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Martedì, 01 Ottobre 2024

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Le stagiste Alessandra e Marianna  davanti la Camera

Diffondere la cultura dell’innovazione digitale, accrescendo la consapevolezza dei vantaggi derivanti da un utilizzo più avanzato del web per il Made in Italy, e valorizzare lo scambio di competenze tra le piccole imprese e i giovani nella transizione al digitale, per valorizzare anche all’estero le eccellenze produttive italiane, a partire dall’agroalimentare e dall’artigianato, sono gli obiettivi del progetto “Made in Italy: Eccellenze in digitale”, promosso da Google in collaborazione con Unioncamere. Il compito di supportare le imprese nel percorso di digitalizzazione è stato affidato a 107 giovani, formati da Google e Unioncamere, che per 6 mesi saranno ospitati in 52 Camere di Commercio in tutta Italia. Affiancati da un tutor dedicato all’interno della Camera di Commercio, i giovani digitalizzatori svolgeranno attività di sensibilizzazione e supporto alle imprese del territorio per aiutarle a creare o sviluppare la propria presenza online, sfruttando così le opportunità offerte da Internet per far conoscere in tutto il mondo le eccellenze del Made in Italy. L’iniziativa si inserisce all’interno della campagna “e-Skills for jobs” della Commissione Europea ed ha il patrocinio del Ministero dello Sviluppo Economico. Le due esperte di web, marketing e comunicazione digitale, coordinate da Giuseppe Palopoli della Camera di Commercio di Cosenza, sono Alessandra Sposato, 26 anni, laureata in Economic Analysis & Policy all’Università di Milano, e Marianna Sposato, 26 laureata e specializzata in Law & Economics presso la LUISS Guido Carli di Roma. Le giovani professioniste, con interventi dedicati e gratuiti, supporteranno le imprese provinciali dell’agroalimentare e dell’artigianato artistico. «Più le imprese raggiungono un alto livello di maturità digitale, più crescono le esportazioni. Da questa constatazione è scaturita la decisione della Camera di Commercio di Cosenza di aderire al progetto “Eccellenze in digitale”. Il nostro obiettivo» commenta il Presidente della Camera di Commercio di Cosenza, Klaus Algieri, «è quello di aiutare le piccole aziende, gli artigiani e il mondo dell’agricoltura della provincia di Cosenza ad accedere al web per competere sui mercati internazionali. C’è una grande fame di Made in Italy nel mondo. In un anno le ricerche su Google per le parole chiave relative al Made in Italy sono cresciute del 12%. Un dato abbastanza significativo, anche se in Italia solo il 34% delle piccole e medie imprese possiede un sito internet e solo il 13% lo utilizza per vendere. Le imprese attive extra-agricole che esportano in provincia di Cosenza sono circa 400 e producono un volume di esportazioni equivalente ad appena lo 0,02% dell’export nazionale che, nell’ultimo anno, è anche diminuito di quasi il 12%. Troppo poco rispetto alle potenzialità enormi delle nostre aziende.[1] La sfida sarà quella di convincere i tanti imprenditori del cosentino che il web può offrire nuova linfa non solo alle aziende produttrici di eccellenze, ma all’intero territorio provinciale. In termini comparati, è noto che con il solo passaggio da impresa off-line (quindi solo con un sito web) ad impresa on-line-attiva vi è un incremento del fatturato e una maggiore possibilità di attrarre consumatori esteri, fattori che avranno sicuramente un impatto positivo anche sull’occupazione. Organizzeremo, pertanto, incontri e visite presso le imprese per far conoscere agli imprenditori della provincia gli strumenti per vendere i propri prodotti on line, li aiuteremo a cogliere le opportunità dei mercati mondiali, a raccontarsi e a raccontare al mondo il loro lavoro davvero eccezionale e le loro produzioni davvero eccellenti ». Le imprese beneficiarie del progetto saranno individuate a seguito di adesione alla manifestazione di interesse, che sarà a breve pubblicata sul sito della Camera di Commercio di Cosenza. Successivamente, si procederà all’analisi del livello di digitalizzazione, implementando e condividendo con gli imprenditori aderenti, un programma di lavoro personalizzato. Grazie ad Internet, aziende di ogni settore e dimensione possono far conoscere i propri prodotti, anche di nicchia, oltre i confini nazionali, raggiungendo nuovi mercati e nuovi clienti in tutto il mondo. Recenti studi[2] dimostrano che, al crescere del livello di maturità digitale, aumenta la percentuale di imprese che fanno export. Maturità digitale ed export hanno un impatto diretto sul fatturato delle imprese: fino al 39% del fatturato da export delle imprese di medie dimensioni che sono attive online è realizzato grazie ad Internet. I dati Istat rivelano che in Italia solo il 67% delle imprese è raggiungibile online tramite il proprio sito web; solamente l’11% dichiara di offrire servizi di e-commerce e soltanto un’impresa su quattro utilizza almeno un social media. La Calabria si attesta al di sotto della media nazionale in termini di presenza online (aziende con siti internet). Sebbene tra il 2012 e il 2013 le ricerche globali su Google legate al made in Italy siano aumentate del 12%, esiste ancora un forte gap tra le nostre produzioni di qualità e loro presenza online. Anche perché solo una quota minima delle nostre imprese sfrutta tutte le potenzialità di Internet per accrescere il proprio fatturato. Tra le Pmi manifatturiere[3], la stragrande maggioranza delle quali ha un proprio sito web ma solo il 16% fa attività di e-commerce. È dunque evidente quali siano le opportunità che si aprono per le eccellenze italiane.

