In particolare, ha accettato il suo secondo mandato proprio a condizione di poter gestire col pugno di ferro i vertici delle istituzioni, Parlamento incluso. Eppure, il Presidente Napolitano non è esente da errori, anche gravissimi, che inficiano la credibilità e la fiducia dei cittadini nella stessa istituzione che rappresenta. Errori che non possono essere consentiti."
Tra gli errori imputati a Napolitano c'è il fallimento del governo di scopo, la distruzione delle intercettazioni con Mancino, la marcia forzata verso gli "Stati Uniti d'Europa" e il silenzio sul disastro ambientale della Terra dei Fuochi quando era Ministro degli Interni.
Sorial è intanto indagato per vilipendio al capo dello Stato, in base all'articolo 278 del codice penale, che punisce le offese all'onore e al prestigio del presidente della Repubblica
La procura di Roma, che ha aperto un fascicolo, dovrà ora chiedere l'autorizzazione a procedere al Ministero della Giustizia, per un reato che è normalmente punito con pene da uno a cinque anni. Il provvedimento è stato avviato in seguito all'esposto della deputata Pd Stella Bianchi.
Sul caso è intervenuto Gianroberto Casaleggio, che, conversando con alcuni parlamentari oggi alla Camera, ha definito "inopportuni" i toni usati da Giorgio Sorial, di cui condivide però le critiche al presidente.
Finora i deputati a Cinque stelle, così come hanno fatto negli ultimi giorni, sono intervenuti a raffica sul verbale della seduta precedente per ritardare al massimo la ripresa dell'esame del testo, su cui vanno ancora votati degli ordini del giorno e vanno tenute le dichiarazioni di voto finale. Il cofondatore del M5S, Gianroberto Casaleggio, intanto, è alla Camera per una serie di incontri con i parlamentari del movimento.
Se i deputati M5S si avvarranno di tutti gli strumenti che il regolamento di Montecitorio pone a loro disposizione per praticare il 'filibustering', potranno seriamente compromettere la conversione del decreto. Al netto del tempo necessario per ultimare la votazione degli ordini del giorno, M5S dispone di circa oltre 17 ore per intervenire in dichiarazione di voto: il che vuol dire che al voto finale si arriverebbe in quel caso non prima delle 3 di domani, ammesso che non chiedano di intervenire anche deputati della Lega e di Fdi, i cui gruppi sono contrari ai contenuti del decreto.
Oltre la mezzanotte, quando il decreto scadrà. A meno che la presidente Boldrini non si avvalga della facoltà, che solo a lei spetta, di applicare la cosiddetta "ghigliottina", ponendo a in certo punto in votazione direttamente il provvedimento a prescindere dalla fase in cui si trova e bloccando così d'imperio l'ostruzionismo. Sarebbe la prima volta ad accadere nella storia repubblicana, e l'opposizione è sul piede di guerra. La dichiarazione con cui la presidente, ieri sera, sostanzialmente minacciava di applicare oggi la "ghigliottina" ha avuto un effetto deflagrante nella parte finale della seduta di ieri, in serata. A protestare non sono stati, infatti, solo i M5S ma soprattutto la Lega e Fdi, dando vita a un dibattito che ha ulteriormente fatto allungare i tempi