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Si è concluso tra l’entusiasmo di tutti la manifestazione di promozione territoriale “L’Alta Via del Gusto Trentino”, una riproduzione dell’analoga iniziativa che si è tenuta a Trento lo scorso mese di ottobre dalla Camera di Commercio di Cosenza.

Il secondo appuntamento si è tenuto per quattro giorni presso il Castello Ducale di Corigliano Calabro, che per l’occasione ha preso le sembianze di un vero e proprio laboratorio del gusto e dell’economia, con l’intento finale di sostenere uno sviluppo cooperativo tra le imprese e le istituzioni delle due province.

All’interno della manifestazione si sono incrociate le eccellenze e le esperienze imprenditoriali e consortili della provincia di Trento con quelle della provincia di Cosenza.

L’iniziativa, promossa dalle Camere di Commercio di Cosenza e Trento a seguito di un accordo sottoscritto lo scorso mese di giugno dai presidenti dei due Enti, Klaus Algieri e Giovanni Bort, è servita a valorizzare e promuovere lo scambio commerciale e culturale di due territori solo apparentemente diversi, per distanza geografica, patrimonio naturalistico, storia e tradizioni.

Un progetto innovativo di marketing territoriale che ha raccontato i gusti e ha promosso le eccellenze enogastronomiche incastonate nel ricco patrimonio naturalistico di due territori che si distinguono così in un percorso di vini e sapori che attraversa l’Italia da Nord a Sud.

L’evento, oltre a registrare il tutto esaurito nei laboratori del gusto, ha visto partecipare molte centinaia di persone tra appassionati visitatori, partecipanti ai laboratori del gusto e alle cene proposte, wine lovers, buyers, operatori del settore turistico, enogastronomico e agroalimentare, produttori, ristoratori, albergatori, cuochi e sommelier, insieme a food blogger e operatori dell’informazione.

Nella suggestiva e nobile location dell’evento, in collaborazione con i Consorzi di Tutela, è stato possibile visitare bellissime aree espositive riservate alle produzioni DOP e IGP delle due province.

Quattro giorni dedicati ai sapori autentici della tradizione e della cultura trentina, proposti attraverso una serie di percorsi espositivo-degustativi gratuiti previsti all’interno di un interessante percorso di laboratori enogastronomici e cucina: in particolare, la Camera di Commercio di Trento ha realizzato tre laboratori guidati da chef specializzati e dedicati alla preparazione dei famosi canederli, delle mostarde e dello strudel, presentato in una versione rivisitata e arricchita con il fico dottato cosentino.

Oltre a un confronto di conoscenza avviato nei metodi di preparazione dei vini bianchi e rossi delle due province, coltivati e prodotti tra mari e montagne, ad essere protagoniste indiscusse dei seminari sono stati anche le bollicine del TrentoDoc, proposte in degustazione agli operatori di settore e ai cultori del vino in un laboratorio esclusivo dedicato alle Grandi Riserve delle Bollicine di Montagna.

Infine, tra gli stand e i laboratori del gusto, insieme agli incontri conviviali, veri appuntamenti di contaminazione culturale ed enogastronomica, sono stati messi sotto i riflettori le montagne trentine e i suoi migliori prodotti: dalle bollicine dello spumante metodo classico del TrentoDOC agli eccellenti vini della regione; dal Trentingrana e dai formaggi derivati dal latte ottenuto dai pascoli degli alpeggi agli yogurt; dallo speck agli altri salumi tipici del territorio; dalle mele DOP del Consorzio Melinda della Valle di Non e Sole ai gustosi frutti di bosco, insieme allo squisito miele di montagna.

Il tutto abbinato alle eccellenze agroalimentari e vitivinicole della provincia di Cosenza, che si sono distinte e fatto innamorare gli chef trentini, pronti a usare i prodotti conosciuti nelle loro ricette o da proporre sui tavoli dei loro migliori ristoranti.

Nell’occasione della loro permanenza all’evento promozionale di Corigliano, il Presidente della Camera di Commercio di Cosenza, Klaus Algieri, e il Segretario Generale dell’Ente, Erminia Giorno, hanno condotto i loro pari di Trento, Giovanni Bort e Mauro Leveghi in una serie di interessanti visite guidate all’interno di aziende del settore agroalimentare della provincia.

