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L’esecutivo dell’Ust (Unione sindacale territoriale) della Cisl Cosenza dopo la pausa estiva si è riunita nella sede di via Caloprese. Il segretario generale Tonino Russo, che ha introdotto i lavori alla presenza di tutti i dirigenti di federazione, ha espresso forte preoccupazione per la situazione calabrese sempre più drammatica nel contesto economico e sociale, segnata dalle continue proteste di intere categorie di lavoratori. «In agenda - ha sottolineato Russo - ci sono molte emergenze in atto, il lavoro, la tutela della salute, l’ambiente, le aree interne, gli ammortizzatori sociali ed il precariato, per cui bisogna lanciare l’ennesimo appello alle istituzioni ed alle forze politiche con proposte concrete per fronteggiare l’emergenza occupazionale che, in Calabria e nella nostra provincia, ha raggiunto livelli insostenibili. Eppure come Cisl - ha spiegato il segretario Russo - siamo stati sempre disponinili al confronto, ma la politica regionale fa orecchie da mercante, e anziché preoccuparsi dei problemi della Regione, si è arroccata su posizioni di blocco per non andare alle elezioni. Lo stallo, i giochini dei partiti, devono cessare perché la gente è stanca di parole e vuole vedere affrontare i problemi. I cittadini chiedono e auspicano l’autentica politica del fare. Il loro giudizio sulle prossime elezioni (speriamo a breve) sarà basato solo ed unicamente su ciò che i loro occhi vedranno, e non certo su quello che le loro orecchie continueranno a sentire, come avviene da anni a ridosso delle campagne elettorali. Sono anni, - ha proseguito Tonino Russo – che, come Cisl, andiamo ripetendo come e dove intervenire, per lo sviluppo della Regione e della Provincia di Cosenza. Le priorità per lo sviluppo sono infrastrutture, sistemi ferroviari e viarii, in particolare alta capacità ferroviaria, ed inoltre la realizzazione della banda larga in tutti i capoluoghi di provincia, gestione integrata dei rifiuti, depurazione, dissesto idro-geologico, valorizzazione attrattività turistica. Senza dimenticare gli interventi per riportare la Sanità a livelli accettabili, approntando un nuovo sistema socio-sanitario, la salvaguardia del territorio, la sicurezza e la legalità, la trasparenza ed efficienza nella Pubblica amministrazione e il sostegno alle imprese e all’agricoltura».

Il segretario dell’Ust Russo ha chiesto, rivolgendosi ai dirigenti Cisl presenti, di essere pronti ancor di più in questa nuova stagione di lotte, perché oggi come non mai occorre la forza del sindacato per non lasciar crollare definitivamente una Regione già martoriata ed abbondanata a se stessa. E’ seguito un articolato dibattito  di condivisione nel gruppo dirigente, e i lavori sono stati conclusi dal segretario generale Csl Calabria Paolo Tramonti.

 

Non soltanto funziona anche e soprattutto alle nostre latitudini, ma il turismo culturale, ampliando l'offerta e potenziando la capacità attrattiva complessiva dei territori, di fatto vince ogni sfida meteorologica ed allunga la stagione estiva tradizionalmente intesa. A confermarlo, qualora ve ne fosse stato bisogno, sono ancora una volta i numeri importanti di visite guidate e la quantità di richieste straordinarie pervenute anche nel e per tutto il mese di settembre per il Museo Storico della Liquirizia Giorgio AMARELLI che, alla luce delle diverse provenienze dei visitatori, si conferma attrattore turistico d'eccezione in Calabria ed in tutto il Sud. - A far visita al Museo è stata oggi (sabato 6 settembre) una delegazione dell'associazione nazionale piccoli comuni italiani (ANPCI) - Ed è boom di ordini anche per il portale e-commerce amarellishop.it lanciato sul web meno di un mese fa e visitato soprattutto all'estero (soprattutto Francia, Spagna, Regno Unito ed in generale Nord Europa).

Alla soddisfazione per un risultato straordinario registrato per l'intero periodo estivo e che condividiamo con Rossano e con il territorio – dichiara Fortunato AMARELLI – non possiamo che far seguire una riflessione, anzi una constatazione sulla quale diventa sempre più difficile avanzare obiezioni: funziona l'investimento culturale ed anzi restituisce ai territori una gamma di opportunità e di proposte d'attrazione e d'accoglienza che da complementari all'offerta estiva stagionalizzata possono diventare autentico valore aggiunto nel complessivo potere competitivo di una destinazione turistica a 360 gradi e 365 giorni all'anno.

Del resto – continua - quello del Museo della Liquirizia con i suoi 13 anni di crescita costante è un format replicabile, nella nostra stessa Città e nel territorio, per altri e più prestigiosi ed importanti marcatori identitari, come ad esempio il Codex Purpureus.

A tal proposito – aggiunge – non possiamo che leggere con soddisfazione e con adesione le tante e nuove iniziative di attenzione rispetto alla necessità di fare in concreto, di questo patrimonio culturale unico al mondo, una delle principali leve di marketing territoriali utili all'economia della Città e del territorio. Perché investire in cultura fa girare l'economia dei luoghi e perché – scandisce AMARELLI - è necessario che il mondo dell'impresa si interessi sempre di più dell'industria culturale, vero scrigno inutilizzato del Bel Paese, soprattutto della cosiddetta Italia minore, quella dei nostri centri storici e dei nostri parchi archeologici.

