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L’Amministrazione comunale di Castrovillari ha approvato, per quanto di sua competenza, l’affidamento, del sostegno alla gestione dei nidi e micro nidi d’infanzia che fa parte di un progetto più complessivo che riguarda oltre il capoluogo del Pollino anche i Comuni di Altomonte, Civita, Frascineto, Laino Castello, Lungro , Mormanno e Saracena”.

Lo ha reso noto l’Assessore all’Istruzione e Pianificazione Sociale , Giuseppe Russo, il quale oltre a ribadire “l’impegno continuo dell’Amministrazione Lo Polito per la scuola, i più piccoli ed i servizi a loro dedicati”, ha richiamato “la valenza dell’azione che oltre ad estendere l’orario di apertura, incrementa il numero di utenti che vengono accolti in questi ambienti di educazione.”

L’intervento- ha aggiunto- , attraverso apposita gara d’affidamento, creerà queste possibilità espandendole per ben tre mesi. Al centro dell’attenzione- ha precisato- i bambini con età sino a tre anni e l’intenzione di favorire tra di loro- ha concluso l’Assessore- la valorizzazione dell’esperienza ludica come strumento di crescita e di sviluppo armonico della loro personalità.

RAZZISMO-LOCANDINA

Promuovere luoghi e opportunità di socializzazione e di riflessione per coinvolgere e sensibilizzare l’intera opinione pubblica sui valori del dialogo interculturale e della ricchezza derivante da una società multietnica, aperta ed inclusiva.

Sono, questi, gli obiettivi della XII Settimana d’azione contro il Razzismo che si terrà LUNEDÌ 21 alle ORE 10.30 presso la sala consiliare.

A darne notizia è l’Assessore alla Cultura e Pubblica Istruzione Bruno DE LUCA, che coglie l’occasione per sottolineare come l’iniziativa sia rivolta alle nuove generazioni, le vere menti fertili da cui partire per abbattere i pregiudizi della diversità dall’altro.

 

Destinatari dell’iniziativa gli studenti dell’IPSIA e del Liceo Scientifico; parteciperanno l’esperta di migrazioni FOCSIV, dott.ssa Loretta CORTONESI, una rappresentante di Medici senza Frontiere, dott.ssa Rita CARRAVETTA, un membro dell’Associazione Culturale La Kasbah, Asef FAZLI, e un membro del Cosenza Mo.Ci., Gianfranco SANGERMANO.

Giornata mondiale contro il razzismo. L’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali (UNAR) organizza la XII edizione della Settimana d’azione contro il razzismo, fino a LUNEDÌ 21. ACCENDI LA MENTE, SPEGNI I PREGIUDIZI. È, questo, lo slogan della campagna nazionale di sensibilizzazione. L’invito è di accendere la mente per aprirsi all’altro, imparare a conoscersi per superare le paure ed i pregiudizi che causano discriminazioni e violenze - (Fonte MONTESANTO Sas Comunicazione & Lobbying).

Locandina-mostra-Brunella-Longo-01

Al MAON di Rende si inaugura venerdì 18 marzo alle ore 18 la mostra di Brunella Longo “Nelle terre della percezione e del pensiero” curata da Tonino Sicoli e Massimo Di Stefano.

Brunella Longo è una fotografa italiana che elabora le immagini della natura in un suo universo immaginifico fatto di paesaggi onirici, assemblati con vedute e forme sovrapposte, parti di natura vivente mescolate con frammenti fossili, rocce e cascate d'acqua intrecciate con figure della storia dell'arte, dune desertiche con sopra globi trasparenti, ghiacciai artici alla deriva montati da acrobati e conchiglie giganti, che in altri casi diventano nuvole di un cielo capriccioso.

La fotografia non è un mezzo per catturare la realtà naturale, ma per intraprendere la creazione di un proprio mondo contiguo ma totalmente surreale, evasivo, chimerico e sospeso in una dimensione catartica, dove l'io si intrufola errabondo per trovare una identità alternativa.

I viaggi che hanno costituito il bagaglio di scatti di Longo sono un pretesto per un viaggio interiore, che trasforma i luoghi visitati in scenari di una pareidolia estraniante, in cui le forme ne suggeriscono altre, con una semiosi continua che accorpa pezzi di paesaggio e segni antropici, ambienti naturali e figure umane.

Le composizioni evocano visioni lunari desolate, vagheggianti dove uomini senza volto si confondono con le rupi raggrinzite, i massi statici, le lande solitarie.