 



[1] Nel solo settore manifatturiero, a fronte di circa 200 imprese esportatrici se ne sono individuate oltre 500 potenzialmente esportatrici (stime Unioncamere), ovvero con caratteristiche simili a quelle delle imprese esportatrici, ma che per qualche motivo non riescono ad esportare.

[2] Analisi condotta da Google in collaborazione con Doxa Digital su più di 5.000 aziende di piccole e medie dimensioni, per indagare il rapporto tra digitalizzazione ed export.

[3] Dati Unioncamere su un campione di 1.500 Pmi manifatturiere (20-499 dipendenti)

 

Rossano e Gaeta unite nel nome di San Nilo. Le due Città impegnate su più fronti per la valorizzazione globale del loro patrimonio storico-culturale che vede tra i comuni denominatori proprio la figura ascetica dell’Abate rossanese. Un unico cammino, visto da due posizioni differenti, per ripercorrere le tracce dell’esistenza di un personaggio, forse il più emblematico nel processo copernicano di unificazione che per secoli aveva tenuto lontane la Chiesa d’Oriente e quella d’Occidente. Ripercorrendo questo filo rosso l’Amministrazione comunale è stata presente a Gaeta dove, lo scorso martedì 16 settembre 2014,  si è tenuta la solenne cerimonia di elevazione a Santuario delle Chiese di San Nilo Abate e dei Santi Anargiri Cosma e Damiano.

Nel frattempo, a Rossano, in vista della ricorrenza delle celebrazioni in onore del Santo patrono, il prossimo Venerdì 26 Settembre, sono previste numerose manifestazioni religiose e ed eventi alla riscoperta della tradizione e del valore dell’ospitalità.

Una figura affascinante e molto importante quella di Nicola Malena – ha detto l’Assessore agli affari istituzionali, Rodolfo Alfieri, prendendo parte alle cerimonie civili e religiose nella cittadina laziale, devota al Santo rossanese - che a Rossano, soprattutto negli ultimi anni è stata valorizzata, grazie ad una serie di iniziative messe in campo dalle Amministrazioni comunali che si sono susseguite. A partire proprio dalle celebrazioni per il millenario della sua morte ed il novecentocinquantenario della morte di San Bartolomeo, rispettivamente nel 2004 e nel 2005, dalle quali è partito un rilevante processo di promozione delle doti umane e spirituali di questi due Santi, ma anche un importante momento di attenzione sulla storia della Calabria nel contesto delle sue espressioni religiose. A Rossano, continuiamo a rimanere impegnati su più fronti per la valorizzazione globale del patrimonio storico-culturale. Sono in cantiere – ha ribadito - diverse iniziative mirate alla promozione del prezioso brand del Codex Purpureus Rossanensis, anche dopo la recente candidatura dell’evangeliario nell'elenco della Memory of the World dell'Unesco. Così come lodevoli sono le iniziative messe in atto dalla Città di Gaeta e culminanti nella elevazione della Chiesa di San Nilo a Santuario. È opportuno, infatti – ha ricordato in ultimo Alfieri - incentivare proprio l'aspetto religioso per favorire lo sviluppo e la diffusione di quel nuovo modello di turismo che si è affermato nel corso ed immediatamente dopo il grande Giubileo del 2000. Un modello di turismo che riesce, alla perfezione, a coniugare le bellezze storiche, artistiche e culturali delle nostre Regioni, con il valore religioso dei luoghi santi presenti sui territori.

