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Lunedì, 30 Settembre 2024

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Vbisignano 15-16

La Consuleco Bisignano, al suo esordio stagionale, cede le armi al Rossano, che vince per 3-0 davanti al proprio pubblico nella seconda giornata di Coppa Calabria. Una coppa che la Consuleco nella scorsa stagione ha onorato fino alla finale e che, invece, quest’anno sarà indigesta: il 3-0 di Rossano sancisce già l’eliminazione dei cratensi in favore degli jonici, che nella scorsa settimana hanno battuto anche il Castrovillari. I ragazzi del Pollino saranno i prossimi avversari del gruppo allenato da Roberto Lionetti, tornato anche in campo nel ruolo di palleggiatore. Sabato, quindi, ci sarà l’esordio casalingo in una gara che non avrà nulla da chiedere se non un pronto spirito di rivalsa  e una maggiore amalgama in campo. Il tutto sarà propedeutico per l’esordio di domenica 18 ottobre al palazzetto di Collina Castello, dove arriverà proprio la Tonno Callipo Vibo.

dirigenti Unindustria Calabria ad Expo

Far conoscere il territorio attraverso le proprie vocazioni e le produzioni di qualità. E' con questo spirito che Unindustria Calabria ha preso parte ad Expo 2015 alla "Settimana del Protagonismo" organizzata dalla Regione Calabria. Presso il padiglione del Corriere della Sera si è registrato un interessante incontro con il presidente degli industriali calabresi Natale Mazzuca, il presidente della Piccola Industria di Reggio Calabria Ninni Tramontana, i produttori Federica Vinci e Giuseppe De Tursi, sollecitati dal dirigente dell'Assessorato all'Agricoltura Giacomo Giovinazzo.
«Il nostro territorio - ha dichiarato a Milano il presidente di Unindustria Calabria, Natale Mazzuca - ha risentito della crisi come poche altre regioni, ma ora da parte di tutti, imprenditori, cittadini e pubblica amministrazione, c'è una grande voglia di ripartire. Le potenzialità turistiche inespresse, la nascita di tante piccole start up specializzate soprattutto nelle nuove tecnologie a supporto degli altri settori, la vocazione agroalimentare importante, la presenza di prodotti che hanno tutti i numeri per sbarcare su altri mercati, non solo su quello nazionale, ci fanno ben sperare. In questa direzione -ha aggiunto Mazzuca- si muovono i nostri progetti, come ad esempio la creazione del consorzio per l'export "Kalos", la rete "Itinerari" che sviluppa percorsi enogastronomici, turistici e religiosi, il consorzio della ristorazione "Assapori". Si tratta di tutta una serie di attività -ha concluso il presidente di Unindustria Calabria - per far conoscere questa terra e creare sviluppo. Dalla "Settimana del Protagonismo" sono emersi segnali positivi, di apertura e richiesta di coinvolgimento delle organizzazioni e della società civile che la Regione Calabria ha saputo cogliere. Da queste sinergie importanti potranno prendere forma e consolidarsi altre iniziative strategiche».
Gli imprenditori di Unindustria Calabria hanno sottolineato come "aumentare la competitività del settore agroalimentare calabrese, rafforzando la promozione e la visibilità delle produzioni del territorio regionale sul mercato nazionale ed internazionale presso i consumatori e gli operatori commerciali in Italia e all’estero, può contribuire ad affermare un’identità riconoscibile delle produzioni tipiche e creare valore aggiunto per tutti".
Per il dirigente della Regione calabrese Giacomo Giovinazzo «in un Expo che ha al centro il tema dell'alimentazione, la Calabria ha inteso fornire un contributo non folcloristico, ma di un brand da diffondere, capace di dare opportunità di lavoro ai giovani e di proteggere i prodotti 'made in Calabria'». L'incontro è terminato con una degustazione di prodotti delle aziende Attinà e Forti di Villa San Giovanni (Rc), Campoverde di Castrovillari (Cs), Azienda Agricola De Tursi Giuseppe e Società Agricola Roberto Ceraudo di Strongoli (Kr), Borgo dei Vinci di Sant'Onofrio (Vv), Calabria Produce e Mancini Daniela di Amaroni (Cz), Cantine Viola di Saracena (Cs),  Luccisano di Cittanova (Rc), Oleificio Industriale di Giuseppe Capogreco di Locri ed Azienda Vitivinicola Tramontana di Gallico (Rc), Panificio Colacchio di San Costantino C. (Vv) e Saor di Gioiosa Jonica (Rc).