È molto importante – conclude Fortunato AMARELLI - che sulle infinite occasioni del turismo culturale aumentino dunque i momenti di confronto e di dibattito sociale, istituzionale e fra esperti, nella consapevolezza che declinare il turismo al plurale significa comprendere che più si arricchisce l'offerta identitaria, distintiva e permanente di un territorio più si diversifica e destagionalizza la domanda e quindi il flusso e la permanenza dei visitatori. -(Fonte: MONTESANTO SAS – Comunicazione & Lobbying).

Lorenzin 3

Si è appena conclusa a Camigliatello Silano (CS) la IV edizione di Stelle del Sud, la manifestazione organizzata dal movimento culturale ASSUD volta a valorizzare e promuovere iniziative per lo sviluppo socio-economico del Mezzogiorno.

La terza e ultima giornata della kermesse è iniziata con il dibattito, moderato da Carlo Puca (Panorama), “Un patto del Nazareno anche per il Sud” al quale hanno partecipato Alessandro Cattaneo (Responsabile FI Formazione Amministratori Locali) e Luca Sani (Pres. Commissione Agricoltura Camere).

Come da tradizione ormai, anche in questo caso ognuno dei partecipanti ha fatto la sua promessa per il Sud per la campagna #StringiUnNodoPerIlSud: Cattaneo impegnandosi a supportare i comuni del Sud per fare qualcosa di concreto per la valorizzazione del patrimonio pubblico locale; Sani impegnandosi a promuovere leggi a favore del Mezzogiorno e l’accesso ai finanziamenti snellendo le procedure amministrative; Puca promettendo di diventare ancora più aggressivo con i suoi intervistati per fare in modo che rispettino le promesse fatte.

Nel corso della mattinata c’è stato l’incontro con il Presidente della Commissione Antimafia Rosy Bindi, intervistata da Giuseppe Malara (TG1).

Nel fare gli auguri a Federica Mogherini, nuovo Ministro degli Esteri europeo, La Bindi ha commentato: «Ci auspichiamo che, accanto a questa bella importante novità, si riesca a dare all’Europa una Politica Estera comune, di cui oggi più che mai c’è bisogno».

Si è parlato di riforme, di Italicum, di spending review e naturalmente della lotta contro le mafie: «Bisogna riconoscere che le mafie si sono insediate altrove, e vanno combattute in ogni parte dell’Italia e dell’Europa. Soprattutto la ‘Ndrangheta. E le mafie si combattono se ognuno fa la sua parte.

«Chiedo un impegno alla Lorenzin: la Sanità della Calabria va commissariata. E deve essere un commissariamento serio perché qui ci sono numerose aziende sciolte per infiltrazioni mafiose. So che la Lorenzin, che sta facendo un ottimo lavoro, è in grado di intervenire: bisogna prendere la situazione in mano perché le mafie sono intelligenti, sanno quali sono i punti deboli del Paese».

Anche Rosy Bindi, al termine del suo intervento, ha fatto una promessa per la Calabria: «Io sono convinta che l’Italia riparte se riparte il Mezzogiorno, e il Mezzogiorno riparte se riparte la Calabria. Il mio impegno è fare tutto quello che posso con passione, rigore e studio per liberare questa regione dalla ‘Ndrangheta e dai poteri mafiosi».

 

A seguire ha avuto luogo l’incontro con il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin.

Intervistata da Giancarla Rondinelli (“Porta a Porta”), il Ministro ha parlato dei traguardi raggiunti per la sanità in Calabria: «Abbiamo fatto i compiti a casa e finalmente abbiamo tutti i dati del Sistema sanitario calabrese, che adesso è trasparente. Abbiamo stabilizzato la parte economica, è necessario adesso intervenire sulla qualità.

«Finora – ha proseguito il Ministro – il Sud ha fatto politiche sanitarie totalmente sbagliate; è necessario che si guadagni la fiducia dei pazienti dando un esito di qualità. Un Piano Esiti è un utile strumento di trasparenza per avere una classifica delle migliori strutture sanitarie».

Riguardo il divario tra Nord e Sud il Ministro ha dichiarato che ci sono tutti i presupposti per superarlo, perché «ci sono professionisti e scienziati di grande valore al Sud, e questo Premio lo ha dimostrato con i riconoscimenti conferiti in questi giorni».

Anche Beatrice Lorenzin ha fatto la sua promessa per la campagna #StringiUnNodoPerIlSud: «Mi impegno ad arrivare in tre anni a un equilibrio di bilancio per le regioni del Sud in Sanità e a riportare nel Mezzogiorno gli investimenti scientifici».