Intanto Rossano si appresta a festeggiare la solennità del Santo Patrono, il prossimo Venerdì 26 Settembre. Quest’anno i festeggiamenti civili in onore del Santo Patrono saranno caratterizzate da una due giorni di eventi previsti per la III Edizione de La Notte di San Nilo, che chiuderanno la 22esima programmazione socio-culturale estiva. Dopo le celebrazioni religiose, a termine della tradizionale processione del Santo, dalla Chiesa di San Nilo, nel Centro storico, Venerdì 26 settembre, partirà il concerto itinerante dei “Diatonic Group: i mantici nel cuore”, costituito da giovani musicisti di fisarmonica ed organetto. Il concerto itinerante terminerà in Piazza Steri dove, alle ore 21.00, si esibiranno “I musicanti del vento”, contornati  dalle coreografie dei ballerini in costume tradizionale. Durante la serata, lungo Corso Garibaldi e Piazza Steri, saranno presenti stand enogastronomici che creeranno un vero e proprio percorso del gusto a base dei piatti tipici della tradizione locale. La festa continua Sabato 27 con lo spettacolo di danza, in Piazza Steri, alle Ore 20.00, dei ballerini della Fantasy Dance (evento promosso in collaborazione con Hotel San Nilo), e alle 21.00, nella cornice del teatro Amantea-Paolella, la commedia di Eduardo De Filippo, Filumena Marturano, portata in scena dalla compagnia Lupus in Fabula 

Prosegue l'azione di Confindustria Cosenza sul fronte dell'assistenza alle imprese per l'internazionalizzazione. "Export management: come affrontare i mercati internazionali" è il tema del seminario tecnico organizzato con l'ICE, che si è appena concluso nella sede dell'Associazione degli Industriali della provincia.
Ottimo il riscontro in termini di partecipazione e di interesse manifestato da parte dei circa 60 imprenditori che hanno preso parte al percorso formativo, in rappresentanza di 41 aziende operanti in Calabria in diversi settori: agroalimentare, energia, ricerca ed alta tacnologia, dispositivi medici, costruzioni, consulenza.
«L’obiettivo del corso - sottolinea il Presidente di Confindustria Cosenza Natala Mazzuca - è stato quello di individuare le metodologie più adeguate per strutturare i processi di internazionalizzazione. Il seminario infatti è stato focalizzato sia sugli aspetti strategici che tecnici di una operazione commerciale con l’estero. Si è discusso degli scenari attuali e delle prospettive future del commercio internazionale e della catena logistica dell’export: dall’accordo contrattuale all’incasso della fornitura. Tutti aspetti fondamentali da affrontare per avere successo sui mercati esteri».
Docente del corso è stato Domenico Del Sorbo, esperto di internazionalizzazione della Faculty dell’ICE e specialista degli strumenti di trade finance, crediti documentari e garanzie bancarie internazionali. Del Sorbo si è particolarmente soffermato sugli "incoterms® 2010", ovverosia ogni diritto e dovere competente ai vari soggetti giuridici coinvolti in una operazione di trasferimento di beni da una nazione ad un'altra ed ha approfondito i temi della dilazione di pagamento come strumento per creare valore per il cliente, della gestione del rischio di credito e del nuovo strumento di regolamento nel commercio estero, definito "bank payment obligation".
«Molto interessanti - aggiunge il Presidente degli Industriali cosentini Natale Mazzuca - sono risultati i colloqui individuali di check-up per la verifica delle potenzialità di export a cui hanno partecipato oltre 20 aziende. Oltre alla formazione sul marketing internazionale e sulle tecniche delle operazioni commerciali con l’estero, risulta fondamentale per l'imprenditore conoscere più da vicino i paesi in cui poter realizzare nuovi business e poter entrare in contatto con partner con cui accedere ai mercati transnazionali in forma aggregata. In più occasioni - conclude Mazzuca - ho sottolineato quanto sia importante fare rete per superare i fattori che limitano lo sviluppo e la crescita dimensionale delle nostre imprese. In questa direzione convergono gli sforzi dell'Associazione che ho l'onore di presiedere e che mirano a fornire un supporto concreto a chi si impegna a creare sviluppo sul territorio».
I lavori del seminario tecnico–formativo sull'export management sono stati introdotti dal Responsabile di Confindustria Cosenza per la fiscalità e diritto d'impresa Maurizio Bozzo e conclusi dal Presidente della Sezione Agroalimentare di Confindustria Cosenza Fortunato Amarelli, anche nella sua veste di Presidente del Consorzio Kalos per l'internazionalizzazione delle aziende agroalimentari calabresi.  Organizzato dall'ICE, Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, in attuazione del Piano Export Sud, è stato realizzato con Confindustria Cosenza ed il patrocinio di  Unindustria Calabria per le micro e piccole aziende manifatturiere e di servizi, start-up, consorzi, reti di impresa e poli tecnologici calabresi.