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Il 30 settembre 2015 è una data che resterà memorabile nella storia del Liceo Scientifico di Cariati. Alla presenza di diverse classi dell’istituto e di una rappresentanza di alunni di altre scuole cittadine (l’Istituto  Tecnico-Professionale e l’Istituto Comprensivo ), nonché di docenti ed invitati, si è svolta nell’Aula Magna, una riuscitissima manifestazione celebrativa per solennizzare la ricorrenza del III Centenario della nascita di STEFANO PATRIZI, il grande giurista e letterato cariatese, vissuto a Napoli nel Settecento, al quale il Liceo di Cariati è intitolato dal 1986. A introdurre la giornata commemorativa è stata la prof.ssa Ida Sisca, dirigente scolastica dell’istituto, che ha  salutato  e presentato i relatori, illustrando le motivazioni  pedagogiche e culturali dell’iniziativa. C’è stato, poi, il saluto istituzionale del sindaco della città, avv. Filippo Sero. Ha preso, quindi, la parola il prof. Franco Liguori, storico e studioso del Patrizi, che ha svolto un’ampia e documentata relazione sulla vita, l’opera e il pensiero del celebre giureconsulto cariatese, inquadrandolo nel contesto storico-culturale illuministico del Settecento napoletano, in cui operò da protagonista, con la sua intensa attività di intellettuale anticurialista, di avvocato, di docente di Diritto all’Università,  di alto magistrato, di scrittore legale e di  fine letterato e uomo di cultura.  “Patrizi rappresenta” - ha detto Liguori -  “una sorta di nume tutelare di questa scuola; una figura culturale meritevole di essere conosciuta, ammirata , rispettata e studiata, e non già trascurata, dimenticata o addirittura denigrata  e messa in discussione. La matrice illuministica e, quindi, razionalistica della sua formazione e del suo pensiero, ne fa il personaggio ideale cui intitolare una scuola ad indirizzo scientifico qual è  il liceo di Cariati. L’essere poi nato nella nostra città e l’averle dato grande onore e lustro in ambito nazionale ed europeo (Napoli, dove operò Patrizi, era, a quei tempi, città di cultura di respiro europeo), costituiscono altri indiscutibili titoli di merito per giustificare l’intitolazione al Patrizi di una scuola cariatese” , ha proseguito il prof. Liguori nel suo appassionato ed apprezzato intervento, che ha così concluso : “Aver intitolato il nostro Liceo a un personaggio importante della storia della nostra Città, della nostra comunità, significa aver legato culturalmente l’istituto al territorio, alla sua storia, alle sue tradizioni, in un rapporto dialetticamente fecondo, che va tenuto sempre vivo e alimentato continuamente,  se si vuole il bene dell’istituto , della città, della comunità educativa che vi opera e, soprattutto, dei nostri giovani studenti che a questa scuola si affidano per riceverne istruzione culturale e formazione umana”.

Dopo l’intervento di Liguori, ha preso la parola il prof. Giuseppe Caridi, docente di Storia moderna all’Università di Messina e presidente della Deputazione di Storia Patria per la Calabria, autore di numerosi ed apprezzati saggi  sulla storia della Calabria e del Mezzogiorno , tra cui il recente “Carlo III. Un grande re riformatore a Napoli e in Spagna”. L’illustre studioso , dopo aver espresso il suo grande apprezzamento per l’iniziativa della celebrazione del Terzo Centenario della nascita di Patrizi, realizzata anche con l’apporto della Deputazione, si è soffermato anch’egli sull’importanza della figura del Patrizi nella storia del Settecento meridionale, ed ha illustrato da par suo alcune tematiche che stettero a cuore al giureconsulto cariatese, come quella dell'abolizione delle doti monastiche e della lotta contro la ricchezza della Chiesa e, in particolare, degli ordini religiosi.

