Login to your account

Username *
Password *
Remember Me

Create an account

Fields marked with an asterisk (*) are required.
Name *
Username *
Password *
Verify password *
Email *
Verify email *
Captcha *
Reload Captcha
Venerdì, 01 Novembre 2024

IMG_0295

Se per dare un’idea di quanto successo giovedì sera al Teatro Politeama, nel corso del secondo appuntamento del Festival d’Autunno, servisse un aggettivo sarebbe di sicuro: entusiasmante. Ma la performance di Loredana Bertè è stata molto di più. Un crocevia tra presente e passato. Se le immagini che scorrevano alle sue spalle mostravano la sua storia attraverso i video e le foto, sul palco c’era la cantante che durante il concerto ha dichiarato «sono tornata» con la grinta di sempre.

Nessuno dei fan ha mai pensato che il suo tour fosse un ritorno. “Bandabertè 1974-2014” è stato immaginato come una festa cui partecipare per festeggiare con la propria beniamina una carriera all’insegna della trasgressione e dello spirito rock. Certamente gli anni dolorosi l’hanno segnata, ma le hanno conferito una profonda maturità artistica e una maggiore consapevolezza del proprio futuro. Ma, in un’epoca in cui la finzione regna sovrana, il personaggio è rimasto quello che tutti hanno imparato ad amare nel tempo: arrabbiata e vera.

In una serata tanto attesa i due video iniziali di “Io ballo da sola” e “Notti di luna”, girati da Asia Argento, hanno creato un clima di grande ansia. Ogni momento per vedere la propria beniamina era quello buono, ma ad arrivare sul palcoscenico erano solo i musicisti. L’arrivo di Aida Cooper è stato salutato da una ovazione. Qualche secondo e Loredana Bertè è apparsa nel buio accolta in un tripudio di applausi e di urla. Nulla è mutato nel tempo e lei, l’amica di tutti i presenti, ha percepito tutto l’amore riversatole dalla sua gente.

Le note di “Re”, brano con il quale nel 1986 si esibì al Festival di Sanremo con il pancione, hanno dato lo slancio per un concerto indimenticabile. La voce della Bertè era quella di sempre graffiante e roca, ma anche più matura e ricca di sfumature. E dietro di lei le immagini dello storico filmato. Al termine le commosse scuse per aver dovuto “saltare” la data prevista del 3 ottobre «ma ero ammalata».

Da quel momento è stato un susseguirsi di grandi emozioni, sostenuta da una band rock potente. Andrea Morelli e Alessandro De Crescenzo, alle chitarre, Alberto Linari, alle tastiere, Pier Mingatto, al basso, Ivano Zanotti, alla batteria, Aida Cooper, vocalist sono i degni compagni di questo tour.

Il pubblico eterogeneo si è lasciato andare cantando con lei i brani che le hanno segnato la vita. Una lunga sequenza che ha attraversato quarant’anni di carriera. “Acqua”, “Jazz”, “Il mare d’inverno” sono stati la prima sequenza mozzafiato, ma la scaletta non ha trascurato canzoni come “I ragazzi italiani”, “Luna”, “Esquinas”, composta da Djavan ed eseguita in portoghese, “Ragazzo mio”, di Luigi Tenco, “Ma quale musica leggera” e “Padre davvero”, uno dei maggiori successi di Mia Martini.

Immancabile il tributo alla sorella Mimì con Aida Cooper che ha eseguito “Tutto sbagliato baby” e alla quale la Bertè ha consegnato simbolicamente il Premio Mia Martini.

«C’è un signore che sfrutta il nome di mia sorella, approfittandosi della gente. E’ questo il motivo della mia assenza in Calabria. Spero che non lo faccia più, perché se succederà dovrà fare i conti con me». E’ la Loredana di sempre.

Il finale è stato incandescente. “E la luna bussò”, “Dedicato”, “Non sono una signora”, accolte con una ovazione da stadio, sono state il preludio a una interpretazione da brividi di “Sei bellissima”. Poi la raccomandazione: «Ora ci sarebbero i bis, se fate molto rumore noi torniamo». Invito accolto senza esitazione e il rumore è stato assordante.

Tutti di nuovo sul palco per eseguire “Per i tuoi occhi” e una elettrica “Mercedes Benz”, sottolineata da un ennesimo video di Asia Argento. Poi, come in un film, sullo schermo i titoli di coda. Il passato è solo nei ricordi, Loredana è pronta per una nuova avventura.

Sabato 18 il Festival d’Autunno ospiterà Tania Maria, la regina della nuova musica brasiliana. I biglietti possono acquistati presso la segreteria sita a Catanzaro in Via Settembrini, 12 (di fianco a Bertucci), ma anche on line, con carta di credito e Postepay, sul sito www.festivaldautunno.com, e presso le prevendite autorizzate.

Il giorno in cui si effettuerà il concerto i biglietti potranno essere acquistati al mattino presso la segreteria e nel pomeriggio direttamente presso la biglietteria del Teatro Politeama.

La segreteria resterà aperta dalle ore 10,00 alle 13,00 e dalle ore 16,30 alle 20,00 di tutti i giorni escluso la domenica. Per acquisire maggiori informazioni sarà possibile consultare il sito www.festivaldautunno.com, sul quale saranno disponibili foto e video degli eventi e la rassegna stampa. Ogni visitatore potrà anche contattare direttamente lo staff telefonicamente al n° 388.8183649 o via mail (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Si svolgerà dal 15 al 16 ottobre, a Pizzo – presso il Popilia Country Resort - il 3° Seminario dei GAC italiani.

