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Amanita_phalloides

E’ allarme intossicazione da funghi per i numerosi casi che sono stati registrati nel corso delle ultime settimane nel nostro territorio  e che, purtroppo, stanno continuando ad essere segnalati alle autorità competenti. Sono infatti almeno una quarantina le notifiche per sospetta intossicazione, alcune delle quali hanno interessato intere famiglie.
Quest’anno c’è una crescita di funghi particolarmente ricca nei  boschi del nostro territorio  che,  oltre a rendere felici gli innumerevoli  raccoglitori ed offrire occasioni importanti  di studio  agli esperti micologi, presenta i suoi effetti negativi per i casi di intossicazione che inevitabilmente si  registrano. Puntualmente come in passato, in queste occasioni sorge sempre lo stesso interrogativo per gli operatori addetti alla prevenzione delle intossicazioni da funghi: cosa non ha funzionato e cosa si può fare  per migliorare lo standard di sicurezza in merito a questo problema sanitario?
Per spiegare il fenomeno e suggerire i comportamenti da adottare per non correre rischi di avvelenamento da funghi, interviene il dott. Francesco Faragò, direttore del Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione, che chiarisce: “Non meno del  90%  dei casi di intossicazione sono attribuibili al consumo di funghi raccolti in proprio o avuti in regalo da conoscenti, mentre una esigua quantità  è in relazione alla vendita. Tutti i casi registrati quest’anno hanno avuto un esito favorevole, nel senso che si è trattato di forme appartenenti alle banali sindromi gastro-intestinali, tranne un  solo  caso che, invece, è stato più grave perché si è trattato di un a sindrome falloidea  la cui prognosi solitamente è severa. Nel nostro caso, per fortuna,  avendo la paziente consumato una quantità molto limitata di Amanita phallodes e grazie alla tempestiva identificazione e diagnosi, l’esito è stato favorevole  senza postumi”.
“Per quanto riguarda  la vendita dei funghi - prosegue Faragò - recentemente abbiamo avuto tre casi della stessa famiglia finiti in Ospedale per il consumo di funghi  acquistati  da un venditore abusivo. Ciò ripropone il problema serio  della vendita illegale che, sebbene sia una  consuetudine  che affonda le radici in epoche antiche, oggi  con le normative vigenti  e con i controlli che vengono messi in atto, non  trova  più  alcuna giustificazione. Facciamo presente che  la vendita di funghi  è consentita esclusivamente nei negozi di orto-frutta a posto fisso e solo quando i titolari si siano dotati di  apposita autorizzazione sanitaria, di apposita abilitazione alla vendita e di certificazione di commestibilità, che viene rilasciata, di volta in volta, dall’Ispettorato micologico dopo aver visionato attentamente i funghi. Si  ribadisce che la vendita  di funghi da parte di  ambulanti o di venditori  improvvisati lungo le strade è illegale e ci  si deve astenere dal comprare”.
“E’ vero - aggiunge il responsabile del SIAN - che, come prima accennato, la maggioranza delle intossicazioni  sono  in relazione ai funghi raccolti in proprio o ricevuti in regalo. Pertanto c’è molto lavoro da fare sul piano della educazione e sensibilizzazione, per promuovere  comportamenti che siano basati sulla prudenza assoluta in merito alla raccolta ed al consumo di funghi spontanei. Ci si deve rendere conto che funghi spontanei non vanno considerati quali comuni alimenti; si tratta, invece, di alimenti molto particolari  che portano in sé una grossa insidia con rischi molto elevati per la salute. Quindi, il primo pensiero che deve passare per la mente è quello di  accertarsi della effettiva commestibilità.  Ciò non può essere fatta da persone qualsiasi ma solo da esperti veri, dai micologi. L’Azienda Sanitaria Provinciale dispone dei Centri di controllo micologici dove sono presenti gli esperti. Inoltre, anche nei Gruppi micologici esistono le persone con competenza specifica. Bisogna rivolgersi solo a loro per evitare i problemi seri ai quali stiamo assistendo”.
Infine, il dott. Faragò riassume i suoi suggerimenti nel seguente decalogo:
1.    raccogliere e consumare solo i funghi che si conoscono con sicurezza;
2. accettare  consigli solo da persone qualificate e con esperienza dell’Ispettorato micologico dell’ASP o dei Gruppi micologici;
3. non fidarsi mai della determinazione fatta unicamente attraverso un libro, perché le rappresentazioni a volte ingannano;
4. non basarsi sulla determinazione empirica, come : l’aggiunta di aglio, della moneta di argento, del ferro rovente, l’essere il fungo mangiato delle lumache, l’assaggio da parte di animali domestici;
5. se si acquistano, vanno acquistati solo presso i punti vendita di orto-frutta fissi,  chiedendo sempre il certificato di commestibilità;
6. non  regalare funghi se la loro commestibilità è incerta, perché si incorre in gravi responsabilità;
7. non consumare funghi freschi tenuti in sacchetti di plastica;
8. non  raccogliere  funghi  in zone di possibile inquinamento, quali: vicinanza di discariche, all’interno e in vicinanza dell’abitato, in vicinanza delle strade, in vicinanza di insediamenti industriali o artigianali inquinanti;
9. i funghi sono alimenti facilmente alterabili, quindi si devono consumare entro breve tempo, dopo adeguata cottura (almeno 15 minuti di bollitura). Si  sconsiglia la cottura alla griglia, alla piastra e altri modi non adeguati come temperatura e tempo;
10. il consumo dei funghi e’ sconsigliato per: i bambini, gli anziani, le donne in gravidanza ed in allattamento, le persone affette da particolari malattie (del fegato, reni, dell’intestino, etc.). Le persone adulte sane possono consumare solo quantità limitate di funghi.

