Giornata romana venerdì 4 dicembre per il ministro greco della comunicazione Nikos Pappas, uno dei più fidati consiglieri del premier Alexis Tsipras. Prima un incontro con Sandro Gozi, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega agli affari europei e a seguire conferenza stampa presso l'Associazione della Stampa Estera.
Il commissario si dice "deluso" di fronte al fatto che solo "otto Paesi" abbiano tenuto fede agli impegni presi sui ricollocamenti, ed esprime pieno sostegno al parere sui migranti - relatore il francese François Decoster (Alde), sindaco di St-Omer (Passo di Calais) - che l'assemblea del CdR ha approvato a larga maggioranza, con 162 voti a favore e 25 contrari.
"Città e regioni hanno ruolo cruciale nella gestione della crisi. Siete l'anello tra livello locale-regionale e quello Ue.
Quelli che devono spiegare e far accettare le politiche europee ai cittadini. Sono venuto alla vostra seduta plenaria per ascoltarvi e dirvi che non siete soli", spiega Avramopoulos, in passato sindaco di Atene.
La Grecia ha attivato il meccanismo europeo di Protezione Civile per avere aiuti per far fronte all'afflusso di migranti. Lo rende noto Natasha Bertaud, portavoce del Commissario europeo per gli affari interni Dimitris Avramopoulos.
All'incontro organizzato dal CdR ha partecipato anche l'eurodeputata Cecile Kyenge (Pd) co-relatrice sul dossier Immigrazione al Parlamento Ue, che ha riconosciuto come sindaci e presidenti di Regioni siano i primi ad essere chiamati "a garantire misure d'emergenza e di integrazione, e a coniugare in concreto le politiche di coesione per prevenire estremismi e radicalizzazione". Per questo occorre "favorire un processo dal basso" con la partecipazione dei migranti.
Anche la governatrice umbra e capogruppo del Partito dei socialisti europei (Pes) al CdR Catiuscia Marini ha esortato "a non fare passi indietro sulla costruzione delle libertà" come Schengen, e chiede strumenti e finanziamenti per gestire emergenza e integrazione, ricordando tra le varie responsabilità quella di "ridurre le tensioni, favorendo la coesione", ma "senza dimenticare i residenti da sempre", prestando attenzione anche "alle politiche urbane e su ciò che accade nei quartieri ad alta densità di migranti".
Nel parere del Comitato delle Regioni, enti locali e regionali ribadiscono il loro ruolo di prima linea nella gestione dei migranti, danno il loro sostegno alle politiche della Commissione europea, e chiedono maggiore riconoscimento a livello politico, finanziario e amministrativo.
Proprio in considerazione di questo, il capo della delegazione italiana, il sindaco di Catania Enzo Bianco, ha fatto aggiungere la richiesta "di valutare anche deroghe a vincoli strutturali e finanziari". "In questi anni abbiamo accolto decine di migliaia di persone e a centinaia ne abbiamo seppellite nel nostro cimitero - ha detto Bianco -. Ci siamo presi cura di migliaia di minori non accompagnati. Abbiamo fatto tutto a nostre spese, senza chiedere niente all'Ue. Siamo una delle Regioni più povere d'Europa e siamo stati più generosi delle città più ricche d'Europa".