia Terme-Nicastro, nelle sale affrescate dell'elegante Palazzo Nicotera, in collaborazione
con l'Associazione Donne del Vino e l'amministrazione comunale di Lamezia.
L'iniziativa è alla sua prima edizione ed  ha avuto come protagonisti le donne del vino, i vini delle donne ed i vini con nome di donna e si è conclusa con l'orafo Gerardo Sacco che ha presentato in anteprima nazionale una sua opera prestigiosa, una creazione a sbalzo e cesello in
argento dedicata ai 50 anni dell'AIS, l'associazione nazionale più importante dei Sommelier.
La prima parte di  "Calabria Wine Charme" ha visto un selezionato panel di degustazione verificare la "mascolinità" e la "femminilità" di otto vini
che erano stati scelti da un parterre nazionale di uomini. E' toccato così ad una "giuria" tutta di donne valutare "alla cieca" bianchi, rossi, rosati, passiti e bollicine. Coordinate da Maria Rosaria Romano, presidente dell'AIS Calabria ed esperta di analisi sensoriale, hanno compiuto la verifica Monica Perri - Responsabile Area Comunicazione e Marketing-Unindustria Cosenza, Rosalba Paletta - Responsabile Comunicazione Camera Commercio Catanzaro, Antonella Cuzzocrea - giornalista-redattrice della Casa editrice La Città del Sole, Anna Aloi - Ideatrice e conduttrice del programma di cucina "A casa Tua", Giovanna Pizzi - Sommelier e titolare Scuola di Cucina Peccati di Gola, Giulia Secreti - Regista teatrale, Rosaria Succurro - Assessore al Comune di Cosenza e la giornalista Concetta Schiariti - Corriere del Mezzogiorno.
" Le donne da sempre - ha sottolineato Maria Rosaria Romano -   lavorano nelle aziende, nei vigneti e nelle cantine in modo professionale. Oggi il
loro ruolo è cambiato, hanno responsabilità e capacità imprenditoriali, sono manager e sommelier.
Quella del vino è sempre più, insomma, anche un 'mestiere da donne' e con questa iniziativa abbiamo voluto contribuire a mettere in luce questi
cambiamenti trascorrendo insieme delle ore piacevoli".
Nella suggestiva cornice delle sale nobili di Palazzo Nicotera è stato unsusseguirsi di incontri con le protagoniste del mondo del vino. Stimolate
dalla conduzione del giornalista Gianfranco Manfredi, si sono avvicendate Lidia Matera, titolare della Cantina Terre Nobili di Montalto Uffugo (CS),
Danila Lento della Cantine Lento di Lamezia Terme, Caterina Salerno dell'azienda Casa Ponziana di Stignano (RC), Caterina Malaspina dell'azienda Malaspina di Melito Porto Salvo (RC) e Flavia Bilotti Stancati dell'azienda Serracavallo di Bisignano (CS). Nel corso del talk-show sono intervenuti anche Pierfrancesco Multari, vicepresidente dell'Ais-Calabria ed esperto di sviluppo locale e marketing del territorio, Gianni Speranza, sindaco di Lamezia Terme e Manuela Corneli, Consigliera nazionale dell'AIS.
Poi l'evento è diventato una kermesse. Il numeroso pubblico presente ha potuto degustare ai banchi d'assaggio ben 11 vini: i bianchi Donna
Giovanna della Tenuta Iuzzolini, Riticella de IGreco,  Matilde di Chimento, Contessa Emburga di Lento, Micah di Malaspina, Nosside di Statti, i rosati Don Filì di Serracavallo, Grayasusi etichetta Argento di Ceraudo, il passito  Collimarini di Poderi Marini e i rossi Teodora della Tenuta Terre Nobili e Melète, il passito da vendemmia tardiva di Casa Ponziana. Curata dal gruppo di servizio dei sommelier calabresi, la degustazione è stata accompagnata dalle melodie di un duo di mandolinisti  col contrappunto goloso d'un caleidoscopio di assaggi curato dallo staff dell'Agriturismo Costantino di Maida.