Un esperimento decisamente riuscito, che nei giorni della kermesse ha visto anche la presentazione dell’Associazione della Strada del Vino e dei Sapori delle Terre di Calabria - Provincia di Cosenza.

Campora San Giovanni avrà un nuovo campo di calcetto, creato appositamente non solo per rispondere alle esigenze della collettività, ma anche per garantire quella giusta miscela di aggregazione e condivisione: elementi imprescindibili in una comunità moderna, attenta alla salute e alla forma fisica.

«Nei giorni scorsi – spiegano all’unisono l’assessore al bilancio Gianluca Cannata ed il delegato all’urbanistica Adelmo Mannarino – abbiamo portato a compimento l’iter procedurale per l’ottenimento di un mutuo da parte del Credito sportivo che consentirà di trasformare in realtà uno dei progetti presentati agli elettori alla vigilia della competizione per il rinnovo del consiglio comunale. L’intera opera costerà complessivamente 325 mila euro e permetterà alle associazioni sportive di poter programmare corsi ed attività nel lungo termine, favorendo il benessere e la cultura dello sport».

«Siamo consapevoli – proseguono i due esponenti dell’esecutivo guidato dal sindaco Monica Sabatino – della centralità di Campora San Giovanni e dei residenti della frazione nell’ambito del processo di sviluppo armonico del territorio. Amantea è una realtà complessa che necessita di tutte le sue componenti per poter affrontare le sfide che, dal punto di vista amministrativo e gestionale, si presenteranno nel prossimo futuro. Siamo concentrati su questo. La costruzione del campo di calcetto programmata in via Mauri, in un’area che continua ad ampliarsi dal punto di vista demografico supporterà la crescita complessiva del quartiere, valorizzando ulteriormente un’area urbanisticamente già di per sé interessante».

«Procediamo dunque nel nostro lavoro – concludono Cannata e Mannarino – a testa alta. Raccogliendo le istanze della popolazione, coniugando le stesse con le esigenze di bilancio. Le cose da fare sono tante e non ci tireremo indietro, assumendoci tutte le responsabilità che derivano dall’amministrare la cosa pubblica volgendo lo sguardo al solo interesse collettivo».

Un successo il musical natalizio portato in scena nel palateatro comunale di Mirto dagli studenti della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto comprensivo Crosia Mirto. “Se fosse davvero  Natale…”, questo il titolo di un’interessante rappresentazione teatrale. Ampia la partecipazione di pubblico. Diversi gli ospiti intervenuti.  Un’iniziativa strutturata con cura dagli alunni delle seconde e terze classi della scuola media cittadina, coordinati dai docenti Franco Ausilio, Marcella Pecoraro, Marisa Beraldi, Francesca Carchedi, Rosa Celestino, Giuseppe Campana, Giovanna Greco e Antonio Madeo. Il lavoro ha attualizzato il Natale e i suoi personaggi. Un’azione, anche, formativa che ha consentito ai ragazzi protagonisti e alla folta platea di riflettere sui valori della vita, sulla necessità di comprendere il vero significato del Natale. Nella rappresentazione si parla degli acquisti, dei regali, delle grandi abbuffate, dei grandi consumi. Si evidenzia che c’è chi può utilizzare tanti prodotti e chi, invece, è costretto a rovistare nei cassonetti della spazzatura. Il musical proposto dalla scuola guidata dal dirigente scolastico Rachele Donnici, racconta di Giuseppe e Maria che, stanchi del viaggio da Nazareth a Betlemme, si addormentano per strada e sognano di trovarsi in una città dei nostri tempi, proprio la sera della vigilia di Natale. Un sogno che consente agli attori di mettere in risalto le tante difficoltà della società moderna: chi perde il lavoro quando non è più tanto giovane, chi rimane senza casa e non ha più nessuno che si prende cura di lui. Poi, l’altra tematica di grande attualità: gli stranieri, gli extracomunitari. Da qui il messaggio di assumere un atteggiamento consono a una società evoluta come la nostra: l’accoglienza. Senza sottovalutare che chi arriva da una realtà geografica diversa rappresenta un valore aggiunto per la comunità che lo ospita. Insomma, il lavoro proposto dagli alunni della scuola media di Mirto ha riprodotto quella che è la realtà che si vive quotidianamente. Le difficoltà con cui dover fare i conti. Allo stesso tempo ha messo in luce,  l’aspetto morale, oltre che religioso, del Natale. E’ emerso, infatti,  la necessità di maggiore cordialità, rispetto e aiuto nei confronti delle persone che hanno bisogno. Al termine della rappresentazione la dirigente Rachele Donnici ha messo in evidenza la buona interpretazione degli studenti, grazie alla guida dei docenti, e ha fatto notare l’importanza dell’accoglienza nella comunità sociale. Nella scuola crosiota, infatti, giornalmente praticano attività mirate proprio all’inclusione sociale. Il parroco della parrocchia “San Giovanni Battista” di Mirto, don Giuseppe Ruffo, ha stimolato i giovani a una maggiore generosità nei confronti del prossimo e soprattutto verso chi ha bisogno. A volte basta anche un semplice sorriso. L’Assessore comunale alla Cultura e Pubblica istruzione, Graziella Guido, ha fatto notare la continua collaborazione fra l’ente locale, la scuola e le parrocchie. Una sinergia che sta consentendo di lanciare fra la gente messaggi propositivi che portano verso un atteggiamento di maggiore propensione nei confronti di chi ha necessità di essere aiutato.

