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215-Il tavolo del relatori 1

“Un incontro quanto mai partecipato che premia il lavoro svolto dalla Regione Calabria, dall’amministrazione comunale e dai dipendenti dell’ente”. Il vice sindaco Giovanni Battista Morelli ha mostrato tutta la propria soddisfazione per l’azione congiunta avviata a livello istituzionale tra il comune di Amantea e Fincalabra, la società che, per conto dell’ente regionale, è stata chiamata ad occuparsi di finanziamenti e sviluppo dell’attività imprenditoriale. Nelle scorse settimane il sindaco Monica Sabatino ed il presidente di Fincalabra Luca Mannarino hanno firmato un protocollo d’intesa che consentirà di mantenere aperto uno sportello informativo su quelle che sono le opportunità che la Regione ha messo in campo per consentire l’ingresso nel mondo di lavoro di giovani, disoccupati e soggetti svantaggiati. Ma non solo. Gli strumenti finanziari consentono infatti di supportare anche quelle aziende già costituite che possono così accedere a prestiti ed agevolazioni che, in un momento di recessione come quello attualmente vissuto, rappresentano una vera e propria boccata di ossigeno.

Tutte queste opportunità sono state illustrate nel corso di un workshop al quale hanno preso parte l’assessore regionale al lavoro Carlo Guccione, il sindaco Monica Sabatino, il vice sindaco Giovanni Battista Morelli ed il presidente di Fincalabra Luca Mannarino. Le loro relazioni hanno poi ceduto il passo agli incontri ad personam per la valutazione dei progetti imprenditoriali.

«Fincalabra – ha rimarcato il presidente Mannarino – ha strutturato tre diverse linee di intervento: il “Microcredito”, orientato a sostenere l'imprenditorialità anche e soprattutto di soggetti svantaggiati e favorire il sostegno alle microimprese non bancabili con importi variabili dalle 5 alle 25 mila euro; l'”Approdo”, volto a concedere prestiti a giovani donne professioniste per un ammontare non superiore alle 25 mila euro; il “Fondo per l'occupazione”, destinato a promuovere nuove assunzioni da parte delle imprese».

215-Il tavolo del relatori 2

«Siamo fortemente impegnati sul territorio – ha spiegato Guccione – per cambiare in maniera profonda il rapporto tra cittadini ed istituzioni, soprattutto in merito alla gestione delle richieste di finanziamento. Abbiamo creato il Fuoc (Fondo unico per l’occupazione e la crescita) che ammonta complessivamente a 57 milioni di euro e che consente di dare risposte concrete ai calabresi in appena trenta giorni». Ed è su questo particolare aspetto che si evidenzia l’efficacia di questo strumento finanziario: dal momento della richiesta di finanziamento, che avviene online, fino alla valutazione finale trascorre appena un mese.

«Il tessuto imprenditoriale di Amantea e del comprensorio – ha spiegato il sindaco Sabatino – non potrà che trarre giovamento dall’adozione di queste misure. L’ente locale è a disposizione degli utenti per fornire tutte le informazioni del caso ed agevolare la nascita di nuova occupazione».

«Questo primo incontro – ha concluso il vice sindaco Giovanni Battista Morelli – ha mostrato l’efficacia della politica del fare che come amministrazione abbiamo intrapreso. I giovani, i disoccupati e le aziende hanno potuto interfacciarsi con gli esperti e determinare il percorso di finanziamento che meglio risponde alle proprie esigenze. La presenza dei commercialisti, inoltre, amplierà la trasmissione delle informazioni, facilitando così l’approccio agli incentivi. Le tante persone che hanno chiesto pareri e consigli potranno ora sviluppare un proprio percorso professionale che avrà ricadute positive sull’intera collettività. Un risultato importante che andrà ulteriormente a rafforzarsi nel prossimo futuro».

