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Il primo boccale di birra val bene un po’ d’attesa: la dimostrazione è arrivata proprio ieri sera dove tante persone hanno aspettato la grande parata inaugurale e l’apertura della prima botte. È ufficialmente iniziata la seconda edizione dell’Oktoberfest Calabria, in programma fino a lunedì 4 novembre nell’area mercatale di Rende, quest’anno patrocinato dal Comune di Rende, Comune di Cosenza, Camera di Commercio di Cosenza, Provincia di Cosenza e Confindustria. Una grande giornata di festa, con tanti cittadini accorsi per assistere alla parata che ha accompagnato il corteo festante, dal municipio di Rende all’area in cui si svolge l’evento. Qui il sindaco Marcello Manna ha aperto la prima botte pronunciando “O’zapft is!” e dato il via alla festa. C’è riuscito con un colpo solo di martello sui tre a disposizione, segno benaugurante per la seconda edizione di un evento «che sta diventando un appuntamento fisso per la città e tutta la comunità - ha aggiunto il primo cittadino -». Presente anche il sindaco di Cuneo Federico Borgna con cui la città di Rende ha siglato un patto di amicizia, il Magnifico Rettore Gino Mirocle Crisci, Loredana Pastore assessore alle attività produttive del Comune di Cosenza, Walter Sposato della Wisea Eventi ed organizzatore dell’evento ed Hemmy Lee responsabile Paulaner degli Oktoberfest nel mondo.

L’atmosfera è di quelle festose e tipiche della Baviera: birra, bretzel, e canti con performance dal palco dei coinvolgenti Alpen Vagabunden. Successo annunciato per l’esibizione dei Cinghios Group che della ‘cosentinità’, ne hanno fatto il loro cavallo di battaglia e che hanno divertito tutti per più di due ore.

“Una festa senza tempo e senza età – ha detto Walter Sposato -. Una festa da vivere con la leggerezza e sano divertimento. Trovarsi insieme, mangiare insieme, cantare, suonare ed ascoltare musica insieme, tutto questo è cultura e la cultura passa dalla vita delle persone, dall’incontro e dalla condivisione di momenti”.

Un programma curato nei minimi dettagli, per divertire e stupire, che prevede anche un grande luna park con una ruota panoramica, musica bavarese dal vivo e le migliori band. L’area della manifestazione apre nei giorni feriali alle 18 mentre nei fine settimana l’apertura è anticipata alle 11. Il fulcro della manifestazione è l’ampio padiglione coperto con quasi 3 mila posti a sedere, al cui interno vengono serviti al tavolo, da personale in costumi tradizionali, bevande e piatti tipici bavaresi, cucinati al momento con l’utilizzo di prodotti di qualità, attentamente selezionati sul territorio. Chi non riuscirà a entrare nel padiglione può comunque assaporare le bontà bavaresi grazie allo street food del Beer Garden. Per saltare la coda e assicurarsi un posto all’Oktoberfest, si possono prenotare online i tavoli direttamente dal sito www.oktoberfestcalabria.it  scegliendo tra le varie aree del padiglione. Durante tutte le serate si potranno seguire le dirette streaming curate da Marco Tiesi e Squadra 17. Insomma, nulla è lasciato al caso e il divertimento è garantito. Il tutto con alla base le credenziali per un vero e proprio successo sintetizzate in un eccellente mix: menti organizzative e brillanti accompagnate da un ineguagliabile spirito imprenditoriale tutto calabrese.

 

 

 

Snam4Mobility, la controllata di Snam attiva nella mobilità sostenibile a metano e biometano, e 4.0, società che si occupa di distribuzione di carburanti e gestione di servizi di ristoro lungo le autostrade, hanno firmato un accordo finalizzato a realizzare tre nuove stazioni di rifornimento di gas naturale per auto e camion lungo la rete autostradale in Calabria.