Sullo sfondo di un panorama trasparente si delineano bande di colore, verdastre, violacee, grige che geometrizzano le forme organiche di una natura frastagliata e ruvida, inanimata di per sé ma che si anima di figure ballerine, poste in sequenza come nelle fotografie stroboscopiche di Eadweard Muybridge. Le sagome di atleti o danzatori si distribuiscono con un ritmo cadenzato a ricostruire il movimento, posa dopo posa, in una scomposizione statica del dinamismo reale, con qualche somiglianza a certi primitivi dipinti rupestri presenti nel Sahara.

Anche nella fotografia pura dalla plasticità esatta e dalle atmosfere rarefatte, Longo svela una natura interiorizzata, che si manifesta nella sua assolutezza diventando corpo della terra. (Tonino Sicoli )

Il deserto, l’acqua, il ghiacciaio, lo spazio, la profondità, la sensazione di un universo ingrandito. Brunella Longo predilige questo tipo di costruzione spaziale. Il silenzio dei Tuareg, silenzi che si succedono a silenzi, paradisi della solitudine dove il viaggiatore passa da solitudine a solitudine, da deserto a deserto, l’estensione, la misura del non misurabile. Ed effettivamente è proprio in termini di spazio orizzontale che si traducono le immagini della Longo, l’evasione nella vastità degli orizzonti dove l’occhio si incanta in quelle magie delle lontananze.Lontananze magiche, perché la trasparenza dell’atmosfera, avvolgendo i fossili, le pietre, i sassi, le conchiglie o i corpi in un velo d’aria, riesce a liberarli dalla loro realtà vicina con l’immagine lontana. Brunella Longo proietta le sue immagini in un ambito che lo affianca dai suoi limiti e lo libera dalla visione esatta ed immobile. Le immagini sono dissolte in una lontananza semifantastica che un ultimo scrupolo di chiarezza viene curiosamente a delimitare con un’ultima linea, quella dell’orizzonte. E questa prospettiva è sia temporale che spaziale. Sono paesaggi, fotografie realistiche realizzate durante i viaggi in Oman, Turkmenistan, sul Mar Caspio, in Islanda, in cui sono state inserite in un momento successivo, in studio, delle fusioni. Da uno sguardo oggettivo le immagini si convertono in un mondo fantastico, onirico. L’inclusione virtuale equilibra quasi perfettamente immobilità e movimento separandoli nel tempo, vedendo nell’immobilità una promessa dell’atto, ma si tratta di un equilibrio che rimane sempre instabile, un’indeterminatezza dello spazio e del tempo. Appartengono ad un mondo che è frutto di letture ed esperienze, letture fantastiche che alimentano il desiderio di esplorare, di espandersi. I lavori più recenti di Brunella Longo sono fotografie realistiche, naturalistiche, paesaggi dedicati a Cipro, alla Scozia, all’Oman, al Brasile, all’Islanda, alla Groenlandia, a Cuba, in cui non vi sono sovrapposizione di immagini possibili, ma riprese oggettive, frutto di una percezione intuitiva sulla natura incontaminata, su di un mondo ancora integro, completo, intatto. (Massimo Di Stefano)

Brunella Longo nasce a Cassino nel 1965. Dopo aver conseguito la Laurea in Scienze Politiche presso l'Università “ La Sapienza” di Roma, si diploma in Counselling di base presso L'Istituto di Psicosintesi di Firenze e ottiene il Master in Artiterapie presso L'Università Roma Tre. Si forma come fotografa presso l'atelier del fotografo Claudio Abate; seguono altre esperienze con altri importanti fotografi come Vittor Ugo Contino, Aurelio Amendola, Massimo Piersanti. 

LOCANDINA

C’è una pagina di storia che ancora aspetta di essere scritta sul Risorgimento Meridionale durante la conquista dell’Unità d’Italia. Ed è la partecipazione delle comunità albanesi, residenti soprattutto in Calabria, ai moti di Indipendenza dal potere Borbonico per l’emancipazione dei diritti alla terra e al lavoro di tutti i cittadini. Una pagina di sangue e libertà confinata in una cultura d’elite, non abbastanza diffusa dal pensiero dominante e omologante su un Meridione colonizzato e poi italianizzato dall’Italia del Nord.

