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-2-Preset 15ma stag teatr

 

E’ stata realizzata, nonostante la pur minima possibilità di spesa determinata dal particolare momento storico, dalla razionalizzazione della spesa, dalla mancanza di trasferimenti di risorse dedicate e dallo stato finanziario dell’ente, nel rispetto della grande tradizione culturale e teatrale della città e nel desiderio di portare avanti quest’importante attività.

Queste le motivazioni rappresentate dai consiglieri ,con delega alla cultura e alla pubblica istruzione, Lucio Rende e Giuseppe Russo in apertura della conferenza stampa di presentazione, svoltasi presso il Protoconvento francescano, della XV^ Stagione teatrale comunale che sarà avviata il 13 febbraio nel teatro Sybaris per concludersi il 30 aprile.

La programmazione si svilupperà in 12 spettacoli, di cui 5 interpretati da Compagnie calabresi, tre delle quali saranno soggetti culturali o artisti castrovillaresi, scelti da una commissione di tecnici, appena concluso il termine dell’Avviso pubblico, bandito dal capoluogo del Pollino, finalizzato a raccogliere le manifestazioni di interesse, legate al completamento del programma della stessa Stagione.

“La manifestazione d’interesse”, che è stata oggetto di domande nell’incontro con i giornalisti- presente in sala anche il presidente della quarta Commissione consiliare permanente, Onofrio Massarotti-, “vuole riconoscere, nell’ambito del principio del filo rosso, portato avanti da questa Amministrazione per legare in Zona tutte le diffuse peculiarità presenti- ha ricordato il Sindaco Domenico Lo Polito-, le specificità culturali del nostro Territorio”. Mentre i consiglieri Rende e Pino Russo, con il direttore artistico Giuseppe Gallo, il quale opera in tandem con Rosario Mastrota di Periscopio in questa proposta, hanno spiegato che l’azione di monitoraggio attivato dal Bando sarà un’occasione per mettere meglio in circuito, nel comprensorio e nei vari periodi dell’anno, le diverse espressività presenti.

L’intero programma, del costo complessivo di 18 mila euro “rispetto alle diverse migliaia- si è sottolineato- che si potevano spendere negli anni passati”, dà poi seriamente l’opportunità a tutti, indistintamente, di godere degli spettacoli, grazie ad un biglietto unico di 5 euro e ad abbonamenti gratuiti per studenti e disoccupati.

Tutto ciò - è stato affermato- in quello spirito di responsabilità che vuole l’Amministrazione impegnata seriamente per la promozione culturale e l’apertura del maggior numero di spazi possibili ai veri e propri protagonisti dell’attività artistica e ricreativa nonché sull’importante ruolo che svolge la stessa cultura per la formazione e crescita sociale.

E’ con questa consapevolezza- si è sostenuto - che si è dato vita ad un programma di particolare qualità che s’inaugura con Compagnie esterne giovedì 13 febbraio con il Teatro Forsennato di Dario Aggioli che porta in scena “”Gli ebrei sono matti”- premio Giovani Realtà del Teatro 2011- per celebrare la Giornata della memoria , e che prosegue a marzo con un’attenzione verso le donne e contro ogni violenza che la società soffre.

Gli appuntamenti proseguiranno il primo marzo con “Lei contro Lei” portato in scena dalla Fresser Company; il 6 con “Civediamoaldìperdì” interpretato dal Gruppo di Teatro Campestre- finalista Premio Scintille 2012-; il 16 con la “Medea” dell’Areté Ensemble- Selezionato per la finale del bando Vd’A Voci dell’Anima 2011-; il 29 con “Panenostro” della Compagnia Ragli – Testo finalista al premio Per voce sola/Teatro della tosse di Genova-; il 10 di aprile con “Requiem for Pinocchio” di LeVieDelFool- Spettacolo Vincitore Premio Anteprima 2012- ed il 19 con “Dietro Le quinte” de I Delittosi. Seguiranno, con specifici appuntamenti che verranno prossimamente comunicati, i 5 spettacoli calabresi.

Per prenotazioni ed informazioni si potrà contattare il numero telefonico 0981/25264 ed i biglietti prenotati potranno essere ritirati presso il botteghino del teatro fino a 20 minuti prima dell’inizio dello spettacolo. A conclusione un arrivederci in teatro ha invitato i presenti alla prima rappresentazione.

