Festeggiata santa Barbara
Ieri ha avuto luogo la celebrazione della Festività di S. Barbara Patrona del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.
L’Assessore regionale al Lavoro Federica Roccisano presenterà domani, venerdì quattro dicembre, alle ore dodici, alla “Cittadella” regionale – sala oro, il progetto “Coopstartup Calabria –Ricomincio da t(r)e”. Con l’assessore anche il Dirigente generale del Dipartimento “Lavoro” Antonio De Marco, il Presidente di “Legacoop Calabria”, Angela Robbe, ed il Direttore Promozione di “Coopfond Spa”, Alfredo Morabito. Il progetto – informa una nota dell’Ufficio stampa della Giunta - consiste in un programma di affiancamento, facilitazione e accelerazione per consentire ai giovani che vogliano fare impresa cooperativa di avere un supporto specialistico, ancora prima della costituzione, così da poter progettare responsabilmente l'impresa futura e accedere ad una rete di servizi e di opportunità messi a disposizione dal sistema cooperativo. “Coopstartup Calabria” è un progetto che “Legacoop Calabria” e la Regione promuovono per la nascita di nuove imprese improntate ai valori della sostenibilità, della cooperazione e del lavoro. L’iniziativa s’ inserisce nel programma nazionale Coopstartup, promosso da Coopfond - Fondo mutualistico di promozione e sviluppo di Legacoop-, e si avvale di una qualificata rete di partner: il “Liaison Office” dell’Università della Calabria, il Dipartimento di “Scienze della Salute” dell’Università Magna Graecia di Catanzaro, Dipartimento “Patrimonio, Architettura e Urbanistica” dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, SPIN – Consorzio di ricerca, Innovazione e Trasferimento Tecnologico Scrl,Istituto di Studi e Ricerche Sociali “Ermanno Gorrieri” aps, Talent Garden Cosenza srl, Associazione Laboratorio da Sud per il cambiamento, Associazione Aniti. “Coopstartup Calabria Ricomincio da t(r)e” offre la possibilità a gruppi informali, composti da almeno tre proponenti che intendono costituire una cooperativa, di usufruire di attività di supporto e di accompagnamento per lo sviluppo dell’attività imprenditoriale dalla fase iniziale di pre-startup alla costituzione della cooperativa, mediante un percorso di selezione per fasi.
Le idee imprenditoriali saranno individuate mediante bando, che si aprirà il prossimo 12 gennaio e rimarrà aperto fino al 11 marzo 2016.
Le idee progetto selezionate saranno accompagnate nella definizione delle proposte progettuali, tra queste saranno selezionate 25 proposte.
I proponenti delle venticinque idee selezionate usufruiranno di una formazione intensiva allo startup di impresa, tra le 25 proposte saranno selezionati sette progetti vincitori ai quali, se si costituiranno in cooperativa, oltre all’accompagnamento fino a trentasei mesi successivi all’avvio dell’attività, verrà consegnato un premio di diecimila euro da parte della Regione Calabria e un premio di cinquemila euro da parte di Coopfond, inoltre potranno accedere ad un finanziamento, pari al 50% degli investimenti fino ad un massimo di 150.000 euro non assistiti da garanzie, tramite istruttoria da parte di Coopfond.
Il bando è rivolto a gruppi, composti in maggioranza da under 40 residenti in Calabria, che intendano costituire una cooperativa.Possono essere presentati progetti di sviluppo negli ambiti settoriali ritenuti prioritari dall’Unione Europea per favorire una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. Le candidature per Coopstartup Calabria Ricomincio da t(r)e andranno presentate on line dal sulla piattaforma informatica www.Coopstartup.it/calabria a partire dalla data di apertura del bando.
“ L'agricolturaper la Calabria rappresenta un patrimonio strategico dal quale partire. Un patrimonio su cui investire, in termini moderni, avanzati, in una visione di contesti territoriali. Lo sviluppo sostenibile cui dobbiamo pensare non può non partire da ciò.”
Lo ha detto il presidente della Regione Mario Oliverio- informa un comunicato dell’Ufficio Stampa della Giunta- intervenendo alla “Giornata calabrese dell' Agricoltura” organizzata da Coldiretti Calabria nell'Auditorium " A. Guarasci" di Cosenza e dedicata al tema "Il protagonismo degli agricoltori e i programmi comunitari 2014-2020."
“ L’agricoltura, le sue energie, le sue forze- ha detto Oliverio-, costituiscono per la nostra terra un punto di forza, una risorsa alla quale guardare per un percorso di crescita. Viviamo in una regione che ha una condizione, economica, sociale, di difficoltà maggiore rispetto ad altre realtà, evidenziata da numerose analisi e da più istituti . Le emergenze, nel corso di un lungo periodo sono state prevalenti rispetto all’attenzione sulle questioni dello sviluppo. Dobbiamo cambiare marcia, e stiamo facendo uno sforzo in questa direzione. Sulla programmazione- ha proseguito- abbiamo lavorato sodo e per quanto riguarda il POR siamo arrivati a recuperare il ritardo dal quale si partiva. Per quanto riguarda il Piano di Sviluppo Rurale, la nostra è stata tra le prime tre regioni ad averlo approvato. La fase di elaborazione ha contato un lavoro fatto di concerto con i rappresentanti del mondo dell'agricoltura, così come, per gli altri strumenti, con il mondo produttivo, degli amministratori locali. Abbiamo lavorato in stretto raccordo con le altre organizzazioni per elaborare strategie rispondenti a quelle che sono le potenzialità della nostra regione, della nostra agricoltura.”