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Infine, il clou di chiusura  con la presenza del Maestro Gerardo Sacco (orafo delle dive e divo degli orafi). Sacco ha presentato in anteprima
nazionale il grande Tastevin del Cinquantenario, una sua opera prestigiosa, una creazione a sbalzo e cesello in argento dedicata ai 50 anni dell'AIS, l'associazione nazionale più importante dei Sommelier.
Gerardo Sacco ha presentato e illustrato al pubblico, un pezzo unico in argento 925/000 creato in esclusiva. Si tratta di un eccezionale  "taste
vin" (il classico assaggiavini dei sommelier) dal diametro di 30 cm pesante quasi un chilo, cesellato, sbalzato e smaltato interamente a mano.
E' una vera e propria scultura che al centro vede raffigurato un Dioniso interpretato da Sacco come maschera apotropaica,  il talismano magnogreco propiziatore di salute, fortuna e felicità. Per celebrare il 50° anniversario della fondazione dell'AIS, il Maestro orafo ha utilizzato le
classiche "bolle" e le "perle" del taste-vin che nell'opera diventano 22,  una per ogni delegazione locale dell'Associazione Italiana Sommelier e
l'incisione della frase "AIS 1965-2015 - da cinquant'anni il racconto del vino".
La creazione, arricchita da grappoli di tormaline rosa, è un dono dell'orafo ai sommelier dell'AIS e rafforza ulteriormente il suo legame col mondo del vino. Sacco l'hanno scorso a Verona al Vinitaly è stato fra i relatori, insieme ad Anna Fendi e al professor Davide Rampello, del Convegno "Il Buono e il Bello-Vino, Cibo, Moda, Design" dedicato al genio ed alla manualità del Made in Italy e i suoi monili preziosi, ispirati al vino, sono stati protagonisti di una sfilata al Palazzo scaligero della Gran Guardia con, indossatrici d'eccezione, le Socie dell'Associazione Donne del Vino.

La Comunità San Michele Arcangelo di Platania (Cz) organizza per Domenica 8 una giornata di preghiera per scongiurare la chiusura del Reparto Pediatria dell’Ospedale Giovanni Paolo II di Lamezia Terme. La preghiera salirà incessante a Dio in modo individuale e comunitario e, con nel cuore un grido di dolore e di speranza, si alzerà forte nel corso di tutte le celebrazioni della domenica. Il parroco don Pino Latelli invita i fedeli a stare con la corona del Rosario tra le mani ed esprime «profonda preoccupazione» per la ventilata chiusura del reparto pediatrico, ravvisandone «una grave offesa alla dignità dei Bambini nella loro condizione di difficoltà, di malattia e di fragilità. Bisogna ripartire dalla consapevolezza che è dovere e cosa importantissima prendersi cura delle persone, specialmente dei più deboli ed indifesi, e ritornare a porre al centro di ogni decisione l’uomo con la sua dignità, con i suoi valori, con le sue speranze. Pertanto – conclude il sacerdote - gli interessi di parte devono cedere il passo alla logica del bene comune, in questo caso dei bambini e dei loro familiari, evitando che Lamezia Terme e l’hinterland vengano privati di un servizio sanitario così importante». Sensibile alla criticità della situazione attuale, la responsabile del turismo religioso Maddalena Cimino dichiara di «essere profondamente preoccupata insieme ai fedeli per il difficile e incerto momento che la sanità lametina sta vivendo» e auspica «che il Signore, per intercessione della Vergine Maria, accolga la preghiera e il grido di speranza di tutta la comunità di Platania e del comprensorio».

