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Venerdì, 01 Novembre 2024

Per il secondo anno consecutivo “Doveecomemicuro.it”, il primo portale italiano di public reporting in ambito sanitario, colloca il S. Anna Hospital ai piani alti della classifica degli ospedali italiani più affidabili. Lo fa nell’ambito del rapporto che il sito dedica alle strutture pubbliche e a quelle accreditate presso il Servizio Sanitario Nazionale, con lo scopo di offrire ai cittadini gli strumenti per confrontare la qualità delle prestazioni erogate da ciascuna di esse e scegliere così quella in cui farsi curare. Sono due gli ambiti in cui il S. Anna occupa postazioni di rilievo: il by-pass aortocoronarico, in ambito cardiochirurgico e l’ictus, in ambito cerebro vascolare.

Per quanto riguarda il by-pass aortocoronarico, il Centro regionale di chirurgia cardiovascolare ha fatto registrare il più basso indice in assoluto di mortalità a 30 giorni (1,14%), mentre si è attestato al terzo posto per volume di interventi eseguiti (322). Secondo posto in classifica, invece, per l’ictus trattato come complicanza della chirurgia carotidea, con lo 0% di mortalità a 30 giorni. Nelle scorse settimane, “Doveecomemicuro.it” aveva già avuto modo di sottolineare l’affidabilità del S. Anna, inserendo l’ospedale nel gruppo delle strutture italiane (appena il 24% del totale) che rispettano lo standard dettato dai riferimenti istituzionali e che fissa in almeno 200 casi all’anno il numero di interventi di by-pass aortocoronarico, necessari per garantire la qualità del risultato e la sicurezza del paziente.

“I dati di “Doveecomemicuro.it” – ha commentato Daniele Maselli, direttore del Dipartimento di Chirurgia Cardiovascolare del S. Anna – sono perfettamente sovrapponibili a quelli che avevamo già elaborato autonomamente e resi pubblici a fine luglio con il nostro report di autovalutazione sull’attività chirurgica svolta nel 2016. Questo conferma il rigore dei nostri metodi di analisi ma, soprattutto, conferma quello che andiamo ripetendo da anni e cioè che i calabresi affetti da patologia cardiovascolare non hanno alcun motivo da farsi curare fuori dalla Calabria, perché in Calabria possono disporre di tutto ciò che serve loro e con risultati di assoluta eccellenza”.

Il direttore generale del S. Anna, Giuseppe Failla, dal canto suo ha aggiunto che “viene ribadito una volta di più il peso e il ruolo dell’ospedale all’interno del servizio sanitario regionale. Ed è proprio per questo che stentiamo a comprendere le scelte, anche recenti, della struttura commissariale che governa la sanità calabrese; scelte che continuano a penalizzarci, a dispetto del servizio che rendiamo alla comunità e ai livelli di qualità ai quali facciamo il nostro lavoro. Viene da chiedersi – ha concluso Failla – in che modo e con quali metodi si pensi di arginare quella emigrazione sanitaria che costa ogni anno ai calabresi milioni e milioni di euro. Il dubbio è che si declamino solo buone intenzioni ma che in realtà si agisca nella direzione diametralmente opposta, visto che emigrano oltre 800 pazienti all’anno nell’area cardiochirurgica e il trend è in aumento. Ben vengano dunque nuove occasioni assistenziali, purché siano aggiuntive e non artificiosamente sostitutive rispetto a quelle esistenti”.

La libreria Ubik di Catanzaro Lido ha ospitato l’interessante incontro – dibattito organizzato da Confedilizia Catanzaro sul tema: “Affitti concordati per gli studenti, un passo nella giusta direzione”, al quale sono intervenuti Sandro Scoppa, presidente di Confedilizia Calabria, Antonio Spataro, segretario generale del Sunia Calabria, Nicola Fiorita, consigliere comunale del Gruppo Cambiavento, e Danilo Russo, assessore agli Affari Generali del Comune di Catanzaro.

