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E’ stato presentato oggi alla BIT di Milano il calendario degli eventi promosso dalla Federalberghi Campania, rappresentata alla borsa italiana del turismo dal suo presidente Costanzo Iaccarino, dal vice Ermando Mennella nonché dai presidenti territoriali di Capri Sergio Gargiulo, di Pompei Rosita Matrone e della Costa del Vesuvio Adele Palomba, oltre ai rappresentanti di Federalberghi Avellino, Napoli e Campi Flegrei.

In occasione del tradizionale appuntamento tra i professionisti internazionali del turismo la delegazione campana ha puntato quest’anno sulla destagionalizzazione ed insieme al brand Sorrento Coast ha proposto quindi un cartellone di manifestazioni all’insegna dell’arte organizzate da tutti i Comuni della penisola e dalla fondazione Sorrento che inizia già da subito con la Fiera Antiquaria Sorrentina, che si terrà dal 18 al 27 marzo a Sorrento e che vede la presenza dei più importanti antiquari internazionali. Sempre a Sorrento dal 9 aprile al 6 novembre si terrà Cento anni di arte italiana, una mostra in due parti ovvero Pittura (dal 9 aprile al 26 giugno) e Scultura (dal 9 luglio al 6 novembre) che documenta molteplici situazioni artistiche emerse nel corso di un secolo, due facce di una realtà complessa indagate attraverso le opere dei grandi artisti. Ancora, dal 3 dicembre all’8 gennaio sarà la volta infine di Maestri in Mostra, il Presepe napoletano a Villa Fiorentino con i maestri della tradizione popolare apprezzati fin dal diciassettesimo secolo.

I turisti internazionali diretti in Campania potranno del resto puntare come sempre anche su tanti altri eventi nel corso dell’anno, a cominciare da quelli diretti ad Ischia dove si punta su "Andar per sentieri " dal 24 aprile al primo maggio, dedicato alle passeggiate naturalistiche, e sulle due kermesse di grande cinema "Ischia Film Festival " ed " Ischia Global Fest" ormai internazionali.

E poi, ancora, un susseguirsi di degustazioni, eventi e serate di ogni genere come il Premio Nazionale Sirena d’Oro a marzo a Sorrento dedicato all’olio extravergine d’olia Dop, il Premio Biagio Agnes ad Aprile, il Premio Enrico Caruso a giugno, la Festa del Mare a Sant’Agnello a luglio, il Trofeo velico Eduardo De Martino ad agosto a Sorrento e gli eventi a Torre Turbolo a Massa Lubrense, la Sagra dell’Uva a Priora e quella del Pesce Azzurro ad ottobre, il Premio Villa Massa e le Giornate Professionali del Cinema a novembre, M’Illumino d’Inverno e la Festa di Santa Lucia in costiera a dicembre e tanti altri.

“La nostra regione – ha commentato il presidente della Federalberghi Campana Costanzo Iaccarino - risulta tra quelle a maggiore appeal, e le destinazioni più gettonate sono sempre Napoli e Caserta, tra i capoluoghi, le isole di Capri ed Ischia, la costiera sorrentina tutta e Pompei, vuoi per le amenità dei luoghi vuoi per la professionalità della nostra accoglienza che riesce sempre a coniugare la competenza degli addetti ai lavori con l’attenzione alle richieste del mercato globale”.

merolla experiment

Dopo la straordinaria esibizione o di Stefano Bollani che l'11 Gennaio scorso che ha di fatto aperto la 10° edizione del Napoli Jazz Winter riscuotendo uno straordinario successo di critica e di pubblico , riprendono presso il Centro Culturale DOMUS ARS , i concerti della 10° ed. del Napoli Jazz Winter rassegna di musica jazz che ormai da tempo riempie la scena jazzista napoletana nel periodo invernale

Si comincia Sabato 6 Febbraio alle 21.15 con l'esibizione di Ciccio Merolla e del suo Experiment 4et , in un live in cui il virtuosismo di uno dei percussionisti più accreditati del panorama musicale internazionale come Ciccio Merolla incontra l’eleganza delle sonorità jazz della tromba di Gianfranco Campagnoli, il ritmo di Carmine De Rosa raffinato batterista e dub master e il tocco prezioso di Toto Allozzi alle tastiere, dando vita ad un concerto dove le atmosfere mediterranee si fondono con il jazz, con incursioni nelle sonorità elettroniche. Un quartetto in cui i differenti percorsi musicali si fondono pur restando fedeli al proprio stile. Quattro personalità diverse, la forza, la grinta, il talento di ognuno si fonde dando vita ad un live in cui la contaminazione suggerisce atmosfere suggestive ed un repertorio inedito. Merolla Quartet Experiment è quindi un progetto di Ciccio Merolla nato dalla   collaborazione con eccellenze della musica strumentale come Gianfranco Campagnoli e Carmine De Rosa e Toto Allozzi per la prima volta, si esibiscono insieme in quartetto in un live imperdibile. Dagli inizi della sua carriera il percussionista Ciccio Merolla è orientato verso la ricerca continua di sonorità originali e, partendo dalle sue radici fortemente mediterranee, riesce attraverso collaborazioni e studi, a guardare oltre, come un viaggiatore sempre proteso verso una meta, ma che non dimentica né il suo luogo di origine, ne’ di fare tesoro di tutti gli insegnamenti appresi lungo il percorso. Il filo conduttore di questo viaggio musicale è sicuramente è Mediterraneo, culla delle civiltà più antiche di cui la stessa Neapolis è figlia. Proprio Napoli diventa il cuore pulsante di tutta la ricerca musicale del percussionista e punto di partenza, trampolino per un linguaggio nuovo, ricco di sperimentazioni che questa volta si tingono di jazz.