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Il Festival d’Autunno ritorna al Teatro Politeama di Catanzaro con un concerto sold-out da circa un mese. In una serata in cui tutto sembra essere perfetto, ieri sera nel tempio dell’arte catanzarese, la musica di un grande artista ha fatto la differenza. Franco Battiato, uno degli “eroi” che il direttore artistico del Festival ha voluto rappresentasse il Sud d’Italia, ancora oggi riesce a creare con la sua musica atmosfere che cattura e affascina un pubblico dall’anagrafe indecifrabile, tanto è varia l’età dei presenti.

All’inizio di tutto, Battiato alla sua maniera appare sul palco, siede sul suo tappeto che sembra possedere una segreta magia, indossa la cuffia e intona con voce leggera “L’ombra della luce” e poi “Le sacre sinfonie del tempo”, in un’atmosfera quasi mistica. Questo momento di apparente attesa di qualcosa che è sospeso nell’aria, quasi rarefatto, rende il musicista siciliano simile a un sacerdote di un rito pagano. Il movimento delle sue mani che disegnano immaginarie evoluzioni, accompagna la musica come farebbe un direttore d’orchestra. E dietro alle sue sonorità ci sono musicisti di grande spessore, artisti che si “legano” perfettamente a ciò che il Maestro ha scritto e desidera esprimere al pubblico giunto da tutta la Calabria e da molte regioni d’Italia. La qualità di quei suoni viene espressa dalla perfezione del Quartetto Italiano, di Carlo Guaitoli, al pianoforte, e di Angelo Privitera alle tastiere.

L’atmosfera cresce nel corso del concerto grazie ad una scaletta che rivela un lento e progressivo legame armonico tra presente, passato e futuro, evidenziando il lungo percorso di una carriera luminosa. Battiato è lì davanti a tutti, concentrato sul suo repertorio e su brani che catalizzano l’attenzione dei fan, incantati dall’artista tanto atteso. Ogni brano è un attimo diverso, una storia vissuta, un emozionante ricordo. A voler dare una immagine perfetta bisognerebbe usare il titolo di una delle sue più belle composizioni: “Un irresistibile richiamo”.

