Nell'operazione di sorveglianza e soccorso nel Mediterraneo verranno anche usati i droni, gli aerei senza pilota, oltre ad elicotteri con strumenti ottici ad infrarossi. Lo ha detto il ministro della Difesa, Mario Mauro, al termine del vertice di Palazzo Chigi dedicato all'emergenza immigrazione.
Nell'operazione Mare Nostrum, "utilizzeremo per la prima volta una nave anfibia che ha la capacita' di esercitare il comando e controllo, con elicotteri a lungo raggio, capacita' ospedaliera, spazi ampi di ricovero per i naufraghi. Avremo 4 altre navi della Marina: due pattugliatori e due fregate" e altri velivoli ha detto il ministro Mauro.
Mauro, Rafforzate vigilanza e soccorso - Mare Nostrum "sarà un'operazione militare ed umanitaria e prevede il rafforzamento del dispositivo di sorveglianza e soccorso in alto mare per incrementare il livello sicurezza delle vite umane". Lo ha detto il ministro della Difesa, Mario Mauro, al termine del vertice di Palazzo Chigi dedicato all'emergenza immigrazione.
Un gruppo di familiari dei migranti, vittime del naufragio di Lampedusa del 3 ottobre, e' fermo sulla banchina del porto commerciale dell'isola, davanti alla nave Libra della Marina militare dove vengono caricati i feretri delle vittime per portarli a Porto Empedocle. Sono una cinquantina di eritrei, venuti da Svezia, Germania e Svizzera, e chiedono che vengano aperte le bare per essere certi che dentro ci siano congiunti, riconosciuti solo in foto. Vogliono essere certi che i numeri messi all'esterno delle casse corrispondano ai corpi dei propri cari.
E' in corso una "trattativa" con le forze dell'ordine e la Marina militare. "Molti - spiega Francesco Vigneri, interprete e mediatore culturale dell'Asp di Palermo - chiedono di vedere gli oggetti come catenine e braccialetti trovati sui cadaveri per poter essere certi del riconoscimento". "Vogliono con questo ultimo gesto - conclude - chiudere questa pagina tragica e ricominciare". Sulla nave della Marina oggi dovrebbero essere caricati tutti i feretri delle vittime del naufragio del 3 ottobre (150 sono già stati portati domenica) e dei 21 migranti morti in quello di venerdì scorso.
Un barcone con a bordo 137 migranti, 22 dei quali sono donne, è approdato alle 5 di stamane direttamente nel porto di Lampedusa senza essere stato avvistato. Anche questi profughi sono stati trasferiti nel Centro di prima accoglienza di contrada Imbracola. In mattinata e' atteso a Lampedusa l'arrivo della nave "Libra" della Marina militare che dovrà trasferire altre bare delle vittime del naufragio del 3 ottobre scorso a Porto Empedocle (Agrigento).
Il mare di Lampedusa continua a restituire i corpi dei migranti: sei il numero degli ultimi cadaveri ripescati, vittime del drammatico naufragio della settimana scorsa, con i morti che salgono a 364. Al largo dell'isola, dove è avvenuto il secondo naufragio, la marina maltese ha recuperato invece il corpo di un bimbo di 3 anni, le vittime così salgono a 38, anche se potrebbero essere molte di più. Secondo i racconti di alcuni sopravvissuti sul barcone, che si è capovolto, c'erano almeno 400 persone, tra cui molte donne e bambini. I superstiti sono 212; i cadaveri recuperati sono 38. Mancherebbero all' appello, quindi, circa 150 persone. I viaggi della speranza proseguono senza tregua. Due nuovi barconi, con a bordo 386 migranti, tra cui 110 donne e 54 bambini, sono stati soccorsi nel Mediterraneo, tra Malta e la Sicilia dalla capitaneria di porto, Gdf e marina militare. I profughi saranno portati a Pozzallo e a Reggio Calabria.