L’incontro è stato aperto dal medesimo presidente della Confedilizia, il quale ha illustrato le previsioni del nuovo accordo territoriale per i contratti di locazione regolamentati, sottoscritto in sede sindacale e depositato in data 17 ottobre 2017 presso la casa comunale della città capoluogo.

Detto accordo, che riguarda le locazioni per esigenze abitative ordinarie e per esigenze transitorie, nonché gli affitti per studenti universitari, è stato perfezionato per la duplice necessità di unificare in una sola convenzione i due accordi precedenti e contestualmente recepire le disposizioni contenute nel D.M. infrastrutture del 16 gennaio 2017.

Esso ha inoltre considerato le attuali tendenze del mercato immobiliare di Catanzaro, anche desunte dalle indicazioni contenute nella banca dati dell’Osservatorio dell’Agenzia delle Entrate.

Ai contratti concordati di locazione di cui all’accordo territoriale continua a essere applicabile il c.d. regime fiscale della cedolare secca del 10%, per il quale il testo finale della Legge di Bilancio prevede la proroga sino al 2019.

L’incontro è quindi proseguito con gli interventi degli altri relatori i quali, insieme al medesimo presidente della Confedilizia, hanno approfondito il tema in discussione soffermandosi sull’importanza dell’accordo e sulla situazione delle locazioni abitative per studenti universitari a Catanzaro e, in particolar modo, nel quartiere di Catanzaro Lido, ove si è maggiormente concentrata la domanda di posti letto e sulle iniziative che, anche dalla parte pubblica, possono essere sviluppate per affrontare e risolvere le criticità.

Tutti gli intervenuti hanno poi messo in evidenza come l’accordo territoriale per i contratti a canone concordato rappresenti per la città capoluogo solo “un passo nella giusta direzione”, al quale è però necessario far seguire altri e più importanti passi, che vanno dall’alleggerimento della pressione fiscale con la riduzione delle aliquote IMU e TASI al potenziamento dei servizi, soprattutto dei collegamenti da e per l’ateneo “Magna Graecia”, dallo sviluppo di nuove infrastrutture al recupero del centro storico e altri quartieri cittadini, le quali cose consentirebbero di rendere gli stessi più appetibili e favorirebbero nel contempo una crescita qualitativa e virtuosa dell’intero capoluogo di regione.

Un nuovo appuntamento è previsto per il 23 novembre 2017, con inizio alle ore 15, presso la facoltà di Giurisprudenza dell’Università “Magna Graecia” di Catanzaro. Al meeting sul tema: “Criticità e prospettive degli affitti concordati per studenti” interverrano Sandro Scoppa, presidente di Confedilizia Calabria, Michele Caruso, rappresentante degli studenti UMG, Raffaele Rotundo, segretario responsabile Sicet Catanzaro, Antonio Spataro, segretario generale Sunia Calabria, e Walter Vesperi dell’UMG Catanzaro.

Domenica 5 novembre Arvalia Nuoto Lamezia ha partecipato al Primo Meeting “Città di Vibo Valentia”, organizzato dalla ASD Hipponion nuoto presso la piscina Comunale di Vibo Valentia, in vasca da 25 metri.

Il Meeting ha avuto carattere interregionale, ed ha visto la partecipazione di atleti provenienti anche dalle squadre della Puglia e dell’Emilia Romagna.

Una vetrina che ha consentito di mettere in mostra le proprie capacità e il livello di preparazione raggiunto grazie all’intenso lavoro svolto dal gruppo capitanato dagli allenatori Massimo Borracci e Francesco Strangis.

Nella classifica per Società ottimo 7° posto per la squadra lametina, a soli 4 punti dal 6° posto.