Turismi, non c’è occasione che la Regione Calabria, rimasta inspiegabilmente priva di un assessore al ramo per anni, non abbia perso. Come, ad esempio, quella storica ed importante di progettare e condividere iniziative comuni nell’ambito dell’anno incrociato del turismo italo-russo. La Calabria è del tutto assente sul sito ufficiale dedicato a questo appuntamento strategico. Un’assenza ed un’impreparazione che è ancor più grave se si considera che: 1) obiettivo dell’Anno del Turismo era ed è far scoprire ai turisti russi l’Italia sconosciuta”, meta ideale del turismo destagionalizzato, costituita dalle Regioni e dalle destinazioni meno note, dai siti Unesco e dai Borghi, dalle città d’arte minori che raccontano, non meno di Roma, Venezia e Firenze, secoli di storia, di cultura e di arte italiana e mondiale; 2) il turismo – come ha sostenuto l’Ambasciatore Italiano a Mosca Cesare Maria RAGAGLINI – rappresenta uno degli aspetti più dinamici delle relazioni tra l’Italia e la Russia e non conosce crisi, che sia essa internazionale, politica o economica. – Nonostante il gap infrastrutturale rappresenti una difficoltà oggettiva per il target russo, plauso al progetto ed invito ai GAL a preparare e formare il territorio, in termini di accoglienza e di conoscenza della lingua russa da parte degli operatori turistici. L’obiettivo vero, infatti, resta quello di far ritornare il turista!

