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Napoli. Nuovi spettacoli per grandi e piccini, in scena da domenica prossima, 29 novembre 2015 per la nuova stagione del Teatro dei Piccoli, promossa da Comune di Napoli e Mostra d’Oltremare, e curata da Le Nuvole, I Teatrini, Progetto Sonora e CineTeatro La Perla. Dopo la serata inaugurale, venerdì scorso, con 400 bimbi in platea, accolti dal Sindaco Luigi De Magistris e dalla presidente della Mostra Donatella Chiodo, la programmazione della sala napoletana entra nel vivo iniziando un intenso percorso tra teatro, cinema e musica che proseguirà ininterrottamente fino al 29 aprile 2016, con oltre 40 titoli per circa 150 giorni di programmazione. Spettacoli scelti tra le più significative produzioni italiane, proposti in serrata sequenza per “tenere sempre aperto – così gli organizzatori - questo storico e importante spazio culturale dedicato ai bambini ed ai ragazzi”.

Il programma prevede domenica 29 novembre (ore 11 e replica lunedì 30, ore 10) il debutto di “All’opera… Il lupo e i sette capretti”, proposto dalla compagnia Teatrino dei Fondi di San Miniato, liberamente tratto dai fratelli Grimm, scritto ed interpretato da Cristina Conticelli e Anna Dimaggio. Notissime partiture di Rossini, Mascagni, Caikovskij ma anche classici contemporanei da Kurt Weill a George Gershwin, accompagnano il racconto della celebre fiaba, declinata dalle attrici attraverso l’uso delle maschere e il teatro di figura. Di grande fascino, sul piano visivo, si rivela particolarmente efficace l’espediente scenico attraverso cui viene rivelato ai piccoli in platea il lato “nascosto” dei tanti oggetti animati utilizzati nel racconto. Tra sorprese e colpi di scena, nell’unione tra  teatro e musica, si compone un fantastico melodramma per bambini che riesce ad affrontare con la dovuta dolcezza  anche le tematiche forti, quali la paura e l’inganno, presenti nel testo.

Martedì 1 dicembre (ore 10), al Teatro dei Piccoli per un’unica recita, sarà di scena uno degli spettacoli più amati della stagione per ragazzi: si intitola “Storia d’amore e alberi”, è interpretato da Luigi D’Elia e lo presenta la compagnia Thalassia di Brindisi. Il testo è di Francesco Niccolini, che trae ispirazione dal romanzo “L’uomo che piantava gli alberi”, scritto nel 1980 da Jean Giono e divenuto in breve tempo un simbolo per la difesa della natura e l’impegno civile. Protagonista della storia è un angelo che, inviato in missione da Dio, concede la sua protezione prima ad un clown, poi ad un pastore ed infine ad un barbone. Ma è il pastore e la sua meravigliosa occupazione,  quella di piantare querce in una terra desolata e aspra,  ad essere al centro dello storia. Il suo amore per gli alberi e la natura, grazie anche all’aiuto del pubblico, lentamente e meravigliosamente, compierà la sua pacifica rivoluzione cambiando il mondo intorno a lui.

, che presenta, nella cornice specialissima del palcoscenico (dove viene accolto il pubblico, di bambini fino a 5 anni con i rispettivi accompagnatori) ascolti musicali, spaziando tra i generi, di brani tratti dal repertorio classico e jazz. “I musicisti dell’Ensemble Sonora (pianoforte, percussione, strumenti a fiato e ad arco, cantanti) circondano gli spettatori - si legge in una nota - proponendo loro, con le diverse esecuzioni, un insieme di stimoli musicali molto vari così da realizzare un’esperienza ludica e formativa completa utile, ai piccoli ma anche ai grandi, nello sviluppo di una individuale musicalità”. Info: tel. 081 18903126 www.teatrodeipiccoli.it  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Un nuovo pressante appello parte dalla collina all’amministrazione comunale. “ Nonostante i tempi siano oramai maturi, anche in relazione alle tempistiche indicate in norme e regolamenti, non è ancora iniziata l’operazione di potatura degli alberi posti lungo le strade del quartiere Vomero -   afferma Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari -. Un’operazione che notoriamente va eseguita proprio in questi periodi, pure per riequilibrare alberi che potrebbero risultare sbilanciati o che oscillano molto in caso di vento forte, con il rischio che si possano schiantare al suolo, con conseguenti pericoli. In questi casi, proprio durante le operazioni di potatura, si può procedere ad alleggerire la chioma dal lato dove l’albero pende o, se oscilla molto, si può anche valutare l’opportunità di ridurlo in altezza “.