La società Acli Arvalia Nuoto Lamezia si congratula con tutti gli atleti per il giusto spirito sportivo dimostrato, si segnalano i buoni tempi cronometrici dei seguenti medagliati:

Medaglia d’oro

 Gullo Danila 50 rana es b 51.87

 Gullo Danila 100 rana es b 1.50.76

 Turtoro Federica 50 rana es A  42.11

 

Medaglia d’argento

Matti Altadonna Ilaria 50 dorso es A 40.9 (1° anno 2007)

Cimino Maria Francesca es b 50 dorso 45.00

Medaglia di Bronzo

Maglia Martina es B 50 dorso 46.58 (1° anno 2009)

Macrì Anna Chiara es A 50 dorso 41.54 (2°anno 2007)

Cimino Francesca es b 50 sl 41.33

De Sando Gaia es b (4°) 42'06

De Sando gaia es b 100 rana 2.01.37

Pittelli Gian Luca es b 50 rana 46'00 (1° anno 2008)

Pittelli Gian Luca es b 100 rana 1.37.41 (1°anno 2008)

Cimino Maria Francesca es b 100 dorso 1.41.34

 

Hanno conseguito ottimi piazzamenti e punti importanti per la classifica di Società, tutti al record personale :

Circosta Raffella 2007, Circosta Morena 2008,Gaetano Benedetta 2006, Rocca Giulia, Ottaviano Gaia, Raimondo Martina, Bencivenni Gaia, Bencivenni Giorgia, Torcasio Giulio, De Vito Antonio, Talarico Angelo, De Blasi Mattia, Vescio Riccardo, Mihalescu Paul, Rosanò Andrea ,Nicotera Simone, Perso Luigi.

 

Nell’ambito del progetto “Insieme per vivere nella realtà”, diciotto utenti del Centro Diurno del Reventino, dal 30 ottobre al 3 novembre, hanno trascorso cinque giornate nel Lazio, ospiti della Casa per Ferie “Giovanni Paolo II” a Roma. Insieme a loro i familiari, gli operatori del Centro di Salute Mentale di Lamezia Terme dott. Antonio Lucchino Psichiatra, dott.ssa Giuseppina Pastore Tecnica della riabilitazione psichiatrica, i volontari delle Associazioni “New Day” e  “Intese”.

“Vivere una esperienza come quella di una vacanza - afferma la dott.ssa Rosina Manfredi, direttore del CSM - rappresenta sicuramente una grande  opportunità di condivisione di normalità, di realtà, una esperienza di socializzazione e di aggregazione fuori dagli spazi istituzionali, ma soprattutto una presa di coscienza delle proprie risorse di salute che possono svilupparsi vivendo una esperienza in un contesto nuovo, in questo caso Roma ed altre città del Lazio, luoghi  ricchi di storia, di arte, ma anche di spiritualità e, perché no, di divertimento”.

La dott.ssa Manfredi spiega, inoltre, che “Se la malattia mentale impone dei limiti crea disabilità,  solitudine e pregiudizi, riduce speranze e possibilità di vita, queste iniziative come altre terapeutiche riabilitative, possono determinare una inversione di tendenza per i nostri pazienti, basata sul recupero e potenziamento dell’autonomia, del senso di responsabilità, della stima di sé, un avvio di un processo di crescita sia individuale che di gruppo, che porta l’individuo ad appropriarsi consapevolmente del suo potenziale; un percorso che dalla passività accompagnata da senso di sfiducia e sconforto, mancanza d’iniziativa, bassa capacità relazionale accompagna il vissuto (di sé) della maggior parte dei nostri pazienti ad una condizione di maggiore fiducia in se stessi e negli “altri” e di apprendimento della speranza.

L’iniziativa è stata fortemente voluta dagli utenti, sostenuta dalla disponibilità degli operatori del Centro di Salute Mentale e dalla Direzione del Dipartimento di Salute Mentale e della Direzione Aziendale, ma, soprattutto, dai contributi fattivi delle Associazioni New Day e Intese che già da molti anni sono i veri e propri partners delle iniziative del CSM di Lamezia Terme.