È scientificamente provato: la liquirizia ha poteri antinfiammatori e antidolorifici. La molecola di “monoammonium glycyrrhizinate” è efficace nei trattamenti di dermatiti, eczema e psoriasi rispetto a terapie basate sui corticostiroidi, e non ha alcuna tossicità.

A darne notizia è il Centro di Epidemiologia Ambientale Regionale dell’Arpacal (Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Calabria) che ha preso parte all’importante ricerca medico-tossicologica sulle proprietà farmacologiche della liquirizia, pubblicata sulla prestigiosa rivista scientifica “International Journal of Nanomedicine”.

Tra le indagini che hanno conquistato la pubblicazione della rivista compare anche il lavoro svolto dal dott. Michelangelo IANNONE, dirigente nel centro di eccellenza dell’Arpacal, diretto dal dott. Francesco NICOLACE.

Il risultato delle ricerche condotte dal'ARPACAL e dagli altri istituti – dichiara Fortunato AMARELLI della storica e pregiata Liquirizia AMARELLI di Rossano - è senza dubbio un grande successo per tutta la regione. La Calabria infatti non solo è il primo produttore in Europa di liquirizia ma è anche il luogo dove cresce spontaneamente la migliore liquirizia al mondo. Queste scoperte sono una meravigliosa opportunità per tutti, proprio perché insistono su un prodotto fortemente legato al territorio in un mercato, quello farmaceutico, a forte valore aggiunto. Faccio i miei complimenti al dott. IANNONE e quanti hanno collaborato a questo progetto.

La ricerca, che ha visto il CERA collaborare con l’Università “La Sapienza” di Roma, la “D’Annunzio” di Chieti e la “Magna Graecia” di Catanzaro, e con l’Istituto Superiore di Sanità e lo statunitense “Methodist Hospital Research Institute” di Houston, in Texas, apre, dunque, le porte a nuovi utilizzi in campo farmaceutico.

L’estratto di liquirizia, è scientificamente provato, è efficace nei trattamenti di casi come dermatiti, eczema e psoriasi rispetto a terapie basate sui corticostiroidi, e non ha alcuna tossicità. La molecola contenuta nell’estratto di liquirizia può essere utilizzata per “costruire” dei veri e propri “veicoli farmacologici” in grado di esaltare le proprietà antinfiammatorie e antidolorifiche ed aumentarne l’efficacia, a tutto vantaggio della salute.

L’evidenza scientifica sulle proprietà farmacologiche e terapeutiche della radice masticata fin dai tempi antichi in Calabria, è pubblicata dalla rivista americana nella formula ”open access”, completamente accessibile al pubblico. - (Fonte: MONTESANTO SAS – Comunicazione & Lobbying).

Il depennamento della “clausola Bucita” dal capitolato del bando di gara regionale per la gestione dei rifiuti in Calabria è il presupposto, unico e indiscutibile, per scongiurare il totale collasso di questo territorio. Per questo, non abbiamo alcuna intenzione di arretrare da questa posizione e percorreremo tutte le vie legali per evitare qualsiasi altro ed intollerabile sopruso a solo danno di un’area della Calabria vessata da scelte cervellotiche e privata, ormai, di tutti i servizi essenziali. Noi rimaniamo dalla parte dei cittadini e comprendiamo malesseri e malumori che stanno culminando in un pericoloso, ma condivisibile, moto anti-istituzionale. Abbiamo una economia agricola e turistica da difendere e non possiamo permettere che l’Area urbana Corigliano-Rossano, e quindi l’intera Sibaritide, diventi una pattumiera.

È quanto ribadito dal sindaco Giuseppe Antoniotti nel corso di un incontro tenutosi stamani (martedì 28 gennaio) nella sede territoriale del Governo di Cosenza, con il Prefetto S.E. Gianfranco Tomao. Alla riunione, oltre ad Antoniotti, hanno partecipato il primo cittadino di Corigliano, Giuseppe Geraci, i presidenti delle Commissioni regionali, Affari Istituzionali Giuseppe Caputo e Ambiente Gianluca Gallo, e con il sottosegretario regionale alla Protezione Civile, Giovanni Dima, e gli assessori comunali agli Affari generali Rodolfo Alfieri (Rossano) e all’Ambiente Marisa Chiurco (Corigliano).