Intervento Caterina Ciccia

Il tricolore mosso dal vento, ma soprattutto giovani ed anziani accomunati dalla stessa voglia di libertà. Dopo qualche anno di silenzio Amantea ha celebrato nel migliore dei modi l’anniversario della Liberazione, a settant’anni di distanza da quell’annuncio in radio che modificò per sempre il corso della storia.

I membri dell’amministrazione comunale, le autorità militari, i rappresentati del clero, i sindacati, la banda musicale e soprattutto la gente che ha preso parte all’evento, hanno fatto comprendere che è giusto ricordare ciò che è stato, ma soprattutto che è fondamentale trasmettere i valori della Resistenza a quei giovani che fortunatamente non hanno vissuto l’angoscia della guerra e dell’occupazione. Ed è stato questo il messaggio lanciato dal sindaco Monica Sabatino a conclusione del corteo che ha idealmente unito le istituzioni, il dolore ed il ricordo. Dal palazzo municipale si è giunti al quartiere delle “Case Sciollate”: la zona della città distrutta da quello che viene indicato come fuoco amico, ma che nel 1943 ha lasciato una scia indelebile di disperazione e di morte. Qui il cerimoniere Franco Francescano ha ricordato le cause del disastro, ma allo stesso tempo ha detto ai giovani di “inseguire la pace e di rispettare questo luogo”. Da poche settimane è stata sostituita la lapide che ricorda le vittime di quella tragedia e che era stata danneggiata da alcuni vandali. La speranza è che ciò non abbia più a ripetersi.

Un momento della cerimonia 1

«Esattamente settant’anni addietro – ha spiegato il delegato ai rapporti con le associazioni Caterina Ciccia che si è fortemente adoperata per il ripristino della celebrazione – l’Italia veniva liberata dagli oppressori. Noi tutti, politici, cittadini, genitori e insegnanti abbiamo il dovere di consolidare questo ricordo. È dunque doveroso festeggiare questa ricorrenza e riflettere. Che sia per tutti una festa di speranza e di libertà».

Subito dopo, sulle note di “Bella Ciao”, il corteo ha raggiunto il parco della Rimembranza dove è stata deposta una corona di alloro in onore di coloro che hanno dato la vita per la libertà. I tanti sorrisi sui volti delle persone presenti testimoniano che quelle compiute all’epoca furono scelte giuste. «È necessario dunque – ha concluso il primo cittadino – difendere il valore di quelle scelte, soprattutto da chi oggi cerca di affermare il contrario».

Logo BIC - Copia

La voglia di riscatto della Calabria parte dallo spirito di iniziativa che ancora anima certe realtà del nostro territorio, parallelamente all'ormai sempre più diffuso spirito di rassegnazione, giustificato dal sempre più accentuato peggioramento delle condizioni socio-economiche dell'intero paese, emergono degli scatti di orgoglio che spingono un gruppo di giovani a scommettere sul futuro turistico del basso ionio cosentino.
Nasce così il consorzio turistico "BIC - Basso Ionio Cosentino", che concretizza la voglia di collaborazione attiva al livello turistico tra cinque comuni: Calopezzati, Campana, Cariati, Mandatoriccio e Pietrapaola.

Il consorzio si propone l'obbiettivo di valorizzare l'intero territorio dei comuni rappresentati, con interesse sia alle offerte marittime, che rurali ed enogastronomiche, e per essere organizzato in modo tale, da poter garantire una vacanza confortevole ai turisti italiani ed esteri, che molto spesso lamentano una sorta di cattiva gestione diffusa ed una carenza di servizi tale da rendere l'offerta calabrese del basso ionio cosentino molto più al di sotto della media nazionale.

