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inaugurazione_sede_UM

Il 9 febbraio si è svolta una riunione del circolo Territoriale Federico II per l’inaugurazione della sede del secondo circolo lametino di Unione Mediterranea, ubicata in via Togliatti 6 a Sambiase. Nel corso della riunione si è anche discusso delle prossime attività del circolo, con particolare attenzione all’imminente referendum contro le trivellazioni che vede il circolo impegnato in prima fila già da tempo con l’organizzazione di convegni e manifestazioni di sensibilizzazione dei cittadini sull’argomento. Il Circolo si propone inoltre di sviluppare la divulgazione all’estero delle risorse turistiche ed artistiche della Calabria grazie ai collegamenti internazionali creati in occasione della presentazione a Bruxelles di una petizione alla Commissione Petizioni dell’Unione Europea nello scorso mese di giugno. Piena soddisfazione è stata espressa dai membri del circolo per il successo dell’iniziativa di segnalare alla casa editrice Mondadori l’omissione del porto di Gioia Tauro dal libro di geografia per la scuola media “Terra Nostra”, nel capitolo relativo ai più importanti porti italiani, che ha comportato una comunicazione ufficiale da parte della casa editrice, che ha ringraziato il Circolo per la segnalazione, alle due autrici del libro.

Il prossimo evento in programma sarà lo svolgimento della giornata della verità sull’oppressione ed eccidio del popolo meridionale da parte del Regno dei Savoia che si svolgerà a Lamezia il 25 febbraio insieme all’altro circolo lametino di Unione Mediterranea “Michelina De Cesare”.

under 20 regionale 

BASKETBALL LAMEZIA - BOTTEGHELLE 112-55
(35-12, 61-28, 94-42)

LAMEZIA: Torcasio 4, Coluccio 2, G.Bosone 15, P.Giampà 6, Molinaro 3, M.Bosone, Antonicelli 24, Giudice 12, Campisano 6, Russo 10, Gaetano 14, Rito 16. coach Iracà ass.Lazzarotti
BOTTEGHELLE: Caridi 8, Cipri, Malavenda 12, Cimino 22, Costarella 2, Nucera 11. coach Surace.

ARBITRI: Celia - Migliaccio.

LAMEZIA TERME - Arriva la terza vittoria su altrettanti incontro per la formazione under20 giallo blu. Partita mai in discussione con i lametini che premono subito sull'acceleratore per poi dare ampio spazio a tutti gli effettivi. Inizio super per Domenico Antonicelli che ne segna 14 nel primo quarto(24 a fine gara), ben supportato dalle doppie di Gianmarco Bosone,Giudice,Russo e Rito. In casa Botteghelle da segnalare la crescita del giovane classe '99 Cimino(22 punti per lui) e della coppia Nucera-Malavenda. Prossimo impegno dei lametini Giovedì 11 Febbraio alle ore 19.30 dove il ‪basketlamezia‬ affronterà la ‪‎MagicBk‬.

foto aglio

“La Condotta Slow Food di Lamezia e un gruppo di produttori agricoli lametini hanno avviato un progetto per il recupero e la valorizzazione della produzione di aglio rosa di Nicastro. Un prodotto che appartiene alla cultura, alla storia e alle tradizioni del territorio lametino”. E’ quanto ha affermato Antonello Rispoli di Slow Food Condotta di Lamezia Terme, nel corso di un incontro avvenuto alla presenza del presidente dell’Ente Fiera Lamezia Maurizio Vento, del componente del cda dell’Ente Fiera Giovanni Pulice e dell’imprenditrice Innocenza Giannuzzi.

“La 45esima Fieragricola - ha sottolineato Maurizio Vento - ha inteso riversare, in collaborazione con Slow Food, particolare attenzione a questa eccellenza del lametino con una finalità precisa: riaffermare le nostre tradizioni e fare in modo che diventino linfa vitale e fonte di prosperità per il nostro territorio”. E’ stato più volte evidenziato come in passato fosse molto attesa dai produttori di aglio e dai consumatori la fiera di San Pietro, tanto da indurre Ferdinando Secondo Re delle Due Sicilie, con Decreto n. 3204 del 1826, a prolungare la stessa fino a cinque giorni.

L’imprenditrice Innocenza Giannuzzi ha sottolineato come “l’aglio Rosa di Nicastro si contraddistingue per determinate caratteristiche organolettiche, quali le dimensioni medie, il colore rosa del suo interno, l’intenso profumo, il sapore poco amaro che perdura invariato dodici mesi”.

La produzione dell’aglio rosa di Nicastro inizia con la cura dei semenzai che, concimati con elevate concime organico, in autunno entreranno in produzione. Gli spicchi prodotti nell’annata precedente vengono piantati nel terreno dove dimorano fino al mese di maggio; in seguito le piante vengono estirpate e lasciate a dimorare per un mese in una area di penombra.

Attualmente i produttori, rimasti una decina, commercializzano, nei cinque giorni della Fiera di San Pietro e Paolo, l’aglio Rosa di Nicastro davanti l’area di Piazza D’armi a Lamezia Terme, oggi denominata Piazza Mazzini.

Foto_1

È solo questione di giorni ormai e la raccolta differenziata “porta a porta” esordirà nel territorio comunale di Serrastretta. L’avvio è infatti stabilito per il prossimo 15 febbraio. Nel frattempo la macchina organizzativa è in fermento e lavora senza sosta affinché tutto sia pronto per la data prevista.