 

La quarta edizione di Stelle del Sud si è conclusa con i saluti finali di Carlo Puca e Giancarla Rondinelli, e con i ringraziamenti del Presidente di Assud Andrea Guccione, che ha salutato i presenti con la speranza di continuare questo percorso insieme: «Il Sud che la può fare. Ce la possiamo fare, partendo dalle nostre eccellenze. Peccato che la classe dirigente Calabrese non sia stata presente in questi tre giorni; ci auguriamo che ci sostenga in futuro per proseguire insieme questo cammino».

Foto STELLE DEL SUD_I giorno II dibattito

Si è appena conclusa la prima giornata di Stelle del Sud 2014, la manifestazione organizzata dall’associazione Assud a Camigliatello Silano che durerà fino al 31 agosto.

Dopo i saluti iniziali del Sindaco Tiziano Gigli, il presidente di Assud Andrea Guccione ha dato il via alla kermesse – giunta alla sua quarta edizione – con una provocazione: «Perché non un Expo nel Mezzogiorno?»

Al primo dibattito, sul tema “L’agroalimentare e le sue eccellenze, una sfida per lo sviluppo”, hanno partecipato Secondo Scanavino (Pres. Conf. Italiana Agricoltori), Alessandro Circiello (Federazione italiana cuochi), Massimo Fiorio (Commissione agricoltura Camera), Paolo Russo (Commissione agricoltura camera), Riccardo Cotarella (Enologo, Expo 2015), Vincenzo Pepe (Presidente “Fare ambiente”). A moderare il responsabile Ansa Calabria Ezio De Domenico, che ha lanciato la campagna #StringiUnNodoPerIlSud con la quale, ognuno nel proprio ambito, i partecipanti all’incontro si sono impegnati a fare qualcosa di concreto per promuovere una nuova cultura del Mezzogiorno.

«Quella di oggi – ha dichiarato Paolo Russo – è un’ottima occasione per riflettere insieme sulle strade da percorrere per fare in modo che il Sud superi le sue difficoltà». Perché – ha proseguito Scanavino – ci manca un “sistema” che renda competitivo il nostro comparto alimentare.

Impegnandosi a promuovere il vino calabrese all’Expo 2015, l’enologo Riccardo Cotarella ha dichiarato: «la Calabria devono farla i calabresi, e ci si augura che esista questa volontà».

Infine Vincenzo Pepe, presidente di “Fare ambiente” ha ricordato che “agricoltura” significa amare il territorio, quindi difenderlo senza negargli la sua identità: «Dobbiamo insegnare ai nostri figli a consumare meridionale. Noi stiamo tradendo il nostro Mezzogiorno, e il mezzogiorno non va tradito».

A seguire Annamaria Terremoto, del Tgr Calabria, Arcangelo Badolati de «La Gazzetta del Sud» e Piero Sansonetti, de «Il Garantista», dopo il dibattito “Comunicare il Sud che vince: come?” hanno ricevuto da Andrea Guccione un riconoscimento per il loro impegno come “ambasciatori del Sud”.

«Il perdurare della grave crisi economica sta acuendo oltre ogni limite le condizioni di notevole disagio in cui versano le imprese di costruzione».
Muove da queste prime considerazioni l'appello che il Presidente di Ance Cosenza Giovan Battista Perciaccante sottopone ai Sindaci dei Comuni del Cosentino, chiedendo loro di non estendere l’applicazione della TASI ai fabbricati realizzati per la vendita dalle aziende che hanno per oggetto esclusivo o prevalente l’attività di costruzione e alienazione di immobili.
«Le nostre aziende - specifica il Presidente Perciaccante - già fortemente esposte nei confronti del sistema bancario, si trovano a dover fare i conti con il mercato dell’edilizia abitativa praticamente fermo e con il calo drastico degli investimenti in lavori pubblici. Eppure queste stesse imprese con la loro attività incidono in maniera sostanziale sui livelli di reddito ed occupazione dei territori comunali. In quest'ottica come Sezione Edile di Confindustria Cosenza chiediamo ai Sindaci di prevedere, all’atto della ormai prossima adozione della delibera comunale sulle aliquote per l’anno 2014, l’esenzione dal tributo per tali tipologie di immobili».
Il Presidente cita, come esempio, la scelta effettuata dal Comune di Rende, che nell’Avviso di pagamento dell’acconto TASI per il 2014, redatto a seguito di apposita delibera, approvata dall’allora Commissario Straordinario Maurizio Valiante, ha specificato che “sono esenti dal tributo i fabbricati costruiti e destinati dall’impresa costruttrice alla vendita, fintanto che permanga tale destinazione e non siano in ogni caso locati; i fabbricati acquistati dall’impresa costruttrice sui quali la stessa procede ad interventi di incisivo recupero e risanamento conservativo".
«Questo provvedimento potrà servire a scongiurare la chiusura di tante piccole realtà produttive - conclude il massimo rappresentante di Ance Cosenza, Giovan Battista Perciaccante - e la perdita, alla spicciolata, del lavoro di tanti operai ed impiegati, con riflessi negativi sull’economia locale. Una circostanza di fronte alla quale non si può più restare inermi e che presuppone che le istituzioni e le forze economiche e sociali, nel rispetto dei propri ruoli, si diano da fare per uscire, tutti insieme, da una crisi, di cui ancora non si intravede, all’orizzonte, la fine».

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