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Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, lancia l’ennesimo pubblico appello ai vertici istituzionali ed alle associazioni di categoria, chiedendo uno sforzo congiunto affinché il popoloso quartiere collinare del Vomero, per le oramai imminenti festività natalizie, non resti al “buio”, privo delle caratteristiche luminarie ma venga invece illuminato in tutte le strade e piazze del quartiere, e non solo in alcune di esse.

 

“ A pochi giorni dalla festa dell’Immacolata – sottolinea Capodanno – il quartiere è quasi del tutto privo di luminarie natalizie, se si escludono alcuni tratti dell’isola pedonale di via Scarlatti, e qualche iniziativa privata, come quelle nella galleria Vanvitelli o nel primo tratto di via Cilea. Al momento senza i caratteristici filari natalizi appare, tra le altre una strada principale come via Luca Giordano, dove peraltro permane il cantiere dei lavori di riqualificazione. Lavori che dovevano terminare il 2 novembre scorso, dopo 300 giorni dall’inizio, e che invece sono ancora in esecuzione nel tratto tra via De Mura e via Stanzione “.

 

“ La gravi crisi commerciale, che da tempo affligge il terziario commerciale, con una forte presenza al Vomero, dove si contano oltre 1.600 esercizi a posto fisso, alcuni dei quali della grande distribuzione, si potrebbe ulteriormente acuire dopo le festività natalizie – afferma Capodanno -. Molti commercianti confidano in questo periodo di fine anno per cercare di superare il difficile momento e così poter affrontare l’anno prossimo con maggiore serenità “.

 

“ Illuminare le strade del quartiere commerciale per eccellenza a Napoli – continua Capodanno – sarebbe un modo per venire incontro alle esigenze di un settore che impegna, anche con l’indotto, migliaia di operatori e di addetti, ma anche per vivificare strade e piazze che altrimenti resterebbero al buio, richiamando così acquirenti anche da altri quartieri della Città, oltre che dalla provincia “.

Si è svolto nei giorni scorsi un incontro tra l’Arcivescovo di Pompei, Mons. Tommaso Caputo, e il Sindaco della città mariana, Ferdinando Uliano, accompagnato dall’Assessore ai Grandi Eventi, Salvatore Desiderio.

Tema dell’incontro,l’imminente inizio dell’Anno Santo Straordinario della Misericordia che, per espresso volere di Papa Francesco, oltre che a Roma, sarà celebrato in tutto il mondo.

Anche a Pompei, dunque, inizierà solennemente il Giubileo e, durante tutto l’anno,vi saranno iniziative pastorali sul tema della Misericordia.

Domenica 13 dicembre 2015 si aprirà la Porta Santa in Santuario. Il programma prevede, alle ore 16.00, il raduno presso il Centro Educativo Bartolo Longo,dal quale partirà il pellegrinaggio verso il Santuario per l’apertura della Porta della Misericordia, alla quale seguirà la Concelebrazione Eucaristica presieduta dall’Arcivescovo.

La sera precedente, sabato 12 dicembre, alle 20.30,saranno i giovani a riunirsi nella piazza del Santuario, per una Veglia di Preghiera.

Il Sindaco e l’Arcivescovo hanno condiviso la necessità di collaboraree di creare le condizioni indispensabili per favorire l’accoglienza e la permanenza dei pellegrini a Pompei durante la celebrazione del loro Giubileo.

L’Amministrazione Comunale, dal canto suo, ha manifestato ampia disponibilità nel mettere in campo uomini e mezzi per l’evento che vedrà la città mariana come avamposto giubilare, non solo in Campania, ma anche a livello nazionale.

 

 

Ancora una volta diciamo basta alla realizzazione di parcheggi privati interrati che rischiamo di ridurre la collina di Napoli ad un vero e proprio colabrodo, con ripercussioni immaginabili pure sull’assetto del sottosuolo. Anche in considerazione del fatto che molti dei box, recentemente realizzati, sono rimasti invenduti. Dunque ci domandiamo che senso abbia continuare a costruire altri box interrati privati, dal momento che la domanda allo stato risulterebbe inferiore all’offerta. Con l’occasione rimarchiamo ancora una volta la politica fallimentare, per la mancata realizzazione di parcheggi pubblici, che da diversi lustri a questa parte caratterizza gli Enti locali a Napoli, con conseguenti ripercussioni negative in alcune zone, come il Vomero, che hanno un’elevata densità abitativa e con un forte indotto commerciale. Così mentre siamo ancora in attesa del parcheggio pubblico sotto i viadotti della Tangenziale in via Cilea, del quale si è cominciato a parlare agli inizi degli anni ’80, oltre trent’anni fa, si continua a favorire la costruzione di box interrati privati. Le conseguenze sul traffico veicolare e sulla qualità dell’aria sono evidenti. Peraltro è notorio che condizione indispensabile, affinché la realizzazione di zone a traffico limitato o di aree pedonalizzate non comporti un incremento di traffico sulle aree limitrofe, è l’individuazione di zone a confine da destinare a parcheggi pubblici. Tale asserto è stato totalmente ignorato al Vomero, in occasione della realizzazione delle aree pedonali in via Scarlatti e in via Luca Giordano, con la conseguenza di congestionare ulteriormente le strade adiacenti, non essendo stati contestualmente realizzati i parcheggi di destinazione in prossimità delle aree interdette al traffico veicolare.

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