Se ne parlerà il prossimo 18 marzo a Villa Marchianò di San Demetrio Corone dalle ore 18 in poi insieme agli studiosi Giuseppe Abbruzzo e Antonio Buttiglione. Un convegno su “Domenico Mauro e Vincenzo Padula, i Viaggiatori del Risorgimento Italiano”. Due personalità diverse. Il primo, patriota, giornalista e poi deputato, è stato uno dei capi delle rivoluzioni d’Indipendenza nel Meridione d’Italia. Ma anche raffinato letterato. Aveva un debole, tra gli altri, per Dante, Mazzini e Victor Ugo. Che ha descritto con la sua vita la parabola di un Meridione alla ricerca di quella libertà e legalità che ancora attendono di venire soddisfatte. Il secondo, prete e scrittore, antropologo eccezionale di una Calabria ricca di cultura e povera di giustizia, che ha pagato personalmente l’esilio dalla letteratura che contava. Due pilastri della cultura calabrese che, nonostante le differenze, la storia ha unito. Fu Domenico Mauro a contattare Padula per collaborare al giornale da lui fondato: “Il Viaggiatore” con l’obiettivo di risvegliare la popolazione calabrese alla Primavera risorgimentale. E fu il punto di non ritorno di un’amicizia sincera, rafforzata dagli stessi ideali e sacrificata sull’altare della storia.

Una giornata all’insegna della condivisione di culture e di popoli. Ad organizzare l’evento il “Centro Studi Risorgimentali Domenico Mauro”, che ha sede a San Demetrio e l’associazione “Stato delle persone” di Acri che ha prodotto il film documentario sulla figura di Vincenzo Padula “La penna di Bruzio” (che sarà proiettato durante il convegno alla presenza degli autori: Giulia Zanfino, Mattia Scaramuzzo ed Emilio Grimaldi). Mentre, la moderatrice dell’evento è una discendente dello stesso Mauro, Chiara.

Per l’occasione sarà allestita una postazione informativa sull’ “Occhio blu”, un’associazione culturale che si prefigge di promuovere la diffusione in Italia della millenaria cultura albanese e di una finalmente corretta immagine del popolo skipetaro. E anche il contrario, l’Albania all’Italia. Ha sede sia a Tirana che a Roma. Prende il nome dalla sorgente e dal lago sottostante, situati alle pendici occidentali del monte Mali i Gjerë in Albania, dai colori meravigliosi che richiamano l’iride dell’occhio umano. Una serata imperdibile di condivisione all’ombra della storia dei nostri padri.

Nel corso dell’evento sarà dato spazio anche alla solidarietà. Si potranno acquistare delle uova pasquali che daranno una mano ai volontari dell’ “Opera Don Bonifacio – Azione verde” un’organizzazione che opera nello Stato di Imo a Sud della Nigeria in Africa. E che ha fatto sua la massima del fondatore don Duru: “I veri amici sono quelli che lasciano le loro impronte nella nostra vita e non quelli che vediamo soltanto passare.”

Di impronte nella storia d’Italia e calabrese, e anche albanese, i nostri Mauro e Padula ne hanno lasciate tante. Basta solo rispolverarle ed apprezzarle “per mettere amore alle nostre cose e per meglio valutare la nostra casa”, come ebbe a scrivere Umile Padula nel 1894 sulle opere del fratello Vincenzo, morto l’anno prima.

villa marchianò

 

 

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Ieri mattina , guidati dal Sindaco, Domenico Lo Polito, hanno visitato gli uffici di palazzo Gallo, sede temporanea del Comune , i ragazzi del Centro Appoggio Diurno, accompagnati dalle animatrici, Filomena Ioele, Milena De Biase e dalle assistenti di base Filomena Chiodi e Lucia Bloise, oltre ad altri accompagnatori.

La visita rientra nella progettazione che la Cooperativa “Fenice” ha ideato per l’anno 2015/2016 , realizzando il Laboratorio “Conoscenza del Territorio” volto a introdurre i ragazzi coinvolti nella maggiore conoscenza del patrimonio storico- architettonico della città.

Il momento è stato accolto con particolare soddisfazione dal primo cittadino che si è intrattenuto lungamente con loro, non solo per spiegare l’articolazione degli ambienti e degli uffici, legati alle funzioni dei vari servizi, ma anche per spiegare gli elementi caratterizzanti dell’antico palazzo che ospita momentaneamente l’ente, dialogando con loro su ciò che li appassiona ed interessa ed offrendo a ciascuno di essi un libro che racconta del capoluogo del Pollino.

Una bella occasione di cittadinanza partecipataha sottolineato Lo Polito a margine della visita- per una crescita e conoscenza di ciascun cittadino e del suo diritto/dovere civico di far parte integrante della vita della propria città ed elemento di stimolo per le istituzioni che lo rappresentano.”

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