 

“ I rami di alcuni platani secolari, privi della necessaria potatura, arrivano oramai, in alcuni casi, fino al quarto piano degli edifici spingendosi verso le finestre e i balconi delle abitazioni – continua Capodanno -, costringendo, sovente, i residenti a non aprire gli infissi nel corso della bella stagione. Senza considerare che alcune di queste essenze, attaccate da malattie quali il cancro rosa e afflitte da tempo dalle “cimici del platano“, sono state, nel corso degli anni, eliminate o sono cadute. Una situazione che andrebbe opportunamente e con continuità monitorata, effettuando tutti gli interventi manutentivi che si rendessero necessari “.

 

“ Laddove non si provvedesse per tempo, si potrebbero riproporre le stesse situazioni che si sono verificate anche in un recente passato – conclude Capodanno -, con pioggia e vento che hanno abbattuto diversi alberi malati, laddove altri sono stati tagliati, in quanto potevano cadere da un momento all’altro. Occorre un intervento immediato ed urgente teso a scongiurare che queste situazioni possano ripetersi, sia attraverso un’opportuna potatura sia prestando le necessarie cure alle piante che risultassero affette da patologie “.

 

Sulla delicata questione Capodanno sollecita l’intervento degli uffici preposti dell’amministrazione comunale partenopea.

 

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Monaco di Baviera, 25 novembre 2015 - Non si ferma l’ascesa di Rossopomodoro, noto marchio di pizzeria e cucina napoletana che dopo avere aperto un centinaio di ristoranti in Italia ed essere sbarcato a Londra, negli Stati Uniti e in Brasile, arriva ora a Monaco di Baviera. Proprio domani infatti verrà inaugurato nella città tedesca un nuovo locale all’interno del grande punto vendita di Eataly, principale riferimento di ogni buongustaio che voglia trovare ingredienti genuini, prodotti originali e ristoranti di qualità rigorosamente all’insegna del miglior made in Italy.

Si tratta di Eataly Munich Schrannenhalle, in Viktualienmarkt 15: un vero tempio della buona gastronomia italiana che stasera si presenterà con una grande cerimonia e una cena esclusiva a cui parteciperanno Franco Manna, presidente di Rossopomodoro, Pippo Montella e Roberto Imperatrice, amministratori delegati e insieme ideatori dei brand, nonchè i soci inglesi dell’azienda. Domani mattina alle 10 Eataly Munich aprirà a tutta la cittadinanza.

Il menù di Rossopomodoro a Monaco è lo stesso di ogni ristorante del brand, in Italia e nel mondo: molti piatti della tradizione gastronomica napoletana e una vasta scelta di pizze, da quelle tradizionali a quelle più originali e innovative studiate dagli executive chef Enzo De Angelis e Antonio Sorrentino. Tutte sono lievitate almeno 24 ore e cotte non più di 90 secondi nel Fornodoro a legna con piano di biscotto di Sorrento realizzato su disegno dell'artista Riccardo Dalisi.

La filosofia di Rossopomodoro è infatti quella di puntare sull'artigianalità della produzione, affidata a pizzaioli e cuochi   di esclusiva scuola partenopea: a Monaco di Baviera la squadra è composta da Vincenzo Capuano, vincitore della Rossopomodoro Cup, Ciro Pollio, Gaetano Mignano e Giovanni di Gregorio, guidati dal manager Gianni Viola, pronto ad affrontare la nuova sfida. Un team di ottimi professionisti reduci con successo dalla grande maratona di Expo, dove in sei mesi hanno sfornato 180.000 pizze.

Altra leve di successo di Rossopomodoro sono l'originalità dei piatti, che cambiano in base alle stagioni pur restando nel solco della tradizione gastronomica napoletana, e le materie prime, selezionate, genuine e in molti casi prodotte in esclusiva per l'insegna, affiancate anche da prodotti Slowfood con l’intento di tutelare prodotti rari e a rischio di estinzione. Frutta e verdura sono di stagione ed è per questo motivo che il menu cambia 4 volte all’anno.

“Siamo molto contenti di avere aggiunto un ulteriore tassello alla nostra crescita, e proprio in Germania”, commenta Franco Manna, presidente di Gruppo Sebeto in cui Rossopomodoro rientra.

Napoletano di nascita (il primo locale è stato   aperto nel 1997 nel capoluogo partenopeo, in corso Vittorio Emanuele), oggi Rossopomodoro è un brand internazionale e sulla strategia di sviluppo all'estero sta puntando molto. Due casi di successo riguardano certamente l'Inghilterra, dove Rossopomodoro ha già 10 locali a gestione diretta, e l'America: due notissimi marchi britannici come John Lewis e Selfridges l'hanno voluto nei loro punti vendita di Londra e di Birmingham come insegna di eccellenza della ristorazione italiana. In America invece lo sviluppo procede in partnership con Oscar Farinetti: infatti, Rossopomodoro è già presente negli Eataly di New York, Chicago, San Paolo in Brasile e ora Monaco di Baviera.

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