“ In agricoltura- ha proseguito Oliverio- oggi non partiamo da zero; quella italiana è stato il settore che, in questi anni tremendi di crisi , ha retto. Il nostro export ha tenuto grazie all’agroalimentare. In questo quadro l’agricoltura calabrese non ha segnato il passo, è stato il cuore, il settore portante dell'economia. Ecco perché lo sviluppo a cui dobbiamo pensare deve partire da questo patrimonio, in una interazione con altri settori importi quali il turismo, la stessa difesa del suolo.”
“Parlando di agricoltura, infatti, - ha detto ancora il presidente della Regione- non possiamo non porre il problema di base che è quello dell'assetto del territorio, della sua cura. Negli ultimi mesi,le alluvioni di Rossano e poi della Locridehanno mostrato il portato di una mancanza decennale di manutenzione del territorio. Ecco perché è necessario porre mano ad una grande progetto di sistemazione idrogeologica, utilizzando strumenti quali Calabria Verde, i Consorzi. L'agricoltura svolge una funzione importante, perché l'assenza dell'uomo è una concausa dei disastri cui assistiamo.”
“ C’è, ancora- ha riferito Oliverio- , una scelta importante che abbiamo fatto, che è quella di investire per il rinnovamento generazionale, per una immissione di giovani. Bisogna incoraggiare questo percorso. Il PSR prevede sia premialitàche incentivi per i giovani che decidono di investire in agricoltura. E’ una scelta per creare imprese, creare opportunità di lavoro.”
“ Altro argomento cui prestare massima attenzione è quello delle filiere produttive. Dobbiamo agire su queste per avere il massimo per valore aggiunto ed anche di occupazione, trovando gli strumenti più adeguati, partendo dalle produzioni di base, che sono quella olivicola, quella agrumicola, quella vitivinicola nella quale èstato fatto un grande balzo in avanti in questi anni. Legata alle filiere è l’innovazione. In questa direzione dobbiamo utilizzare bene le nostre risorse, su progetti finalizzati all’impresa, rendendo questa protagonista. Bisogna saper fare incontrare i centri di ricerca con l’impresa, mettendo in campo progettualità ed sforzi, per avere ricadute in tempi non lunghi.”
Il presidente Oliverio, nel corso del suo intervento, ha parlato ancora della difficoltà nell’accesso al credito, affermando la necessità di mettere a punto strumenti che consentano di superare gli ostacoli, così come dell’aiuto verso la ricapitalizzazione delle imprese; ded ancora della semplificazione delle procedure e della sburocratizzazione.“Con il nuovo POR ed il nuovo PSR- ha rimarcato Oliverio-non ci saranno più carte, ma la rete.“Sono questi, uniti ad altrielementi di un lavoro che sta gettando le basi per profondo cambiamento, per il quale occorre andare avanti con determinazione ed in sinergia, con un fronte comune, che guarda alla crescita della Calabria, nel quale il mondo dell’agricoltura, con le radici che rappresenta, con i suoi valori può essere protagonista.”
Under18eccellenza
BIM BUM RENDE- LAMEZIA BASKETBALL 66-73
(21-31; 20-21; 8-10; 17-11)
BIM BUM RENDE: Conte 1, Carelli 3, Russo 2, Cilento 37, Spadafora, Ferrari, Acciardi 10, Greco, Maida, Parise 10, Noceti Nocito 3, Nuzzolo
LAMEZIA BASKETBALL: Campisano 10, Gaetano 26, Torcasio 2, Giampà 14, Coluccio 8, Bosone 8, Giudice 3, Mangione 2, Pileggi, D’Apa, Cilurzo
Arbitri: Micino – Riggio.
RENDE – Dopo la grande vittoria di sabato scorso nel campionato di serie C silver, il Basket Lamezia si ripete contro la compagine silana guidata da coach Carbone, ottenendo la quarta vittoria su quattro gare disputate. Partono alla grande gli ospiti che sospinti da Franco Gaetano trovano subito un margine rassicurante. Rende risponde con la carica di Cilento che da solo trascina la propria squadra. Lamezia distratta, pensa di aver già chiuso la partita ma deve subire il rientro dei bianco rossi che ricuciono lo strappo fino al meno 10 con cui si chiude la prima frazione. Ubaldo Cilento (top scorer con 37 punti) mantiene a galla i suoi e li conduce al riposo lungo con 11 lunghezze da recuperare. Lamezia rientra dagli spogliatoi con lo stesso piglio dell’incipit di match. Pronti via il distacco torna a salire, ma è ancora brava la squadra di casa a mantenere lucidità e chiude in rimonta sul meno 13. Nell’ultimo frazione è sempre il condottiero Cilento a suonare la carica riducendo le distanze fino al meno 5. Poi Lamezia torna a giocare e in 10 secondi ritorna sul più 10. Cilento sigilla con una tripla il punteggio finale di 66-73.
