Meloni all'Onu per sostenere il multilateralismo

Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha incontrato il Principe Ereditario del Kuwait, Sabah Al-Khalid Al Sabah a margine dei lavori dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite.
Al centro del colloquio, l’ulteriore approfondimento delle già intense relazioni bilaterali in ogni campo, a partire dal settore della difesa, e in particolare tra le due Aeronautiche Militari.

Si è inoltre discusso della situazione in Medio Oriente e del comune impegno per un allentamento delle tensioni nella regione.
Ricordando che il Kuwait assumerà a dicembre la Presidenza del Consiglio di Cooperazione del Golfo (GCC), il colloquio ha confermato la comune volontà di rafforzare i rapporti tra Unione Europea e le Nazioni del GCC, anche in vista del prossimo Vertice tra l'UE e il Consiglio.

A margine della settimana di alto di livello dalla 79ma Assemblea Generale della Nazioni Unite, il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha incontrato l’Inviato Speciale per il Clima e Ministro dell’Industria degli Emirati Arabi Uniti, Sultan Al Jaber.

Al centro del colloquio, le opportunità di investimento e di collaborazione economica e tecnologica tra Italia e Emirati Arabi Uniti, con particolare riguardo al settore delle rinnovabili e ai progetti di interconnessione.

L'incontro ha anche permesso di approfondire le discussioni su possibili iniziative comuni in Africa, nel quadro del Piano Mattei e del Processo di Roma su migrazioni e sviluppo, con un focus sulle energie rinnovabili anche attraverso il coinvolgimento dei rispettivi settori privati attivi nel continente africano.

L'Italia, "ferma sostenitrice del multilateralismo", non accetterà riforme del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che portino alla creazione di "nazioni di serie A e nazioni di serie B". Questo è stato affermato dal presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, durante il suo discorso al "Summit for Future", nell'ambito della 79ª Assemblea Generale delle Nazioni Unite.

Durante il suo discorso al Summit for Future presso le Nazioni Unite, il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha delineato la filosofia del Piano Mattei per l'Africa, evidenziando un approccio che "non è né paternalistico né predatorio, ma fondato sul rispetto". Ha inoltre enfatizzato l'importanza di creare opportunità economiche per i giovani africani, essenziali per garantire il "diritto di non essere obbligati a emigrare".

"Siamo consapevoli che nessuno Stato può affrontare efficacemente da solo le sfide odierne", ha dichiarato Meloni, "perciò l'Italia è fermamente a favore del multilateralismo e della sua espressione più autorevole, le Nazioni Unite, dove ogni voce può essere ascoltata e dove siamo invitati a imparare a comprendersi e rispettarsi a vicenda".

"Ovviamente, un'organizzazione è efficace solo se opera secondo regole corrette e accettate da tutti", ha aggiunto, "ecco perché siamo fermamente convinti che ogni riforma della governance delle Nazioni Unite, specialmente per quanto riguarda il Consiglio di Sicurezza, debba basarsi sui principi di eguaglianza, democrazia e rappresentatività. Una riforma è valida soltanto se è realizzata nell'interesse di tutti, non di una minoranza. Non vogliamo creare nuove gerarchie né pensiamo che ci siano nazioni di prima o di seconda categoria. Ci sono nazioni con le proprie storie, caratteristiche e cittadini, i quali possiedono gli stessi diritti, poiché tutti nasciamo liberi ed eguali."

Tra i temi discussi vi sono anche le nuove tecnologie e le opportunità legate all'intelligenza artificiale.

Lo sviluppo dell'Intelligenza Artificiale dovrebbe porre al centro l'essere umano e, attualmente, non sembra esserci sufficiente consapevolezza dei rischi che questo strumento può comportare se non adeguatamente controllato. Questo è stato evidenziato dal presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, durante il suo discorso al Summit for Future, nell'ambito della 79ª Assemblea Generale delle Nazioni Unite. 

"Non dobbiamo ritardare nell'affrontare le innovazioni tecnologiche, inclusa l'intelligenza artificiale generativa, un fenomeno che, temo, sia poco compreso", ha affermato la premier. "L'IA è un moltiplicatore, ma dobbiamo chiederci cosa vogliamo moltiplicare: se lo utilizziamo per curare malattie oggi incurabili, contribuiremo al bene comune; se invece aumenteremo gli squilibri, le conseguenze potrebbero essere catastrofiche".

"La risposta deve venire da noi, dalla politica, non dalle macchine", ha concluso, sottolineando la necessità di uno sviluppo dell'Intelligenza Artificiale che sia antropocentrico.

Fonte Palazzo Chigi /Agi e varie agenzie