In particolare, due impianti LNG (gas naturale liquefatto), destinati a rifornire i trasporti pesanti, saranno installati sulla A2 del Mediterraneo nelle stazioni Cosenza Ovest, in direzione Reggio Calabria, e Rosarno Est, in direzione Salerno. Il terzo impianto, nella stazione di Cosenza Est, sempre in direzione Salerno, erogherà esclusivamente CNG (gas naturale compresso) per veicoli leggeri. I nuovi punti di rifornimento, che saranno attivi dal 2021, rafforzeranno l’offerta di metano in Calabria, dove sono attualmente in servizio 13 distributori di CNG per circa 38.000 auto in circolazione, e porteranno per la prima volta il gas liquefatto nella regione, contribuendo alla diffusione della mobilità sostenibile per i trasporti pesanti nel Mezzogiorno. Ad oggi, quella di Rosarno sarebbe la stazione di distribuzione di LNG più a Sud della Penisola.

L’accordo con Snam conferma l’impegno di 4.0 a dotare le sue stazioni di servizio, che a breve saranno totalmente ristrutturate, delle più moderne tecnologie e di carburanti ecologici, quali GPL, elettrico e metano sia liquido che gassoso. Rispetto ai carburanti tradizionali, il gas naturale abbatte le emissioni di particolato e ossidi di azoto e riduce significativamente la CO2, assicurando anche considerevoli risparmi economici. Nella mobilità a metano, l’Italia è leader europeo con 1 milione di veicoli circolanti e circa 1.350 stazioni di servizio.

Per Snam l’intesa con 4.0 fa parte delle iniziative volte a dare ulteriore impulso alla crescita della rete italiana di distribuzione di CNG e LNG, tramite investimenti diretti e accordi con altri operatori. Al momento Snam4Mobility, controllata al 100% da Snam, conta 7 impianti consegnati e oltre 70 contrattualizzati nell’ambito di un piano che prevede la realizzazione complessiva di circa 300 nuove stazioni CNG e LNG nei prossimi anni. Nel proprio piano strategico al 2022, nell’ambito del progetto Snamtec focalizzato su innovazione e transizione energetica, Snam ha in programma 200 milioni di euro di investimenti complessivi nella realizzazione di distributori di metano per autotrazione e infrastrutture di biometano.

FlixBus, leader nazionale della mobilità su gomma operativo in più di 500 città italiane e presente sul territorio calabrese dall’estate del 2018, è stata invitata oggi a partecipare a un incontro seminariale all’Università della Calabria all’interno del ciclo di attività formative, UnOgni30, finalizzato ad avvicinare gli studenti al mondo delle imprese.

Il seminario «Nuovi modelli organizzativi di mobilità. Il caso FlixBus» è stato occasione per parlare del mercato della mobilità su gomma, che negli ultimi anni ha subito importanti cambiamenti, ma anche, un’opportunità per inquadrare le nuove sfide della mobilità in Italia e in Calabria.

Insieme a FlixBus infatti, era presente anche l’azienda IAS, storica realtà calabrese della mobilità su gomma attiva nel trasporto di persone interregionale e regionale fin dal 1929, che ha fornito un quadro del settore prima e dopo la liberalizzazione del mercato e l'arrivo di operatori europei quali FlixBus.

«Il mercato calabrese della mobilità su gomma, forte di una storia secolare che anche IAS ha concorso a costruire, offre spunti preziosi per comprendere il valore delle risorse locali e il loro contributo all’evoluzione di un settore sempre più internazionalizzato e, allo stesso tempo, sempre più al servizio della Calabria e dei Calabresi. In particolare, lo slancio all’innovazione tipico dei nuovi operatori è una sfida importante di cui abbiamo saputo cogliere l’opportunità, e speriamo che la nostra testimonianza sia di ispirazione a chi, un domani, metterà le proprie competenze a disposizione del territorio», ha affermato Gennaro Scura.

Continua la rivoluzione FlixBus del mercato della mobilità 

In linea con il proprio modello di business unico, fondato sul connubio fra competenze tradizionali e digitali, e con un perno fondamentale nella collaborazione con le proprie imprese partner, FlixBus non smette di rivoluzionare il mercato del trasporto su gomma, avvalendosi di nuovi progetti innovativi che, di volta in volta, si affiancano ai servizi già disponibili nella direzione di una mobilità sempre più orientata al futuro.

Tra le novità, in questo senso, si possono citare progetti pilota come quelli relativi alla virtual reality, con la distribuzione agli utenti di occhiali 3D, e a una serie di soluzioni di intrattenimento a bordo per rendere sempre più completa l’esperienza di viaggio, ma anche il lancio di un messaggio di benvenuto a bordo in formato video, che FlixBus introdurrà prima fra le aziende del settore.