Anche nella esecuzione di canzoni composte da altri emerge la sua grandezza. “Te lo leggo negli occhi”, non risente del mezzo secolo di età nella rilettura di Battiato. Profonda e intima quanto basta per ridefinire i “contorni” emotivi della canzone del binomio Sergio Endrigo e Sergio Bardotti, eseguita da Dino nel 1964.

Non c’è alcun cenno di stanchezza da parte del pubblico. “Niente è come sembra”, “Nomadi”, “Prospettiva Nevski”, sono piccoli “sospiri” determinati da un amore ritrovato o forse mai perduto.

E quella che è la miglior dichiarazione d’amore dei nostri tempi ne è la conferma. Il piano introduce le prime note de “La cura”, accolta con una ovazione, con un fremito che ogni volta fa battere forte il cuore. Una esecuzione perfetta. Nulla può far palpitare come una canzone d’amore e il riconoscimento sono gli applausi sentiti. Battiato allontana la struggente malinconia con “L’era del cinghiale bianco” e la conclusiva “E ti vengo a cercare”.

L’amore ritorna nel bis con “Stranezza d’amuri” e “La stagione dell’amore”. Con “Voglio vederti danzare” sembra sia finito tutto, ma ieri sera nessuno dei presenti voleva ritornare a casa. Ognuno ha chiesto la propria canzone preferita. Battiato con aria compiaciuta e sorridente ha accettato di eseguire «Oceano di silenzio». Decisione accolta da un applauso scrosciante. Poi, ancora una richiesta, e alle prime note di “Povera patria”, tutti in silenzio per quello che è stato l’ultimo attimo in cui il cuore ha battuto forte per le profonde emozioni regalate da un artista vero.

Sabato 31 ottobre il Festival d’Autunno ospiterà un altro artista che ha fatto conoscere la musica italiana nel mondo. Al Bano, una voce e un artista che si racconterà con le più belle canzoni del suo canzoniere.

I biglietti dei concerti del Festival d’Autunno potranno essere acquistati online sul sito www.festivaldautunno.com e presso le rivendite autorizzate.

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Cinema e cibo. Fin dagli esordi nel mondo della celluloide il cibo ha sempre avuto un valore simbolico importante e strategico. Un rapporto questo indagato e al centro di numerosi studi e interventi. Anche il Festival d’Autunno, diretto da Antonietta Santacroce, nel quarto appuntamento della sezione culturale “Cibo è arte”, ha voluto indagare proprio su questo antico rapporto con la proiezione di “Amore, cucina e curry”, presso la Sala Augusto Placanica della Biblioteca De Nobili. Il film di Lasse Hallström è una commedia delicata e succulenta in cui il cibo diventa lo strumento e il fine capace di unire personalità apparentemente così differenti. Sarà attraverso il cibo che i protagonisti ritroveranno se stessi integrandosi perché “il cibo è memoria” e per non soccombere occorre contaminare e contaminarsi.

«Nel corso del cinema il cibo è stato raffigurato in diversi modi, – ha dichiarato il direttore artistico – storico Alberto Sordi in “Un Americano a Roma” oppure la scena di Totò che infila gli spaghetti nelle tasche in “Miseria e nobiltà”. A seconda dei registi e delle epoche il cibo ha assunto, quindi, valori differenti e i film sono stati romantici come “Chocolat”, sacrali come “Bianca” di Nanni Moretti, comici come “Sette chili in sette giorni”. Spesso i piatti sono stati usati in trilogie negative, come quella che unisce gli spaghetti, la pasta e la pizza alla mafia e alla cattiva italianità. Il cibo ha avuto anche un valore riconciliativo come in “Anatra all’arancia”oppure è stato inteso come simbolo di virilità, ne sono un esempio i film con Bud Spencer e Terence Hill».

La sezione collaterale dedicata al cibo continua con “Il Business del gusto: economia, sicurezza e salute” con i professori Rocco Reina e Tiziana Montalcini e a seguire “Made in Calabria d’autore. Focus sull’agroalimentare calabrese” con Daniele Rossi (Guglielmo Caffè), Camillo Nola (Azienda Vinicola Ferrocinto e Calabrialatte) e Nuccio Caffo (Amaro del Capo).