Un’interessante azione formativa / informativa realizzata è stata realizzata presso l’ammodernata biblioteca comunale di Cropalati. Un incontro di tipo  intergenerazionale. Un’iniziativa sociale, oltre che culturale, finalizzata a mettere in risalto l’importanza della biblioteca, che deve essere utilizzata non solo come luogo di conservazione e consultazione dei volumi che essa detiene, ma anche come centro di aggregazione sociale in cui è possibile confrontarsi e interagire. Il bisogno di una concreta rivalutazione del  dialetto. La necessità di aprirsi al territorio di appartenenza. Questo l’incipit della valida e ben strutturata mattinata cropalatese dal titolo “Identità e memoria. Alla riscoperta della cultura territoriale”,

Coordinati dal sociologo e giornalista Antonio Iapichino, sono intervenuti vari ospiti, anche provenienti da altri centri del basso Jonio cosentino. Il sindaco della cittadina pre silana, Luigi Lettieri, ha parlato del potenziamento della biblioteca cittadina, avvenuto grazie a un apposito progetto finanziato dalla Regione. Lettieri, inoltre, ha evidenziato l’azione sinergica di quattro “grandi famiglie”: la scuola,  l’Amministrazione comunale, la parrocchia e i Carabinieri. “Il Primo cittadino, inoltre, ha sottolineato che “non bisogna vergognarsi di parlare la lingua dialettale. Anzi . Essa rappresenta una ricchezza culturale. Le nostre tradizioni”, ha commentato il sindaco Lettieri“vanno portate avanti”.

Il vicesindaco Achiropita Ruperto, ha fatto notare che “attraverso la collaborazione con la scuola si farà rivivere la biblioteca comunale.  L’amministratrice locale ha sottolineato che, grazie al progetto “Biblioteca: bene comune”, finanziato dalla Regione Calabria - Fondo per la cultura - recentemente sono stati acquistati nuovi libri di autori locali, piccoli arredi per una migliore funzionalità del centro, ma si sta procedendo al potenziamento della digitalizzazione dell’archivio della stessa biblioteca, all’interno della quale vi sono moderni computer con connessione a Internet. Insomma, una struttura in cui fare cultura, in chiave moderna.

Il Vicario dell’Istituto comprensivo “B. Bennardo “, di Cropalati - – Caloveto – Paludi, Vittoria De Luca, ha evidenziato che da gennaio partiranno nuove e interessanti iniziative all’interno della biblioteca comunale, ha parlato della valorizzazione delle origini e del dialetto “che rappresenta le nostre radici”.  A giudizio dell’insegnante De Luca il dialetto, a volte, riesce più dell’italiano a meglio rappresentare lo stato d’animo.