E’ seguito l’intervento del prof. Gian Pietro Calabrò, docente di Filosofia del Diritto e Teoria dello Stato, al Dipartimento di Scienze giuridiche dell’UNICAL, che, partendo dalla figura di Patrizi come maestro di diritto e facendo cenno a Gaetano Filangieri, altro grande intellettuale e pensatore illuminista dei tempi del Patrizi,  ha espresso riflessioni interessanti sulle condizioni in cui versano oggi la giustizia ed il diritto nel nostro Paese.

Agli interventi dei due docenti universitari, sono seguiti quelli di due uomini di scuola, il preside Antonio Latanza ed il prof. Ignazio Russo.

Latanza, che operò per oltre un trentennio nel liceo di Cariati, prima come docente e poi come preside, ha ripercorso la storia dell’intitolazione dell’istituto a Patrizi e tutte le iniziative culturali ad essa collegate, tra cui la Commemorazione del secondo Centenario della morte a Napoli (1997) , la pubblicazione dell’Annuario del Venticinquennio ( 1994), la presentazione del saggio di Liguori Stefano Patrizi, un riformatore del Settecento (2004).

Il prof. Russo, che è stato primo collaboratore dei dirigenti del liceo cariatese per oltre un ventennio, ha ricordato anche lui l’intensa attività culturale e le numerose iniziative realizzate in quegli anni, con particolare riferimento a quelle legate alla figura di Stefano Patrizi, fino a quella del "Quarantennio dell’istituto”, iniziative che hanno visto sempre in prima fila il prof. Franco Liguori. Moderatore della manifestazione è stato il giornalista del "Crotonese" Giuseppe Pipita, già allievo del liceo di Cariati.Al termine degli interventi, c’è stato lo scoprimento del grande pannello iconografico-illustrativo della vita e del contesto storico-culturale in cui operò il Patrizi, fissato in via definitiva su una parete dell’Aula Magna, a ricordo perenne dell’illustre personaggio che ha dato il nome alla scuola, e dell’evento culturale della celebrazione del Terzo Centenario della nascita (30 settembre 2015).

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La liquirizia AMARELLI di Rossano testimone e protagonista dell’identità calabrese ad Expo ed a Francoforte su Meno. A valorizzarne le diverse declinazioni, sperimentando accostamenti inattesi ed esaltandone il gusto in piatti innovativi è stato lo chef Cristofaro AMODEO, presidente della sempre più affermata Associazione Ristoratori Italiani in Germania (ARMIG).

Dopo l’importante tappa alla Fiera Internazionale di Milano nei giorni scorsi, in occasione della Settimana del Protagonismo Calabrese promossa dalla Regione Calabria, AMODEO ha ispirato ed animato a Francoforte in Germania i piatti del terroir ionico e silano nell’evento Sapori di Calabria, ospitata presso la sede dell’Agenzia Nazionale del Turismo (ENIT), promossa dall’ARMIG con il Patrocinio dell’ENIT – Consolato Generale di Francoforte e dell’Istituto di Cultura Italiano a Francoforte.

Proposta e preparata direttamente da AMODEO, chef stellato Michelin, la serata è stata l’apripista di una serie di ulteriori tappe che saranno dedicate ai piatti calabresi, ospitate in diversi ristoranti tedeschi fino al SABATO 3 OTTOBRE.