L’evento richiamerà numerosi operatori ed esperti del settore provenienti da tutta Italia e vedrà numerose sessioni di aggiornamento e confronto su tutte le tematiche più attuali relative al comparto, con un focus particolare sulla diversificazione delle attività nel settore ittico.

“Questo incontro – ha dichiarato l’assessore all’Agricoltura della Regione Calabria - Michele Trematerra - ci inorgoglisce, perché la Calabria – con i suoi 6 Gruppi di Azioni Costiera - sta diventando il centro nevralgico da cui partono le proposte e le buone pratiche”.

L’evento ci darà la possibilitàha proseguito il presidente di AssoGAC Calabria - Antonio Alvaro – di presentare ufficialmente un progetto di cooperazione transnazionale, che coinvolge oltre all’Italia, anche la Spagna, la Lituania e la Polonia, di cui la Calabria è capofila”.

In qualità di cittadini e nella veste di consiglieri comunali di Simeri Crichi, non possiamo  che esprimere la nostra preoccupazione con riferimento alla costruzione del Parco Eolico che dovrebbe sorgere su una vasta area tra Simeri Crichi e Catanzaro. A scrivere sono i consiglieri comunali Maria Costa e Michele Gigliotti del comune di Simeri Crichi. Noi non possiamo dimenticare infatti che il parco eolico dovrebbe interessare un vasto territorio, esattamente di 1500 ettari, con una estensione quasi dieci volte più grande di Villa Ada, la più ampia area verde di Roma. Ed è sconvolgente assistere all’ennesimo atto di sfruttamento e consumo del suolo, malgrado le continue indicazioni del FAI (Fondo Ambiente Italiano), nel più assordante silenzio delle istituzioni e senza che la cittadinanza di Simeri Crichi sia mai stata interpellata sull’argomento. Ci sorprende il fatto che un parco eolico di tale estensione, che prevede l’installazione di pale mastodontiche, alte fino a 150 metri, impiantate in profondità con cemento armato, sia un progetto totalmente disarmonico rispetto allo sviluppo del territorio ipotizzato nel Piano Strutturale Comunale (P.S.C). E siamo ancor più sorpresi dal silenzio dell’amministrazione tutta, atteso che proprio il P.S.C. non è stato ancora adottato dal comune di Simeri Crichi. E’ proprio il Fondo Ambiente Italiano che ha indicato nel consumo dissennato del suolo il più grande nemico dell’ambiente. Basti pensare che –ammonisce il FAI- <<se il processo non verrà governato, nei prossimi vent’anni si perderanno 75 ettari al giorno>>.

Si consideri inoltre che l’impianto eolico non genererebbe posti di lavoro.

Noi ribadiamo con vigore che è giunta l’ora che l’amministrazione comunale impedisca la costruzione del parco, privilegiando invece iniziative nel campo turistico, agricolo e agrituristico, le uniche forme di sviluppo economico capaci di garantire la creazione di posti di lavoro senza stravolgere l’ambiente e nel pieno rispetto delle risorse naturali. Siamo consapevoli del fatto che una dissennata cementificazione ha già fatto diminuire il turismo in Italia. E’ soprattutto per tale ragione che il parco eolico non può sorgere in un’area ad alta densità turistica. Noi il parco non lo vogliamo, così come non lo vuole la popolazione di simeri mare e roccani. Noi, per dirla con il Procuratore aggiunto Nicola Gratteri, siamo per uno sviluppo intelligente della Calabria e per la valorizzazione delle bellezze del territorio.

Occorre ribadire che Simeri Crichi ospita già una centrale turbogas e che, malgrado la imponente produzione, nessun residente si è mai giovato di una somministrazione di energia elettrica a basso costo dovendo subire invece quotidianamente i vapori della centrale. Ci teniamo a rammentare, inoltre, che sulla sponda sud del fiume Alli insiste l’omonima discarica, la cui gestione e le cui esternalità negative già in passato sono stateoggetto di indagini dando vita a processi penali ancora in corso e per i quali noi abbiamo preteso la costituzione di parte civile del comune di Simeri Crichi.

Ci teniamo a far sapere che staremo con gli occhi aperti e approfondiremo con cura se le istituzioni incaricate di valutare la fattibilità del progetto abbiano escluso con puntualità che tutte le aree ricomprese nel parco non hanno usufruito dei contributi per il rimboschimento di cui al regolamento comunitario 20/80 e al tempo stesso ci accerteremo che le particelle interessate dal parconon siano state percorse dal fuoco. Non va dimenticato infatti chela legge 353/2000 stabilisce espressamente che tali aree non possono avere destinazione diversa da quella preesistente all’incendio per almeno quindici anni. Disponendo inoltre che è vietata per dieci anni, sui predetti soprassuoli, la realizzazione di edifici nonché di strutture e infrastrutture finalizzate ad insediamenti civili ed attività produttive.

Michele Gigliotti    Maria Costa

Pubblicità laterale

  1. Più visti
  2. Rilevanti
  3. Commenti

Per favorire una maggiore navigabilità del sito si fa uso di cookie, anche di terze parti. Scrollando, cliccando e navigando il sito si accettano tali cookie. LEGGI