È quanto ha dichiarato l’assessore al governo del territorio della Provincia di Cosenza Leonardo TRENTO intervenendo all’evento dal titolo “Promozione e commercializzazione dell’offerta turistico-culturale delle Città eredi di Bisanzio” svoltosi ieri (lunedì 15) a ROSETO CAPO SPULICO, promosso dall’ACEB presieduta da Igor DANILOV e dall’Associazione per lo sviluppo dell’alto ionio “Umberto Pagano”. – Oltre a TRENTO, erano presenti anche i sindaci CIMINELLI di Amendolara, MAZZIA di Roseto Capo Spulico, F MUNDO di Trebisacce, SANTAGATA di Castroregio ed i rappresentanti del Gal Alto Jonio Cosentino “Federico II” e del Gal “Sila Greca”. – Tra gli interventi anche quello di Olga KISSELEVA presidente dell’associazione “Italia-Russia – Cultura e Lingua senza Frontiere” con sede a Mandatoriccio. – Portare il turismo russo in Calabria. – Rimane, questo, l’obiettivo del progetto, partito nei mesi scorsi da Rossano e che, su imput di diverse associazioni, sta coinvolgendo numerosi comuni dal Basso all’Alto Jonio, dalla Sila Greca al Crotonese. E continua ad arricchirsi di contributi preziosi l’ambizioso percorso denominato “Città Eredi di Bisanzio” promosso dall’ACEB. – Itinerari turistici bizantini verranno proposti dall’ACEB a tour operator russi in occasione della mostra fotografica che si terrà il 2 OTTOBRE a San Pietroburgo. – Per la Calabria sono le 9 le Città che hanno aderito: Amendolara, Rossano, Santa Severina, Roseto Capo Spulico, Montegiordano, Oriolo Calabro, Castroregio, Cropalati e Caloveto. – Nel corso del suo intervento Olga KISSELEVA è ritornata a ribadire la necessità di investire sulla comunicazione destinata all’ospite, a partire dalla segnaletica turistica in russo. Una proposta, quest’ultima, emersa nel riuscito evento italo-russo svoltosi a Mandatoriccio, in occasione della visita del Console Generale della Federazione Russa in Italia (Palermo) Vladimir KOROTKOV. La KISSELEVA, infine, ha colto l’occasione per presentare i prossimi corsi di lingua russa destinati ai tour operator. – Il prossimo appuntamento per le “Città eredi di Bisanzio” sarà VENERDÌ 26 SETTEMBRE a Roma dove si riuniranno tutte le Città dell’ACEB italiane e russe per la presentazione di un premio per il miglior libro russo sulla cultura bizantina. - (Fonte: MONTESANTO SAS – Comunicazione & Lobbying).

 


Con il patrocinio del Ministero della Salute, il prossimo 17 settembre avrà luogo in tutta Italia il Dental Baby Day: la Giornata nazionale di prevenzione odontoiatrica dei bambini.

L’iniziativa è promossa e organizzata della Società Italiana di Odontoiatria Infantile. La SIOI , la più antica società scientifica italiana di odontoiatria che conta quasi mille soci ed è partner strategico di Save The Children, intende portare il suo contributo su tutto il territorio nazionale con lo scopo di promuovere la salute orale dei bambini.

Nello stesso giorno, i Soci in diverse sedi come aereoporti, scuole, palestre, sale comunali, provinciali, regionali, auditorium, parrocchie, incontreranno insegnanti, pediatri, genitori, affrontando i temi della prevenzione odontoiatrica e fornendo le indicazioni per applicarla.

“Ritengo importante ed entusiasmante questa iniziativa – dice la Presidente della SIOI, prof. Raffaella Docimo Chiariello – che è rivolta agli adulti per i bambini. È fondamentale infatti che l’informazione sia veicolata nel modo corretto alle famiglie e a tutti coloro che si relazionano, secondo le diverse competenze, con i bambini. D’altra parte questo è anche il tipo di comunicazione che è di supporto alla prevenzione nell’adulto”.

Come sostiene l’Istat nel rapporto annuale 2014, migliora globalmente il Sistema sanitario nazionale per tipologia e qualità di prestazioni ed interventi, ma i dati denunciano da una parte le differenze di accesso alle cure sul territorio nazionale a svantaggio del Mezzogiorno d’Italia e dall’altra le difficoltà delle famiglie, a causa della crisi, a far fronte alle spese per la salute.

Secondo l’Istat, tra i motivi più frequenti della rinuncia alle cure sanitarie la prima ragione è quella economica (50,4 per cento), mentre quella legata all'accessibilità delle strutture (liste di attesa o orari scomodi per l'appuntamento o difficoltà a raggiungere la struttura) si attesta al 32,4 per cento. “Gli ultimi dati sono certamente allarmanti e al difficile momento di crisi economica si aggiunge ancora oggi – spiega la prof. Docimo Chiariello - una non adeguata informazione e motivazione alla prevenzione odontoiatrica sin dalle prime epoche di vita, quando la dentatura da latte rappresenta già un patrimonio clinico e funzionale fondamentale per la salute dei bambini. Tutto ciò ha quindi portato a un aumento, negli ultimi cinque anni, di circa il 15% della patologia cariosa in età pediatrica, mentre nel 2013 è ancora alta la quota di bambini, e precisamente il 33.3%, che fino ai 14 anni non è stata mai visitata dall’odontoiatra”.

 

 

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