Allo scopo di sottolineare quest’ultimo aspetto è giunto a Cropalati il poeta rossanese Pietro Pometti, che ha declamato e  commentato numerose poesie in vernacolo. Lo stesso cultore della poesia ha illustrato la definizione di tanti vocaboli dialettali, ormai poco conosciuti. Il professore Pometti ha spiegato che “il calabrese è unico, ma da paese a paese, a volte addirittura da un rione all’altro, variano gli accenti.

Nel corso della manifestazione Serena Mammoliti, allieva dell’Istituto musicale “Donizetti di Mirto”, con il suo organetto ha offerto deliziato la folta platea.  Ad arricchire la giornata un intervento artistico – culturale da parte dei docenti Carmela Arcidiacone e Mannina Fontana  dell’Istituto comprensivo  Crosia Mirto che, insieme ad alcuni alunni della stessa scuola guidata dalla dirigente Rachele Donnici, hanno illustrato un proprio lavoro, vale a dire alcuni tableaux vivants del Codex Purpureus Rossanensis. La giornata si è conclusa con intermezzi corali a cura degli studenti Istituto comprensivo  Cropalati – Caloveto – Paludi, guidati dal docente di musica della stessa scuola, Salvatore Mazzei.

L’Aeroporto di Sibari inserito nella programmazione economica del nuovo Piano dei trasporti regionale. Sarà coordinato e gestito insieme agli altri tre aeroporti calabresi. L’Assemblea approva gli emendamenti proposti dai Consiglieri Graziano e Guccione che reinseriscono lo scalo del nord-est della Calabria tra le strutture strategiche per la mobilità. Graziano: Potrebbe essere, questa, una svolta epocale per risolvere definitivamente la storica questione dell’isolamento di una delle aree della regione con maggiore potenziale economico ma, ad oggi, la più depressa e disagiata.

 

Ovviamente soddisfatto il Segretario questore del Consiglio regionale per l’ennesimo buon risultato raggiunto a favore del territorio della Sibaritide, del Pollino e dell’Area urbana Corigliano-Rossano e a tutto il Nord della Calabria.

 

La nostra battaglia per il diritto alla mobilità – dichiara Graziano -  prosegue senza sosta e con entusiasmo oggi possiamo avocare a questo comprensorio un altro buon risultato. Certo, è solo un piccolo passo nella selva dei disservizi, dei disagi e dei tagli nella quale, purtroppo, l’area ionica del nord della Calabria continua a muoversi. Dopo il paventato depennamento dell’aeroporto di Sibari dalla bozza del nuovo PRT, lo scorso 26 Ottobre 2016 in Consiglio regionale invitai i colleghi di Maggioranza e Opposizione ad una levata di scudi affinché non si perpetrasse l’ennesimo torto a danno del comprensorio della Sibaritide, del Pollino e dell’Area urbana Corigliano-Rossano e più in generale del Nord Calabria. Così è stato – sottolinea il Componente dell’Ufficio di presidenza - e grazie anche al collega Guccione, che con me ha voluto presentare le mozioni di reinserimento dello Scalo nel nuovo Piano, ora la speranza di un nuovo aeroporto nella Sibaritide diventa più concreta.

 

Ci sono milioni di euro da fondi europei che potrebbero essere investiti per la concretizzazione dell’opera attraverso la nuova programmazione comunitaria. Da qui, allora, il mio invito – scandisce ancora Graziano -, che condivido con le Istituzioni e con i cittadini della Sibaritide, affinché non si perdi altro tempo. La Regione Calabria indica subito le procedure per la realizzazione di questa infrastruttura strategica. Nel frattempo, da rappresentanti istituzioni di coscienza e che hanno a cuore le sorti del territorio, continueremo a batterci perché il diritto alla mobilità venga finalmente riconosciuto. E quindi che si possano avere lungo la litorale ionica strade sicure e ferrovie efficienti, integrate ad un sistema portuale e aeroportuale funzionante. Non chiediamo la luna – conclude - ma semplicemente quello che è nelle prerogative di ogni cittadino italiano.

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