Da lunedì scorso è iniziata la distribuzione alle famiglie degli appositi kit iniziali predisposti per guidare i cittadini in questo nuovo modello di conferimento dei rifiuti e consentirgli di realizzarlo. Ogni kit è comprensivo di un contenitore per umido (colore marrone), uno per carta e cartone (colore blu), quest’ultimo finanziato attraverso il bando Anci-Comieco, dei sacchetti necessari            (5 colori diversi per altrettante frazioni) e dei materiali illustrativi con le informazioni essenziali (guida e calendario di raccolta).

“In questo modo - commenta il sindaco Felice Maria Molinaro - ciascuno riceverà materiali ed istruzioni per poter effettuare al meglio la propria parte”. Con il nuovo servizio di raccolta differenziata spariranno dalle strade i cassonetti finora utilizzati e l’unico modo per conferire i rifiuti sarà presso la propria abitazione. Senza cassonetti stradali, l’utilizzo dei kit diverrà quindi il solo modo possibile per conferire correttamente i propri rifiuti.

“Differenziare e incrementare la raccolta differenziata ormai sono diventati una necessità ed una scelta obbligata - afferma il primo cittadino - per affrontare e cercare di migliorare una situazione che in tutto il mondo si fa sempre più drammatica: l’aumento progressivo della produzione di rifiuti e del consumo di risorse naturali. Il “porta a porta” è il metodo di raccolta più efficace ed efficiente, che permette di riciclare la maggior quantità di materiali, riducendo sia i rifiuti da smaltire, sia i costi del loro conferimento”.

Si tratta comunque di un radicale cambiamento culturale, sociale e ambientale, che comporterà per una buona parte di cittadini la modifica di abitudini e qualche disagio, con l’adeguamento ad un sistema di regole nuove da sperimentare. “Nulla di particolarmente complicato - osserva Felice Maria Molinaro - ma sarà fondamentale un po’ di impegno e il rispetto assoluto delle indicazioni e delle modalità di conferimento, insieme alla comprensione delle motivazioni e del valore di questa trasformazione dei comportamenti quotidiani. I veri protagonisti di questa rivoluzione culturale per la nostra comunità saremo tutti noi in quanto cittadini, chiamati a dare dimostrazione di senso civico, di impegno e di rispetto delle regole”.

Si tratta comunque di una esperienza nuova anche per il Comune e a tal proposito il sindaco, in una lettera rivolta ai suoi concittadini, scrive: “Chiediamo non solo la massima collaborazione, ma anche pazienza e disponibilità, per aiutarci ad avviare il servizio, a correggerne gli errori, a migliorarlo ed ottimizzarlo insieme.

Tutto il materiale informativo predisposto è reso disponibile per il download, oltre che sul sito istituzionale del Comune, sul sito internet www.differenziamo.serrastretta.it.

“Qualità,  provenienza,  non pagare sotto il costo di produzione il prodotto agricolo, rispetto delle norme ed in particolare quelle relative ai lavoratori,  contrasto al caporalato, sono queste le materie da studiare per  lasciarsi interrogare con profitto ed ottenere non solo il 10 in condotta, ma anche la lode”, Questo l’appello che Pietro Molinaro Presidente di Coldiretti Calabria rivolge ai due soggetti della filiera agrumicola: chi compra il succo e produce le aranciate (gli industriali delle bibite) e chi mette sugli scaffali le aranciate (in particolare la Grande Distribuzione Organizzata). “Dopo il successo nelle scuole e Piazze d’Italia delle “Arance della salute e della legalità” in collaborazione con AIRC e Fai S.p.A., che ha confermato la bontà della frutta calabrese ed in particolare della Piana di Rosarno - Gioia Tauro – prosegue -  occorre  innestare senza indugio il valore etico di una filiera corta che ha contribuiuito alla raccolta di fondi per la ricerca sul cancro, confermando il rispetto delle regole in primis verso i lavoratori e agricoltori. Le cose possono cambiare in meglio e per questo, le multinazionali e la GDO, devono rivedere  alcune scelte imprenditoriali per contribuire a interrompere la catena di sfruttamento sulle arance: il segnale concreto deve esserci adesso  - ribadisce -  in piena raccolta.  Chiediamo coraggio e trasparenza per eliminare le evidenti distorsioni  all’interno di questa filiera, anche con più controlli nei campi e pene severe ma con coerenza, isoliamo i “ricettatori” che acquistano sotto costo e alimentano la catena di sfruttamento. Chi acquista succo e chi mette in vendita le aranciate,  - insiste Molinaro - non può non sapere che comprare  succo prodotto con arance pagate 7/8 centesimi al Kg. è quantomeno da biasimare al pari di chi  compra cose di illecita provenienza.  Le agromafie e il caporalato sono nemici del vero Made in Italy, ladri di futuro per i giovani e di ricchezza per tutti i cittadini-consumatori. Basta far finta di niente o peggio girare la testa dall’altra parte, la GDO e l’industria delle aranciate non si limitino, congliendone evidentemente l’alto valore, a mettere in etichetta (fanno sfoggio!!)  “provenienza Italia” e “100% da arance italiane”. L’alternativa è semplice dal campo alla tavola il vero Made in Italy deve avere sempre 10 in condotta e magari, come auspichiamo la lode. Quello che affermiamo e chiediamo, è frutto ormai  di una consolidata attenzione a ciò che è accaduto e continua ad accadere documentato con l’incessante iniziativa “non lasciamo sola Rosarno coltiviamo gli stessi interessi”. Una gestione saggia ed equilibrata  - conclude Molinaro -  significa assumersi in modo serio responsabilità per non essere complici ed è l’unica strada per non  ingannare i consumatori e meritarsi il DIECI in condotta in etichetta.

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