Non possiamo che essere orgogliosi – ha detto Margherita AMARELLI che ha rappresentato l’Azienda all’evento di Francoforte – della scelta dell’ARMIG di puntare sulla liquirizia per esprimere, insieme ad altri eccellenti prodotti del nostro scrigno agroalimentare regionale, quanto la Calabria possa e debba offrire in tema di gusto, autenticità, qualità e identità enogastronomica. La nostra terra – ha concluso – eredita e custodisce un patrimonio distintivo, soprattutto in termini di biodiversità alimentare e di eccellenze, capace di sostenere e far vincere una sana competizione nel mercato globale del food e del gusto.

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Diverse le proposte indentitarie dello chef AMODEO alla cena di Francoforte: dall’aperitivo di benvenuto con il prosecco alla liquirizia, al gamberone dello Ionio in crosta di pecorino crotonese su insalata di agrumi con vinaigrette alla liquirizia, bergamotto e olio extra vergine di oliva dolce di Rossano; dallo gnocco di patata gialla silana e liquirizia con pomodoro di Belmonte, spolverata di pecorino crotonese e liquirizia alla schiena di vitello podolico su un carpaccio di patate con salsa di vino rosso Greco Nero Statti e liquirizia.

Cristofaro AMODEO è partito diverse anni fa dalla Sila Greca, da caratteristico borgo di Mandatoriccio, originale patria di diversi ed affermati ambasciatori della cucina tipica in Europa e nel Mondo intero e nel quale, soprattutto ma non solo d’estate, le sagre di qualità scandiscono una consolidata ed apprezzata tradizione che si ripete immutata da oltre 40 anni. È titolare del celebre Ristorante DIE ZWEI in Offenbach am Main, importante città tedesca con la quale Mandatorccio si sta gemellando. - (Fonte: MONTESANTO SAS – Comunicazione & Lobbying).

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È una tre giorni di studio quanto mai intensa quella che si svolgerà ad Amantea dall’1 al 3 ottobre e che vedrà confrontarsi i medici dermatologi aderenti all’ADMG. Si tratta di un evento quanto mai atteso che avrà luogo presso il Campus Tonnara di Amantea e che ripropone, così come accadeva qualche anno addietro con le “Giornate Mediche Amanteane”, il comune tirrenico al centro del sistema formativo sanitario nazionale.

«Non possiamo che essere soddisfatti – ha spiegato il vice sindaco Giovanni Battista Morelli – della scelta compiuta dall’ADMG che ha preferito Amantea come sede di svolgimento del proprio congresso nazionale. La città e le strutture ricettive che operano al suo interno si propongono così come meta di prestigio di un turismo, quello legato alla convegnistica, che non solo rappresenta un’oggettiva fonte di reddito, ma soprattutto consente di destagionalizzare ulteriormente la nostra offerta. Il raggiungimento di tale risultato è frutto di un lavoro quanto mai intenso che ha interessato sia il fronte promozionale, sia l’organizzazione stessa della città. La presenza dei medici dermatologi richiama alla mente la storia recente della città. Forse non molti ricordano che fino a pochi decenni addietro Amantea era sede di cliniche specialistiche all’avanguardia. Purtroppo il decorrere del tempo ha cancellato questo primato. Urge dunque ripartire: la componente dedicata alla formazione può essere una prima risposta. Un merito, la presenza dell’ADMG, che va condiviso con il sindaco Monica Sabatino, l’assessore alla sanità Emma Pati ed il delegato alle attività del campus Caterina Ciccia».

«Abbiamo scelto Amantea – spiega il presidente dei dermatologi dott. Santino Mercuri – perché c’è un meraviglioso centro congressuale, che non ha niente da invidiare a quelli più conosciuti delle grandi città, e poi c’è la disponibilità di strutture alberghiere all’avanguardia, moderne e funzionali. I contenuti scientifici dell’assise si rivolgeranno al momento storico in atto, cercando di cogliere i cambiamenti più significativi in ambito dermatologico, mettendo in luce gli aspetti presenti più innovativi della ricerca, della terapia e della tecnologia strumentale, senza trascurare gli aspetti epidemiologici, quelli della prevenzione e della farmaco-economia».

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