Consapevoli di queste grosse lacune e carenze infrastrutturali, l'obbiettivo principale del consorzio sarà quello di mettere in rete tutte le strutture e le attività turistiche alberghiere ed extralberghiere del territorio, per promuoverle adeguatamente sia in Italia che in Europa. Si punterà fortemente sia alla diffusione tramite il portale web che alle partecipazioni mirate ad eventi del settore in Italia ed all'estero.
Il consorzio potrà contare sulle competenze e lo spirito d'iniziativa dei fondatori che sono il Dott. Gennaro Zumpano, Marcelo Spina, Mimmo Le Rose, Dott. Luigi Spina, Dott.ssa Olga Kisseleva e Mario Amodeo, i quali credono ancora fortemente nelle potenzialità del territorio che oltre ad un offerta balneare di alto livello grazie a spiagge naturali e mare cristallino, può offrire anche una ricca selezione di bellezze indiscutibili ad alto valore storico-culturale grazie ad un entroterra con una storia millenaria che fa da cornice con i suoi borghi medievali con incastonati bellissimi castelli, chiese e palazzi antichissimi, la natura a tratti incontaminata con bellezze naturali ad alto effetto visivo permette grazie a monti, sentieri, laghi, fiumi, torrenti di poter praticare diverse attività sportive all'aperto: Mountain bike, Cross Country, Freeride, Donwhill, Four-Cross Trekking, Nordic Walking, Bird Watching, Pesca sportiva, Caccia etc..
Il territorio inoltre può vantare un offerta enogastronomica di altissima qualità con vini eccellenti provenienti da vigneti impiantate in epoca remota e curate con dedizione fino ai giorni nostri, ed olio di oliva extra-vergine e biologico prodotto da piante centenarie. A queste eccellenze riconosciute in tutto il mondo si affianca una grande offerta di formaggi e salumi tipici locali realizzati grazie agli allevamenti diffusi in tutto l'altopiano Silano, per arrivare alla Sardella Salata definito anche il caviale dei poveri. A questi prodotti d'eccellenza enogastronomica, il consorzio ha dedicato un e-commerce sul proprio portale web per promuoverli e farli conoscere in tutto il mondo.

L’impegno principale dunque dell'associazione "BIC – Basso Ionio Cosentino", è lo sviluppo economico, sociale, culturale ed ambientale del territorio. Miriamo sia al turismo marino che alla riscoperta della ruralità mediterranea, grazie alla creazione di itinerari culturali e enogastronomici che favoriscano uno sviluppo di carattere socio-economico. Una rete per portare alla ribalta internazionale le aziende ed eccellenze locali, creando insomma un turismo d'eccellenza che sia di sostegno alle popolazioni locali fornendo le condizioni ottimali per evitare lo spopolamento che sta ricaratterizzando purtroppo questi ultimi anni cercando di mantenere le comunità e i giovani nel proprio territorio.

Si terrà il 27 aprile alle ore 10 presso la sala consiliare del comune di Amantea, il seminario informativo sulle possibilità di finanziamento offerte dal Fuoc, il Fondo unico per l’occupazione e la crescita messo a disposizione dalla Regione Calabria e gestito da Fincalabra. Nei giorni scorsi, infatti, il sindaco Monica Sabatino ed il presidente della stessa Fincalabra Luca Mannarino hanno firmato un protocollo d’intesa finalizzato a favorire la crescita del territorio e la cultura d’impresa in modo da generare occupazione e sviluppo.

Il primo passo di questo accordo consiste nell’apertura di uno sportello finalizzato ad offrire tutte le informazioni possibili sugli strumenti economici messi a disposizione dall’ente regionale ed in particolare dall’Assessorato al lavoro, formazione, attività produttive e politiche sociali guidato da Carlo Guccione. Complessivamente è stato erogato un fondo di 57 milioni di euro che potrà essere utilizzato dalle aziende già costituite sotto forma di finanziamenti di diverso genere. Il Fondo unico per l’occupazione e la crescita è stato strutturato su tre diverse linee di intervento: il “Microcredito” è orientato a sostenere l'imprenditorialità e l'auto-impiego anche e soprattutto di soggetti svantaggiati oltreché a favorire il sostegno alle microimprese non bancabili con importi variabili che vanno dalle 5 alle 25 mila euro; l'”Approdo” è volto a concedere prestiti a giovani donne professioniste per un ammontare complessivo non superiore alle 25 mila euro; il “Fondo per l'occupazione” è destinato a promuovere nuove assunzioni stabili da parte delle imprese e dispone di un plafond di 750 mila euro per singola azienda. 

