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Denise Sapia interpreta lo spot denuncia contro il cyberbullismo. Un fenomeno dai connotati psicologici sempre più oscuri e dai risvolti drammatici che continua ad intensificarsi e diffondersi, causando ogni giorno vittime innocenti che finiscono nella rete dei cyber bulli, carnefici crudeli ma spesso inconsapevoli degli effetti di quello che, molte volte, viene considerato solo un “gioco”.

Il video, scritto dalla drammaturga, regista teatrale e sceneggiatrice Camilla Cuparo e diretto dal noto regista cosentino Luca Fortino è già online sul web, e nei prossimi giorni sarà mandato in onda su tutte le televisioni locali e regionali, con l’obiettivo di sensibilizzare i giovani, ma anche Istituzioni e Famiglie ad una maggiore attenzione e prevenzione verso questo fenomeno.

Purtroppo, se da un lato le nuove tecnologie, immediate e dirette, ci consentono di essere sempre connessi e in rete, dall’altro, molto spesso vengono utilizzate in maniera distorta. Infatti, le azioni di bullismo messe in atto attraverso i nuovi mezzi, come ad esempio diffondere foto private su internet, postare offese sulla bacheca di Facebook o scrivere insulti in chat, possono avere conseguenze estremamente dannose. I post offensivi pubblicati su Internet, infatti, si cancellano con grande difficoltà, le immagini e i video si diffondono ad una velocità tale per cui fermarli è impossibile. Il web è un luogo senza tempo, dove tutto è a portata di click, immediato, veloce e semplice, ma dove tutto ciò che inviamo e postiamo rimane visibile nella rete. Chi è vittima di cyber-bullismo non solo riceve offese dirette attraverso la stessa rete, ma sa che quelle molestie vengono viste, lette e condivise da tantissime persone. Questi eventi sono pericolosi e generano nella vittima molta paura a denunciarli: il timore della reazione dei familiari oppure della vendetta dei cyber-bulli, i quali, oltretutto, molto spesso, sono protetti dall’anonimato o si nascono dietro pseudonimi, identità fake, per poter agire indisturbati non pagando le conseguenze delle loro azioni.

La giovane attrice rossanese, Denise Sapia, ancora una volta è ambasciatrice e testimonial di una campagna sociale di prevenzione e sensibilizzazione contro un fenomeno grave e dilagante. Il video al link https://www.youtube.com/watch?v=zlOL5b2aGEw.

 

Un momento di unione tra il mondo della scuola e le istituzioni, pronte a collaborare per fare in modo che la didattica e la sicurezza possano camminare a braccetto in maniera sinergica. Il merito per il raggiungimento di tale risultato è dovuto all’associazione “Emilio Bruno”. Le sorelle del giovane prematuramente scomparso, Emanuela ed Enza, che attualmente vivono in un piccolo centro del vercellese, si adoperano giorno dopo giorno per realizzare iniziative e progetti benefici. Grazie all’accordo con l’esecutivo guidato dal sindaco Monica Sabatino la scuola dell’infanzia di Campora San Giovanni, inaugurata lo scorso anno, si dota di un defibrillatore che potrà essere utilizzato in caso di necessità. Non ha dubbi a proposito la dirigente scolastica Caterina Policicchio, che nel salutare i membri dell’amministrazione presenti, tra cui la presidente del civico consesso Linda Morelli, si è detta pronta “ad investire le risorse che serviranno per formare coloro che dovranno poi usare questo apparecchio capace di segnare un confine tra la vita e la morte”. «Amantea e le scuole cittadine – ha sottolineato la preside – devono diventare luoghi cardioprotetti».

Da questo punto di vista, come ha rimarcato l’assessore Gianluca Cannata, “la comunità nepetina non è certamente all’anno zero, considerato che queste apparecchiature sono ora dislocate nei luoghi di maggior accesso e rappresentano un presidio a difesa della vita”.

Fortemente emozionata l’assessore all’istruzione Emma Pati che con impegno ha fatto in modo che questa donazione potesse trovare accoglimento non solo dal punto di vista legale, ma anche da quello sociale, dislocando il defibrillatore presso la collettività di Campora San Giovanni, come auspicato anche dalla famiglia Bruno. «Siamo all’inizio di un percorso – dichiara la Pati – che faremo insieme ai familiari di Emilio e all’associazione a lui dedicata. Ringrazio Emanuela ed Enza per la sensibilità e la caparbietà mostrata e rinnovo loro tutta la nostra disponibilità».

I risultati raggiunti da questa Amministrazione Comunale sono sotto gli occhi di tutti. La Città di Paola, rivoluzionata e migliorata sotto diversi aspetti, merita di continuare ad essere governata con lungimiranza e progettualità come è stato fatto in questi ultimi anni.