Solo un anno fa, inoltre, FlixBus ha lanciato i primi autobus completamente elettrici sulla lunga percorrenza, allo scopo di minimizzare ulteriormente il proprio impatto sull’ambiente. Un progetto pionieristico a cui ha fatto seguito, più di recente, l’annuncio di un piano ancora più avanguardistico per lanciare in futuro gli autobus a idrogeno.

«Quello fra innovazione e tradizione costituisce per noi da sempre un binomio inscindibile, nonché la formula che ha decretato il successo di FlixBus in Italia e nel mondo. La possibilità di continuare a innovare la nostra offerta mettendo a disposizione una gamma crescente di servizi a sempre più persone resterà un obiettivo cardine della nostra attività, e siamo lieti di poterne parlare qui all’Università della Calabria, che coniugando l’attenzione alle novità con un sano radicamento al territorio si offre quale sede ideale per la presentazione dei nostri progetti e valori», ha affermato Andrea Incondi, Managing Director FlixBus Italia.

 

Se ne è parlato a Mongrassano (CS) alla presenza del sindaco Ferruccio Mariani, dell’esperto di sviluppo territoriale Nicolino Baffa e di Mauro d’Acri, Consigliere regionale con delega all’Agricoltura.

L’appuntamento, animato dal giornalista Giorgio Durante, presidente dell’Accademia delle Tradizioni Enogastronomiche di Calabria, ha promosso il percorso sui diversi territori della proposta di delibera di indirizzo una volta recepita dall’ente Regione, che renderà realizzabili anche nella nostra regione i Distretti del Cibo.

L’incontro è servito, inoltre, a fare il punto sul livello di collaborazione per le possibili progettualità future nei diversi territori calabresi, territori che vedono da oltre un anno il giornalista ed esperto di sviluppo territoriale, Valerio Caparelli, insieme al consigliere Mauro d’Acri, al presidente di Acli Terra Calabria, Giuseppe Campisi, e al dirigente regionale Cosimo Cuomo, lavorare sulla promozione e composizione dei Distretti del Cibo della Calabria.

Soprattutto dopo che l’ex ministro Gian Marco Centinaio, fautore dell’intesa in Conferenza Stato-Regioni sul decreto, proposto in concerto con il MISE, ha potuto far finanziare le attività e gli investimenti proposti dai Distretti del Cibo che sono già attivati e riconosciuti dalle Regioni.

Mauro D’Acri ha già espresso la volontà di far deliberare prima della chiusura delle attività politico-amministrative della Regione, l’atto necessario all’istituzione di un’apposita delibera di indirizzo della Giunta regionale che recepisca la Legge Nazionale 205/17 con cui sono stati istituiti i Distretti del Cibo.

Il pubblico presente, tra cui numerosi amministratori pubblici e titolari di imprese, ha accolto favorevolmente il nuovo strumento, partecipando al convegno e interagendo con gli esperti al tavolo dei relatori.

I Distretti del Cibo, ha sottolineato nel suo intervento Giorgio Durante, “sono strumenti fondamentali di progettazione territoriale, che puntano a dare sostegno a chi aggrega e costruisce progetti di investimento per il rilancio delle aree agricole del Paese, attuati insieme alle Istituzioni locali e ai soggetti privati direttamente interessati”, aggiungendo nel corso dei lavori, “i Distretti del Cibo non rappresentano solo un valido strumento di governance dei sistemi rurali, essendo questo modello basato su un partenariato pubblico-privato locale e su una governance multilivello, ma sono soprattutto una scelta innovativa. Avviare anche in Calabria il percorso di istituzione e amministrazione dei Distretti del Cibo, messi a disposizione dal legislatore nazionale, consentirà di avviare quel principio di sussidiarietà sociale ed economica che porterà presto con sé buoni effetti di riequilibrio territoriale, come ad esempio il contrasto allo spopolamento delle aree interne”.

Questo è il punto di forza rappresentato nel quadro normativo, novità che ha carpito l’interesse di amministratori e imprese, come ha spiegato l’ingegnere Nicolino Baffa, rispondendo alle domande degli intervenuti.