Uno spettacolo ironico, sarcastico ma anche pungente. Lunghi applausi e risate a scena aperta per l'eclettico Carlo Buccirosso che, giovedì sera al Teatro Grandinetti di Lamezia Terme, ha portato in scena "Il pomo d'Achille". Due ore e mezza di risate, ma anche riflessioni sul tema dell'omosessualità: lo spettacolo, scritto, diretto e interpretato dallo stesso Buccirosso, ha aperto la rassegna "Vacantiandu", organizzata dall'associazione "I Vacantusi", sotto la direzione artistica di Nicola Morelli e Diego Ruiz.

Una commedia divertente e pungente, con al centro le dinamiche familiari, che ha divertito il numeroso pubblico presente in sala, trattando un argomento serio e delicato, come l'omosessualità, con l’attore/regista napoletano che parafrasa il pomo della discordia della mitologia greca per trasferirlo in chiave nostrana. Sul palcoscenico con Buccirosso una protagonista femminile come Maria Nazionale, ugola verace che era esplosa come attrice in “Gomorra”, di Garrone, perfetta nella sua performance di mamma comprensiva e protettiva.

La commedia, grazie ai dialoghi serrati e ai tempi comici perfetti, riesce a tenere altissima l’attenzione del pubblico pur durando oltre due ore e mezza. Con uno stile moderno e sagace Buccirosso imbastisce una pièce che difficilmente cade nella battuta scontata e nella farsa, grazie alla sua verve partenopea che accompagna lo spettatore in una storia delicata e attuale.

Curatissime le scenografie, come nello stile delle opere di Buccirosso, per una commedia in due atti serratissima.


Protagonista della rappresentazione è una famiglia benestante: in casa viene organizzata una festa di compleanno a sorpresa per il primogenito dei coniugi Tramontano, Achille. L’atmosfera di gioia e di serenità verrà però rovinata non da una mela ma dal pomo d’Adamo (o meglio di Achille). Il festeggiato è un giovane che ha un rapporto difficile con il padre Nicola, ma che viene sempre difeso dalla madre Angela. Achille non ha dichiarato alla sua famiglia la propria omosessualità e non ha mai detto che Cristian, il quale da anni frequenta la casa spacciandosi per il fidanzato di sua sorella Francesca, è in realtà il suo compagno.

Una situazione già molto intricata e complessa a cui si aggiunge la presenza di altri personaggi particolari come Sara, prima ed unica fiamma al femminile della tormentata adolescenza di Achille; Manuel, estroso trasformista; Marianna, garbata psicologa di famiglia ed Oscar, un bizzarro vicino di casa che non ha mai tenuto nascoste le proprie simpatie nei confronti di Achille.

Eccezionali le prove di Buccirosso nei panni del notaio Tramontano, padre di famiglia severo e all’antica che piano piano svelerà tutta la sua umanità, e di Maria Nazionale, che interpreta la mamma di Achille, poi Monica Assante di Tatisso, Giordano Bassetti, Claudiafederica  Petrella, Elvira Zingone, Matteo Tugnoli, Mauro de Palma, Peppe Miale, Fiorella Zullo e la partecipazione di Gino Monteleone. Le musiche originali sono di Sal da Vinci.

Prima dell'inizio dello spettacolo, sul palco per un saluto sono saliti il sindaco di Lamezia Terme Paolo Mascaro, che ha sottolineato la valenza sociale portata avanti dalla rassegna "Vacantiandu", soprattutto per i laboratori teatrali organizzati nelle scuole, e il consigliere regionale Michelangelo Mirabello, che ha evidenziato il progetto messo a punto dai "Vacantusi", che sono stati premiati dalla Regione Calabria per l'imponente progetto culturale e sociale portato avanti non solo a Lamezia ma nel resto della regione. Un progetto che punta a far crescere il tessuto sociale lametino, puntando sull'importanza della cultura.

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