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Multe senza frontiere, come tartassare ancora gli Europei

La multe senza frontiere saranno presto una realtà in tutta l'Unione europea, dopo il via libera dato da Europarlamento e Consiglio Ue a una nuova direttiva che ne consente l'estensione entro due anni anche a Gran Bretagna, Irlanda e Danimarca.

Con il sistema delle multe senza frontiere, che consente l'accesso ai registri d'immatricolazione di tutti i 28 stati membri, qualunque guidatore che commetta infrazioni gravi al codice della strada all'estero vedrà recapitarsi a casa l'ammenda.

Secondo le agenzie di stampa le infrazioni per cui è previsto questo sistema sono eccesso di velocità, guida in stato di ebbrezza o sotto l'effetto di sostanze stupefacenti, guida senza cinture di sicurezza o senza casco, uso di corsie vietate, mancato rispetto del semaforo rosso e uso del cellulare durante la guida.

La direttiva Ue rivista fornisce una nuova base legale fondata ora sulla sicurezza stradale e non più sulla cooperazione di polizia, da cui sono esonerati Londra, Dublino e Copenaghen.

Gli stati membri devono recepire la direttiva rivista nei rispettivi ordinamenti nazionali entro il prossimo 6 maggio.

Alla Gran Bretagna, all'Irlanda e alla Danimarca sono stati dati due anni in più per arrivare alla completa applicazione delle nuove norme. La Commissione Ue dovrà valutare l'efficacia della direttiva entro il novembre 2016 e, in seguito, potrebbe proporre dei cambiamenti. Le norme precedenti erano state bloccate lo scorso maggio dalla Corte di giustizia dell'Ue, dopo che Parlamento e Consiglio ne avevano cambiato la base legale.

 

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