Abbiamo espresso, ancora una volta – afferma il Sindaco – le sacrosante ragioni di questo territorio. Non siamo assolutamente intenzionati ad accettare quanto previsto dal bando di gara regionale. C’è un territorio in fermento e, pertanto, le regole della democrazia impongono, a chi governa, di prendere in seria considerazione le istanze che giungono dal basso. E il capitolato d’appalto, così per come concepito, calpesta le potenzialità di crescita di questo territorio e mortifica ogni ambizione ed aspirazione di sviluppo. Ci stiamo scontrando - prosegue Antoniotti – con la fermezza degli uffici della Regione Calabria, decisi ad andare avanti perché, a loro avviso, ogni modifica del capitolato potrebbe fare decadere i requisiti di legge del bando. Noi non siamo dello stesso parere. Da qui il mio appello, espresso stamani a S.E. il Prefetto Tomao e condiviso con il collega Geraci, e le diverse rappresentanze istituzionali di questo territorio, affinché prevalga il buonsenso. E che dunque, i responsabili del dipartimento Ambiente ed il presidente Scopelliti provvedano a prorogare la gara e ad attuare tutte le opportune modifiche, depennando ogni possibilità, per il futuro appaltatore, di utilizzare l’impianto di Bucita come stazione di stoccaggio dei rifiuti. Nel caso contrario – annuncia il Primo cittadino, impegnato giorno e notte per giungere ad una positiva risoluzione della vertenza – adiremo alle vie legali affinché vengano rispettati i diritti alla vita, alla salute, alla mobilità e allo sviluppo di questo comprensorio, pur consapevoli che una siffatta presa di posizione potrà determinare inevitabili e gravi disagi al sistema rifiuti dell’intera provincia di Cosenza.

Il Prefetto Gianfranco Tomao, recependo l’istanza dei Sindaci dell’Area Urbana Corigliano-Rossano e dei rappresentanti istituzionali presenti all’incontro di stamani, si è fatto carico di intervenire presso la Regione Calabria e rappresentare le preoccupazioni del comprensorio della Sibaritide. Inoltre, lo stesso Prefetto si è impegnato a convocare un tavolo operativo con i dirigenti regionali, in modo da avere ulteriori ragguagli tecnici riguardo al Bando regionale per lo smaltimento extranazionale dei rifiuti.

Nel frattempo, già nella giornata di ieri (lunedì 27) a Lamezia Terme, ai margini della convention sul precariato, i sindaci Antoniotti e Geraci, insieme al consigliere regionale Gallo e al sottosegretario Dima, avevano avuto modo di confrontarsi sulla problematica relativa a Bucita, con gli assessori regionali alle Politiche ambientali, Francesco Pugliano e all’Agricoltura Michele Trematerra, e con il dirigente del Dipartimento regionale Ambiente, Bruno Gualtieri. Intanto, alla vigilia del Consiglio comunale di domani (mercoledì 29), convocato per discutere attorno alle azioni da intraprendere per evitare ulteriori abusi sull’impianto tecnologico di Bucita, continuano a pervenire in Comune diverse istanze e proteste da parte di cittadini, associazioni e imprenditori del settore turistico e agricolo. Tutti preoccupati ed allarmati per una situazione che già, ad oggi, è difficile e critica dal punto di vista economico, ma che, con questi presupposti, si prospetterebbe ancora più tragica.

Nessun balzello, sulla quantificazione dei tributi abbiamo lavorato con coscienza e con il solo intento di rendere meno gravosa la pressione fiscale sulle tasche cittadini, soprattutto dei meno abbienti. Purtroppo paghiamo caramente le incertezze e il caos amministrativo del Governo centrale. Tutti gli aumenti che riguardano l’IMU andranno a rimpinguare anche le casse dello Stato. Rimane saldo, però, il principio che sulla prima casa, grazie alla proficua e attenta programmazione dell’Amministrazione Antoniotti, nel Centro storico e contrade non si pagherà l’imposta municipale unica, mentre allo Scalo saranno soggette a tassazione solo le grandi abitazioni. Sulla TARSU, invece, si sono registrati fisiologici aumenti, obbligati dalle direttive della Corte dei Conti, che, però, sarebbero potuti essere ancora più pesanti se solo avessimo optato per l’introduzione del nuovo tributo sui rifiuti e sui servizi (TARES).