Nel finale, l’incontro ha dato vita a un vivace scambio di battute tra il Consigliere regionale Mauro d’Acri e il pubblico, che ha molto apprezzato l’impegno dello stesso nell’attività amministrativa di velocizzare la spesa nell’ambito del PSR e di far votare presto la delibera di indirizzo sui Distretti del Cibo.

 

“La stagione turistica che volge al termine conferma che la Calabria, in termini di presenze e ricavi, non riesce ad avere quel decollo definitivo e stabile, auspicato dagli operatori del settore e dall’indotto. Quando si arriva a fine stagione, si apre sempre un dibattito contrapposto tra il sistema imprenditoriale e quello pubblico. Occorre fare una distinzione netta tra presenze turistiche e ricavi da fatturato”. Lo dichiara Demetrio Metallo, presidente della Sezione Turismo di Unindustria Calabria sostenendo che i primi dati sulle presenze 2019, ancora non ufficiali, parlano di un territorio a più velocità. “Ci sono comprensori – aggiunge Metallo - dove si registra un incremento di presenze rispetto al 2018, zone che mantengono gli stessi standard ed altre che invece hanno avuto un calo. Bisogna fare molta attenzione perché il dato delle presenze deve necessariamente essere confrontato con il fatturato e con i ricavi economici. Il sistema dell’offerta turistica, nel suo complesso, non è sempre in grado di soddisfare una domanda che è diventata sempre più attenta ai servizi erogati ed al rapporto prezzo-qualità”. Per Unindustria Calabria la concorrenza globale è sempre più forte, spesso è rappresentata da paesi del bacino del Mediterraneo molto vicini alla Calabria. “Questi territori hanno un’offerta più aggressiva della nostra, dovuta soprattutto al fatto che la pressione fiscale cui sono sottoposte le loro imprese è nettamente inferiore rispetto alla nostra, che ha pochi eguali”.  "Per combattere questa tendenza negativa, la Calabria ha la necessità di attrezzarsi con infrastrutture pubbliche che diano la possibilità di rendere appetibile l’offerta. I collegamenti interni stradali e ferroviari sono fermi al palo, l’erogazione dei servizi essenziali come la depurazione e la raccolta dei rifiuti sono a singhiozzo, l’erosione delle coste, in alcuni punti, ha fatto sparire le spiagge più belle. Bisogna mettere le mani, con decisione ed urgenza, alla legislazione regionale del settore, ormai obsoleta e non più rispondente alle necessità di un mercato che è cambiato. Combattere l’abusivismo deve essere la priorità del sistema politico! Occorre regolamentare le professioni turistiche, valorizzare i giovani che escono dalle nostre università aiutandoli a non abbandonare questa terra, definire in maniera chiara l’attività dei b&b e quella degli intermediari di viaggio”.
L’analisi del presidente Metallo, condivisa con i colleghi Caterina Froio (vicepresidente), Giovanni Imparato (past presidente) ed i consiglieri Mario Catanzaro, Giovanni Comito, Antonio Massimo Falbo, Cristina Gazzaruso, Giovanni Giordano, Concetta Greco, Stefani Pizzi e Alessandro Sirimarco, si spinge oltre. “Occorre ripensare alla gestione dei fondi europei destinati al settore perché non si può pensare che la Calabria sia tutta “a vocazione turistica”. La domanda, in questo momento, è nettamente inferiore al numero dei posti letto esistenti! La media dell’occupazione annuale non supera il 50%. Forse non serve incentivare la costruzione di nuovi alberghi, ma spendere decisamente nell’adeguamento delle infrastrutture esistenti e nella costruzione di nuovi collegamenti capaci di raggiungere tutta la regione in maniera adeguata. Altro elemento molto importante per il settore, è l’immagine che spesso viene data della Calabria nella produzione televisiva e cinematografica. L’offerta turistica calabrese, non è rappresentata solo dal turismo balneare. Abbiamo luoghi di cultura, siti archeologici, montagna con infrastrutture che hanno bisogno di essere ammodernate e rilanciate, turismo religioso, turismo termale. Tutti questi argomenti saranno posti da Unindustria Calabria – conclude il presidente - all’attenzione delle istituzioni regionali, perché il settore turistico con il suo indotto non può attendere oltre”.


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