Ad esprimere sostegno alla ricandidatura di Basilio FERRARI alla guida della Città di San Francesco, sono stati nei giorni scorsi (sabato 24), il deputato Roberto OCCHIUTO, referente dei comitati del NO CALABRIA ed il vicepresidente del Senato Maurizio GASPARRI, in occasione dell’incontro tenutosi presso una gremita sala convegni del complesso di Sant’Agostino. All’incontro erano presenti anche Giuseppe CAPUTO e Wanda FERRO.

L’occasione è stata offerta dall’incontro LE RAGIONI DEL NO ALLA RIFORMA COSTITUZIONALE al quale sono intervenuti il Presidente del Consiglio Comunale di Paola Emira CIODARO, il consigliere comunale Domenico DE ROSA ed il coordinatore provinciale di Forza Italia Luigi DE ROSE.

Il nostro NO – ha detto OCCHIUTO – non vuole essere un NO al cambiamento, ma alla riforma di RENZI che nasconde alla base un imbroglio: il tema del presunto risparmio è falso perché questo, di fatto, non ci sarà; non si abolirà il senato, come nel caso delle province, ma soltanto la partecipazione democratica dei cittadini alla scelta dei propri rappresentanti. Gli italiani – ha aggiunto parlando di pasticcio e costituzione violentata – non devono fidarsi di questa proposta di riforma. Il fallimento delle cosiddette riforme BUONA SCUOLA ed ELETTORALE dovrebbero insegnarci qualcosa.

Questa classe dirigente al Governo – è intervenuto il Primo Cittadino Basilio FERRARI – non ha i requisiti necessari per modificare il testo costituzionale, riconosciuto e considerato nel mondo un capolavoro del diritto. La Costituzione non è intoccabile, ma della sua riforma non bisogna farne una questione di fiducia politica rispetto al mantenimento in carica proprio e del Governo. Abbiamo bisogno di un centro destra unito – ha concluso. L’auspicio è che attraverso questo stimolo alla partecipazione si concluda una fase a livello regionale e nazionale e si ci avvii verso la grande Casa dei moderati che qui a PAOLA abbiamo realizzato.

Il Sindaco ha colto l’occasione per ribadire la posizione rispetto alla necessaria attuazione del Decreto N.64/2016 emesso dal Commissario Massimo SCURA, relativo alla riorganizzazione delle reti assistenziali e ospedaliere e sulla contrarietà alla presa di posizione del Presidente OLIVERIO.

Bisogna votare NO – ha dichiarato il Senatore GASPARRI – sia per ragioni di merito, perché si tratta di una riforma sbagliata, sia per il pericolo di una concentrazione di potere nelle mani di RENZI. La battaglia per il NO riunirà il centrodestra e ci consentirà di mandare a casa lui e le sue politiche fallimentari. RENZI tenterà di usare la legge di stabilità fino a dicembre per fare promesse. Un dato costante della tendenza riformatrice di questo Governo, così come sta tentando di fare RENZI è la cancellazione del progressiva della partecipazione democratica: il Senato, come la provincia non sparirà; spariranno gli elettori. - (Fonte: Lenin MONTESANTO – COMUNICAZIONE & LOBBYING)

Nell’ottica di un’offerta sempre più qualificata dei propri servizi, rivolti al primario interesse della tutela dei cittadini e delle imprese, e nella sua azione di promozione sulla conoscenza di forme alternative di giustizia, che tende a voler contribuire alla diminuzione dell’arretrato giudiziario, la Camera di Commercio di Cosenza parte dai piedi del Pollino con il primo convegno itinerante sulla giustizia alternativa e la composizione delle crisi da sovraindebitamento.

Il primo evento, organizzato dall’Ente camerale cosentino e previsto tra le iniziative incluse nell’azione #OpenCameraCosenza, che peraltro dà diritto al riconoscimento di crediti formativi per le categorie professionali interessate all’argomento, ha come titolo del tema “L’Organismo di Composizione della Crisi quale rimedio per la tutela del consumo”. L’incontro è previsto alle ore 15.00 di lunedì 26 settembre presso l’Aula Magna del Tribunale di Castrovillari.

Il ricco programma prevede il rito dei saluti introduttivi con l’apertura dell’evento info-formativo assegnato al Presidente della Corte d’Appello di Catanzaro, Domenico Introcaso, seguito da quelli del Presidente del Tribunale di Castrovillari, Caterina Chiaravalloti, del Presidente della Camera di Commercio di Cosenza, Klaus Algieri, e del Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Castrovillari, Roberto Laghi.

Il successivo momento degli interventi, moderati dal Segretario Generale f.f. della Camera di Commercio di Cosenza, Erminia Giorno, si aprirà con la relazione del Presidente della Sezione Civile del Tribunale di Castrovillari, Vincenzo Di Pede, che parlerà delle “Procedure della composizione della crisi da sovraindebitamento”.