merollaoriz by ragucci[1]

“ Il Vomero – afferma Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari - è stata in passato una delle aree commercialmente più attive del Comune di Napoli, ma negli ultimi anni ha fatto registrare segni di forte e perdurante crisi. Il numero di attività commerciali che hanno chiuso o si sono trasferite, a causa dei costi elevati di gestione, è aumentato esponenzialmente col passare del tempo. Per esemplificare, nella galleria Vanvitelli numerosi locali, tra i quali spiccano quelli un tempo destinati alla libreria Loffredo, restano vuoti mentre nel tratto di via Scarlatti, tra piazza Vanvitelli e via Morghen, poche centinaia di metri di strada, una decina di attività sono chiuse da tempo. L’ultima chiusura riguarda un negozio d’abbigliamento nella centralissima area pedonale di via Scarlatti, mentre, girando per le strade del popoloso quartiere collinare, si possono, in questi giorni, osservare diversi esercizi commerciali che annunciano una svendita per cessata attività “.

“ Conseguenti alla chiusura delle attività commerciali è arrivata sia la desertificazione delle strade sia un notevole calo dei livelli occupazionali – prosegue Capodanno -. Passando ad un analisi più approfondita del fenomeno, bisogna premettere che se, a carattere più generale, influisce certamente la crisi economica che colpisce, contemporaneamente, il potere d’acquisto dei consumatori e degli stessi commercianti, nello specifico, per il Vomero, c’è da considerare il dato che il quartiere collinare, per la gran mole di esercizi commerciali presenti, circa milleseicento su appena due chilometri quadrati di superficie, era, ma oggi evidentemente non lo è più, uno dei principali punti di riferimento commerciali, anche per i residenti della vasta area della provincia partenopea che arrivavano con i mezzi propri “.

“ Purtroppo, attualmente, il quartiere collinare partenopeo si trova alle prese con i gravi e irrisolti problemi della viabilità aggravati da recenti provvedimenti – puntualizza Capodanno - Infatti se è vero che il Vomero è uno dei quartieri meglio serviti della città dal trasporto su ferro, che però interessa solo una parte della vecchia cinta urbana partenopea, è anche vero che l’adozione dei dispositivi di pedonalizzazione, che hanno interessato assi fondamentali, quali via Scarlatti e via Luca Giordano, sottraendo tra l’altro, posti per la sosta, non accompagnati dalla contestuale creazione di infrastrutture fondamentali, quali i parcheggi pubblici a disposizione dei non residenti, ha contribuito ad allontanare i potenziali acquirenti che un tempo raggiungevano, con le proprie autovetture, il quartiere, anche da fuori città, e che ora devono fare i conti, tra le altre cose, con i ticket esorbitanti dei pochi parcheggi privati presenti “.

“ A questo punto – sottolinea Capodanno- il Vomero si è via via uniformato agli altri quartieri cittadini. E’ scomparso anche l’artigianato nelle sue varie forme. Si è fortemente ricotta anche la presenza di spazi culturali e d’aggregazione, con la scomparsa di alcune librerie e diverse sale cinematografiche. E’ rimasta al palo, almeno fino a questo momento, la possibilità di rilanciare siti che potenzialmente rappresentano anche dei notevoli attrattori per il turismo, come San Martino e la villa Floridiana con il museo Duca di Martina “.

Capodanno esprime l’auspicio che, attraverso l’intervento della Regione Campania e del Comune di Napoli, si possa, in tempi rapidi, da un lato frenare la crisi del commercio, anche dotando il quartiere delle necessarie quanto indispensabili infrastrutture, a partire dia parcheggi pubblici, dall’altro valorizzare, attraverso anche opportune iniziative di pubblicizzazione e di sostegno, le risorse culturali e ambientali presenti sul territorio, creando così anche nuovi posti di lavoro.

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