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Venerdì, 01 Novembre 2024

Una giornata politica piu complicata che mai

I big del Pdl hanno lasciato P. Grazioli, dopo un incontro con Silvio Berlusconi. A via del Plebiscito è rimasto solo Angelino Afano per un faccia a faccia con il Cavaliere nel tentativo di evitare strappi e scissioni, minacciate dalle cosiddette "colombe" contrarie a sfiduciare Letta.
l'esponente del Pdl Daniela Santanchèha dichiarato: "Mi risulta che il segretario Alfano ha chiesto la mia testa come condizione per mantenere l’unità del Pdl-Forza Italia. Detto che ciò dimostra la strumentalità della protesta in corso da parte dei nostri ministri dimissionari, non voglio offrire alibi a manovre oscure e pericolose. Pertanto la mia testa la offro spontaneamente al segretario Alfano, su un vassoio d’argento, perché l’unica cosa che mi interessa per il bene dei nostri elettori e dell’Italia è che su quel vassoio non ci finisca quella del presidente Berlusconi".

Dopo l'incontro con Berlusconi, Alfano si è recato a palazzo Chigi. Nella sede del governo è presente anche l'ex capogruppo del Pdl Fabrizio Cicchitto.

Anche i ministri dimissionari del Pdl Gaetano Quagliariello e Beatrice Lorenzin sono arrivati a Palazzo Chigi, cosi' come l'ex sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta. Letta, secondo quanto si apprende, ha avuto un colloquio con il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Dario Franceschini.

Spunta l'ipotesi di un gruppo autonomo, denominato Pdl-Ppe, al Senato che potrebbe essere rappresentato da una trentina di senatori provenienti dalle file del Popolo della liberta', almeno questo sarebbe l'obiettivo dei promotori, per un patto di legislatura fino al 2015. La voce di questa operazione, che non trova conferme in chiaro, sta circolando in ambienti parlamentari da stamane.

Il sindaco di Firenze, Matteo Renzi, ha lasciato palazzo Chigi dopo un pranzo di circa un'ora e mezza con il premier Enrico Letta.

Quello con Renzi è stato "un pranzo lungo e cordiale" svoltosi nell'appartamento privato del premier in un "clima molto sereno". Lo riferiscono fonti vicine al presidente del Consiglio che aggiungono: "L'incontro è stato concordato nei giorni scorsi".

La Segreteria unitariamente ha confermato la linea di "sostenere Letta in questa operazione di chiarezza" sulla crisi. Lo ha detto Enzo Amendola, componente della segreteria del Pd, spiegando l'esito della riunione dell'organismo di questa mattina. L'obiettivo, ha aggiunto, "è discutere su quello che serve all'Italia e vedere chi ci sta".

Al telefono il Cav parla di un intervento del Colle sulla sentenza Lodo Mondadori. Delirante diffamazione, la definisce il Quirinale. "Pura fantascienza", dice la Cassazione.Clima sempre più teso intanto nel Pdl, con le colombe che minacciano l'uscita e valutano il sì ad un eventuale Letta-bis.

i giornalisti che ci criticano avessero fatto il loro mestiere, avrebbero evitato di scrivere bugie, insulti inaccettabili e astruse accuse di combine''. Lo afferma il conduttore di Piazzapulita Corrado Formigli, aggiungendo che la telefonata di Berlusconi trasmessa ieri sera ''non è stata intercettata'' ed ''era una notizia''.

Le dimissioni degli esponenti del Pdl sono un gesto grave e irresponsabile che può avere gravi conseguenze sui cittadini e sul Paese". Lo ha detto Luca Cordero di Montezemolo a Radio anch'io. "Quello che sta avvenendo - comunque - è la fine di un partito personale, è un leader che passa la mano", aggiunge il leader di Italia Futura che continua a non rispondere quando gli si chiede se sia pronto o meno a scendere lui nell'agone politico.
Montezemolo critica quanto sta avvenendo nel Pdl dicendosi contrario alle "derive populiste irresponsabili". Il leader di Italia Futura parla di "forti responsabilità" di chi ha consentito che si arrivasse a questa crisi di governo. E sostiene la necessità che si crei "una nuova classe dirigente" in grado di dare concrete risposte al Paese. Critica però anche la sinistra che "sulla facile via del berlusconismo non elabora più proposte".

Il presidente del Consiglio, Enrico Letta, ha detto che domani andrà alle Camere a chiedere la fiducia. Ma costituzionalmente parlando ha ragione oppure no? Su quale governo chiede la fiducia? Su quello 'amputato' dalle dimissioni di 5 ministri? O su un governo 'rimpastato' da nuove nomine?". A porre la questione è Renato Brunetta, Presidente dei deputati del Pdl che aggiunge:"Ma ciò che è certo è che non può chiedere un voto di fiducia prima di aver sciolto il nodo delle dimissioni".

I bookmaker ritengono più probabile una bocciatura di Letta in Parlamento piuttosto che l'ottenimento di una nuova fiducia: il "no" delle Camere al governo, riferisce l'agenzia Agipronews, è quotato a 1,65, il "sì" a 1,90. In caso di dimissioni di Letta, i bookmaker danno credito, come successore, al ministro dell'Economia Fabrizio Saccomanni (offerto a 1,40), mentre per l'incarico a Giuliano Amato si sale a 3,50. Un Letta-bis, invece, vale 6 volte la scommessa. Un governo guidato invece dallo zio di Letta Gianni insegue a 11,00. Difficile che Napolitano affidi Palazzo Chigi a Massimo D'Alema (20,00) o al segretario del Pdl Angelino Alfano (30,00), con Stefano Rodotà - ex candidato dei grillini al Quirinale - quotato a 40,00 e il leader del Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo, a 50,0

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