Un successo previsto, emblema di una crescita costante nel tempo, quello del Festival d’Autunno, diretto da Antonietta Santacroce. Numeri importanti diffusi stamattina, nel corso della conferenza stampa di chiusura , tenutasi presso la Camera di Commercio di Catanzaro: diecimila spettatori coinvolti in un periodo di bassa stagione; 12 imprese coinvolte direttamente; 20 relatori; 50 artisti; 150 operatori dello spettacolo. All’incontro hanno preso parte, oltre al direttore artistico, anche il Presidente della Camera di commercio, Paolo Abramo, il direttore generale dell'assessorato al turismo e alla cultura della Regione Calabria, Pasquale Anastasi e l’assessore alla cultura del Comune di Catanzaro, Daniela Carrozza.
«La XIII edizione del Festival – ha dichiarato il direttore artistico in apertura – è stata inaugurata, per la prima volta, da un concerto in piazza Prefettura: La notte della Taranta di Antonio Castrignano' che ha richiamato il 26 settembre ben 5.000 persone provenienti da tutta la Calabria e la Puglia. Gli altri tre eventi sono stati premiati dal pubblico da ben tre sold out , risultato che premia le scelte di cartellone, l'organizzazione e il gruppo di lavoro del Festival. Accanto agli eventi musicali, siamo stati gli unici a proporre una versione calabrese di Expo, denominata "Cibo è arte": dieci differenti eventi dedicati al cibo osservato da differenti punti di vista: sociologico, economico, imprenditoriale, culturale, storico e artistico, grazie al confronto tra autori, imprenditori e accademici. Da non dimenticare la produzione teatrale originale " C'era una volta. Le Fiabe di Letterio di Francia" presentata in anteprima assoluta che ha consentito al Festival di attuare sia la riscoperta delle opere di un importante umanista calabrese del secolo scorso, sia la valorizzazione degli artisti calabresi di Teatro Incanto».
Il Festival proponendo come tema centrale "l'anima del Sud" ha inteso portare in scena la tradizione, la cultura, i grandi interpreti-simbolo del Sud. I ritmi appassionati di Antonio Castrignanò, il pop intriso di poesia di Franco Battiato, la grande voce di Al Bano e il rock progressive degli Osanna e di Jamese Senese & Napoli Centrale hanno contribuito non solo ad una crescita culturale di tutta la Calabria, ma anche, grazie alle 10.000 presenze maturate in due mesi, a quella turistica ed economica con evidente ricaduta sul territorio grazie all'indotto diretto e indiretto creatosi.
Anche i social (Facebook, Twitter, Instagram) e il sito internet del Festival hanno contribuito ad aumentarne la visibilità, grazie alle ventiduemila visualizzazioni di www. Festivaldautunno.com; 3.000 sono stati i contatti spontanei su Facebook e oltre 30.000 le visualizzazioni dei diversi video caricati sulla pagina YouTube. Numeri importanti che sottolineano anche la presenza di un pubblico diversificato proveniente non solo dai canali tradizionali ma anche dal mondo dell’università, grazie alla importante collaborazione con il mondo accademico. Presenze che, per i grandi eventi sono giunte, oltre che dalle cinque provincie calabresi, anche da fuori regione, soprattutto da città come Napoli, Avellino, Roma, dal nord Italia e dalla Svizzera.
«Il Festival d’Autunno – ha sottolineato Pasquale Anastasi – ha contribuito a destagionalizzare l’offerta culturale nella nostra regione. La cultura è, infatti, una produzione che merita di essere sostenuta nonostante il difficile momento anche perché gli eventi rappresentano degli importanti attrattori culturali che rendono possibile l’aumento del 4% del prodotto turistico stimato dal Sistema Turistico Regionale».
In un momento di tagli diventa, perciò, necessario, ha sottolineato l'assessore Carrozza, «superare i confini tradizionali lavorando per grandi progetti che coinvolgano tutti gli attori principali affinché la Calabria possa offrire un programma ampio e strutturato e non si limiti a singoli eventi».
Da padre putativo della manifestazione, nata da una caparbia passione e condita dalla voglia inesauribile di crescere e migliorarsi, il presidente Paolo Abramo ha riconosciuto il ruolo svolto da Festival d'autunno che «non produce solo per la capacità di attrazione di pubblico ma partecipa alla crescita sociale, culturale, intellettiva ed economica del territorio e della popolazione».
Una crescita interessante, quella del Festival d’Autunno e un lavoro incessante quello portato avanti da Antonietta Santacroce, che sempre più pone la manifestazione come uno dei punti di riferimento della Calabria. In momenti di crisi come quello attuale non è semplice aumentare ogni anno il consenso del pubblico. Un punto fermo da tenere in considerazione e dal quale trarre maggiore forza per migliorarsi ulteriormente .
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