I dati Istat sulla fiducia dei consumatori in calo ad agosto ''fanno temere un autunno nero sul fronte dei consumi degli italiani''. Lo afferma il Codacons, commentando i numeri forniti dall'istituto di statistica. "L'indice sulla fiducia dei consumatori e' fortemente indicativo della propensione all'acquisto delle famiglie - spiega il Presidente Carlo Rienzi - al agenzia ansa ...Se non c'è fiducia i cittadini saranno portati a rimandare gli acquisti a tempi migliori e a ridurre all'indispensabile i propri consumi. Per tale motivo, alla luce dei dati Istat, prevediamo un autunno nero sul fronte delle vendite e dei consumi, con una ulteriore riduzione che danneggerà fortemente il commercio già messo a dura prova dai tagli operati dalle famiglie italiane".
I consumatori italiani ad agosto mostrano preoccupazione per la situazione economica del Paese, sia rispetto alle condizioni attuali che future. Soprattutto le previsioni sulla disoccupazione indicano un aumento. Passando alla sfera familiare, se i giudizi sulla situazione economica domestica migliorano lievemente, le prospettive invece si deteriorano. Stando sempre ai dati Istat, emerge incertezza anche sul versante della capacità di risparmio.
La fiducia dei consumatori scende ancora: ad agosto l'indice arretra a 101,9 da 104,4, registrando il terzo calo consecutivo. Per trovare un valore più basso bisogna tornare a marzo (101,8). Lo rileva l'Istat, che spiega come il peggioramento sia diffuso, ma a cedere più punti è il clima economico, sulla situazione del Paese.
Un'estate 'nera' a giudicare dagli umori dei consumatori: gli italiani, stando ai dati Istat, hanno progressivamente limato la loro fiducia, con tre cali consecutivi dell'indice che la misura: dopo i balzi di marzo, aprile e maggio, l'ottimismo non ha fatto altro che scemare. Giugno, luglio e agosto hanno rispettivamente segnato tre cali consecutivi. Ma è proprio il mese in corso che ha accelerato la discesa (-2,5 punti), portandoci indietro di quasi mezzo anno. L'indice si è infatti fermato a 101,9, tanto che per trovare un valore più basso bisogna tornare indietro a marzo(101,8).
Borse europee tutte attorno alla parità a metà giornata dopo il dato sulle richieste di ipoteche negli Stati Uniti: Milano (Ftse Mib +0,1%) e Madrid sono quelle di qualche frazione meglio intonate grazie al recupero dei titoli di Stato italiani e spagnoli. In Piazza Affari sempre bene Yoox (+5% dopo un report di Kepler Cheuvreux), Bpm (+3,7%), Ubi (+3,3%) e Telecom (+3%). Positiva Luxottica (+0,5%), deboli Stm, Pirelli e Prysmian, in calo di un punto percentuale.
Nuovo calo record del rendimento del btp a 10 anni, che scende al 2,369%, con lo spread con il Bund che, di conseguenza, si porta a 145,9 punti. Sia il rendimento che il differenziale sono inferiori ai T-bond americani, rispettivamente al 2,377% e a 146,7 punti.
Calo record per i tassi dell'asta dei Bot a sei mesi di oggi. Il rendimento è stato pari allo 0,136% contro lo 0,236% dell'operazione precedente. In totale sono stati venduti titoli per 7,5 miliardi con un bid to cover pari a 1,63.