I filorussi segnalano cinque morti, tre attivisti delle forze di autodifesa e due civili, e un ferito. L'offensiva, annunciata a Sloviansk dal suono delle sirene, è concentrata per ora alla periferia della città, dove Kiev sostiene di aver preso il controllo di 9 checkpoint. Il ministro dell'Interno ucraino Arsen Avakov, che si trova sul posto con il ministro della Difesa, ha riferito che nell'operazione sono impegnate truppe dell'interno e la Guardia nazionale. "I terroristi hanno aperto il fuoco con armi pesanti contro le unità speciali ucraine. E' in corso una vera battaglia con mercenari professionisti", ha scritto su Facebook, accusando i filorussi di farsi scudo dei civili sparando da edifici residenziali e chiedendo ai residenti di non uscire di casa tenendo le finestre chiuse.
"Utilizzando l'aviazione per sparare su località di civili, il regime di Kiev ha lanciato un'operazione punitiva e sta distruggendo le ultime speranze per l'attuazione degli accordi di Ginevra", ha dichiarato il portavoce di Putin, Dmitri Peskov. Mosca intanto ha chiesto un intervento dell'Osce, come ha reso noto Andrei Kelin, rappresentante russo presso l'organizzazione per la sicurezza e la cooperazione europea.
Mosca si dice indignata per il lancio a Sloviansk di un'operazione a Sloviansk, che definisce di "rappresaglia con la partecipazione di terroristi di Pravi Sektor''. "Il ricorso all'esercito contro il proprio popolo è un crimine che porta l'Ucraina alla catastrofe", sostiene il ministero degli esteri russo in un comunicato.
Intanto i separatisti filorussi si sono impossessati del centro di controllo per la rete ferroviaria nella regione orientale di Donetsk, tagliando l'elettricità e impendendo la circolazione dei treni. Lo rende noto un portavoce delle ferrovie locali, precisando che il centro di controllo si trova a Yasinuvata, a nord di Donetsk.