I Presidenti, I Direttori e la struttura di  Unindustria Calabria

 

“Contribuire all’affermazione di un sistema imprenditoriale innovativo, sostenibile ed aperto verso i mercati internazionali, partecipe del processo di sviluppo della società, capace di promuovere la crescita economica, sociale, civile e culturale del territorio e dell’intero Paese”. Questo l’obiettivo dichiarato dai Presidenti delle Associazioni Industriali di Cosenza, Crotone, Reggio Calabria e Vibo Valentia che hanno dato avvio al processo di aggregazione tra le quattro realtà associative. “Accompagnati dai vertici di Confindustria che hanno valutato in maniera eccellente il progetto proposto – hanno affermato i rispettivi Presidenti Natale Mazzuca, Michele Lucente, Andrea Cuzzocrea ed Antonio Gentile – oggi è stata posta, non solo simbolicamente, la prima pietra di Unindustria Calabria, nuovo soggetto associativo e della rappresentanza degli interessi delle imprese aderenti a Confindustria”.

“Più servizi di sempre maggiore qualità, presidio capillare del territorio con aumento della vicinanza a favore delle aziende associate, più competenze al servizio della rappresentanza per conferire maggiore forza e capacità di interlocuzione nei confronti dei referenti istituzionali e dei diversi livelli di governo”. Saranno questi i primi vantaggi tangibili per le imprese frutto “di un nuovo modello organizzativo in grado di creare valore con la messa in rete dei servizi, omogenei ed univoci per qualità e modalità di erogazione, la testimonianza di una autonoma, più presente ed efficace azione di rappresentanza sui territori, il significativo aumento del grado di rappresentatività complessivo, la rinnovata capacità di essere attrattivi per le imprese che necessitano di organizzazioni come Confindustria dallo sguardo lungo e positivo”.

Presenti gli imprenditori che rivestono le principali cariche associative e tutto il personale dipendente delle quattro Associazioni, sono stati i Presidenti Cuzzocrea, Gentile, Lucente e Mazzuca ad illustrare i punti di maggiore valenza politica della riforma di Confindustria in atto e del progetto di aggregazione avviato; i Direttori Rosario Branda, Francesca Cozzupoli, Anselmo Pungitore e Daniela Ruperti hanno affrontato gli aspetti tecnici ed organizzativi.

Unanimi apprezzamenti, suggerimenti e stimoli ad andare avanti in maniera celere è quanto è emerso dagli interventi degli imprenditori presenti che hanno invitato i Presidenti Mazzuca, Lucente, Cuzzocrea e Gentile ad alzare l’asticella del confronto rispetto alla classe politica soprattutto nei confronti del Governo Regionale. E’ stato evidenziato, infatti, come “l’utilizzo poco efficace dei fondi comunitari abbia fatto perdere al sistema economico calabrese la possibilità di una fase anticongiunturale durante la crisi, così come il balbettio che perdura rischia di far perdere la possibilità di aggancio con i segnali di ripresa che si registrano”.

Hanno denunciato il grave ritardo con cui il sistema delle imprese deve fare i conti in tema di accesso a forme di sostegno e finanziamenti pubblici. E’ il caso, ad esempio, dei Pacchetti Integrati di Agevolazione del 2010, la cui graduatoria pubblicata a gennaio 2013 non registra avanzamenti nello stato di erogazione dei fondi, oppure dei fondi di controgaranzia, per nulla utilizzati ed oggi in via di rimodulazione, ed ancora dei 320 milioni di euro previsti dai Pisl senza che sia stato speso ancora un euro, sebbene siano state firmate molteplici convenzioni con enti pubblici e sebbene sul fronte del turismo siano attesi i primi bandi per i privati oppure al Fondo Jeremie, per il quale avevano già evidenziato ai soggetti attuatori le enormi difficoltà nell’erogazione dei requisiti troppo stretti per l’accesso all’istruttoria.

I Presidenti , Gentile, Lucente e Mazzuca hanno, infine, dichiarato che nei prossimi giorni si faranno carico di esplicitare le perplessità registrate agli organismi competenti, avanzando al contempo puntuali proposte.

 

 

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