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Venerdì, 01 Novembre 2024

Caso Berlusconi, il Governo ha le ore contate

''Questo Governo durerà ore, forse’’, ha detto il segretario della Lega Nord e governatore della Lombardia Roberto Maroni. Il segretario della Lega ha risposto a chi chiedeva se oggi si voterà in giunta per le Immunità al Senato riguardo la vicenda del leader del PdL: ''dalle informazioni che ho, penso che di sì’’, e ha aggiunto ''penso che la situazione sia irrimediabilmente compromessa’’. Maroni ha ribadito anche che se il governo attuale cadesse ''non devono fare pasticci, Letta bis, ma ridare la parola al popolo sovrano'' e ''andare a elezioni rapidamente''. Secondo Maroni il governo inoltre sarebbe al ''redde rationem''. Il Segretario della Lega ha raccontato, infine, di aver sentito l'ex premier: ''Ho sentito Berlusconi e gli ho detto di trarre le conclusioni per evitare la fine di Craxi''.Intanto ...

Prosegue lo scontro totale tra Pd e Pdl l'esame della Giunta delle elezioni del Senato del caso Silvio Berlusconi.

''Siamo esterrefatti per il comportamento del Partito Democratico, ieri, in Giunta. Pur di eliminare per via giudiziaria lo storico nemico politico, preferiscono mettere in ginocchio il Paese" afferma il segretario del Pdl Angelino Alfano. Il vice premier critica la decisione di applicare "retroattivamente, in fretta e furia, una norma che ormai innumerevoli giuristi, personalita' neutre e di sereno giudizio, ritengono pacificamente irretroattiva. Tutto - conclude Alfano - ciò è davvero incredibile oltre che insopportabile".

Oggi anche Renato Brunetta torna a minacciare la crisi se 'il Pd stasera vota contro'. Ma Roberto Speranza dice chiaramente che non c'è alcun accordo e che il Pd non accetta ricatti.

Annunciato da settimane dalle dichiarazioni di guerra del Pdl e dalle repliche dei democratici, il duro braccio di ferro si è concretizzato tra le mura di S. Ivo alla Sapienza quando il relatore Andrea Augello ha presentato alla Giunta tre questioni pregiudiziali prima ancora di entrare nel merito della decadenza. Il Pdl ha chiesto il rinvio della discussione, pena la rottura totale e l'inizio della crisi di governo. Pd e M5S hanno reagito tirando dritto e chiedendo e ottenendo un voto unico che valga per l'intera relazione e le tre pregiudiziali.

Voto che, se avesse luogo oggi, fungerebbe da ghigliottina per le larghe intese, è stata la linea rossa tracciata in serata da Renato Schifani. Linea che la Giunta sembra apprestarsi a varcare avendo rinviato la discussione a oggi alle 20 e senza escludere, ma neanche confermare, la possibilità di un voto al termine dei lavori. L'aut-aut del capogruppo Pdl è giunto alla fine di una serata trascorsa sul filo della tensione e quasi in contemporanea all'ennesimo muro calato del Pd a qualsiasi cessione a favore del Cavaliere. "Mi pare che il Pd su questo abbia le idee assolutamente chiare e sia assolutamente unito: lo stato di diritto viene prima di qualsiasi cosa", ha puntualizzato il ministro per il Rapporti con il Parlamento Dario Franceschini, a cui hanno fatto eco le parole del segretario Pd Guglielmo Epifani secondo il quale una crisi di governo darebbe frutto "dell'irresponsabilità" del Pdl. Parole che alimentano il potenziale incendio che a breve potrebbe far crollare il governo, con ripercussioni imprevedibili sui mercati, le avvisaglie delle quali sono già visibili.

"Se non si fanno atti inconsulti da una parte e dall'altra, il governo non cade. Noi non abbiamo intenzione di fare atti inconsulti ma nemmeno di subirli" ha detto il ministro per le Riforme costituzionali, Gaetano Quagliariello, parlando ad un incontro della Confartigianato.

La quarta pregiudiziale sulla decadenza di Berlusconi, annunciata ieri, sarà presentata stasera da Lucio Malan e riguarda la presunta amministratività della misura della decadenza, che secondo il senatore ha invece valore penale perchè è afflittiva tanto quanto il carcere. Un altro punto riguarderà la riabilitazione dell'imputato.

 

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