Il seminario informativo che avrà luogo lunedì prossimo consentirà ai singoli utenti ed agli imprenditori di interagire direttamente con gli esperti per valutare la fattibilità dei progetti e strutturare nel modo più corretto possibile la relativa richiesta di finanziamento. L’azione posta in essere dalla Regione Calabria si rivolge ai cittadini, ai professionisti, alle imprese ed alle associazioni di categoria. Oltre al sindaco Monica Sabatino ed al presidente di Fincalabra Luca Mannarino sarà presente all’incontro anche l’assessore Carlo Guccione.

Amantea, grazie all’iniziativa portata avanti dal sindaco Monica Sabatino e dal delegato al centro storico Elena Arone, ha aderito al progetto “Invasioni Digitali” (www.invasionidigitali.it).

L'Italia è il primo Paese al mondo per turismo e cultura, con un patrimonio artistico costituito da oltre 6 mila musei e siti culturali. Una grande bellezza che esiste, che va conosciuta e soprattutto comunicata. Perché questo patrimonio possa esprimere al meglio le sue potenzialità occorre intraprendere la strada dell’innovazione e cogliere i profondi cambiamenti in atto nella società moderna. L’accelerazione della rivoluzione digitale può contribuire in maniera esponenziale allo svecchiamento delle istituzioni culturali e favorire una concezione aperta e diffusa del patrimonio culturale, favorendo così nuovi meccanismi di interazione e confronto della produzione e fruizione della proposta culturale. Lo scopo è di introdurre il concetto di partecipanti all’offerta culturale. Da questi presupposti nasce Invasioni Digitali: un progetto rivolto a diffondere la cultura digitale e l’utilizzo degli open data, formare e sensibilizzare le istituzioni al web e ai social media per la realizzazione di progetti innovativi rivolti alla creazione di valore culturale oltre che alla promozione e diffusione della cultura.

Dal 26 aprile al 3 maggio in tutta Italia gli invasori digitali potranno visitare siti culturali di indubbio interesse, entrando in contatto con realtà poco conosciute e diffondendo questo patrimonio di conoscenza attraverso il concetto della condivisione che la rete e i social network sono in grado di garantire.

«L'invasione digitale di Amantea – spiegano all’unisono il sindaco Monica Sabatino ed il delegato al cenro storico Elena Arone – si terrà il 30 aprile 2015. Percorrendo le vie più caratteristiche della città vecchia Amantea si giungerà all'area archeologica della Chiesa di San Francesco d'Assisi, chiusa al pubblico da alcuni anni e al centro di un'intensa attività di recupero. Tra qualche mese, infatti, questo sito potrà essere nuovamente visitato e conosciuto, grazie anche alle installazioni di approfondimento storico e scientifico che renderanno più semplice ed immediato l’approccio cognitivo. L’antico monastero, dedicato al Santo Patrono d’Italia, è stato realizzato nella prima metà del 1200 dai frati francescani. La scelta del luogo non è stata casuale. Il tempio, infatti, sorge su un’altura dalla cui sommità è possibile controllare una vasta porzione di territorio costiero. Un panorama unico ed emozionante come pochi. Gli “invasori digitali” potranno entrare in contatto e soprattutto in anteprima con una delle pagine più importanti della storia cittadina, raccontando sui social network le proprie impressioni».

Per partecipare a questo viaggio della memoria, ma anche del futuro, è sufficiente inviare una mail all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o lasciare un messaggio sulla pagina Facebook “Amantea Informa”.

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