Seguirà l’attesa relazione “La legalità conviene: le iniziative antiracket e antiusura sul territorio nazionale” della Dirigente dell’Area Studi e applicazione della legge n.44/99 dell’Ufficio per le Attività del Commissario per il Coordinamento delle iniziative antiracket e antiusura, Letizia Miglio.

Gli interessanti lavori del convegno proseguiranno con l’intervento della referente provinciale di Cosenza di Libera, Marta Perrotta, che tratterà dei “Rischi del sovrindebitamento”, e del Presidente regionale di Adiconsum, Carlo Barletta, con una relazione su “La tutela dei consumatori”.

Le conclusioni, invece, sono state assegnate al Direttore di Transcrime, Centro di Ricerca universitario sulla criminalità transnazionale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, Ernesto Ugo Savona, che traccerà un quadro particolareggiato su “L’estorsione in Europa”.

E’ andata a Giuseppe Barletta, titolare dell’omonima azienda agricola, la bell’opera scultorea dell’artista Francesco Ortale, per la più grossa e pesante (kg. 1,150) Cipolla Bianca di Castrovillari, generata.

Il riconoscimento è stato consegnato nella Corte del Castello Aragonese dal Sindaco , Domenico Lo Polito, dinanzi ad un pubblico  di cittadini e produttori, dopo la pesa eseguita da Giuseppe Barbino consigliere nazionale della Federazione Italiana Cuochi  e dal Vigile Pietro Caprino dei diversi ecotipi in concorso presentati.

La simpatica manifestazione, ben concatenata, si è svolta a termine dell’incontro, in programma  negli appuntamenti di Civita..nova, sul ruolo e tutela delle produzioni tipiche locali, co-portavoce da sempre di quei retaggi identitari che promuovono il patrimonio locale, imprescindibile dal bene e risorsa Terra, vocazione millenaria di questa regione e culla della famosa dieta Mediterranea per quanto riguarda la nutrizione ed i benefici per la salute.

Fattori che sono stati richiamati in più modi, con contributi specifici dai partecipanti e rilanciati con ulteriori motivazioni dal primo cittadino- nel tirare le fila dell’evento- che ha sottolineato il momento come l’occasione per comprendere l’indispensabile ruolo delle collaborazioni tra istituzioni, organizzazioni di categoria e capacità degli uomini e donne del lavoro al fine di promuovere e far crescere al meglio tali ricchezze, non solo per la ricaduta d’immagine che danno, fondamentale per attrarre il turismo, ma soprattutto per quella maggiore opportunità socio economica che destinano alle popolazioni ed ai territori che le posseggono e ne godono. L’Amministrazione comunale (ideatrice tra l’atro del concorso) - ha annunciato- desidera consegnare una Denominazione comunale (De.Co.) alla Cipolla per valorizzarla ulteriormente con le sue qualità e la sua storia  agreste.

Di questo in particolare ne ha parlato diffusamente Luigi Gallo del Ce.Da. n.2 Centro Divulgazione Agricola dell’ARSAC spiegando il valore della Cipolla Bianca di Castrovillari, un ecotipo, con interessanti qualità organolettiche, che si coltiva oggi su pochi ettari in agro Giardini del capoluogo di Castrovillari , ma che un tempo – come è stato ricordato – disponeva di produzioni molto più ragguardevoli e provenienti pure dalla Zona e dalla provincia di Cosenza. Un appunto per affermare la convenienza ed  opportunità di incrementare tale coltivazione di nicchia, rispondente ad un mercato e domanda sempre  interessati a prodotti di grande qualità e che un’imprenditoria giovanile, con l’apporto delle organizzazioni di categorie, delle istituzioni e di misure ed incentivazioni dedicate, potrebbe rafforzare facendola divenire un volano  interessante per aumentare la redditività e produrre ricchezza da redistribuire alla comunità.

Sul ruolo e portata del made in Calabria, nell’enorme panorama delle tipicità agricole made in Italy, hanno offerto il proprio contributo  il  Presidente regionale della Coldiretti, Pietro Molinaro, Maria Pirrone per la C.I.A. e Giorgio Salimbeni per la Confagricoltura, confermando in più modi e da diverse angolazioni l’importanza di tutelare le produzioni tipiche ed accrescerle per ciò che significano sia per la Calabria che per la gastronomia nel mondo. Caratterizzazioni ed impulsi che necessitano di politiche, determinazioni e scelte unitarie per supportare le giovani intraprese,  sostenere al meglio le biodiversità sempre più richiesteci dai mercati, e bisognose di territori, qualità ambientali che li caratterizzino e strumenti di sostenibilità, fondamentali per coniugarli con il recupero contestuale del Costume, della Storia e della Tradizione dei luoghi di cui sono da sempre testimoni inequivocabili.

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