Tutti gli eventi previsti nella sezione “Cibo e Arte. Eccellenze d’autore in scena” sono ad ingresso libero. I biglietti dei concerti del Festival d’Autunno potranno essere acquistati online sul sito www.festivaldautunno.com e presso le rivendite autorizzate.

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Uno spazio espositivo istituzionale di circa 50 metri quadri, 25startup innovative con il proprio stand, un’area matching, la presenzacostante di Radio 24,tre eventi dedicati, un’area complessiva dicirca 600 mq.

Sono questi i numeri della partecipazione della Regione Calabria a SmauMilano 2015, il salone dedicato all’innovazione delleimprese italiane che, iniziato il 21ottobre, ha chiuso ieri i battenti,segnandouna straordinaria affermazione della Calabria che, con la startup “Revoilution”,ed il suo frantoio da casaper produrre da sé olio extravergine di oliva,ha vinto il Premio Lamarck, conferito alle migliori tre startup innovative presenti in Fiera e, con l'impresa "La mia energia", ha vinto il Premio ICT nella sezione Open Innovation, grazie ad un progetto di torre eolica a led per le ferroviefinanziato dalla Regione con il bando rivolto alle imprese Attiva l’Innovazione di CalabriaInnova.

La startup vincitricefa parte delle 25 nuove imprese innovative che la Regione, conil PISR CalabriaInnova gestito da Fincalabra, ha accompagnatoalla manifestazione. Team, quelli presentati a Milano, che attraverso leloro soluzioni innovative, contribuiscono al posizionamento distintivodella Calabria, anche attraverso specifici percorsi di accelerazione eaccompagnamento, come il TalentLab di CalabriaInnova, la partecipazione a competizioni di idee imprenditoriali, quali le ultimeedizioni della Start Cup Calabria, la competizione di ideeimprenditoriali, organizzata da CalabriaInnova e dalle tre Universitàcalabresi.

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La partecipazione all’importante manifestazione che offre la scena a cluster tecnologici nazionali, startup, alle regioni italiane più dinamiche sul tema dell’innovazioneè stata il momento centrale di un percorso finalizzatoalla valorizzazione dell’offerta d’innovazione e al posizionamento dieccellenza della Regione sul panorama nazionale e internazionale che ha avuto il suo inizio nella giornata, lo scorso 29 settembre, dedicata all’innovazione, alla ricerca ed alla tecnologiaall’interno della “Settimana del Protagonismo” dellaRegione Calabria a Expo 2015, e che si concluderà a inizio dicembre, inCalabria, in occasione del PNI, il Premio Nazionale per l’Innovazionea cui partecipano tutti i vincitori delle diverse Start Cup regionali.

Nel corso di SMAU, di grande interesse e particolarmente seguiti sono stati i tre workshop organizzati dalla Regione per presentaree promuovere il sistema produttivo e della ricerca calabrese:“Turismo digitale, cultura e ambiente: la creatività per la valorizzazione del territorio”, con Claudio De Capua, delegato alla ricerca scientifica dell’Università Mediterranea e Consuelo Nava, ricercatrice dell’ateneo reggino e co-founder di ReActionCit; “ICT per il business: dai big data all’Internet delle cose”, con la partecipazione di Antonio Mazzeiper CalabriaInnova/Fincalabra, Giuseppe Passarino, delegato al Trasferimento Tecnologico dell’Università della Calabria e Domenico Talia, docente di Sistemi di Elaborazione delle Informazioni  presso la stessa Unical;“Smart food&health, nuovi scenari per l’agroindustria”, tenuto ieri, introdotto da Giovanni Soda della Regione Calabriae con Carmelo Salvino,direttore generale del Dipartimento Agricoltura e Risorse Agroalimentari, sempre della Regione,Giovanni Cuda, presidente del Polo di InnovazioneTecnologie della Salute – Biotecnomed, Antonio Viterbo di Fontanadella Salute e Fortunato Amarelli di Amarelli Fabbrica di Liquirizia.