Il Presidente della Regione Mario Oliverio – informa una nota dell’Ufficio stampa della Giunta – ha fatto una dichiarazione relativamente alla situazione che riguarda le strutture ospedaliere calabresi:

“Nelle strutture ospedaliere, in particolare per alcuni servizi come l’emergenza urgenza, pronto soccorso, anestesia ecc. la grave carenza di medici e personale sanitario ha determinato situazioni di criticità non più sopportabili perché le condizioni di rischio hanno superato il limite di tollerabilità. Rispetto a tali situazioni si impone una assunzione di responsabilità al fine di assumere atti concreti urgenti e non più rinviabili per creare le condizioni minime nella erogazione delle prestazioni sanitarie nei presidi ospedalieri. La mancata formalizzazione della nomina del commissario “ad acta” da parte del Governo, pur costituendo una seria difficoltà, di fronte alla gravita della situazione, ripeto, impone una assunzione di responsabilità.

La salute dei cittadini deve essere garantita e le situazioni di rischio rimosse. I servizi essenziali di assistenza sono un diritto garantito dalla Costituzione. Per questo ho già convocato, per lunedì due marzo, una riunione straordinaria della Giunta alla quale ho invitato i subcommissari Pezzi ed Urbani ed il Responsabile del Dipartimento “Tutela della Salute” Bruno Zito, per esaminare la situazione e valutare i provvedimenti urgenti da assumere”.

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Tutto esaurito al Teatro Grandinetti per la brillante commedia “Mbruagliu porta mbruagliu” della compagnia “Giovanni Vercillo” di Lamezia Terme, nell’ambito della quarta edizione della rassegna teatrale “Vacantiandu – Città di Lamezia Terme”, diretta da Nicola Morelli e Walter Vasta e promossa dall’associazione “I Vacantusi”.

Risate e divertimento per un pubblico che ha molto apprezzato una rappresentazione scenica che ha riproposto un classico quadro familiare calabrese e in particolare della vecchia Lamezia di almeno mezzo secolo fa. Bravissimi gli attori che hanno giocato “in casa” e che hanno divertito il pubblico con le loro gag esilaranti, dimostrando tutta la loro bravura: Raffaele Paonessa, che oltre che protagonista anche regista della commedia, Lidia Macri, Marta Serra, Pino Persico, Gianluca Muraca, Biagio Colacino, Luisa Vaccaro, Giovanni Paolo D'Ippolito e Gennaro Palmieri. La commedia ha fatto emergere la cruda realtà quotidiana, fatta di paure, angosce, timori, miseria, ma anche bisogni, attese, speranze e illusioni: la meta è il paradiso terrestre, il bene materiale che apparentemente dona dignità e rispetto ad un uomo che invece vive miseramente il suo io, mettendo al secondo posto tutti coloro che lo circondano. Filo conduttore di “Mbruagliu porta mbruagliu”, commedia comica e farsesca in due atti, costruita come commedia del surreale o del sogno, poiché raggiunge i limiti della follia, dal momento che è basata sulla credulità, sull’ignoranza e sulle credenze popolari, è appunto la superstizione che in passato governava un po' le vite di molti: antiche credenze popolari fatte di maledizioni e perfino preghiere ai defunti al fine di far avverare i propri propositi contro le persone considerate nemiche della propria casa. Il benessere materiale diventa la meta tanto ambita da don Ferdinando, gestore di una lotteria, il quale nutre un profondo astio verso il suo impiegato Mario Bertolini, fortunato al gioco del lotto e innamorato di sua figlia Stella. La vicenda si complica quando Bertolini realizza una quaterna vincendo 4.000.000 con i numeri datigli in sogno dal padre del suo datore di lavoro che però sostiene che la vincita spetta a lui perché è stato suo padre a dare in sogno i numeri vincenti (5,6,7,8) al suo dipendente. Si entra nel contenzioso ma alla fine il biglietto vincente viene assegnato a Bertolini al quale don Ferdinando manda delle maledizioni, che, purtroppo si concretizzano spaventando a morte il povero malcapitato che, pur di non morire e vivere tranquillamente, rinuncia al biglietto vincente. Don Ferdinando preleva la vincita e la dà in dote alla figlia che finalmente può sposare il suo amato Bertolini.

A conclusione della serata i direttori artistici Nicola Morelli e Walter Vasta hanno consegnato la maschera, simbolo della rassegna teatrale lametina, alla compagnia “ Giovanni Vercillo”.

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