A partecipare al convegno d’apertura di SMAU, su “Stati generali dell’innovazione”, era stato Paolo Praticò, dirigente generale del Dipartimento Programmazione nazionale comunitaria.mdv

HANNO PARTECIPATO A SMAU

AGE srls (Revoilution); Camiceria Catalano s.r.l.; Dtok Lab srl - Scalable Data Analytics; EASYMOVE srls; Firefly; Fitbalance; GalaScreensrl; Go Credit Goo; Grab Light srl; GreenDEAsrls; HWA srl–Nanosense; iDiritto s.r.l.; JOBOP srls; Macingo Technologies srl; MADE ; MicroZonesrls; Nanosilicaldevicessrls; Ness s.r.l.; PhytoCalsrl; Reclifesrl–MyCultuREC; SI INNOVA SRL; Stethotelephone; Tripsy; Zeropet

 

 

 

 

Giardinaggio- Anziani in piazza-2

Anziani partecipi ed impegnati in attività utili per sé e per l’intera collettività. E’ questo il primo risultato dell’esperimento, avviato da pochi giorni dall’ASP, nell’ambito del progetto di assistenza domiciliare denominato Home Care Premium, attuato presso il  distretto di Catanzaro Lido, che riscontra già ampi consensi tra la popolazione del comune di Borgia. Dopo la proiezione del film Pranzo di ferragosto, seguita da una nutrita partecipazione di anziani beneficiari del progetto HCP, di loro familiari e dalle figure professionali coinvolte nei piani di cura, hanno preso già il via alcune delle attività programmate per coinvolgere gli anziani. Tra queste la cura del verde pubblico, iniziata presso alcune aiuole  di piazza Ortona. Un folto numero di anziani ha aderito all’invito ed ha partecipato con slancio alla risistemazione delle aiuole.
“E’ stato molto bello - ha puntualizzato il responsabile del progetto Hcp, il sociologo dell’Azienda sanitaria dr. Franco Caccia - vedere non solo gli anziani impegnarsi con gusto alla cura del verde, ma anche registrare la piena disponibilità di altri coetanei, evidentemente non ancora al corrente dell’iniziativa, avvicinarsi incuriositi ed interessati al gruppo per chiedere informazioni su come fare per parteciparvi.”
Se, al momento, il giardinaggio sembra coinvolgere soprattutto i maschi, di tutt’altro genere l’interesse nei confronti della ginnastica dolce. In una palestra, operante da anni nel comune di Borgia, si sono radunate un gruppo di oltre 10 nonnine e sotto l’esperta guida dell’istruttrice Concetta , hanno svolto diversi esercizi fisici. In entrambi i casi, oltre alla presenza di persone anziane, coinvolte nel progetto gestito dal distretto di Catanzaro Lido, si è registrata la partecipazione di altri anziani, dando vita a piacevoli momenti di incontro tra persone che, sebbene residenti in un piccolo comune, non si incontravano da anni.  Il distretto di Catanzaro Lido, diretto dal dr. Maurizio Rocca, nell’ottica di una moderna politica di promozione della salute, portata avanti con passione, impegno e competenza dal commissario dr. Giuseppe Perri, intende proseguire nel campo della sperimentazione di nuove modalità di cura della non autosufficienza.
Un ruolo importante per la buona riuscita del nuovo percorso è ricoperto dall’amministrazione comunale. Il sindaco di Borgia, ing. Francesco Fusto, unitamente ai suoi assessori e collaboratori, ha fin da subito condiviso e sostenuto la proposta del distretto sanitario. A tale scopo il Comune ha assicurato la disponibilità di alcuni locali per gli incontri e le attività delle famiglie beneficiarie del progetto di assistenza domiciliare, quale laboratorio per iniziative legate alla promozione del benessere dell’intera  popolazione anziana residente nel territorio comunale. Una sperimentazione ricca di stimoli e di prospettive, resa possibile da una positiva integrazione tra le istituzioni presenti sul territorio, unite dal comune obiettivo di operare per un modo più efficace di curare la salute dei cittadini.

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